Ernesto Burzagli

[Bubbe]

Ernesto Burzagli (Modena, 7 giugno 1873 – Montevarchi, 13 settembre 1944) è stato un ammiraglio e senatore italiano.

 

Entrò all'Accademia Navale nel 1887 e ne uscì guardiamarina nel 1892. Dopo le propedeutiche esperienze come ufficiale su numerose navi, dal 21 maggio 1904 al 21 aprile 1906 ricoprì l'incarico di addetto navale a Tokio. Proprio in questa veste diplomatica, tra il 29 dicembre 1904 e il 1 gennaio 1905, fu invitato a seguire le operazioni della Guerra russo-giapponese nel teatro di Port Arthur appena caduta in mano nipponiche. Il suo soggiorno nella capitale giapponese non passò del tutto inosservato se, poco prima della sua partenza per l' Italia, fu ricevuto in udienza dall' imperatore Meiji.

 

Nel 1912 rientrò nel gruppo di capitani di corvetta che avrebbero comandato le nuove unità di cacciatorpediniere di classe intrepido. Promosso al grado di capitano di fregata nel 1914, combatte' la Prima Guerra Mondiale prima sul campo come comandante di una squadriglia di Cacciatorpediniere sul R.C.T. Orsini e poi, dal maggio 1916 al marzo 1917, come sottocapo di Stato Maggiore del comandante in capo dell'armata che gli valse la promozione, a scelta eccezionale, a capitano di vascello perchè «assunta la carica [...] vi ha dedicato con devozione esemplare tutto il corredo delle sua qualità d' intelletto e della sua perizia militare e di comando riuscendo colaboratore prezioso del Comandante in Capo dell' Armata»[2].

 

Nell'ultimo scorcio del conflitto fu nominato capo di gabinetto del ministero della guerra e il 28 febbraio 1918 insignito dell' Ordine Militare di Savoia.

 

Alla fine della guerra, nel 1919, fu inviato in Albania a comandare la base navale di Valona e, allo scoppio dell'insurrezione albanese del 1920, monitoro' il succedersi degli eventi come ufficiale osservatore su vari voli di ricognizione oltre le linee nemiche per i quali ricevette la medaglia di bronzo al valor militare. «Quale comandante della Base Navale di Vallona [sic] durante la rivolta albanese si è volontariamente offerto osservatore d' idrovolante compiendo numerosissime missioni di guerra, scendendo a bassa quota sulle posizioni nemiche, malgrado l' intenso e ben concentrato fuoco avversario dimostrando in ogni circostanza sangue freddo, coraggio ed alto sentimento del dovere»[3]. Tra il settembre e l'ottobre del 1920 fu anche presidente della commissione mista italo-albanese per la definizione dell' assetto dell' Albania.

 

Al comando dell'incrociatore Libia, dal febbraio 1921 al febbraio 1923, fu con successo protagonista di un viaggio di circumnavigazione del globo che gli frutto' il grado di contrammiraglio e il comando dell'Accademia Navale e dell' Istituto di Guerra Marittima.

 

Come accademico dedito agli studi sulla condotta della navigazione pubblico' a Genova, nel 1927, un trattato in quattro volumi dal titolo Manuale dell'Ufficiale di Rotta che divenne subito un classico e fu successivamente tradotto in varie lingue.

 

Lasciò il suo posto all'accademia nel 1927 per andare ad occupare quello di Capo di Stato Maggiore della Marina che tenne fino al 1931.

 

Così, anche lui, fece parte della delegazione italiana, sezione marina, in qualità di consigliere tecnico dei delegati alla conferenza navale di Londra del 1930 per la riduzione degli armamenti. Passato ad essere ammiraglio di divisione già nel 1926, due anni più tardi ottenne il grado di ammiraglio di squadra che, nel 1934, si trasformò in quello di ammiraglio di squadra designato d'armata. Il 3 novembre 1933 fu anche nominato senatore.

 

Si ritirò dal servizio attivo, per raggiunti limiti d'età, il 7 giugno 1936.

