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Alcune Domande Sul Brin


brin

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Avrei alcune domandine sull'operato politico del Brin. Le domande sono le seguenti:

 

1) Per quante e quali legislature fu eletto alla Camera dei Deputati?

 

2) Come si potrebbe definire la sua posizione politica? Sinistra moderata ed anticrispina?

 

Grazie in anticipo

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Perdonami il ritardo, dovuto a questioni sempre attinenti con la vita parlamentare (niente di grave, il Senato mi ha condannato a morte, ma c'est la vie).

 

Dalle biografie in mio possesso risulta unicamente che Brin venne eletto dapprima per il collegio di Livorno, di poi per quello della sua Torino. Non è dato sapere da quale legislatura; certo è che venne nominato Ministro per la prima volta nel 1876 e - morto relativamente giovane - non venne nominato senatore.

 

Quanto alla posizione politica (da adattare alle definizioni del tempo, ovviamente), salì al potere con la Sinistra e in un primo tempo fu estimatore di Crispi, per poi allontanarsene - paradossalmente - a causa della politica estera aggressiva e dell'aumento delle spese militari.

 

Un interessante estratto della vita paralmentare del tempo - relativamente alla Marina - trovasi in La Marina Militare Italiana nella vita nazionale dell'Amm. Micali Baratelli, che riporta una feroce filippica (o catilinaria, se non fosse termine abusato) in chiave anti-briniana dell'on. Gabriele d'Annunzio; il quale, in effetti, fu per molti anni relatore alla Camera del progetto di bilancio della Marina.

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Perdonami il ritardo, dovuto a questioni sempre attinenti con la vita parlamentare (niente di grave, il Senato mi ha condannato a morte, ma c'est la vie).

 

Per prima cosa: grazie.

 

Figurati; anche il sottoscritto viene condannato a morte dal tuo Esimio Collega un giorno si e l'altro pure....L'importante è che non fai la fine di Catilina, altrimenti chi mai risponderà alle domande strampalate come questa?

 

Dalle biografie in mio possesso risulta unicamente che Brin venne eletto dapprima per il collegio di Livorno, di poi per quello della sua Torino. Non è dato sapere da quale legislatura; certo è che venne nominato Ministro per la prima volta nel 1876 e - morto relativamente giovane - non venne nominato senatore.

 

Si di Livorno e Torino lo sapevo. Infatti: sai il fatto che non fu nominato senatore, pur avendone tutti requisiti, mi ha sempre fatto pensare che fosse a causa della sua posizione politica, cioè alla sua importanza come uomo politico, (vedi anche il suo ruolo come Ministro degli Affari Esteri durante il I Ministero Giolitti).

 

Quanto alla posizione politica (da adattare alle definizioni del tempo, ovviamente), salì al potere con la Sinistra e in un primo tempo fu estimatore di Crispi, per poi allontanarsene - paradossalmente - a causa della politica estera aggressiva e dell'aumento delle spese militari.

 

Avvicinandosi così alla Opposizione costituzionale di Giolitti e Zanardelli. Interessante questo estratto: http://query.nytimes.com/mem/archive-free/...9639C94699ED7CF

 

Un interessante estratto della vita paralmentare del tempo - relativamente alla Marina - trovasi in La Marina Militare Italiana nella vita nazionale dell'Amm. Micali Baratelli, che riporta una feroce filippica (o catilinaria, se non fosse termine abusato) in chiave anti-briniana dell'on. Gabriele d'Annunzio; il quale, in effetti, fu per molti anni relatore alla Camera del progetto di bilancio della Marina.

 

Se non erro D'Annunzio fu eletto nel 1897. Da quanto ho potuto appurare il suo primo intervento alla Camera fu del 1878. Grazie comunque di tutto.

 

Andrea: che dici troverò quel che cerco nel recente libro di Mariano Gabriele?

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Il problema del libro di Gabriele è che - per quanto ottimamente scritto - difetta di una ricostruzione schematica e cronologica della vita politica del Brin.

Ahimè la Camera non si è ancora dotata di un archivio online dei deputati d'anteguerra, siccome ha fatto il Senato [questo, non quell'altro :s10:]

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Il problema del libro di Gabriele è che - per quanto ottimamente scritto - difetta di una ricostruzione schematica e cronologica della vita politica del Brin.

