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da base artica, marco

 

era solo una battutta :s02: , non dicevo sul serio :s10: , in ogni caso complimenti x lavorone fatto :s20: , e apettiamo con ansia prossimo varo.

buona navigazione, e saluti all equipaggio :s67: .

io sto pensando se mettere in scalo questa:

imperator5066.jpg

della http://www.kartonwerft.de/katalog.htm e una ragazza che li progetta e ...

 

 

ns. ticino :s67: debbo rifarla :s14: poiche non mi piace, al momento campionatura in 1:100

cimg3018.jpg

 

 

cimg3038.jpg

 

cimg3041a.jpg

 

cimg3040b.jpg

 

 

salutoni marco

Modificato da bussolino
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Top Posters In This Topic

Caro Marco, perchè la vuoi rifare, a me sembra un buon lavoro.

Se poi non ti viene bene mettici una sirena, così migliorerai il modello.

A parte gli scherzi mi sembre un buon modello.

Accidenti la fai in 1/100!!

Buon lavoro

Ciao Fassio

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da base artica, marco

reportage fotografico del congresso internzionale di modelli in cartoncino di bremerhaven 2010

http://www.kartonbau.de/wbb2/thread.php?th...er=0&page=1

 

per ingrandire cliccare su singole foto

 

se serve qualche traduzione o spiegazione chiedere , prego

 

buona viosione a tutte le 8 pagine

salutoni marco

Modificato da bussolino
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da base artica, marco

 

x marco 1971

complimenti :s20: si tratta di un modello della Wilhelmshavener Modellbaubogen

http://www.papermod.com/

http://www.papermod.com/D-shopneu/index1.htmlche

e una delle case piu antiche del mercato, disegnato a mano, fatto davvero bene.

 

ringhiere come le hai fatte a fare cosi bene?? :s12:

 

saluti marco

ti allego link tedesco dove se hai pazienza trovi tutto, ma tutto http://www.kartonmodellbau.net/

 

x modelli da scaricare consiglio http://3dpapermodelbrasil.blogspot.com/sea...;max-results=20

Modificato da bussolino
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Ciao

 

Grazie per i complimenti. Le ringhiere le ho costruite io.

Sono fatte di cotone imbevuto di attack. Mi sono costruito a lavoro :s01: un telaietto con cui distendo i fili di cotone irrigiditi dalla colla. Li posiziono in maniera parallela e a distanza che voglio e poi posiziono i "pali" sopra a distanza regolare.

 

Avevo provato anche con del filo di rame ma non si incollava subito ed era troppo delicato (si rompevano subito).

 

Marco

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da bas artica, marco

qui ci sono delle navi della guerra civile americana da scaricare e fare, sono davvero belle e originali

http://www.myspace.com/mmpapermodels

es:

95272621.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

saluti marco

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Ciao

 

Grazie per i complimenti. Le ringhiere le ho costruite io.

Sono fatte di cotone imbevuto di attack. Mi sono costruito a lavoro :s01: un telaietto con cui distendo i fili di cotone irrigiditi dalla colla. Li posiziono in maniera parallela e a distanza che voglio e poi posiziono i "pali" sopra a distanza regolare.

 

Avevo provato anche con del filo di rame ma non si incollava subito ed era troppo delicato (si rompevano subito).

 

Marco

 

 

da base artica, marco

se ti puo servire:

 

v01.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

prova con calma a rifarla in 1:100, magari la prima volta con matite colorate... :s02:

 

saluti marco

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Ne approfitto per una domanda un po' tecnica.

 

La forma dei "baffi" e della scia immagino che sia influenzata da molti fattori esterni: onde, vento (direzione e intensità), ecc.

 

Ma credo che dipenda soprattutto dalla forma dell'opera viva. O sbaglio?

La scia del Malocello originale era uguale a quella del Malocello con la prora rifatta e la "pancia" allargata?

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Ne approfitto per una domanda un po' tecnica.

 

La forma dei "baffi" e della scia immagino che sia influenzata da molti fattori esterni: onde, vento (direzione e intensità), ecc.

 

Ma credo che dipenda soprattutto dalla forma dell'opera viva. O sbaglio?

La scia del Malocello originale era uguale a quella del Malocello con la prora rifatta e la "pancia" allargata?