 

Dopo il ritiro a Montevarchi presso la sua tenuta di Moncioni entrò in attrito con Mussolini per la sua netta opposizione all'entrata in guerra dell'Italia. Una frizione che divenne scontro aperto quando, nella primavera del 1944, si rifiutò di collaborare con le autorità della Repubblica Sociale Italiana che infatti decisero il suo arresto. Fu però rilasciato in considerazione della sua fama e dell'età avanzata.

 

 

È sepolto in una tomba monumentale nel cimitero di Montevarchi

 

 

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Nota: Materiale tratto da Wikipedia e pubblicato in tale sede da Emiliano Burzagli nipote dell' Amm. Burzagli.

Modificato 1 Novembre, 2008 da Betasom
Aggiunta la fonte dell'articolo

[brin]

Articolo molto interessante, Bubbe. Ben fatto. Ti consiglio anche, se non lo hai già consultato, questo link http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/4...de?OpenDocument

 

Magari puoi aggiungere qualcosa al tuo articolo....

 

Luca

[GM Andrea*]

Nelle sue memorie Bernotti ricorda una fondamentale riunione tenutasi fine anni '20 tra i vertici di Marina e Aeronautica.

Il tema era: portaerei si o no? Racconta Bernotti che, in qualità di sottocapo di SM della RM, espose con fervore (e competenza, aggiungerei io) la tesi favorevole, contrastando così l'avversa opinione di Balbo e degli altri aeronautici presenti.

La discussione ebbe termine allorchè senza spiegazioni Burzagli, Capo di SM, disse: "Basta, cediamo!". Forse per paura del potente quadrumviro?

 

Il buon Bernotti, a ragion veduta, ci rimase davvero male...

Modificato 19 Maggio, 2008 da GM Andrea

[Bubbe]

Si, ma sinceramente non ho capito neanch'io perchè...forse era una cosa che veniva dall'alto...

[brin]

L'episodio è assai famoso. Bernotti non chiarisce una cosa: infatti, fosse stato il solo peso di Balbo, si poteva riprendere il progetto dopo il buen ritiro del Maresciallo in Libia, ma forse allora erano gli uomini con le idee di Burzagli a mancare....

 

Luca

Modificato 19 Maggio, 2008 da brin

[Argo75*]

Per curiosità... chissà se Burzagli, il quinto comandante del Bagnolini, è un suo parente...

[Bubbe]

non credo...

[brin]

Anagraficamente potrebbe benissimo esserlo....

 

Luca

[Bubbe]

Come possiamo fare per scoprirlo? :s19:

[brin]

Come possiamo fare per scoprirlo? :s19:

 

Dalle tue ricerche per scrivere l'articolo non è risultato nulla?

 

Luca

[Bubbe]

...nulla...

[brin]

...nulla...

 

Dal link che ho segnalato sopra, emerge che ha avuto due figli Giancarlo e Leonardo....Non so il nome del comandante del Bagnolini....

 

Luca

[Bubbe]

i don't know

[brin]

Vediamo se Argo lo sa.....se si dovesse chiamare Giancarlo o Leonardo, probabilmente avremo la risposta

 

Luca

[Bubbe]

...ma non la certezza, non c'è modo di consultare qualche tipo di anagrafe della RM?

[brin]

Si chiamava proprio Giancarlo.

 

Luca

[Argo75*]

Il comandante del Bagnolini si chiama Giancarlo... ricordo che c'era un rapporto d'amicizia con mio padre... ma sono passati così tanti anni che proprio non saprei come sciogliere il mistero.

[Bubbe]

...però, io so che uno dei figli di Burzagli è un amico di mio padre e credo che stia ancora a montevarchi.....adesso sento mi pa...

[brin]

Non è detto che sia lui.....però non si può neanche escluderlo...

 

Luca

[Bubbe]

Ebbene si, stamattina ero con il pres. dell'ANMI di Montevarchi e sono entrato nel discorso. Confermato che il TV Giancarlo Burzagli, figlio dell'Ammiraglio Ernesto Burzagli fu il capitano del Bagnolini!

[brin]

Molto bene. Un "mistero" risolto....