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Paper Models


Makarov

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Guardando per i negozi e per i siti dove si vendono online modellini, di solito io andavo subito alla sezione dei kit in plastica o, giusto per curiosità perchè ancora non ho mai provato a realizzarli, quelli in resina. Però si trovavan sempre le stesse cose: Bismarck (tutte le scale possibili e immaginabili), Yamato etc. Così andavo ogni volta speranzoso di trovare per esempio modelli di navi che avevano partecipato alla "Caccia alla Bismarck" che non siano le solite protagoniste, magari uno Sheffiled, un Suffolk, un Norfolk e così via discorrendo. Tuttavia sempre non se ne trovava nessuno con mio profondo rammarico. Poi un giorno trovo su Moduni, dove ero appena approdato, e ne trovo diversi esemplari. Ne apro alcuni e subito mi immergo in questo mondo che sembra quasi sconosciuto in italia, mentre in polonia sembra essere molto attivo e produttivo. I primi lavori che ho realizzato sono stati il HMNLS Van Galen, HMS Dreadnought e HMS Humber, tutti in scala 1:400, che per pietà e vergogna non posto neanche perchè son venuti parecchio male. Infatti se uno dovesse applicare a questi modellini la scala Revell, questa dovrebbe arrivare fino a 10 e non fermarsi a 5. Vi assicuro che ho costruito diversi modelli della Revell in scala 5, ma questa categoria fa una parte a se ed è davvero difficile realizzarli.

Perciò, dopo aver compreso che bisognava concentrarsi molto di più di un normale modellino in plastica, ho iniziato i lavori al mio "Arsenale", come lo chiamo con gli amici, per impostare l'HMS Norfolk. Una nave che sempre mi ha affascinato e che ho scoperto essere di una grazia e di una eleganza unica. Magari qualcuno avrà da obiettare, ma son gusti e rispetto anche il suo parere. L'unico inconveniente è che la colorazione è quella tipica prebellica, perciò la piccola base che volevo realizzargli dovrò farla durante un'esercitazione e non qualcosa in grande scala con le colonne d'acqua dei proiettili attorno, sulle quali vorrò cimentarmi un giorno. Ma non andiamo troppo Off Topic. Passo subito ai fatti... o meglio alle foto. Vi avverto fin da ora che la qualità non è elevata perchè la mia macchinetta ahimè dentro casa scatta male, inoltre non fate troppo caso agli sfondi. Vi prometto che per il modello finito farò qualcosa migliore.

 

 

imgp1315yi5.jpg

Le ordinate il primo giorno di lavoro

 

imgp1322bu8.jpg

Le prime sovrastrutture con relativi ponti

 

imgp1335af4.jpg

Torrione di comando e fumaioli con la catapulta

 

 

Il tutto è ancora in Work in Progress e domani forse riuscirò a scattargli una foto decente e panoramica. Lascio a voi i commenti, ricordandovi che comunque per quanto questi modelli siano sfiziosi, la qualità dei dettagli a volte lascia a desiderare anche seguendo le istruzioni alla perfezione, perchè rimane comunque un modellino di carta.

 

P.S: Il modello è della JSC (LINK) e per qualsiasi domanda riguardo realizzazione e quant'altro chiedete pure.

Modificato da Makarov
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@interceptor: No no non va colorato, è proprio questa la colorazione del modello. E' quella coloniale e prebellica purtroppo. Io preferivo avesse quella in uso durante la Battaglia dello Stretto di Danimarca ma evidentemente la JSC non ha ritenuto fosse migliore.

@Anteo: Stasera posto le altre foto promesso.

Grazie per i complimenti!

Modificato da Makarov
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mmm non lo sapevo , o forse ho letto male ..... ma penso che se la si riprende da cima a fondo colorandola con i dovuti toni si abbia un buon risultato . La cosa migliore è quella di fare qualche prova su un materiale analogo. Chi lo sa..... Magari sto sparando delle cavolate da 460mm !! :s14:

 

PS. Visto il materiale molto fragile , penso l'aerografo sia la cosa migliore...... speriamo risponda qualche modellista esperto in questa "branchia".

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Colorarla una volta stampata è molto difficile perchè bisogna non coprire tutti i dettagli che sono disegnati sulla carta; ergo: è meglio armarsi di santa pazienza, scannerizzare l'originale e ricolorarlo con photoshop. Ma non ci abbiamo mai provato perché è una vita troppo grama.

