Vai al contenuto

Aliscafi Classe Sparviero


Visitatore corto maltese

Messaggi raccomandati

Visitatore corto maltese

Un saluto a tutti, Comandanti!

sto ricercando foto, aneddoti e notizie riguardo gli aliscafi Nibbio, Astore, Falcone, Gheppio, Grifone, Condor e sul prototipo Sparviero.

Ho un ricordo particolarmente bello di queste Unità perchè proprio su una di esse ho fatto il mio primo temporaneo imbarco, nel '95... indimenticabile la sensazione di volare a 40 nodi sul pelo dell'acqua...

un vero peccato averle messe in disarmo. secondo il mio parere sarebbero state utili ancora in moltissime occasioni.

Non appena avrò occasione, mi mettero alla ricerca dei vecchi album di foto, e magari scannerizzero quella in cui, giovane Aspirante, stavo per mettere piede su queste magnifiche Unita  veloci.

Grazie anticipatamente del vostro prezioso aiuto.

Saluti!

post-2502-1178996656_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 249
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

Top Posters In This Topic

Posted Images

Interessante ricerca comandante. Unità  particolari e secondo me molto ben riuescite.

Ho un piccolo aneddoto riguardo a questa classe: nel 1976, allora ero destinato a Maricendifo CENTRO ADDESTRAMENTO DIFESA FORANEA a Punta Santa Maria, comprensorio del Varignano. Un pomeriggio ero con altri marinai, proprio sulla punta della penisola, che con la diga foranea limita l'accesso al golfo di La Spezia. Ad un certo punto sentiamo il rumore di un jet ed istintivamente ci viene da guardare in alto...ma non riusciamo a localizzare il velivolo, poi il rumore aumenta di intensità e guardando da dove arrivava il rumore riusciamo a vedere lo SPARVIERO, che dopo esser transitato davanti a Punta Santa Maria, silenziosamente con la propulsione ad elica, si stava mettendo in sostentamento con l'ausilio del suo propulsore jet. E' stato uno spettacolo unico!

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore corto maltese

In effetti facevano un rumore simile ai jet, soprattutto in fase di accensione! ed infatti la terminologia parlava di andare in volo, ammarare... ed il personale di bordo indossava tute di volo, giubbotti e cuffie per le comunicazioni dell'aviazione navale.

ovviamente, per motivi di sicurezza della navigazione portuale, all'interno del porto di Brindisi, queste Unità  dovevano procedere solo col motore ausiliario alla modestissima velocità  di 3 nodi. Ma ricordo che ci fu un'occasione, non ricordo l'anno purtroppo, in cui vidi un aliscafo rientrando da una missione, arrivare fin quasi all'altezza della banchina d'ormeggio in volo!!! Per chi conosce il porto di Brindisi, sa che non è un gioco da ragazzi!!!!

:s20:

Modificato da Totiano
Link al commento
Condividi su altri siti

da qualche parte dovrei avere la mia tesina per il passaggio a GM che fu proprio su questi aliscafi...

 

ho provato la stessa ebbrezza circa 10 anni prima, macchine formidabili anche se un po troppo costose. specialmente le ali e i turbogeneratori si rivelarono fragili, senza contare che la turbina di potenza era una vecchia proteus, con tutti i suoi limiti.

 

i giapponesi, oltre a caricarli di meno (gli sparviero non erano nati per avere il 76 e gli otomat contemporaneamente) hanno anche impiegato una lm500.

 

sembrava che uno di questio esemplari dovesse andare a museo a venezia ma non ne ho saputo più niente....

 

cmq, che tipo di informazioni ti servono? tecniche o storiogafiche?

Link al commento
Condividi su altri siti

Tre viste dello Sparviero che scattai, quando andavo ancora al liceo, nel maggio 1978 a Genova...

 

p4201wt7.jpg

 

p4202jf4.jpg

 

p4203pq7.jpg

 

Appena possibile vedo se trovo altre fotografie!