 

Il principio è esatto: la forma dell'onda dipende dalla forma della carena (e dalla velocità). Nel caso dei Navigatori non credo che un metro in più di larghezza avrebbe cambiato di molto l'onda, ma piuttosto i 10 nodi di meno che potevano sviluppare a trasformazione conclusa. In quella foto penso che il Malocello stesse facendo qualcosa ben oltre i 30 nodi...

Comunque la tendenza che ho notato dall'osservazione di molte foto è che uno scafo che si sposta a velocità fino a quella "critica" (quella oltre la quale la potenza deve aumentare in modo esponenziale per aumentare la velocità) fa onde che cominciano ad allargarsi da subito, mentre gli scafi che si spostano a velocità superiori lasciano una scia più uniforme con una sola onda, ed il treno d'onde comincia ad allargarsi solo dietro la poppa.

Se poi qualche comandante più dotto in materia volesse venire a raddrizzare queste bestialità che ho detto, è il benvenuto :s03:

 

En passant dò il benvenuto anche a Marco1971 :s55: Ottimo lavoro per un primo modello :s20:

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Il pasticcio dell'expo di modellismo a Dolceacqua :s03: Non ho quasi nulla di completato, ma il 90% dei visitatori, se dicessi loro che il Killen è una corazzata cilena che entrerà in servizio nel 2014, ci crederebbe, quindi non serve farsi scrupoli :s03:

Neppure il Pancaldo è concluso ma vale la stessa considerazione: la gente non lo sa che non è finito e se lo beve lo stesso

 

dscf3811copia.jpg

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Ciao

 

Mi piace moltissimo il tuo Pancaldo :s20: . Vorrei chiederti come fai a fare gli alberi delle tue navi. Io uso del fil di ferro ma sinceramente non ne sono molto convinto :s05: .

 

Marco

 

Grazie Marco :s55:

 

Con la tua domanda andiamo a toccare uno dei punti dolenti della faccenda :s06: Premetto che ancora non ho trovato la soluzione ottimale.

 

Sulle navi in 1/400 di solito mi arrangio col plastorod, i tondini di plastica della Evergreen. Sarebbe il metodo migliore perché si possono incollare con la comune colla per plastica, quindi la costruzione è speditiva e un'alberatura fatta così risulta abbastanza robusta, però questi tondini sono troppo flessibili per permettere di farci su il sartiame e le antenne. Ci ho provato, e per tenere dritto l'albero ho dovuto regolare con precisione la tensione delle sartie, un lavoraccio :s14:

Quindi uso il plastirod solo per le navi che lascio senza sartiame.

Per il Pancaldo invece uso il metodo concorrente: filo di rame. In questo caso era un cavo monofilamento da 1.5 mm di diametro. Lo si spella e lo si stira in una morsa, ed è pronto. L'ho poi tagliato a misura e rastremato con la cartavetro.

Il vantaggio è che è più rigido del plastirod, quindi più 'tollerante' al sartiame. Lo svantaggio è che, a meno di non voler fare saldature a stagno da orefici, per unire le parti l'unica è la cianoacrilica e questa resta sempre poco tollerante alle sollecitazioni improvvise, ovvero basta un colpetto e va tutto in pezzi...

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Ciao Secondo,

il modello mi piace, ma il mare ancora di piu'.

Fra le tante cose che conservo, ho un kit del Titanic acquistato in edicola tantissimi anni fa, non ricordo la scala circa 40 45 cm.

Piu' volte sono stato tentato di realizzare un piccolo diorama raffigurante il drammatico urto nel fatidico iceberg.

L'assemblaggio del modello è molto semplice in pochi giorni si monta, quello che mi ha sempre frenato è la realizzazione del mare e del ghiaccio. Non avendo mai fatto niente del genere, temo che il risultato sia misero. Se un giorno mi deciderò, chiederò consiglio. Se non sbaglio, quando si verificò l'urto il mare era calmo, il che facilita le cose, almeno credo.

L'iceberg si potrebbe realizzare da un blocco di plexiglas, oppure con del polistirolo ?

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Ciao Secondo,

il modello mi piace, ma il mare ancora di piu'.

Fra le tante cose che conservo, ho un kit del Titanic acquistato in edicola tantissimi anni fa, non ricordo la scala circa 40 45 cm.