 

Ho capito.

 

Ahimè la Camera non si è ancora dotata di un archivio online dei deputati d'anteguerra, siccome ha fatto il Senato [questo, non quell'altro :s10: ]

 

Spero che quando avranno finito col Senato, come sai mancano tutti i Senatori dell'Italia liberale, vorranno fare la stessa cosa colla Camera, anche se l'impresa è di dimensioni a dir poco ciclopiche....500 deputati per trenta legislature....Speriamo bene.

 

Grazie ancora.

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L'importante è che non fai la fine di Catilina, altrimenti chi mai risponderà alle domande strampalate come questa?

 

Ti dirò, il vilipeso Catilina mi sta alquanto simpatico; se ci si basa sulle orazioni dell'avv. Cicero - così come su Svetonio per quanto riguarda Nerone - non si va lontano.

Massimo Fini ha scritto un bel volume in proposito, nel quale millenari stereotipi vengono rivistati; e si scopre che forse il probus era Catilina, e l'interessoso il suo poco commendevole accusatore.

Il quale non fece poi una fine migliore, anzi*, grazie per inciso a quell'Antonio che considerava Bruto uomo d'ONORE. Guarda un po' i casi della vita.

 

Consiglio in merito un'altra pregevole opera dell'immenso Dino Durante, umorista padovano che ha dedicato al tema un fondamentale saggio in vernacolo locale:

 

8708_2.JPG

 

 

 

Tornando ai più attuali temi briniani, dal citato Micali Baratelli si evince che il navarca faceva parte del gruppo liberale vicino a Zanardelli.

In merito alla vicenda politica del Nostro, la prossima volta che scendi nella Capitale - tu che puoi, per me vige l'aquae et igni interdictio - fai un salto all'archivio della Camera; oppure chiedi per e-mail, pare che a Montecitorio siano abbastanza efficienti. Alla Camera, ho detto.

Ma per l'amor di Giove, cave Senatum!

 

 

 

*maggiori particolari in cronaca nera

Modificato da GM Andrea
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<BR>Ti dirò, il vilipeso Catilina mi sta alquanto simpatico;

 

A me per niente; gli va dato però atto che seppe morir bene, non certo come Nerone.

 

<BR>Il quale non fece poi una fine migliore, anzi*, grazie per inciso a quell'Antonio che considerava Bruto uomo d'ONORE. Guarda un po' i casi della vita.

 

Bisogna capitar bene anche coi dittatori....Cesare avrebbe regaito con la penna, Antonio, ahilui, non seppe che usare la spada...col tacito assenso di quel giovane serpentello di Ottaviano, scusami Augusto, e coll'interessato disinteresse di Lepido.

 

Tornando ai più attuali temi briniani, dal citato Micali Baratelli si evince che il navarca faceva parte del gruppo liberale vicino a Zanardelli.

 

Grazie di questa fondamentale informazione. Avrei scommesso che facesse parte della "delegazione" piemontese all'interno del gruppo giolittiano. Era dunque uno zanardelliano; credo che l'avvicinamento del Brin a Zanardelli si possa collocare intorno al 1893, quando non riprese il suo posto al Ministero della Marina del Ministero Crispi, sostituito dal Morin.

 

In merito alla vicenda politica del Nostro, la prossima volta che scendi nella Capitale - tu che puoi, per me vige l'<I>aquae et igni interdictio</I> - fai un salto all'archivio della Camera; oppure chiedi per e-mail, pare che a Montecitorio siano abbastanza efficienti. Alla Camera, ho detto.

 

Anche per mail? Davvero? Grazie ancora di tutto.

