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Sebastiano Veniero


Bubbe

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AUGUSTA. Soffia il vento sulla base militare di Augusta. Il capitano Francesco Maugeri, capo ufficio stampa del Cmma Sicilia, ci accompagna nell’ufficio dell’ammiraglio di divisione, il comandante militare marittimo autonomo in Sicilia, Armando Molaschi. Nessuno meglio di lui, può parlarci del Veniero. Lui che è un sommergibilista.

 

Augusta e Taranto – racconta - in passato sono state le basi principali dei sommergibilisti. Il ricordo di quanto avvenuto 80 anni fa, nell’agosto del 25, riporta alla memoria il fatto che in quel periodo i sommergibilisti erano visti come avventurieri. Sono stati gli eventi successivi a far capire l’immergibile che ne rappresenta la bara. Considerare il mare, l’oceano nella sua grandezza, la bara di quanti sono caduti in mare, è stato sempre un richiamo quasi poetico, filosofico. Ritengo che la decisione sia stata presa in questi termini. Cioè, lasciare tranquilli quei marinai. All’inizio, probabilmente, c’è stata anche l’incertezza del rischio di come sommergibile è testimonianza di un sacrificio che i giovani devono conoscere. Ricordare è importante per costruire il nostro stesso futuro.

 

Come mai non si è pensato di recuperare il relitto o, perlomeno, i corpi dei marinai?

 

Anche se parliamo di morte, è bello pensare che tutto l’equipaggio rimanga in fondo al mare in questo somportanza del lavoro svolto da quelle persone. Per chi opera nella Sicilia orientale, il Veniero è testimonianza del ruolo che l’uomo di mare ha sempre avuto a bordo di tutte le navi, militari, mercantili, pescherecci, e dei rischi che il mare comporta.

 

Come viene vissuta la presenza, dentro quel relitto, delle 48 vittime dell’affondamento?

 

Sapere che ci sono 48 morti in questo effettuare il recupero. Lasciare le cose come erano è stata una decisione che forse gli stessi familiari hanno condiviso per avere un ricordo comune di quello che è il luogo dove il loro cari sono morti. Ecco perchè, quando si getta una corona in mare si pensa indistintamente a tutti coloro che hanno perso la vita navigando nelle acque di tutto il mondo.

 

Il racconto di un perscatore

 

PORTO PALO DI CAPO PASSERO. In quel posto spesso ci abbiamo lasciato le reti. Non sapevamo cosa ci fosse lì infondo, fino a quando qualcuno ha cominciato a parlare di un sommergibile. Carmelo Burgaretta ha sessant’anni. Una vita passata in mare e per il mare. Pescatore, oggi vive di ricordi, come quello legato al mistero del Sebastiano Veniero. Quel sommergibile io non l’ho mai visto, però mi ricordo che c’era una donna che ogni anno veniva all’isola e buttava in mare una coronadi fiori. Era una bellissima donna, anziana. L’ho vista per dieci anni, poi non è più venuta. Chiedendo in giro, un giorno abbiamo scoperto che era la moglie del comandante del sommergibile.

 

E ogni anno, per il giorno dei morti, si ripeteva questo rito...

 

So che alcuni sommozzatori sono scesi a vedere il sommergibile, è adagiato sul fondo. Mio padre e i vecchi pescatori ne hanno sempre parlato. A quei tempi si pescava a strascico, ma non come adesso che "i valanze" sono assai. Allora ce n’erano due, tre. Spesso le reti rimanevano impigliate sul fondo e I pescatori, tornando, raccontavano di averle perdute sul sommergibileª.

 

I giovani, oggi, cosa sanno del sommergibile?

 

Niente. A loro interessano solo il lavoro e il divertimento. Il lavoro a mare oggi è impraticabile. Lo posso dire tranquillamente, il governo non ci aiuta, e i giovani sono abbandonati. Un pescatore che va a mare deve fare tutto da solo. Non sono tutte rose e fiori, devi portare a casa i soldi e li puoi prendere solo con il lavoro amare, altrimenti niente. Ecco perchè piano piano tutti stanno abbandonando la pesca. Io ho girato il mondo. Adesso è impossibile anche imbarcarsi, oggi ci sono i coreani, i filippini, gli indiani. L'unico mezzo per portare i soldi a casa è rubare o vendere droga.

 

Ma ci dica, è vero che i marinai hanno una donna in ogni porto?

 

Fissarie su! Le donne non si trovano così facilmente. Si trovano pagandole.Adesso il mondo è cambiato, sono le donne che cercano gli uomini.

 

Altri tempi quelli del signor Burgaretta. Ricordi intrisi di acqua e sale. Di porti di mare.

 

Leonardo Lodato

 

da :http://www.silenceonweb.com/ita/una%20lacrima%20in%20fondo%20al%20mare.htm

 

 

Veniero_storica_01.jpg

Veniero006.jpg

Veniero016.jpg

 

Immagini tratte da: http://www.aquastories.com/veniero.htm

Modificato da Bubbe
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grazie Bubbe!

 

confesso che vedere quella garitta aperta mi fa pensare male sulla inviolabilità delle tombe in mare. Onore ai ragazzi del Veniero, sono caduti in tempo di pace ma hanno contribuito a rafforzare i dispositivi di sicurezza di chi è venuto dopo.

 

PS x Bubbe. con il libro che (credo) tu stia leggendo dovresti scoprire che il Veniero non è stato completamente dimenticato

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Quella garitta aperta fà veramente pensare.... :s06: :s06: :s06:

Ps: Credi bene dir!!! :s10: :s01: Lo so che non è stato dimenticato il veniero..

