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L’ipsema A Fianco Dell’autorità Marittima


Visitatore Marcuzzo

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L’Isituto di Previdenza per il Settore Marittimo avrà il compito di lavorare insieme alle Capitanerie di Porto per definire le nuove misure di sicurezza della navigazione nello Stretto di Messina.

“Si tratterà degli stessi compiti che l’Istituto svolge già su tutti i mari -ha sottolineato il presidente dell’IPSEMA Antonio Parlato- ovvero opera di informazione, consulenza e assistenza in materia di prevenzione.”

Negli ultimi dieci anni la grave carenza di sicurezza in questo braccio di mare sembra essersi aggravata anche a causa dell’aumento vertiginoso del traffico dovuto allo sviluppo del porto mercantile di Gioia Tauro, oltre che dagli attraversamenti orizzontali e verticali che si sono moltiplicati.

“A maggior ragione -ha proseguito Parlato- veglieremo anche su questo tratto di mare dove un anno fa è avvenuto uno degli incidenti più spaventosi: la collisione tra l’aliscafo in servizio tra Reggio Calabria e Messina, il Segesta Jet, e il cargo Susan Borchard che costò la vita a quattro marittimi.” “Il governo con il ministro Bianchi da un lato, ma anche il Parlamento -ha detto Parlato- hanno ritenuto necessario un intervento normativo, che è quello contenuto nell’art. 8 della legge 29 novembre 2007. L’articolo in questione cita espressamente il nostro Istituto di Prevenzione, in vista del potenziamento del trasporto merci marittimo da e per la Sicilia, anche con riferimento alle merci pericolose, per la realizzazione di interventi di adeguamento dei servizi nei porti calabresi e siciliani e dei relativi collegamenti intermodali, per il miglioramento della sicurezza.

Il provvedimento citato stabilisce che dovremo lavorare insieme alle Capitanerie di Porto e fa riferimento preciso affinchè le misure da adottare siano connesse all’esperienza codificata nei dati sui sinistri ed infortuni marittimi raccolti ed elaborati dall’Istituto”.

“Sarà dunque compito dell’IPSEMA –conclude l’Avv. Parlato - preparare una sua analisi della dinamica e delle cause degli eventi che si sono verificati nello Stretto e che ha registrato nel tempo, al fine della successiva indicazione delle misure di prevenzione da adottare per il miglioramento della sicurezza della navigazione in quell’area”.

 

A COLLOQUIO COL CAP. CIANCI, RESPONSABILE DELLA NUOVA AUTORITÀ DELLO STRETTO

Un solo centro di sorveglianza

 

Il coordinatore dell’Autorità marittima della navigazione dello Stretto di Messina è stato scelto dal ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi quando ormai la caduta del governo Prodi era cosa certa. Si tratta del capitano di vascello Angelino Cianci, dal 2007 Comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Genova, che Bianchi ha nominato con decreto. Angelino Cianci è originario di Augusta, ha prestato servizio nell’Ufficio circondariale marittimo di Licata, quindi presso le Capitanerie di Porto di Mazara del Vallo, Catania, Augusta e Brindisi.

Dagli uffici della Capitaneria di Porto genovesi, Cianci si è già recato a Messina per fare il punto della situazione.

 

Che cosa sarà in pratica questa nuova figura di Autorità marittima della navigazione?

“Dovrà essere creato -risponde- un unico centro direzionale che sovrintenda all’area dello Stretto, competenze che sono ancora in mano alle capitanerie di Messina e Reggio Calabria. E’ prematuro rispondere a questa domanda, posso solo dire con certezza che l’Autorità assumerà in proprio la funzione strumentale dell’area: quindi atti amministrativi sulla sicurezza, servizi tecnico-nautici, navigazione...”

 

Appena di ritorno da Messina, come le è sembrata la situazione?

“Stiamo valutando come si possa intervenire, sia dal punto di vista burocratico che tecnico. Non so ancora quale sarà la soluzione migliore che adotteremo per regolamentare il traffico marittimo nel tratto dello Stretto. E’ già in vigore uno schema di separazione del traffico e in cammino una sua variazione che però deve ancora essere approvata.”

 

La caduta del governo Prodi non aiuta ad accelerare i tempi, come invece si auspicherebbe.

“No, purtroppo anch’io sono in itinere! Bisogna attendere obbligatoriamente i tempi tecnici necessari.”

Il decreto di nomina cita in premessa che l’istituzione di tale Autorità andrà fatta “senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica” e fissa le coordinate geografiche dell’area che ricadrà sotto questa giurisdizione; le competenze di Cianci saranno definite dal prossimo ministro dei Trasporti.

 

Ho saputo la cosa in ritardo ma a quanto pare non c'è allo stato attuale nulla di nuovo. Vedremo quali saranno i provvedimenti presi dal governo in carica.

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Visitatore Marcuzzo
Ma secondo te,è gente del mestiere ???

 

Sanno il fatto loro,o sono stati messi su da qualcuno!!!??? :s06:

 

A megghiu parola è chidda ca 'un si dici.... :s06:

(La miglior parola è quella che non si dice)

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