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Caro Luca,

credo di poter dare la risposta ad una

delle tue domande :

 

Benedetto Brin fu eletto nei seguenti Collegi :

 

Livorno II,(Andria);

Torino IV e I

 

Legislature :

dalla 12^ e di seguito sino alla 20^

 

Fu Ministro della Marina nei seguenti Governi :

 

De Pretis:dal 25 Marzo 1876 al 25 Dicembre 1877

De Pretis:dal 26 Dicembre 1877 al 23 Marzo 1878

Cairoli:dal 24 Marzo al 19 Dicembre 1878 ( Brin successe al Di Brocchetti dal 24 Ottobre 1878)

De Pretis:dal 30 Marzo 1884 al 20 Giugno 1885

De Pretis:dal 29 Giugno 1885 al 4 Aprile 1887

De Pretis:dal 4 Aprile 1887 e morto(De Pretis) il 29 Luglio 1887

Crispi:dal 7 Agosto 1887 al 9 Marzo 1889 (al Brin,successero:Racchia e Morin;quest'ultimo dal 6 Novembre 1888)

Crispi:dal 9 Marzo 1889 al 6 Febbraio 1891 (al Brin successe Morin)

Giolitti:dal 15 Maggio 1892 al 28 Novembre 1893 (Brin fu Ministro degli Esteri;Ministro della Marina fu Di S.Bon al quale successe Brin ad interim dal 28 Novembre 1892;poi Corsi al quale successe Palumbo dal 18 Ottobre 1892).

Di Rudinì:dal 10 Marzo all'11 Luglio 1896

Di Rudinì:dall'11 Luglio 1896 al 14 Dicembre 1897 (al Brin successe Palumbo)

Di Rudinì:dal 14 Dicembre 1897 al 1° Giugno 1898 (Brin muore il 24 Maggio 1898 e suo successore fu Di San Marzano ad interim;poi Palumbo).

 

I dati sono tratti da :Manuale ad uso dei Deputati al Parlamento Nazionale-

XXII^ Legislatura-1904.

Autore:P.BARAGIOLA

Edito da:Tipografia della Camera dei Deputati-ROMA

 

Il Manuale è in mio possesso.

 

Spero d'esserti stato utile.

 

Un caro saluto.

Gianni.

Modificato da Red
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  • 2 weeks later...
Caro Luca,

credo di poter dare la risposta ad una

delle tue domande :

 

Benedetto Brin fu eletto nei seguenti Collegi :

 

Livorno II,(Andria);

Torino IV e I

 

Legislature :

dalla 12^ e di seguito sino alla 20^

 

In pratica sedette ininterrottamente alla Camera dal 1874 alla morte. Grazie di cuore Gianni.

 

Fu Ministro della Marina nei seguenti Governi :

 

Crispi:dal 7 Agosto 1887 al 9 Marzo 1889 (al Brin,successero:Racchia e Morin;quest'ultimo dal 6 Novembre 1888)

Crispi:dal 9 Marzo 1889 al 6 Febbraio 1891 (al Brin successe Morin)

Giolitti:dal 15 Maggio 1892 al 28 Novembre 1893 (Brin fu Ministro degli Esteri;Ministro della Marina fu Di S.Bon al quale successe Brin ad interim dal 28 Novembre 1892;poi Corsi al quale successe Palumbo dal 18 Ottobre 1892).

Di Rudinì:dall'11 Luglio 1896 al 14 Dicembre 1897 (al Brin successe Palumbo)

 

In pratica ebbe il dicastero della Marina nei Ministeri: Depretis I, II, VI, VII, VIII; Cairoli I; Crispi I, II; Giolitti I (ad interim); Di Rudinì II, III, IV. Non male direi.

 

Scusami Gianni, ma non mi tornano alcuni dati. Non mi risulta la presenza come Ministri della Marina, nel periodo 1887-1891, di Racchia e Morin. Non mi risulta nemmeno che a Brin nel febbraio 1891 successe il Morin; successore diretto mi risulta essere stato ad interim il presidente del Consiglio, marchese Antonio Starabba di Rudinì. Mi risulta che all'interim del Brin nel I Giolitti, non seguì il Corsi ma bensì il Racchia. Infine, non mi risulta nemmeno un periodo del Palumbo, dato che Brin tenne ininterrottamente il dicastero dal 10 marzo 1896 alla morte.

 

Spero d'esserti stato utile.

 

Certo; non immagini quanto. Ciao e grazie ancora.

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Scusami Gianni, ma non mi tornano alcuni dati. Non mi risulta la presenza come Ministri della Marina, nel periodo 1887-1891, di Racchia e Morin. Non mi risulta nemmeno che a Brin nel febbraio 1891 successe il Morin; successore diretto mi risulta essere stato ad interim il presidente del Consiglio, marchese Antonio Starabba di Rudinì. Mi risulta che all'interim del Brin nel I Giolitti, non seguì il Corsi ma bensì il Racchia. Infine, non mi risulta nemmeno un periodo del Palumbo, dato che Brin tenne ininterrottamente il dicastero dal 10 marzo 1896 alla morte.

