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Fiat Cr.42


hdosbe

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Su wikipedia ed altri siti ho trovato, tra le varianti del Cr.42 prodotte, quanto segue:

 

Un'altra speciale variante a grande autonomia venne dotata di serbatoio supplementare da 1.100 litri (C.R.42 Egeo).

 

Sapreste dirmi qual'era l'effettiva autonomia di questo modello?

 

Grazie.

 

Mino

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Il falco

IL modello LW (In scala 1/72 e 1/48)

IL modello AS (In scala 1/72 e 1/48)

 

Volevo sapere le differenze tra i modelli

 

Il CR.42 versione AS, cioè Africa Settentrionale, derivato dal Fiat Cr.42CB, venne realizzato appositamente per il teatro nordafricano, ed era equipaggiato con filtri antisabbia e piloni subalari per due bombe da 100 Kg.

 

Il CR.42LW, anche lui derivato dalla versione CB, fu prodotto su specifica richiesta della Luftwaffe, che lo impiegò in azioni di disturbo notturne.

 

Luca

Modificato da brin
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Su wikipedia ed altri siti ho trovato, tra le varianti del Cr.42 prodotte, quanto segue:

 

Un'altra speciale variante a grande autonomia venne dotata di serbatoio supplementare da 1.100 litri (C.R.42 Egeo).

 

un serbatoio supplementare da 1000 e passa litri pesava, pieno , oltre 1000 kg , troppi per un aereo che a vuoto pesava 1720 kg :s03:

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Poco più di una settimana fa ho avuto il piacere e l'onore di parlare con un VEterano della Regia Aeronautica, che sul Cr42 ha volato più volte.

Mi raccontava che quando spingeva il motore del Cr.42 oltre un certo numero di giri, spesso il sistema di sincronizzazione delle mitragliatrici (con l'elica) smetteva di funzionare come avrebbe dovuto, con il risultato che all'atterraggio l'elica era da buttar via! :s01:

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I nostri problemi principali, in campo aeronautico, erano comunque la bassa potenza dei motori, e l'insufficiente armamento, sia in numero che in calibro. Eppure, fu proprio su di un Fiat Cr.42 che Mario Visintini riuscì a compiere le sue meravigliose gesta.........

 

Luca

Modificato da brin
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I nostri problemi principali, in campo aeronautico, erano comunque la bassa potenza dei motori, e l'insufficiente armamento, sia in numero che in calibro.

 

Vero!

Aggiungerei anche che il gap con le altre Aviazioni, alleate e non, è perdurato durante il conflitto perchè non c'è stato un grande investimento in termini di innovazione tecnologica (come invece han fatto i tedeschi e anche i russi).

Spesso il talento dei singoli piloti, il loro coraggio misto ad abilità hanno permesso di compensare queste mancanze.

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Vero!

Aggiungerei anche che il gap con le altre Aviazioni, alleate e non, è perdurato durante il conflitto perchè non c'è stato un grande investimento in termini di innovazione tecnologica (come invece han fatto i tedeschi e anche i russi).

Spesso il talento dei singoli piloti, il loro coraggio misto ad abilità hanno permesso di compensare queste mancanze.

 

Non concordo. Riuscimmo a recuperare: i caccia della cosiddetta serie "5" ne sono la prova lampante. Peccato che questo avvene troppo tardi, e che riuscimmo a produrerre un numero limitati di velivoli.

 

Luca

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All inzio della guerra avremmo potuto mettere in campo due caccia decenti , il Re 2000 ed il Mc 200

Il primo venne praticamente ignorato dalle autorita' mentre la produzione del secondo venne diluita con i Cr42 ed i g50

 

In verità, nell'autunno del 1939, era previsto che il 4° Stormo fosse riequipaggiato con i più moderni Macchi MC.200, ma i piloti rifiutarono ed i monoplani furono versati al 1° Stormo.....ricordiamolo sempre........

 

Luca

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Non concordo. Riuscimmo a recuperare: i caccia della cosiddetta serie "5" ne sono la prova lampante. Peccato che questo avvene troppo tardi, e che riuscimmo a produrerre un numero limitati di velivoli.

 

Luca

 

Si è vero, la serie "5" con il Re2005 (che però aveva un motore tedesco Daimler Benz) e l' MC 205 è stata ottima, ma come giustamente fai notare è arrivata "un pò" in ritardo rispetto agli eventi.

Io comunque mi riferivo ad un ambito più generale...nessuno mette in dubbio che anche l'Italia abbia fatto i suoi sforzi per progredire tecnologicamente durante, solo che mentre i tedeschi già nel 1941 facevano volare il Me 163 (anche se si rivelò un mezzo fallimento) e nel 1942 il Me 262, noi eravamo ancora un pò indietro.

 

Altri esempi: armi leggere un pò datate (vedi moschetto contro Stg44, anche se c'è da dire che il nostro MAB fu un successo), bombe e bombardieri Piaggio che rispetto alla Fritz-X (che affondò la Roma) o al B-17 avevano poco in comune (anche se l'Sm 79 ha più fascino :s02: )....

 

Quello che, in sintesi, volevo dire (ed è una mia personale convinzione) è che l'Italia pare abbia avuto un atteggiamento un pò troppo "cauto" e "ingenuo" verso la ricerca e lo sviluppo in campo bellico durante il conflitto: credo che a tal proposito l'esempio dello snorkel, da noi invenato ma trascurato, possa rendere l'idea del mio pensiero :s01:

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