Un saluto

Alagi

Link al commento
Condividi su altri siti

In effetti facevano un rumore simile ai jet, soprattutto in fase di accensione! ed infatti la terminologia parlava di andare in volo, ammarare... ed il personale di bordo indossava tute di volo, giubbotti e cuffie per le comunicazioni dell'aviazione navale.

ovviamente, per motivi di sicurezza della navigazione portuale, all'interno del porto di Brindisi, queste Unità  dovevano procedere solo col motore ausiliario alla modestissima velocità  di 3 nodi. Ma ricordo che ci fu un'occasione, non ricordo l'anno purtroppo, in cui vidi un aliscafo rientrando da una missione, arrivare fin quasi all'altezza della banchina d'ormeggio in volo!!! Per chi conosce il porto di Brindisi, sa che non è un gioco da ragazzi!!!!

:s20:

 

Era quasi una consuetudine in quella epoca, quando possibile,(credo che il Dir. Totiano possa confermare) dare il Comando degli aliscafi a Ufficiali Piloti proprio per le peculiarita' descritte qui sopra da Corto Maltese.

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore corto maltese

Infatti. Le similitudini con il volo, infatti, erano molto accentuate. Ricordo la plancia che consisteva di due sedili affiancati con un volantino in tutto e per tutto paragonabile a quello degli aeromobili. La capacità  di reagire prontamente, l'equipaggio ridotto, il supporto a terra ed il sistema missilistico imbarcato, ne facevano all'epoca, uno dei Comandi da T.V. più atipici ed ambiti!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Aggiungo ancora altre foto di aliscafi classe Nibbio :s20: . Mi scuso se non sono in ordine cronologico! :s68:

 

Astore (P 423) Messina, 5 novembre 1998 (Foto L. Grazioli, coll. M. Brescia)

astore5nov98graziolijj3.jpg

 

Condor (P 426) La Spezia, 1988 (Foto G. Ghiglione, coll. M. Brescia)

condor1988ghiglioneon6.jpg

 

Falcone (P 422) Messina, 5 novembre 1998 (Foto L. Grazioli, coll. M. Brescia)

falcone5nov98grazioliwi5.jpg

 

Falcone (P 422) La Spezia, 1988 (Foto G. Ghiglione, coll. M. Brescia)

falcone1989ghiglionelu5.jpg

 

Falcone (P 422) fine anni 80 (cartolina ufficiale M.M., coll. M. Brescia)

falconemm80nn8.jpg

 

Gheppio (P 425) ed ex Sparviero (P 420, in disarmo) Brindisi, maggio 1996 (Foto M. Brescia)

gheppiosparvierobr596nm1.jpg

Grifone (P 424) Genova, 1984 (Foto G. Ghiglione, coll. M. Brescia)

grifone1984ghiglionesb7.jpg

 

Nibbio (P 421) e Falcone (P 422) anni 80 (Foto M.M., coll. M. Brescia)

p42122mmoo5.jpg

 

Alagi :s67:

Modificato da Totiano
Link al commento
Condividi su altri siti

da qualche parte dovrei avere la mia tesina per il passaggio a GM che fu proprio su questi aliscafi...

 

Domanda da profano: come funzionano i passaggi di grado? (nella MM , intendo).

In other words: la tesina viene discussa... come ? Con chi? Si riceve un voto? Un giudizio? :s09:

 

Qualcuno mi acculturi, please!!! :s10:

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore corto maltese

OT

 

Domanda da profano: come funzionano i passaggi di grado? (nella MM , intendo).

In other words: la tesina viene discussa... come ? Con chi? Si riceve un voto? Un giudizio?

 

Questa tesina di cui si parla veniva assegnata un tempo, quando esistevano gli Allievi Ufficiali di Complemento, che, usciti dall'Accademia dopo il corso di circa 3 mesi indossavano il grado di Aspirante Guardiamarina. Per la promozione a G.M. si doveva discutere e presentare una tesina assegnata dal Comando presso i quali erano destinati. L'argomento veniva assegnato dal Capo Ufficio/Reparto/Servizio o dal Comandante, su un tema attinente al Corpo dell'Aspirante. Al termine di questo periodo (un paio di mesi circa, mi pare di ricordare), si presentava il lavoro svolto e si otteneva un punteggio che poi andava a far peso sulle valutazioni complessive del candidato per formare una graduatoria finale.

Oggi tutto ciò non accade, in quanto gli Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata escono dal corso in Accademia con i gradi già  di G.M. (per i diplomati) e di S.T.V. (i laureati).