L'aerografo lo escludo a priori: essendo di carta, benché spessa, sono sensibilissime all'acqua ed ai liquidi in generale e verniciandole ad aerografo finirebbero per deformarsi irrimediabilmente. Lo stesso vinavil, che parrebbe la scelta più logica per l'incollaggio delle parti più grandi, mi ha causato infiniti disastri prima che mi rendessi conto che era la sua umidità che deformava tutto, ed è quindi da riservare ai dettagli. Su questi modelli, per dargli la mano di trasparente opaco finale adopero una bomboletta, e con parsimonia...

Ecco una foto del mio primo modello in carta, sempre della JSC in 1/400, lo Z 10 Hans Lody

 

dscf2269uy2.jpg

 

Ora sto per finire la serie delle navi italiane e conto di potervi mostrare una bella foto d'insieme al più presto

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In effetti l'incollagio con il Vinavil a volte da dei problemi anche con il legno di spessore esiguo. A causa dell'acqua che contiene, figuriamoci poi con del materiale cartaceo.

Non credo necessiti di verniciarli questi modelli, ammeno che' non si intenda eseguire delle modifiche.

Si potrebbe usare colla a due componenti epossidica, oppure dell'Attak ? o che altro ?

Dai, dai, mi fate venire la voglia, prima o poi bisogna che provi anch'io. :s10:

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Guarda Anteo, se vai su quel link che ti ho postato al primo messaggio, trovi navi molto belle a prezzi che non superi i 10 euro! Però ti consiglio di fare delle fotocopie dei fogli che compri su carta da circa 200 g per metro quadro come grammatura. Io ti consiglio o la Nelson, oppure una chicca che sicuramente non troverai da nessun'altra parte: la Grossedeutschland classe H progetto del 39 mi pare. Davvero una cosa superba. Però per cominciare fatti un caccia, giusto per prendere il ritmo, poi passi a cose più serie, magari prima provando con qualcosa di medio, tipo un incrociatore pesante, magari il Bolzano. Poi una volta che ti metti a cercare i nomi delle navi che ti piacciono ti diverti pure a visionare tutto.

Colorarle io non sono del parere positivo, perchè comunque le persone che fanno questi modelli hanno fatto ricerche serie e forse è bene seguire quel che loro ti dicono. Magari io cerco di modificare il Norfolk facendolo del 1941 e mi esce fuori che aveva in realtà due tls in più nei due impianti che possiede (è una stupidaggine ma è per fare un esempio) oppure ha due osteriggi in meno. Ed ecco che anche per questo errore veramente stupido di cui nessuno probabilmente si accorgerà, che rovini tutto il lavoro. Poi se uno compie ricerche approfondite e scopre che può modificarlo con successo, gli consiglio sempre e comunque di fare e rifare tremila e duecento prove prima di passare al modello.

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Ecco la Conte di Cavour quand'era ancora in lavorazione. I cannoni sono forniti in carta solo nel caso si tratti di 381 o più, quelli di calibro inferiore vanno torniti in proprio con quel che si trova. Anche l'alberatura è da autocostruire con plastirod e filo di rame, ma almeno vengono sempre forniti i disegni per il taglio su misura.

 

dscf2274il8.jpg

 

Il grigio è troppo azzurrato per rappresentare degnamente il nostro grigio cinerino chiaro... difetto che ho risolto solo nel mio ultimo lavoro, il Bolzano, ma a scapito del grigio ferro che mi è rimasto troppo chiaro :s16:

Resta il fatto che questo modello nelle forme generali è più fedele della Cesare in 1/160 che sto costruendo!

Il loro catalogo comprende: le già citate Cavour e Bolzano, il Muzio Attendolo (edizione vecchia, ma con la splendida mimetica tipo Claudus, fa un figurone), e un fascicolo, il mio preferito, con Scipione Africano e Antonio Pigafetta.

Se proprio dovessi modificare una di queste navi, prenderei la stampa del Pigafetta per farne il Luca Tarigo e lo Zeno nella sua Claudus.

Per l'incollaggio, la cianoacrlica diventa indispensabile per artiglierie ed alberatura, ma per le grandi superfici in carta il meglio è la colla a solvente in tubetto tipo UHU, quella che non fa fili (no, non fa fili: fa le ragnatele). Tenere il vinavil per le piccole parti che non presentano rischi di deformazioni.

Un problema maggiore è quello di trovare colori per verniciare gli aggiuntivi autocostruiti che abbiano le stesse tinte delle parti in carta: bisogna abituarsi ad un certo lavoro di tavolozza.

Modificato da Secondo Marchetti
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Il grigio è troppo azzurrato per rappresentare degnamente il nostro grigio cinerino chiaro...