 

Le mie fonti concordano con quanto da te rilevato.

Il Vice-ammiraglio Palumbo fu ministro dal 29.06.1898 al 14.05.1899.

Modificato da GM Andrea
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Le mie fonti concordano con quanto da te rilevato.

 

Ottimo; ti ringrazio per aver controllato anche tu. Grazie ancora Andrea.

 

Il Vice-ammiraglio Palumbo fu ministro dal 29.06.1898 al 14.05.1899.

 

Palumbo fu Ministro nel I Ministero formato da Pelloux; nel II Ministero Pelloux fu sostituito da Bettòlo.

 

P.S. Come si scrive Bettòlo: Bettòlo (come trovo quasi sempre) o Bettolo? Grazie ancora.

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La prima che hai detto :s03:

 

Grazie; ne ero quasi sicuro, ma avendolo trovato anche nell'altra accezione, ho preferito avere una conferma ufficiale non fa mia male.

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D'altra parte provo gran simpatia per Bettolo; soprattutto per la figuraccia che fece fare al suo scornato accusatore, l'On. Ferri (capofila della scuola positiva che tanti danni ha fatto, ma questa è un'altra storia)

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l'On. Ferri

 

.... eh....gli errori del Ferri non sapevano di bucato come quelli di un Cavallotti.....losco tribuno che aveva già sulla coscienza la vita di un ministro del Regno...

 

estremamente interessante anche la vicenda Bettòlo-Terni_Ferri e della commissione d'inchiesta parlamentare che ne seguì....

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Già...forse si meritava quel che non si meritò Cavallotti buonanima

 

.... di peggio. Di solito non parlo male dei morti, ma dire di Ferri che era marcio dalla testa ai piedi ai piedi è fargli un complimento.

 

... chissà cosa sarebbe successo se il Cavallotti non ci fosse stato strappato dal Macola...

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Corre d'uopo citare la coda dell'arringa che l'Amm. Bettolo pronunciò all'ultima udienza (03.02.1904) del famoso processo. Spettacolare la feroce frase in grassetto (Bettolo fra le righe definisce Ferri antropologicamente criminale, proprio secondo i dettami della sua scuola).

 

"(...) Narra il Curtius che Ificrate, ammiraglio ateniese, veniva un giorno accusato di esser stato corrotto dall'oro di Chio e di Rodi. L'accusa destò grande sdegno e Ificrate, che sentiva di non poter competere contro le armi curialesche di Aristofonte, tribuno del popolo e accusatore, disse: "Costui è migliore istrione di me, ma il mio dramma vale più di lui". Fece appello al suo passato e domandò se lo credessero capace di tal cosa, della quale si vergognerebbe persino Aristofonte.

La giustizia popolare arrise a Ificrate.

On. Ferri, il mio dramma vale più di voi. Non crediate che la mia parola si ispiri a rancori o a spirito di vendetta. Ciò sarebbe anche umano, ma non è. Io non vi odio, non vi odiai nemmeno il giorno in cui, mentre baciavo la fronte della mia cara morta, il vituperio della vostra parola contaminava la casa del dolore: non vi odiai nemmeno allora.

In quel doloroso momento pensai se, per avventura, voi non foste un saggio inconsapevole di quella scuola che il vostro ingegno ha sapientemente illustrato.

E ho finito.

Signori del Tribunale, alla vostra giustizia io faccio appello senza rancore e senza risentimento personale.

Ho udito bestemmiare che la campagna dell'On. Ferri fu opera di redenzione morale. A voi giudicare se non fu invece opera di morale rivendicazione quella che io volli, ponendo la mia persona a ignobile strazio per tutela della pubblica dignità.

Ho affidato con ferma fede alla giustizia del mio Paese, più che la vita il mio onore, prezioso retaggio che trasmetterò immacolato sul capo dei miei figli.

Giudicatemi, io aspetto la vostra sentenza con animo sicuro e sereno."