 

Per l'avanzamento dell'Ufficiale in s.p.e. ci sono altre regole, dettate da una legge dello Stato. Esistono avanzamenti ad anzianità  (ovvero al trascorrere di determinati anni di servizio) oppure a scelta (in cui si valutano i candidati secondo determinati fattori, che concorreranno a determinare l'idoneità  dell'Ufficiale a ricoprire il grado superiore).

 

Spero di non averti confuso le idee.... ;)

 

Fine OT

Link al commento
Condividi su altri siti

Aggiungo altre due immagini tratte dalla mia collezione, entrambe scattate da un amico a Brindisi nel 1988

 

Grifone (P 424)

p424em8.jpg

 

Condor (P 426)

p426am9.jpg

Modificato da Alagi
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 10 months later...

sapete che non faccio nulla per caso, però al momento non posso svelare il motivo per cui parlo di aliscafi invece che di sommergibili. vi basti che la mia prima uscita in mare su unità da guerra la feci proprio con questi mezzi!

 

dunque, queste le caratteristiche che vi invito ad integrare:

 

Negli anni '70, su derivazione del progetto americano "pegasus" (c'è una foto che lo ritrae sul ponte di una LPD cl. County) mentre viene trasportato in Italia), nasce il progetto 928-22A "swordfish" che sarà noto come "Sparviero" (P420), aliscafo missilistici ad "ali immerse" progettato per sostituire MAS e motocannoniere nel difficile teatro adriatico e costruito da Alinavi..

800pxsparvierodnst84039og5.jpg

 

il programma sarà finanziato con la legge navale del 75 e dopo il prototipo vedrà, a cura di CNR Muggiano, la costruzione di 6 unità e sarà completato nel 1983. Le unità saranno: Nibbio (P421) Falcone (P42) Astore (P423) Grifone(P424) Gheppio(P425) e Condor(P426). Costruiti in lega leggera con struttura a nido d'ape, erano armati con un cannone OTO super rapido da 76/62 e 2 missili OTOmat. in 23 metri e 60 tonnellate circa a pieno carico è stata concentrata la potenza di fuoco di una fregata, governata da un equipaggio di 10 uomini che in più occasioni ha messo in imbarazzo le task force contro cui operava in esercitazione.

 

La fine della guerra fredda ha decretato anche il disarmo degli aliscafi, parzialmente sostituiti dalle nuove unità minori, quale la Classe Comandanti, le cui capacità operative sono ampliate dalla disponibilità di un elicottero imbarcato.

 

Caratteristiche tecniche

in realtà si dovrebbe parlare di aliscafo Sparviero e classe Nibbio per alcune differenze nell'automazione del sistema di volo e di caratteristiche interne. in generale sono davvero molto simili per cui mi soffermerò sulle differenze a tempo debito.

 

la possibilità di alzare o ammainare le ali, per motivi operativi che vedremo, darebbe diverse dimensioni, la maggiore lunghezza tra parentesi è dovuta all'ala anteriore ripiegata

lunghezza 23 metri (24,615m)

larghezza del solo scafo 7m

larghezza complessiva di ali: 10, 773m (12,05m)

altezza ad ali retratte 12,10m

altezza ad ali estese 14,62m

 

la propulsione è differente a seconda se sia in volo o in galleggiamento.

in galleggiamento:

1 diesel IF ID38N6VSL (GM 6V35N per lo Sparviero) collegato ad un piede poppiero Schottl-werft SRP100 (molto simile a quello dei nostri "barchini" della 2^GM). lo stesso piede assicura quindi propulsione e governo con velocità massima di 5 nodi.

 

in volo:

propulsione a idrogetto con una turbina a gas che muove una pompa tipo byron-jackson. la pressione in uscita (17Kg/cmq) è trasformata in spinta dai 2 ugelli sotto lo scafo per una velocità massima di 50 nodi.

motore di potenza una TAG Proteus 15M560A da 4500 HP (5000 in extra potenza);è articolata su 8 camere di combustione, un compressore assiale a 12 stadi, turbina compressore a 2 stadi e turbina di potenza a 2 stadi.

pompa byron-jackson centrifuga a doppio corpo termomeccanica tipo 350P2D71 aspira l'acqua da apposite prese nelle "gambe" posteriori e dopo avela compressa la espelle tramite ugelli nella parte inferiore poppiera dello scafo.

alla velocità sembra contribuisse anche una certa spinta della TAG.