Piu' volte sono stato tentato di realizzare un piccolo diorama raffigurante il drammatico urto nel fatidico iceberg.

L'assemblaggio del modello è molto semplice in pochi giorni si monta, quello che mi ha sempre frenato è la realizzazione del mare e del ghiaccio. Non avendo mai fatto niente del genere, temo che il risultato sia misero. Se un giorno mi deciderò, chiederò consiglio. Se non sbaglio, quando si verificò l'urto il mare era calmo, il che facilita le cose, almeno credo.

L'iceberg si potrebbe realizzare da un blocco di plexiglas, oppure con del polistirolo ?

 

Grazie per l'apprezzamento Sandro

 

Per il mare, io sto cercando di imitare senza molto successo Jim Baumann vedi qui

 

Per l'iceberg, lo farei con del polistirolo ricoperto di stucco. Quello che è interessante è che abbiamo anche le foto dei possibili colpevoli, a cui ti potresti riferire (non si sa esattamente quale fu l'iceberg, dato che nella zona ce n'erano diversi)

 

Uno è questo

 

titanic_iceberg.jpg

 

fotografato dalla nave posacavi Mackay Bennet; si pensa che fosse stato questo perché nelle sue vicinanze galleggiavano relitti e cadaveri

 

L'altro è questo

 

titanic_iceberg2.jpg

 

Fotografato dal transatlantico Prinz Adalbert poco a sud della posizione stimata dove avvenne la collisione. A detta di chi lo fotografò, aveva una striatura rossa alla base.

 

Dimensioni: secondo i testimoni, la sua altezza stava fra i 15 e i 30 metri, la lunghezza fra i 60 e i 120 metri. Prendendo per buone le stime dell'altezza, l'iceberg fotografato dal Prinz Adalbert mi pare il più probabile, dato che il primo, a vedere dall'immagine, non doveva essere alto più di una decina di metri.

 

Comunque vedi bene che il loro ghiaccio è molto opaco ed affatto trasparente: per questo escluderei il plexiglass

Modificato da Secondo Marchetti
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Recentemente ho notato, su diverse foto di nostri CT in missione, fra cui quella che aggiungo ora, un fatto strano

 

convoglio3.jpg

 

Domanda: dove sono le battagliole? :s12:

Vedo delle specie di life-lines ma non le solite battagliole con candelieri e cavi d'acciaio.

Chiedo questo perché sto per procedere con la posa delle battagliole sul Pancaldo ma, se la prassi era quella di toglierle in navigazione di guerra, starei per fare un lavoro inutile!

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E' ragionevole supporre che sui Ct di battagliole non ne avanzasse nessuna, dato che, sgombrata prua e poppa per il tiro delle artiglierie e settori di lancio dei siluri, residuasse talmente poco che non valeva la pena di mantenerlo in opera (o forse no: il complesso di poppa, quando sopraelevato, non doveva comportare la rimozione delle battagliole).

Credo che valga la pena di verificare sistematicamente sull'iconografia disponibile (e magari di riportare poi i risultati.).

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Supposizione molto ragionevole quella della rimozione a zone :s41: Io nella mia drastica grettezza pensavo si facesse qualcosa tipo "tutto o niente".

 

L'iconografia disponibile è raccolta a pag. 4 di questo topic: due foto del Pancaldo a Gaeta. Ci sono numerosi Carleys che verosimilmente sono fissati alle battagliole e quindi penso che in quelle sezioni non venissero rimosse. Infatti i Carleys che si trovano nel settore di brandeggio dell'impianto tls sono sistemati alla meno peggio, inclinati, dato che immagino che in quella sezione avessero installato dei candelieri più bassi, senza la draglia più alta.

Più strano è il caso del battellino appeso subito a prua del paraonde, in un punto in cui sull'altro Navigatore che si vede nella foto qui sopra le battagliole erano rimosse; forse l'estensione della zona da rimuovere era decisa per ogni nave in base a criteri più o meno arbitrari...

Se avessi pensato subito al particolare dei Carleys, che di certo non potevano essere messi altrove e quindi escludono che le battagliole venissero rimosse nelle zone in cui si trovavano, avrei risparmiato l'incomodo a voi e a me :s68:

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La questione è tutt'altro che chiara e sembra che vi fosse una grande variabilità (il che per i tuoi propositi può essere un vantaggio: fai come ti pare! :s02: )

 

Allego alcune foto (note e meno note) dei Navigatori sperando che possano essere utili.