 

PPS: Peò sarebbe bello farci un'immersione per guardarlo da vicino.... :s10:

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Grazie Bubbe per quello che provi per questi marinai, ti fa onore e mi piacerebbe che in Italia ci fossero molti, ma molti giovani sensibili alla nostra storia patria come te e gli altri di Betasom.

 

Onore ai caduti del Veniero.

 

Certo che un immersione su quel relitto mi darebbe un fascino estremo.

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50mt sono fattibili.... :s10:

 

PS: Se qualcuno è in possesso di foto o mappe degli interni dei nostri smg potrebbe postarli???

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  • 1 year later...

Buonasera tutti,

sono arrivato al vostro forum cercando proprio delle info riguardanti il sommergibile Sebastiano Veniero.

Ho un po letto quanto sopra, e vorrei descrivervi brevemente l'immersione fatta su questo relitto.

 

Il relitto come ben sapete si trova al largo si Portopalo di Capo Passero a circa 7 miglia dalla costa.

Il mare è bello, calmo , ed un soffio di vento accarezza le nostre mute. So che oggi non è una semplice immersione come quelle che facci solitamente, è un'immersione su un relitto che custodisce con cura, i suoi 48 membri dell'equipaggio.

Generalmente durate i tragitti sul gommone e solito scherzare ridere prenderesi un po in giro, ma questa volta io e i miei compagni siamo composti stiamo pensando e ripensando a cosa andreamo a vedere, e per questo portiamo tutto il nostro rispetto.

Bene ci siamo ancorati,

io e il mio compagno di immersione siamo pronti per scendere in acqua, configurazione leggere un mono da 18l e una deco stage contenente una miscela iperossigenata.

Scendiamo lungo la cima scambiandoci ripetuto segni dii OK siamo intorno ai 40 metri e già il relitto inizia a prendere forma.

E' li coricato su un fianco è toccante, mi sento un po fuori luogo, ormai sono qui a tu per tu con il relitto. la prima cosa che faccio e avvicinare la mia mano allo scafo in senso di saluto e rispetto. sto li fermo immobile pensando a coloro che ankora sono lì da molti anni ormai.

Il compagno mi kiama dobbiamo visitare il relitto.

Lo scafo non è lunghissimo si vede ancora la torretta con vicino la mitragliatrice, è avvolta da alcune reti. il tempo di dare un'occhiata e andiamo verso le eliche, e si ci sono le eliche belle invista peccato che alcune reti le coprano.

altro paio di minuti a gironzolare li intorno che i 20 minuti messi a nostra disposizione sono terminati. E' tempo di salutare i caduti in mare e iniziare la lenta risalita con tappe di decomrpessione abbligatorie.

Il tempo in deco passa veloce con le immagini del relitto che si sovrappongono a quelle storiche ricarte su internet per avere una buiona visione del relitto. e ovviamente il pensiero ricade ai 48 membri dell'equipaggio.

Ci siamo quasi... siamo con la testa fuori dall'acqua, le prime impressioni col compagno di immersione sono ottime, con tutto che il relitto di un sommergibile in genere dice poco per via delal sua forma, ma questo ha qualcosa di Particolare

è "semplicemente" Il Sebastiano Veniero!!!!

 

 

spero di aver fatto cosa gradita condividendo con voi l'emozioni che ho provato immergendomi su qst "pezzo" di Storia Italiana!!

 

alla prox!

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Purtroppo no!

in quell'occasione non ho neanche fatto il video. :(

 

mi spiace!

ciao ciao

 

Scusami... il Toti che vedo sul sito delfinidacciaio.it è quello partito da Augusta vero???

 

Dopo che il Totì partì da Augusta, il mio caro sindaco, fece richiesta scritta alla Marina chiedendogli un sommergibile da rendere Musuale...

 

Ba... ciaooo

Modificato da Vincenzo Prato
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Scusami... il Toti che vedo sul sito delfinidacciaio.it è quello partito da Augusta vero???

 

Dopo che il Totì partì da Augusta, il mio caro sindaco, fece richiesta scritta alla Marina chiedendogli un sommergibile da rendere Musuale...

 

sul sito parlo di tutti e quattro e, nella parte deicata ai musei, c'è anche il battello che potrebbe essere destinato ad Augusta, ovvero il Mocenigo :s02:

http://www.delfinidacciaio.it/musei.html

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Vedo solo ora questa discussione iniziata risalente al 2008 con le interessanti aggiunte di Vincenzo al quale do il benvenuto a Betasom; se la memoria non mi inganna in anni passati il GOS/Comsubin sistemò delle grate per mettere in sicurezza il relitto impedendone il libero accesso. Grate che dalle foto sembrerebbero malauguratamente rimosse.

Modificato da Charlie Bravo
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Vedo solo ora questa discussione iniziata risalente al 2008 con le interessanti aggiunte di Vincenzo al quale do il benvenuto a Betasom; se la memoria non mi inganna in anni passati il GOS/Comsubin sistemò delle grate per mettere in sicurezza il relitto impedendone il libero accesso. Grate che dalle foto sembrerebbero malauguratamente rimosse.

 

 

E si furono messe delle grate, ma persone incivili hanno operato di conseguenza fregandosene di tutto e di tutti!!!

 

Grazie Totiano vado a leggere!!!

ciao ciao

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