 

La generazione di potenza elettrica e idraulica era garantita da 2 gruppi turboalternatori "solar" T62T-31-1 da 91 HP

 

il sistema alare:

la scelta di costruire un aliscafo ad ali immerse anzichè secanti fu dettata dalla necessità di una piattaforma stabile per il tiro. In un alicafo ad alisecanti come questo

 

800pxhydrofoilold2yf8.jpg

 

la stabilità è assicurata dalle ali stesse, che per la loro conformazionesi oppongono a un momento sbandante.

nell'aliscafo ad ali immerse, come il nostro sparviero, la stabilità non è intrinseca ma viene assicurata da un sistema elettronico che tramite 2 giroscopi e un certo numero di sensori cura l'assetto e la quota, matenedolo verticale o inclinandolo se deve virare.

quella della virata è una esperienza davvero particolare, tra l'altro! l'inclinazione non è graduale ma davvero repentina e se non ci fare l'abitudine spiazza.

Per la rotta , la direzione è assicurata dall'ala prodiera mentre la quota, che può essere impostata, viene variata tramite inclinazione dele ali.

 

Le ali potevano essere alzate o ammainate per consentire l'ingresso nei porti e diminuire la resistenza con propulsione al galleggiamento. in realtà credo rimanessero sempre in posizione di volo fuori dalle ostruzioni, sia per garantire un baricentro più basso sia per essere pronti a decollare.

 

 

 

 

 

sparviero.jpg

un'immagine del francobollo commemoratvo tratta da http://www.sullacrestadellonda.it/filatelia/mezzinavali.htm

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie Direttore di queste interessanti notizie. Unità particolari che hanno riscosso anche in ambito MM, un fascino indiscusso.

Mi è rimasto sempre come metro di misura il fatto che una navigazione con Nave Pioppo, Spezia-Cagliari impiegammo 36 ore, negli stessi giorni fece lo stesso tragitto lo Sparviero...ma in 6 ore!

 

Che tu sappia che fine hanno fatto gli scafi di questi aliscafi? Uno non si poteva tenere come museo?

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie dell'interessante pezzo, Dir...

 

Se non sbaglio, dopo la costruzione e l'impiego operativo dello Sparviero, la Marina Militare si convinse dell'utilità di questi mezzi, ed aderì ad un programma di cui facevano parte anche la US Navy, (che ne prevedeva un numero di 60 unità), e la Marina tedesca. Alla prova dei fatti, la sola a continuare il programma fu la Marina Militare: i tedeschi si ritirarono, giudicando non utile questo tipo di mezzi per il loro teatro operativo, a causa dei suoi limiti, e gli Stati Uniti costruirono 7 o 8 mezzi, impiegandoli in compiti sperimentali.

 

Tra l'altro, questi aliscafi prevedevano un "treno logistico" non indifferente, composto da mezzi mobili terrestri per manutenzione, rifornimento ed appoggio alle unità ed agli equipaggi. Tutto ciò, rendeva il costo di gestione e manutenzione di queste unità estremamente alto. Anche la Marina giapponese ha in servizio 4 unità di questo tipo, costruite su licenza.

 

Questo mezzo ha dimostrato tutti i suoi limiti durante la I Guerra del Golfo, cadendo facile prede dei Sea Skua lanciati dagli elicotteri. Credo che sostituendo i 7 aliscafi con i 4 Comandanti, la Marina abbia fatto un ottimo affare.

 

Luca

Modificato da brin
Link al commento
Condividi su altri siti

si, è lo stesso programma.

ed è vero che necessitavano di un supporto logistico ma comunque non mlto distante da un classe Freccia. nel senso che le motocannoniere avevano un equipaggio di 30 persone, apparecchiature di bordo sempre in moto (almeno il generatore) segreteria e quan'altro.

 

ogni 2 aliscafi c'era un supporto logistico di una decina di persone e, se ben ricordo, 2 camion + un gruppo generatore che li seguivano nelle trasferte. qundi il costo sulla parte supporto non era tanto differente da una unità equivalente di superficie.

 

I costi in effetti erano superiori sulle manutenzioni e i pezzi di ricambio tant'è che appena ne è venuto meno il compito sono stati subito posti in riserva e, dopo un paio di tentativi di vendita, disarmati. il Giappone preferi comprarseli nuovi sopratutto per via della turbina di propulsione, sostituendo alla ormai vetusta proteus la più performante LM500.