 

rctpessagnoepigafettaco.th.jpg

 

rctpessagno1941massimom.th.jpg

 

rctdareccousmmviii.th.jpg

 

rctdarecco1massimomessi.th.jpg

 

rctdanoli1942fraccaroli.th.jpg

 

rctdaverazzanofraccarol.th.jpg

 

rctdaverazzanofraccarol.th.jpg

 

pigafetta7.th.jpg

 

lanciopigafettagaeta193.th.jpg

 

img003fp.th.jpg

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Ciao Secondo,

per curiosità, che dimensioni hanno i candelieri del Pancaldo ?

Particolare che da sempre problemi, ammenochè non si tratti di scale grandi.

C'è un sistema per realizzarli in maniera accettabile, ma se molto piccoli non so se è valido.

Se interessa cercherò di spiegarlo.

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Grazie mille Edozio per le immagini :s20: è un contributo risolutivo. Alcune le conoscevo, la maggior parte no. Particolarmente interessante è quella che mostra i tubi dell'impianto prodiero brandeggiati a sinistra, e si vede che, come pensavo, in quella zona c'erano dei candelieri più bassi :s41:

 

Per rispondere ad Anteo: per questo modello ho preso una lastra di battagliole in ottone fotoinciso della L'Arsenal; sono abbastanza spesse, ma penso che siano tuttosommato accettabili. Andando a cercare il pelo nell'uovo, hanno le draglie sovradimensionate, ma questo lo considero un modello a 'basso profilo' e qualche compromesso, per praticità, lo accetto.

Comunque, se hai tempo, sarei lo stesso interessato a saper del tuo metodo, e grazie per la disponibilità :s01:

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e qualche compromesso, per praticità, lo accetto.

 

Non parliamo di compromessi :s68: in genere se si vuole terminare un modello, bisogna adottarne parecchi.

Per tornare ai candelieri, questo metodo non puo' essere applicato su tutti i modelli, ne troppo piccoli ne troppo grandi.

Per i piccoli oltre una certa scala non è umanamente possibile costruire certi particolari, per le scale piu' grandi non ci sono problemi si costruiscono uno alla volta come l'originale. Questi gli ho realizzati per un modello 1/85.

 

dscn2896.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

Cercherò di spiegarmi al meglio. Procurarsi una trafila (vedi Tecnica e Notizie nella sezione modellismo un comodissimo utensile messaggio n° 11) ci vuole poi del filo di ferro finissimo, quello che anni fa usavano i fiorai per serrare il mazzo di fiori alla base. Si preparano due pezzi di circa un metro si stira e addrizza il piu' possibile, si saldano assieme due estemità del filo, con la lima si appuntisce la saldatura, e si comincia a passarlo accoppiato in fori sempre piu' piccoli alla trafila fino alla misura voluta. Alla fine del lavoro, avremo ottenuto un filo di ferro che in realtà è formato da due parti mezze tonde. In pratica come se avessimo tagliato il filo in senso longitudinale. Se ne prende un pezzetto, si piega a metà si serra con le pinze (possibilmente senza zigrinatura interna per non lesionarlo) per formare il foro superiore avendo cura di posizionare prima una spina del diametro del corrimano che andrà poi montato. Stessa operazione per il foro inferiore, questo è un pò piu' noioso in quanto per farli tutti alla stessa distanza, occorre inventarsi una misura a battuta. Quando poi sarà verniciato non si noterà.

Non sono molto bravo a spiegare....spero sia chiaro. Saluti.

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Lo proverò per i modelli dall'1/100 in su, grazie Sandro :s55:

 

Ecco l'adunata del personale in servizio in coperta :s03:

 

dscf3817copia.jpg

 

Sono figurini Preiser non colorati destinati ai modelli architettonici ed hanno una qualità eccezionale, si possono persino riconoscere i tratti facciali e le dita delle mani (sembrano piccoli, in realtà li producono anche in scala 1/500 :s14: ). Gli ho aggiunto un 'padellino' di carta in testa (non a tutti, alcuni li ho lasciati a capo scoperto) e li ho dipinti, ora devo solo imbarcarli.