Scusa caro Marchetti, intanto vivi complimenti per il modello che è davvero superbo, almeno da quel che si può vedere durante la fase di realizzazione, ma forse era la tua copia errata, perchè se vai su questo LINK (preso dal sito della JSC), vedrai che lì la Cavour ha le sovrastrutture di un colore molto più scuro e realistico, almeno per quanto ne so io dell'unità. Forse è meglio controlli qualcuno più esperto. Così sembra più che altro un modellino in plastica non colorato, a mio parere. Ma non essendo colpa tua se eventualmente la colorazione della nave è sbagliata, in quanto il modello è di carta, le tue abilità di modellista rimangono invariate. Complimenti ancora!

 

 

Ora passiamo al HMS Norfolk, come promesso ho fatto nuove foto.

 

imgp1347kj3.th.jpg

 

imgp1350fb1.th.jpg

 

imgp1352du3.th.jpg

 

Domani dovrei poter finire l'ultima sezione delle sovrastrutture e quindi dedicarmi alle artiglierie primarie, ai tls e alle gru, e ad altri particolari.

 

P.S.: Le foto sono venute piccolissime, forse entro domani sera riesco a farle più grandi, mi dispiace per l'inconveniente tecnico ma di hostare immagini non ci capisco molto e di solito me le faccio fare a un amico. Scusate ancora.

Modificato da Makarov
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Ho controllato l'"esperto", il mio libro sulla mimetica delle navi italiane, ed era come ricordavo: quel grigio, anziché essere troppo chiaro, è troppo scuro ed azzurrato.

 

dscf2778vm2.jpg

 

Lo si vede bene mettendo la Conte di Cavour a confronto con l'Antonio Pigafetta, la mia preferita fra tutte quelle che ho costruito finora :s67: : il suo grigio è ancora un pò bluastro, ma è chiaro quasi al punto giusto.

 

dscf2771ps9.jpg

 

Del resto questi sono modelli da costruire un tanto al chilo, senza perderci la testa sui dettagli. Servono a dare un'idea della nave vera, se vogliamo la perfezione bisogna autocostruire coi metodi tradizionali.

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Scusa Marchetti, ma non sarebbe meglio se abbellissi il modello con il "sartiame"? Non so bene come si dica, intendo gli "stralli" che tengono gli alberi e li collegano fra loro, più quelli che fanno da sostegno ai fumaioli, che, nonostante la precisione assoluta nei dettagli, essendo modelli di carta, non è poi così facile da raggiungere o importante, assumono un carattere di realismo che fa impreziosire notevolmente il modellino. Poi questa è una mia impressione...fammi sapere che ne pensi tu...

Per quanto riguarda la Cavour, come unità la conosco solo di nome per dire la verità, quindi le mie critiche sono state infondate. Il modello del pigafetta è ben riuscito, complimenti!

Modificato da Makarov
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Per il sartiame e soprattutto le antenne radio ci avevo pensato, ma ci sono due problemi:

1) Sono troppo pigro per rifarlo a tutte quelle che ho fatto finora

2) L'alberatura spesso è fissata allo scafo in modo abbastanza precario e i cavi, per restare tesi, le devono imporre un pur minimo stress. Quindi sono abbastanza restio a farci tutta la ragnatela.

 

Ecco un'immagine del Bolzano in costruzione. Ha il difetto del grigio ferro troppo chiaro.

 

dscf2802rk9.jpg

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Belle!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Complimeti! ma dove si trovano delle navi come queste???? :s20: :s20: :s20:

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Bubbe, se vai all'inizio del topic c'è un mio link per il sito di questi modelli, vai là a veder tutto. Ci sono moltissime navi da guardare e la maggior parte con i disegni del modelli già finiti.

Per Marchetti, infatti avevo pensato allo stesso problema tuo, che il sartiame e le antenne radio (a si chiaman così?) erano troppo pesanti e potevan far crollare tutto, se nonchè ho dato un'occhiata alla cassetta degli attrezzi ed ho trovato due bobine di filo di rame piuttosto fino, che basta tenderlo e lasciarlo ad asciugare dopo averci passato il nero sopra, che il giorno dopo puoi subito applicarlo ai modelli.

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@ Bubbe: io di solito le compro Qui assieme ai modelli normali. Ma credo che avendo la carta di credito convenga comprarle direttamente dalla JSC.

 

dscf2780ke7.jpg

 

Questo è il Muzio Attendolo: certo è comodo avere la Claudus già stampata, anziché doverla disegnare con le mascherature! Notate che c'è anche il Ro. 43 sulla catapulta :s41:

 

Il filo di rame si storge con un niente, è meglio usare della lenza di nylon per quello, che peraltro si può colorare con un semplice pennarello indelebile.