Link al commento
Condividi su altri siti

Si, ricordo che uscì un bellissimo articolo su RID, con la descrizione della composizione supporto logistico di cui necessitavano, i costi comparati di un'ora di moto di un aliscafo, di una fregata, di un dragamine....Magari, se lo trovo posto qualche dato. I giapponesi dovrebbero averli ancora in servizio, hanno relativamente pochi problemi di costo loro.

 

Luca

Modificato da brin
Link al commento
Condividi su altri siti

sono ancora in sufficienti condizioni in quel di brindisi e qualcuno potrebbe anche essere musealizzato... :s02:

 

 

Grazie Direttore di queste speranzose notizie.

Link al commento
Condividi su altri siti

Le unità giapponnesi, classificate come PG-01, sono costruite su licenza, derivata si dagli Sparviero, ma sono state profondamente modificate dal cantiere Sumitomo. Realizzati tra il 1991-1993, i tre aliscafi, che sono esteticamente quasi identici ai nostri, dispongono di sensori e di un'elettronica più avanzata, due impianti per missili antinave leggeri SSM-1B, ed un sistema per la difesa di punto SEA VULCAN. La classe doveva essere composta da due lotti di 6 untità, ma problemi di costo e di gestione hanno portato la marina giapponese a rinunciarvi, accontentandosi del primo lotto.

 

Luca

Link al commento
Condividi su altri siti

Non so voi, ma io dico che un prodotto così tecnologicamente avanzato e progettato e costruito in Italia, sia stato esportato in Giappone....ci deve rendere immensamente fieri ed orgogliosi... :s67: :s67: :s67:

Luca

Link al commento
Condividi su altri siti

Cari comandanti,

a proposito di Aliscafi MMI: sulla pubblicazione ACP113(AD) del 1996, pag. 12B-4 si trovano le designazioni (a cui sono persino associati Identificativi di chiamata):

P 410 Orione (PHM) IABM

P 411 Pegaso (PHM) IABN

P 412 Idra (PHM) IABO

forse si trattava degli aliscafi simili alla classe Pegasus (PHM-1) dell'US Navy, costruita in 6 esemplari e di dislocamento maggiore degli "Sparviero"

 

Nella successiva edizione ACP113(AE) del 2003, pag. 12B-3 non è più menzionato l'Idra ed il Pegaso cambia identificativo di chiamata:

P 410 Orione (PHM) IABM

P 411 Pegaso (PHM) IABL

 

Esaurita la parte da "topo d'archivio" :s03: , vorrei anche ricordare che almeno un'unità (al momento non ricordo quale) aveva una decorazione sulla tuga con la silhouette di un rapace ad ali spiegate sullo sfondo di un disco (il sole?).

Bei tempi quelli in cui la Marina decorava le sue unità di punta in modo discreto ma suggestivo: le Lupo con il poker d'assi, le Maestrale con le rose dei venti...

Che ricordi!

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore luciano pietri

Nel 71 nave Sparviero era di base a Venezia ed intervenne in occasione dell'incendio di nave Heleanna.

Lo ricordo molto bene perchè da Ancona, dove ero alla stazione radio, fu inviato un caro amico Sgt. RT Mancini per un breve imbarco che poi si trasformò in trasferimento definitivo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Cari comandanti,

a proposito di Aliscafi MMI: sulla pubblicazione ACP113(AD) del 1996, pag. 12B-4 si trovano le designazioni (a cui sono persino associati Identificativi di chiamata):

P 410 Orione (PHM) IABM

P 411 Pegaso (PHM) IABN

P 412 Idra (PHM) IABO

forse si trattava degli aliscafi simili alla classe Pegasus (PHM-1) dell'US Navy, costruita in 6 esemplari e di dislocamento maggiore degli "Sparviero"

 

Nella successiva edizione ACP113(AE) del 2003, pag. 12B-3 non è più menzionato l'Idra ed il Pegaso cambia identificativo di chiamata:

P 410 Orione (PHM) IABM

P 411 Pegaso (PHM) IABL

 

Esaurita la parte da "topo d'archivio" :s03: , vorrei anche ricordare che almeno un'unità (al momento non ricordo quale) aveva una decorazione sulla tuga con la silhouette di un rapace ad ali spiegate sullo sfondo di un disco (il sole?).