Volevo mettere tutti gli artiglieri 'a ridosso sul posto' ma con 8-10 uomini per ogni impianto da 120 e almeno 2 per ogni mitragliera, avrei avuto bisogno di quasi 50 figurini, e poi non erano nelle pose più adatte. Questi sono solo 29: li sparpaglierò quindi un pò dappertutto, alcuni intenti in qualche lavoretto, la maggior parte rilassati. So che non è molto realistico per una navigazione nell'Aprile del '43 ma come già detto questo è un modello a basso profilo e non mi andava di fare il chirurgo sui figurini.

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Sono figurini Preiser non colorati destinati ai modelli architettonici ed hanno una qualità eccezionale, si possono persino riconoscere i tratti facciali e le dita delle mani (sembrano piccoli, in realtà li producono anche in scala 1/500 :s14: ). Gli ho aggiunto un 'padellino' di carta in testa (non a tutti, alcuni li ho lasciati a capo scoperto) e li ho dipinti, ora devo solo imbarcarli.

Volevo mettere tutti gli artiglieri 'a ridosso sul posto' ma con 8-10 uomini per ogni impianto da 120 e almeno 2 per ogni mitragliera, avrei avuto bisogno di quasi 50 figurini, e poi non erano nelle pose più adatte. Questi sono solo 29: li sparpaglierò quindi un pò dappertutto, alcuni intenti in qualche lavoretto, la maggior parte rilassati. So che non è molto realistico per una navigazione nell'Aprile del '43 ma come già detto questo è un modello a basso profilo e non mi andava di fare il chirurgo sui figurini.

 

certo che con quello che costicchiano i Preiser.... però con un lavoro così... vogliamo avere il "braccino corto"?

 

Bellissimo lavoro caro Secondo... complimenti....

 

Per quanto riguarda lo stato di rilassamento sule nostre unità... (anche nel 43'), beh! era sovente.... non è che stavano sempre attaccati al "pezzo",..

in caso d'allarme però.....

 

 

ciao

marco

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da base artica, marco

 

...................grrrrrrrrrrrr qui piove a secchiatte.

 

domanda: qualcuno sa se esistono figure di marinai in 1:100

sto costruendo l atropo somm ww1 italiano e vorrei farci l´equipaggio schierato sull attenti in coperta ( percio una sola figura tipo basterebbe) chi sa dove si trova qualcosa??

 

complimenti anteo x ideea candelieri, e mod di sav. marchetti.

msalutoni marco

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E poi fatalmente succede anche questo :s07: :s23:

 

dscf3820copia.jpg

 

Naturalmente il danno non l'ho fatto io. Sembra irreparabile, ma se il sartiame non si è spezzato, in mezza giornata si ripara tutto.

 

Edit: dopo prima valutazione danni, tutte le dormienti si sono strappate dagli ancoraggi, ma di fatto non si sono spezzate: per rimetterle a posto basterà ri-incollarle.

Decisamente il binomio cianoacrilica - lenza di nylon, mi convince sempre di più. Credo che lo sprue stirato che ho da parte filerà dritto nella pattumiera :s41:

Modificato da Secondo Marchetti
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La fretta è cattiva consigliera, ma ogni tanto ci azzecca :s03:

 

dscf3822copia.jpg

 

Ci sono delle stalagmiti di cianoacrilica, ed un pò di manovre da mettere in tensione, ma considerando da cosa ero partito e dal tempo impiegato direi che non è male.

 

In parallelo: Il Comandante aspetta l'alba

 

dscf3824copia.jpg

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Infatti :s03:

 

Presto in esclusiva per voi, il prossimo esperimento: Nomen Omen :s41:

 

dscf3826n.jpg

 

Mi spiace un po' coprire il numero al mascone che avevo disegnato con tanta cura (all'origine quel Bourrasque era il Burza e l'ho riportato a casa sua con Paint e Photoshop) ma non volevo neppure ricorrere ai diluvi di spruzzi e spuma che avrebbe comportato il metterla a cavallo dell'onda.

 

Per ora si è in dirittura d'arrivo col Pancaldo ma lo sto finendo senza fretta alcuna

 

dscf3828.jpg

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Già che si parla di navi francesi...