Modificato da Secondo Marchetti
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Ecco la Mexico Victory, trasporto del tipo omonimo com'era nel 1944

 

dscf2786ya4.jpg

 

Per essere un cargo costruito in serie, devo dire che aveva una certa dignità. Certo tutto è meglio delle Liberty! Questa finora è l'unica che abbia ricevuto il sartiame, ma non è rimasto come avrebbe dovuto: d'ora in poi, solo lenza di nylon.

Prossimamente forse le foto del Bolzano che ho appena finito, e dello Scipione prossimo al completamento.

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Beh, invece dello Scipione che ormai ho finito, posto una foto di alcuni "tin cans" che sto costruicchiando per riscaldarmi in attesa di cominciare seriamente uno dei miei miti... la portaerei Zuiho...

 

Ecco qua lo USS Ward (quello di Pearl Harbour), l'HMS Vanity e lo scafo dell'U 505, in lavorazione a tempo perso

 

dscf2889gw3.jpg

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  • 3 weeks later...

Mmm a me per esempio la mimetica di quella portaerei non piace. Non so perchè ma mi da un senso di poco marittimo. Badate a mia impressione! Non la sceglierei come modello da fare e perderci dietro tempo. Però Marchetti tienimi informato sulle particolarità di lavorare una portaerei di carta, perchè potrei pure tentare di farmi la Victorious o la Illustrious un giorno.

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  • 3 weeks later...

Aggiornamento sui lavori in corso: il Vanity è finito da un pezzo e farò le foto appena mi restituiscono la macchina :s10:

Due settimane fa ho messo le mani sul mitico Novik, l'incrociatore protetto russo della guerra russo-giapponese, una delle tre navi più belle mai costruite, della JSC in 1/250.

Purtroppo il progetto lascia molto a desiderare e non mi stupisce che il disegnatore non l'abbia più trovato nelle pubblicazioni seguenti. Ho fatto un primo scafo che sembrava rivestito in ondulox, il secondo, lavorato con l'ausilio di strumenti da professionisti come un curvilinee per tracciare piegature curve, è rimasto meglio ma continuo ad imbattermi in problemi dovuti a banali ed irritanti errori di disegno dell'originale.

 

Per ora mi consolo un poco con la Zuiho, la Gru Fortunata che però non è esente da sfigatissimi, analoghi errori ed ha richiesto non poche modifiche fino ad ora.

Forse potrebbe interessare Giampiero il disegno del ponte, che discosta da quello delle decal della scatola Hasegawa in 1/700: se interessa, oltre alle foto potrò postare la scansione.

 

Nota bene: prima di sventrare il fascicolo per cominciare il montaggio, è cosa buona e giusta scannerizzare l'originale per poterlo ristampare se qualcosa va storto. I modelli sono sotto copyright, ma basta non passarli a terzi.

Uno dei problemi maggiori è quello di trovare una lama che non tagli molto per tracciare le piegature: bisogna fare molte prove con le lamette usate, e trovarne una che non tagli la carta nemmeno se succede di calcare un pò troppo.

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Per ora mi consolo un poco con la Zuiho, la Gru Fortunata che però non è esente da sfigatissimi, analoghi errori ed ha richiesto non poche modifiche fino ad ora.

Forse potrebbe interessare Giampiero il disegno del ponte, che discosta da quello delle decal della scatola Hasegawa in 1/700: se interessa, oltre alle foto potrò postare la scansione.

 

Grazie sarà gradita la scansione.

 

Un saluto

Giampiero

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marco da "base artica, salve avoi scusate se mi intrometto, ma:

novikcartoncinoie2.jpg

se interessa quardate su :

http://www.mm-archive.narod.ru/list.htm sopratutto su annate piu vecchie.

se avete bisogno, ho parecchie cose in archivio ( collezziono tavole o le creo io, dei modelli che poi fotocopio per la construzione e conservo fogli originali)

kopievonbhv2006054gb5.jpg di un conoscente, ma le ho.

arkroyal2kb0.jpg

 

per piegare le cordonature(piegare il cartoncino, mai usare una lame, sovente mettete a núdo la parte bianca del cartoncino , sempre usare solo punte non taglienti e tracciare se possibile dalla parte interna del foglio( retro)

se avete bisogno . posso inviare quanto avete bisogno o chiedere in giiro a miei conoscenti (veri professionisti del settore), qui ogni tanto addiritura creiamo noi stessi da foto/disegni modelli in scala in cartoncino.

 

URL=http://imageshack.us]u9cev6.jpg[/url]

u9bps1.jpg

u9aye0.jpg

(provate anche Voi).

 

Modellismo in cartoncino.

 

Modellismo in cartoncino in generale ha bisogno di poco, ma quel poco deve essere buono e duraturo.