Bei tempi quelli in cui la Marina decorava le sue unità di punta in modo discreto ma suggestivo: le Lupo con il poker d'assi, le Maestrale con le rose dei venti...

Che ricordi!

 

credo fossero la seconda serie, peraltro mai costruita... ma è una ipotesi mia.

nei miei ricordi di giovane aspirante (Brindisi è stata la mia prima destinazione e accudivo gli Aliscafi) tutti avevano il loro simbolo dipinto in tuga, ovviamente tutti rapaci...

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore Marcuzzo
sono ancora in sufficienti condizioni in quel di brindisi e qualcuno potrebbe anche essere musealizzato... :s02:

 

La notizia è molto interessante Dir, ma se sono in discrete condizioni, sarebbe possibile richiederne uno a mamma Marina per compiti di Protezione Civile in mare? (non scherzo)!!! :s01:

Link al commento
Condividi su altri siti

La notizia è molto interessante Dir, ma se sono in discrete condizioni, sarebbe possibile richiederne uno a mamma Marina per compiti di Protezione Civile in mare? (non scherzo)!!! :s01:

 

sarebbero dispendiosi sia da riallestire che da mantenere per un "semplice" compito di protezione civile.

 

certo sarebbe bello vederli tornare a volare...

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore Marcuzzo
sarebbero dispendiosi sia da riallestire che da mantenere per un "semplice" compito di protezione civile.

 

certo sarebbe bello vederli tornare a volare...

 

Io la proposta la inoltro ugualmente al mio direttivo, dopo si vedrà. Ma immagini la faccia delle altre associazioni di P.C. e, non ultima, quella del personale della Capitaneria??? :s03: :s03: :s03:

Link al commento
Condividi su altri siti

allora, nel frattempo, qualche utile informazione.

 

quando gli aliscafi sono fermi hanno bisogno di un supporto logistico come questo:

nibbio0006cr4.jpg

 

mentre per essere alato serve un attrezzo del genere

nibbio0011yf2.jpg nibbio0012rk2.jpg

 

per poi appoggiarlo su queste selle, che come si può vedere, sono di due tipologie a seconda se le manutenzioni coinvolgono o meno le ali.

nibbio0013ys2.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

sapete che non faccio nulla per caso, però al momento non posso svelare il motivo per cui parlo di aliscafi invece che di sommergibili.

 

sono ancora in sufficienti condizioni in quel di brindisi e qualcuno potrebbe anche essere musealizzato... :s02:

 

Non oso dire cosa spero di aver capito... :s07:

 

 

Una copertina di Aviazione e Marina dell'epoca (se non era una copertina era un pubblicità :s02: )

sparviero10cy0.jpg

 

Era una copertina.

Link al commento
Condividi su altri siti

Che bei disegni Dir!!! E' descritto in maniera approfondita tutto il complesso di mezzi ruotati necessari al loro supporto...."un'altra piccola chicca (per il momento)", vuol dire che ne hai in serbo altri?

 

Per l'intanto ecco un PG-101 dei Nippon....

pg101zi5.jpg

 

 

Luca

Link al commento
Condividi su altri siti

di disegni ne ho altri ma tutto a tempo debito ...

 

Attendo fiducioso e paziente....ecco un'altra immagine del Nibbio

 

aliscafomw3.jpg

 

Luca

Modificato da brin
Link al commento
Condividi su altri siti

Tutte su internet, Dir....ma, dopo aver rivoltato la casa come un calzino, ho messo le mani sul'articolo di RID, numero 12 del 1997....scritto dal capitano di Fregata Diego Abbo, che all'epoca era Comandante del Gruppo Aliscafi della MM. Le foto mostrano anche la plancia e la centrale operativa degli aliscafi. Scansiono et posto.

 

ecco il sito: http://www.associazionenavemuseovittoriove...are/salvare.htm

 

Luca

Modificato da brin
Link al commento
Condividi su altri siti

C'era stato in passato su Betasom questo topic

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=19837

(Aliscafi classe "Nibbio")

con parecchie fotografie...

 

Edit: il link non funziona più perchè ho unito i due topic!

Modificato da Totiano
Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...

  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,7k
×
×
  • Crea Nuovo...