 

I piani del Service historique de la Marine sono di nuovo in linea!!!!! :s04: :s15: :s26: :s29: :s07:

 

Scusate se grido ma la notizia è di portata storica :s19:

 

Prima che spariscano di nuovo, vi consiglio di darci dentro e scaricare a più non posso (speriamo di non far colassare il loro server però :s03: )

 

Ecco qua

 

Ci vuole un pò di tempo, ma dove altro li trovate dei piani così a gratis? Per scaricarli cliccate prima sul nome nella lista, quindi sull'icona sotto Plans de bateaux: apparirà una lista di files .tiff da salvare

 

Per Anteo, se mi sta leggendo: gli segnalo i piani del Buffle, rimorchiatore d'alto mare del 1939 :s02:

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Già che si parla di navi francesi...

 

Per Anteo, se mi sta leggendo: gli segnalo i piani del Buffle, rimorchiatore d'alto mare del 1939 :s02:

 

Già fatto, nel primo pomeriggio non era possibile, ho riprovato poco fa, e ce l'ho fatta. Grazie.

PS. Per quale ragione non sempre è possibile scaricarli ???

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Revenons à nos moutons :s03:

 

Prima finisco la basetta, poi finirò la nave; questo è il suo aspetto dopo il primo passaggio a smalto, con i 4 colori che ho usato, mescolati direttamente sulla superficie.

 

dscf3830copia.jpg

 

Pennello secco con toni di azzurro acrilico, incollaggio della nave e prima imbottitura di cotone

 

dscf3833l.jpg

 

La nave è appena appena sbandata a dritta: in questo modo mi sono risparmiato una parte di carena :s41:

 

dscf3834copia.jpg

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Ciao carissimo Secondo Marcheti, veramente i miei complimenti più sentiti per le tue opere in cartocino, veramente splendite. I miei ripeto complimenti. PS: Ho già provveduto a sostituire il jack di prua della Bismarck, grazie ancora per la dritta. :s20: :s20: :s20: :s20:

Ventoinpoppa da Pennabianca :s55: :s55: :s55:

Modificato da pennabianca
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Prima di tutto,

 

I miei complimenti a Secondo Marchetti, il tuo Pigafetta e' bellissimo, mi hai battuto sul tempo. Secondo, vi scrivo dal mio esilio australiano per dirvi che nella lista di Kit italiani in 1/200 di carta mancano alcuni modelli, che sono

 

il nuovissimo WAK 1/200 Zara, bellissimo.

 

Il vecchio Pola della GPM, alquanto sorpassato e dalla qualita' di stampa arcaica.... i piu' volenterosi potranno cimentarsi in un crossover

 

Zio Prudenzio ha poi pubblicato nel suo sito due versioni della Corvetta Ape, classe Gabbiano, in versione 1943 e 1972? o giu' di li'.

 

Nella sua webpage inoltre, nella collezione di modelli da lui disegnati, appare sullo sottosfondo una Classe Zara. Il suo sito dice soltanto Under construction, quindi non so' di che unita' si tratti, sembrerebbe proprio la capoclasse, e certamente non e' la Pola. Se qualcuno ha maggiori informazioni mi faccia sapere.

 

Zailan

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Un'altra precisazione,

 

Da quanto mi e' dato capire, esistono due modelli del Giulio Cesare versione WWI. Quello postato da Bussolino e' stato prodotto da una ditta russa a me ignota (sono sicuro perche' lo vidi tempo fa come download in qualche ignoto sito russo, doveva essere qualche rivista tipo Navarin), ma non e' il kit in 1/200 della Modelik. Stavo costruendo tale modello due anni fa, e se avessi visto questo forum prima, avrei potuto postarvi qualche immagine, ma ho gettato nella spazzatura il modello proprio due settimane fa (troppi errori corretti a posteriori). Gli errori del Kit Modelik [che non vedo sulla foto del modello finito postato da Bussolino] sono i seguenti:

 

Forma delle sezioni di prora errate (per chi osa, usate quelle della Cavour della gpm)

 

posizione delle eliche errate (partono tutte e quattro dallo stesso punto, mentre in realta' quelle interne partivano da posizione piu' arretrata)

 

in poppa e in prura, vicino alle ancore, appaiono delle barbette con cannoni che non appaiono in nessuna foto (e nemmeno nel modello postato da Bussolino, quindi piu' corretto)

 

l'attacco del ponte superiore (per intenderci, la parte che ospita le barbette) e la prua e' obbliqua e non verticale come nel modello (basta qualche minuto con Photoshop, ma meglio saperlo in anticipo che scoprire l'errore durante la fase di incollaggio)

 

le torrette binate hanno le stesse dimensioni delle trinate, mentre in realta' erano piu' piccole (ancora, il modello postato da bussolino manca questo errore)

 

Le sovrastrutture, in particolare il ponte di commando, appaiono complettamente di fantasia.