L´ingresso in questo bellissimo hobby necessita di poche cose a confronto di altri settori del modellismo, come ad esempio la non necessita di vernici.

 

Atrezzi e materiali.

I seguenti atrezzi sono necessari nel modellismo in cartoncino

1. Forbici: una forbice maneggevole da ufficio che tagli affilato e pulito (o di netto).

Tagliare il cartone grigio (di spessore) rende la forbici non taglienti, di conseguenza usare sempre il

taglia-balsa

 

2. Taglia-balsa: usarne con lame intercambiabili uno di quelli che la lama si possa staccare/spezzare la

parte superiore una volta che lama sia non piu affilata.

Scalpelli (taglia-balsa con punte di varia forma) si usano per tagliare piccole parti.

Causa la loro lama particorlamente affilata, non lasciare in giro di bambini.

 

3. Righelli: solo con un righello si puo misurare, cordonare² o tagliare bene e dritto, meglio usarne uno

di metallo per non rovinarlo durante i lavori.

 

4. Aghi: non servono solo per bucare o tracciare ma anche per cordonare². Un ago produce una piega

molto piu accurata di altri oggetti.

² ( cordonare = piegare il cartoncino, prima tramite una leggera incisione con un ago nella piegatura)

 

5. Pinzette: per muovere i pezzi piccoli, poichè le ns. dita sono troppe tozze.

 

6. Bastoncini rotondi: dallo stuzzicadenti al manico di scopa. Con essi si puo piegare il cartocino se

necessario a bubo, senza creare piegature ad angolo poco belle e vedersi. Ad es. con bastoncini tipo

siedino si possono formare le alberature di navi.

 

7. Scrittoio: usare come “cantiere” una superfice tipo cartone grigio di spessore, per non rovinare il tavolo su cui si lavora. Poichè il ripetuto tagliare con scalpello e taglia-balsa a lungo rende ondulata la superfice, al modellista si consiglia l´acquisto di una tavola di materiale gommato da usare in sostituzione del cartone grigio. Si raccomanda ti conservare tale superfice sempre piana per evitare arrotolamenti.

 

8. Colle: colle da legno o altre colle vanno bene, importante non usare colle senza solventi o colle a matita, poiche tendono ad curvare il cartoncino, esempio il UHU Hart, asciugandosi crea trazioni nel cartoncino. (incollando vari pezzi si capisce che ad un certo punto non conbaciano piu le parti)

Stuzzicadenti o bastoncinio da spiedinio aiutano a posizionare bene la colla nei punti difficili.

 

Ulteriori atrezzi e materiali.

· Bastoncini da siedini per rinforzo di alberature.

· Vari fili di vario spessore per antenne o sartiame/cavi.

· Libri per pressare parti incollate tra loro.

· Forbicine da unghie per ritagliare picole parti rodondeggianti.

· Matite colorate per rittoccare le parti piegate qualora il cartoncino mostri angoli bianchi.

(provare ad usare matite con la punta un poco inumidita) Vernici possono anche essere usate poichè mischiandole si puo arrivare ad raggiungere meglio la tonalita colori della stampa sul cartoncino. Provare prima su un pezzo cartoncino non del modello lasciandolo asciugare, per poi molto delicatamente rifarlo sugli angoli del modello.

· Mai usare pennarelli poiche il colore tende ad allargarsi a macchia.

· Importante, un non trabalante tavolo e una sedia comoda oltre ad una buona lampada.

 

 

Consigli per la construzione dei modelli.

 

Inanzitutto vedersi bene i fogli l´istruzzioni, per trovare tutti i pzzi.

Verificare cosa viene (tramite le apposite indicazioni taglio/cordonatura) cordonato², piegato, tagliato, incollato.

In particolar modo nelle parti piccole è meglio prima piegare e poi ritagliare il pezzo.

Qualora si bebba cordonare² si consiglia con un ago do praticare dei forellini alle estremita e poi dal retro con un righello tracciare una linea, oppure appoggiando all´inverso su una finestra tracciare sul restro le linee di riferimento.

Le parti incise si possono poi piegare con le dita o con un righello se di lunghezza superiore alla normale.

Alcune parti vengono rinforzate incollandole prima su un cartone di supporto, in questo caso lasciar asciugare bene per 12 ore la colla ponendo le due parti incollate tra loro, tra superfici piane (all´interno di libroni) per avere pezzi esattamente dritti. Questo è valido anche per superfici o piegature molto lunghe, es. bordi di ali d´aereo o ordinate e chiglia-fondo piatto delle navi, qui si consiglia di usare come “cantiere” un vetro e di schiacciare delicatamente i pezzi con dei pesi.