Modificato da GM Andrea
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Corre d'uopo citare la coda dell'arringa che l'Amm. Bettolo pronunciò all'ultima udienza (03.02.1904) del famoso processo. Spettacolare la feroce frase in grassetto (Bettolo fra le righe definisce Ferri antropologicamente criminale, proprio secondo i dettami della sua scuola).

 

"(...) Narra il Curtius che Ificrate, ammiraglio ateniese, veniva un giorno accusato di esser stato corrotto dall'oro di Chio e di Rodi. L'accusa destò grande sdegno e Ificrate, che sentiva di non poter competere contro le armi curialesche di Aristofonte, tribuno del popolo e accusatore, disse: "Costui è migliore istrione di me, ma il mio dramma vale più di lui". Fece appello al suo passato e domandò se lo credessero capace di tal cosa, della quale si vergognerebbe persino Aristofonte.

La giustizia popolare arrise a Ificrate.

On. Ferri, il mio dramma vale più di voi. Non crediate che la mia parola si ispiri a rancori o a spirito di vendetta. Ciò sarebbe anche umano, ma non è. Io non vi odio, non vi odiai nemmeno il giorno in cui, mentre baciavo la fronte della mia cara morta, il vituperio della vostra parola contaminava la casa del dolore: non vi odiai nemmeno allora.

In quel doloroso momento pensai se, per avventura, voi non foste un saggio inconsapevole di quella scuola che il vostro ingegno ha sapientemente illustrato.

E ho finito.

Signori del Tribunale, alla vostra giustizia io faccio appello senza rancore e senza risentimento personale.

Ho udito bestemmiare che la campagna dell'On. Ferri fu opera di redenzione morale. A voi giudicare se non fu invece opera di morale rivendicazione quella che io volli, ponendo la mia persona a ignobile strazio per tutela della pubblica dignità.

Ho affidato con ferma fede alla giustizia del mio Paese, più che la vita il mio onore, prezioso retaggio che trasmetterò immacolato sul capo dei miei figli.

Giudicatemi, io aspetto la vostra sentenza con animo sicuro e sereno."

 

Grazie Andre di aver riporato questa bella pagina. Inutile confrontare le due figure; hanno già ben giudicato la Storia e la giustizia italiana, una volta tanto.

 

L'ammiraglio Bettòlo ha forse scritto un libro di memorie che tu sappia?

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Non mi consta; per quanto più volte deputato, sulla questione rimase molto schivo.

C'è però una bella e recente biografia del Prof. Gabriele edita dall'USMM nel 2004.

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C'è però una bella e recente biografia del Prof. Gabriele edita dall'USMM nel 2004.

 

...evidentemente lìa frase "la clasase non è acqua" non è solo una frase fatta....

 

C'è però una bella e recente biografia del Prof. Gabriele edita dall'USMM nel 2004.

 

Grazie della segnalazione; non è affatto escluso un acquisto del volume. Già che ci sono ti "esaurisco" per benino: invece, proprio sul processo e sulla commissione d'inchiesta che ne seguì, c'è qualcosa di recente e di reperibile?

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...mi sa di no...si trovano ormai secolari stampe delle arringhe, e un sunto del processo datato 1904

 

Peccato; avrei letto davvero molto volentieri sull'argomento. Grazie di tutto.

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Ciao Luca,

non so che dirti ;posso assicurarti solamente che i dati da me

riportati sono tratti da un Manuale dei Deputati,già citato sopra, originale ed in mio possesso.

Quindi dovrebbero essere esatti trattandosi di un Manuale di tal genere e dell'epoca.

 

Per ora sono a casa solo di passaggio !

Un caro saluto ed a risentirci a presto.

Gianni.

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Ciao Luca,

non so che dirti ;posso assicurarti solamente che i dati da me

riportati sono tratti da un Manuale dei Deputati,già citato sopra, originale ed in mio possesso.

Quindi dovrebbero essere esatti trattandosi di un Manuale di tal genere e dell'epoca.

 

No, è noi abbiamo dati leggermente discordanti coi tuoi....d'altrocanto con quei Governi ballerini non è facile, oggi come allora.... :s03:

 

Per ora sono a casa solo di passaggio !

Un caro saluto ed a risentirci a presto.

Gianni.

 

A risentirci presto, caro Gianni.

Modificato da brin
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