 

Per finire, il modello postato da Bussolino appare molto piu' rozzo, come stampa, del Modelik, anche la basetta di sostegno e' diversa, ma a parte questo in alcuni particolari e' piu' preciso del Modelik, che ad ogni modo e' stampato meglio

 

 

Insomma, un lavoro enorme

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Che bello, ho un collega! Un caloroso benvenuto dunque :s20:

 

Grazie per le dritte sul Cesare, non immaginavo avesse tanti difetti, e sul nuovo Zara. Ho un altro modello della WAK (il Kersaint) e se è bello come quello, c'è solo che da buttarcisi sopra :s03:

 

Ringrazio anche Roberto (felice di esser stato d'aiuto per la questione del jack) e Corto :s55: Però essere artista a tutto tondo è un po' una fregatura: si sanno fare molte cose, ma nulla bene quanto si vorrebbe...

 

Per il momento... :s67:

 

dscf3836v.jpg

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Grazie,

 

Allora, per chi volesse costruire la Roma della GPM, gli errori che sino ad ora sono riuscito a identificare sono i seguenti:

 

Colore dello chiglia rossa anziche' verde. Si puo' correggere in due modi: primo, usando Photoshop o Gimp (gratuito), utilizzare "sostituisci colore" e cambiare il rosso con il verde. Due, dopo aver stuccato la chiglia, spruzzare del verde bottiglia ( e' la tecnica che ho utilizzato sulla mia Graf Spee, che permette di ottenere uno scafo quasi liscio, ma ci devo ancora lavorare).

 

Due. Nel modello, le striscie di identificazione bianche rosse si estendono sino ad includere la prima torretta trinata, mentre tutte le foto e le fonti si fermano alla lama taglia flutti. Tuttavia, non ho capito se andava in linea retta ho sino alla lama come sulle Zara.

 

Tre. La poppa era in legno, cosi' in tutte le fonti, tuttavia esiste una foto aerea di una littorio con le strisce bianche e rosse anche in poppa... quindi occhio alle vostre fonti.

 

Ora siccome sono generoso, ho gia modificato i pezzi sopra menzionati... solo che non ho capito come allegare delle immagini...

 

A presto.

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Ok ci rinuncio,

 

comunque, se vi interessa, guardate la mia Graf Spee su Zealot o su Papermodeler... Emanuele, Graf Spee Gpm 1/200

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=28159

 

Carissimo Zailan, per postare le foto devi iscriverti su ImageShack tutto gratuito, credo anzi che non serva più iscriversi, prova cliccando sul link di Betasom che ho appena postato, ti insegnano come fare. Saluti da Pennabianca

:s33: :s55: :s55:

Modificato da pennabianca
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Per me funziona e anche bene, se non mi sbaglio i disegni sono la prora e la poppa della classe V. Veneto viste in pianta.

Beato te che ce l'hai fatta, io sono sempre li che annaspo.

Bravo ad ogni modo :s20: :s20: :s20: :s20:

Un saluto Fassio

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Ok,

 

Questa e' la mia Graf Spee ultimata (lo scorso novembre) dopo un anno e mezzo di lavoro. Le ringhiere o ralle, sono autocostruite con pezzetti di filo di rame su cui ho poi teso del filo da cuccito (escluse quelle attorno al comignolo e alla torre principale). All'epoca vivevo ad Echuca, a sole tre ore di macchina da Melbourne, quindi ho dovuto costruirmi tutto da solo. Tra parentesi si trattava di una sfida tra me e' un mio collega insegnante che stava costruendo la Bismarck della Hachette (non l'ha ancora finita). Nonostante abbia scaricato ogni possibile immagine della Graf spee, qualche errore e' trapelato (la torre principale presenta ben due errori che, purtroppo, ho scoperto a lavori semi ultimati).

 

http://img811.imageshack.us/img811/9223/dsc00097.jpg

Modificato da Zailan
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