I pesi si puo usare tutto quanto sia piccolo e pesante, es. monete, libri tascabili ect.

 

 

Indicazioni taglio/cordonatura

_._._._._._ cordonare² sulla parte stampata e poi ripigare all´indietro

 

-----------------

_.._.._.._.._.._.. cordonare² sulla parte posteriore e ripiegare in avanti

 

² ( cordonare = piegare il cartoncino, prima tramite una leggera incisione con un ago nella piegatura prevista)

 

 

 

PS: non tutti i modelli sono di mia ...produzione ma se interessa posso inviare foto dei miei, ma non voglio mettermi in vista. mi piace lavorare insieme ad altri (anche VOI) per comune passione.

Modificato da bussolino
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Ecco il ponte di volo della Zuiho come lo interpretano loro

 

pontezuihoqq6.jpg

 

@ Bussolino: non ho ben capito che colle consigli di usare :s12:

Togliendo la vinilica, quella a solvente, e la polimerica che l'ho provata ed in queste applicazioni è un disastro... cosa resta?

Io finora mi son sempre trovato bene con la UHU, ragnatele a parte: non fa ondulare la carta e tiene bene. Però le mie navi finite da un pezzo stanno cominciando a "mostrare le costole", dipenderà da quello?

Modificato da Secondo Marchetti
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da base artica, marco

uhu va bene basta che non sia a contenuto con acqua.

se hai problemi di torsione ti consiglio di (in futuro) dividere la lunghezza delle linguette (patelle in terminologia tecnica) in 2, piu e grande la superfice d´incollaggio e piu e grande la torsione. inoltre non usare mai cose appuntite o taglienti per segnare pezzi che devi piegare (cordonare, in parole tecniche)

bussolino@web.de

mandami tuo n telefono cosi ti chiamo una sera ate comoda.

saluti marco

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ciao Comandanti.. ho letto con molto interesse i vostri post riguardo le navi in cartoncino... ho notato anche un' entusiasmo non da poco..

Sono da poco tornato dal mondiale di navimodellismo statico che si è svolto a Jablonec in ReP. Ceca e c'erano pure le navi in cartoncino.. UNA MERAVIGLIA.. tanto che sembravano tutto tranne cartoncino.

Siccome il regolamento federale prevede che un modello in cartoncino non deve esser verniciato se si vuole partecipare ai concorsi ho notato sopratutto nei concorrenti dell'est una maestria senza pari nell'incollaggio dei vari pezzi...

Allora mi sono incuriosito e ho chiesto ad uno dei concorrenti con che colla li assemblavano... la risposta infatti era con l'UHU tradizionale o con l'UHU ART perche esente da acqua.

in più sono ammessi i dettagli fotoincisi (sempre che li si trovino nella scala giusta) oppure altri materiali, visto che in fin dei conti si usano le fotoincisioni anche per i modelli in plastica o resina per migliorarne il dettaglio).

Comunque dopo quello che ho visto mi auguro che i modelli in carta prendano sempre più piede anche in Italia... non solo per rompere la monotonia e aumentare la sfida ma, visto il prezzo del petrolio,.. la vedo dura per i modelli in plastica... meditate gente.. meditate!

ciao

marco

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Cari comandanti mi state facendo venire una bella voglia di provare a farne uno anche io! la plastica è certamente un materiale più nobile (nobile nel senso che permette di andare più a fondo come costruzione e particolari,anche da dipingere), ma vedo che i vostri esempi e quelli postati da Marco Bussolino si avvicinano moltissimo!, magari in futuro vedrete anche me a fare una bella Graf Zeppellin o un dirigibile in questo materiale! Davide U 324

Modificato da Davide
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  • 2 months later...
  • 6 months later...

:s46: Dopo il topic dell'Arte in carta con la Fuso in 1/200 io e la mia beneamata JSC dovremmo solo che correre a seppellirci

Ho ricavato in camera un terzo tavolo apposta per le navi di carta, smontando l'anta di un armadio e poggiandola su due comodini

 

dscf3541.jpg

 

Ecco qui una parte della forza K; stavolta ho provato a perforare la catapulta e la gru, ma il pezzo più difficile è stato senz'altro il piccolo Walrus, anch'esso in carta e filo di rame

 

dscf3543.jpg

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  • 3 weeks later...

Grazie Marco :s01:

 

Ultimi aggiornamenti, in attesa che ritrovi le foto del Penelope completato

 

dscf3549.jpg

 

Si tratta di due vecchi fascicoli JSC, il Konigsberg ed il polacco Piorun che stava assieme all'Orkan che ho già costruito tempo fa. Ma siccome del Piorun, per quanto rispettabile e carico di storia, non mi andava proprio giù il nome, così come la proliferazione anormale di bandiere polacche nella collezione, ho passato allo scanner i fogli e modificato il pendant number con photoshop; ora quel che si vede è l'HMS Juno.

Stranamente direi quasi che il Konigsberg benché più vecchio sia migliore dell'altro: entrambi hanno degli errorucci nelle misure di alcuni pezzi che non combaciano, ma nel caccia la cosa è più grave, ad esempio il trincarino restava scorticato perché la coperta, anche ritagliandola al bordo estremo al limite del bianco, era troppo stretta e lasciava scoperta una fascia di carta bianca sottostante :s10:

Ho anche provatonuove soluzioni costruttive; nello scafo del K ho inserito delle squadrette per tenere le ordinate ben verticali, ciò ha contribuito ad impedire i soliti imbarcamenti che si possono osservare sui miei lavori precedenti, vedasi il Bolzano che ha un'insellatura mostruosa :s14:

Al contrario il caccia ha una struttura "a scatola", comprende cioé una base alla linea d'acqua, il che evita che le murate si distorcano com'era d'uso in precedenza. Così, essendo sufficiente la robustezza dell'insieme base-murate-coperta, l'ho assemblato senza ordinate. Questo nella speranza di evitare la fascia bianca scoperta di cui ho già fatto esperienza sul suo gemello. Non è servito, ho dovuto rimediare con un filo di vernice, però mi pare che le murate siano più regolari che sull'altro che le aveva.

 

Edit: in effetti le foto dell'Orkan non le avevo ancora messe :s68:

 

dscf2790.jpg

 

Se lo avessi saputo, avrei corretto prima il disastroso colore del povero schema mimetico :s10:

Modificato da Secondo Marchetti
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da base artica, marco

hai mai pensato di realizzare un modello al 100% fatto e progettato da te.

intanto complimenti x tua mano (d´ oro) e tuoi modelli, chissa che un giorno non si faccia visita navale di scambio cortesie.

saluti marco

Modificato da bussolino
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da base artica, marco

 

conoscente traffica da eterno in modellino cartoncino (ma davvero in cartoncino) del incrociatore indianapolis del 1944

...in scala .lunghezza 6,60 ....metri navigante!! esagerato secondo me. :s68:

 

cimg0844l.jpg

 

cimg0881i.jpg

 

cimg0882h.jpg

 

cimg0845f.jpg

 

saluti molto piovosi , marco

Modificato da bussolino
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da base artica, marco

hai mai pensato di realizzare un modello al 100% fatto e progettato da te.

intanto complimenti x tua mano (d´ oro) e tuoi modelli, chissa che un giorno non si faccia visita navale di scambio cortesie.

saluti marco

 

Progettarli da me, credo che non ci riuscirei, o quantomeno il lavoro che ci vorrebbe sarebbe pari a quello di una normale autocostruzione di un modello vero, quindi per ora non ci penso ancora.

Però sto provando a fare qualche conversione :s45:

Ad esempio, oltre al semplice cambio di pendant per avere l'HMS Juno invece del Piorun (ma poi che è, sembra un'imprecazione nordica venuta male :s07: ) cerco di trasformare il Pigafetta nel Luca Tarigo e al momento sto ridipingendo, con Paint e Photoshop, il Burza polacco del '43, mutilato e pastrocchiato, per farlo ridiventare il ben più bell'originale francese Bourrasque nel 1937

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da base artica, marco

complimenti :s20: :s20:

io in cartoncino autocrati, al massimo li faccio cosi in fantasia:

provaf.jpg

 

provaxd.jpg

salutoni marco

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Ho preparato un'anteprima del Bourrasque ridisegnato da me messo a confronto col Burza

 

senzatitolod1.jpg

 

:s41:

 

Quando l'avrò finito, se volete che vi mandi i files (non li posso postare qui per intero per il copyright) mandatemi un PM

 

Edit: finito :s03: Ne ho stampato una copia, il risultato è :s04: :s15: :s07:

Modificato da Secondo Marchetti
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  • 1 month later...
  • 5 months later...

Bon, dato che non son nemmeno sicuro che il progetto andrà a buon fine, non apro neppure un topic specifico :s41:

Comunque l'estate scorsa avevo cominciato a mettere le mani sul Leone Pancaldo in scala 1/200 di Dom Bumagi, produttore russo, ottenibile sul sito della GPM.

Si tratta di un modello invero strano :s12:

Primaditutto non c'è traccia di linguette di giunzione sulle parti (finora però non ne ho sentito la mancanza)

Inoltre ha una cura maniacale per i particolari che denota uno studio pre-produzione davvero approfondito, roba che farebbe impallidire di vergogna la Tamiya e gli altri blasoni della plastica :s03: però ha i colori errati: invece del grigio cenerino chiaro c'è una sorta di grigio tendente al viola :s14:

 

Sono disponibili per questo modello sia le fotoincisioni, prodotte ad hoc dalla GPM, sia i cannoni torniti venduti in una busta che li contiene tutti, dai 120 alle 20 mm.

 

Il modello, di cui avevo completato il solo castello di prua, l'ho ripreso recentemente, per curiosità e perché dovrò fare un altro regalo di quelli "importanti" prossimamente. Ho naturalmente scannerizzato e ristampato tutto dopo aver corretto quel viola con Photoshop, anche se forse per vanità l'ho lasciato un pò troppo carico verso l'azzurro :s19: Tutti i fogli li ho spruzzati col classico trasparente opaco acrilico che salvaguarda meglio i pigmenti, specie quelli fragili della stampante laser.

Sto facendo diversi esperimenti: l'invecchiamento in special modo, prima con l'aerografo, poi con la tecnica del trasparente. Il risultato non è dei migliori, ma comunque il modello è destinato ad un pubblico "non professionista" e confido nel potere delle fotoincisioni.

Le ordinate che danno forma allo scafo erano "fuori fasciame" e ciò ha causato un problema di giunzione fra murate e coperta, che sto cercando di tamponare con la vinilica :s68:

Per dipingere la basetta col mare (si fa prima a fare una di queste che a fare l'opera viva) ho usato tutti gli acrilici che avevo sul tavolo, non nel senso della quantità ma in quello del numero, oltre al grigio cenerino di fondo c'è anche del grigio metallizzato (volevo vedere se avrebbe dato brillantezza alla superficie).

Ecco le prime immagini

 

dscf3738t.jpg

 

dscf3742.jpg

 

dscf3743.jpg

 

dscf3748o.jpg

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Grazie Sandro, se lo dici te mi fido :s01:

 

Steffsap, per trovare il coraggio di iniziare potresti scannerizzare i fogli, così da non avere nulla da temere in caso di errore. Comunque anch'io ho una "reverenza" per i fascicoli originali, al limite li sgraffetto ma poi non li uso mai, tutte le navi che ho fatto erano ristampe da scansione :s10:

 

I complessi da 120/50 mod. Ansaldo '26 saranno composti ognuno da una trentina di parti :s14: ne ho cominciato uno che ho posato sul castello di prua e dopo un quarto d'ora di smanettamento avevo risolto solo la pedana e gli aloni dell'affusto :s03:

Le canne tornite sono dei gioiellini. Le Breda da 20 hanno persino il rompifiamma svasato. E la cosa divertente è che rispetto agli accessori per modelli in plastica o resina, non costavano nulla!

Le fotoincisioni erano già su prezzi più "allineati" ma ancora più che abbordabili. Ho cominciato ad usarle: veniva fornito il traliccio sottostante alla piazzola per la 20 mm sulla plancia e direi che fa la sua figura

 

dscf3759e.jpg

 

Devo ancora trovare una tonalità di grigio scuro compatibile quindi per ora i bordi dei pezzi restano bianchi. C'era un errore nel disegno della flangia frangivento e questa resta un pò alta, tuttavia non mi pare uno scandalo

 

dscf3762.jpg

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Grazie Sandro, se lo dici te mi fido :s01:

 

Steffsap, per trovare il coraggio di iniziare potresti scannerizzare i fogli, così da non avere nulla da temere in caso di errore. Comunque anch'io ho una "reverenza" per i fascicoli originali, al limite li sgraffetto ma poi non li uso mai, tutte le navi che ho fatto erano ristampe da scansione :s10:

 

da base artica, marco

parole sacre, pure ioio collezziono fascicoli religiosamente (oltre 200), generalmente li rifaccio scannerizzati in maggior dimensione.

al momento pero sta tribulando :s05: con una auto costruzione (senza pc, tutto a mano) della cisterna TICINO 1:100 del 1949, che causa mia al momento x salute ballerina :s14: si tira x il lungo come tempi costruttivi. :s06:

non e di livell tuo ma...chiedo scusa x qualita foto ma devo imparare ad usare la macchina.

 

17778549.jpg

 

77675593.jpg

 

dopo aver saputo che era + lunga del previsto..... :s68: :s06:

 

99585311.jpg

 

59644466.jpg

 

mio asistente (emiliano de la jantos zapata di 28 cm ):

 

88090789.jpg

 

 

saluti marco

Modificato da bussolino
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