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Orzare E Poggiare


Alagi

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Era in un altro settore (Storie di Mare): lo giro qui:

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Su istruzioni del Comandante Marat, che mi ha demandato il compito, ecco spiegato il significato di "venire all'orza".

 

"Venire all'orza" o "Orzare" vuol dire portare quanto più possibile la rotta della barca in direzione della provenienza del vento. Questa manovra consente di "bolinare" maggiormente, ossia di "stringere il vento", cioè di navigare (non nella) ma verso la direzione da cui viene il vento. Quanto più possibile una barca è boliniera (e quanto più il timoniere è bravo a orzare, senza portare cioè la barca nel letto del vento e quindi rallentarla) quanto più rapidamente si potrà raggiungere una posizione sopravento a quella in cui la barca si trova. Incidentalmente, questo è il motivo per cui il primo lato di un triangolo di regata è previsto sia fatto "di bolina".

La manovra opposta al "Venire all'orza" è il "Venire alla poggia" o "Poggiare": vuol dire portare la rotta della barca distante dalla direzione da cui proviene il vento. In tal modo, continuando a "poggiare" si arriva a ricevere il vento "al traverso" (cioè di lato), "al lasco" (cioè a poppavia del traverso) e "di poppa". Le andature al lasco e di poppa sono dette "portanti" perchè non si deve risalire il vento (come di bolina) ma è il vento stesso a portarti.

Spero che lo schemino qui sotto sia esplicativo!

 

orzarezu4.gif

 

Ciao!

Alagi

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  • 2 weeks later...
Visitatore seicolpi

La navigazione controvento

Nessuna barca può navigare proprio controvento, poiché le vele non possono gonfiarsi, sfruttandolo. Tuttavia una barca è in grado di raggiungere un punto direttamente controvento compiendo una serie di movimenti diagonali detti bordi o virate prima in un senso quindi in un altro (fig. 13). La fig. 12 mostra il corretto modo di andare controvento; la barca deve cioè passare da una virata ad un'altra. Lo skipper comincia con lo spingere la barra del timone sottovento. Mentre la barca vira, il prodiere molla il fiocco e la randa si porta al centro del pozzetto (fig. 12 A). Il momento critico sopravviene quando la barca si trova direttamente nella direzione del vento (fig. 12 B) che non ne gonfia più le vele.

Tuttavia, se la manovra è effettuata con dolcezza, l'inerzia della virata darà alla barca l'abbrivio fino a che il vento sarà passato sulle mura opposte. Nella fig. 12 C, la barca si è mossa con successo verso la nuova virata. Lequipaggio ha fissato il fiocco sul lato sottovento in modo da formare un importante sbarramento al vento (fig. 15) che deve passare tra fiocco e randa.

La navigazione controvento è compiuta con una serie di virate eseguite con un'angolazione approssimativamente di 45° rispetto al vento (fig. 13). Questa è una direzione vicina al vento che la maggior parte delle derive mobili possono compiere efficacemente. L'increspatura della superficie mostra la direzione del vento sull'acqua (vento reale). Con uno scafo mobile il vento reale risulta alterato dalla velocità della barca (vento apparente), cioè la risultante tra il vento reale e la velocità della barca.

Un momento critico si verifica quando la barca (fig. 14/1) cerca di virare, ma non riesce a completare la manovra. La barca perde velocità, si ferma (fig. 14/2) ed infine va alla deriva senza controllo. Ciò è chiamato "prua al vento". Per superarlo, lo skipper spinge il timone ed il boma lontani da sé e li regge (fig. 14/3). La poppa si inclina subito su un lato, la randa si gonfia e l'imbarcazione cessa di muovversi all'indietro. A questo punto lo skipper recuper ail timone (fig. 14/4) ed il battello prende il via per una nuova virata. Questa manovra viene agevolata quando il prodiere tiene il fiocco sul lato opposto della randa.

 

Compensazione dello sbandamento della barca

Quando tutte le forze del vento e dell'acqua a contatto con una barca a vela sono correttamente equilibrate e la barca naviga ad un angolo di 45° rispetto al vento reale con il timone mantenuto al centro (fig. 21) lo scafo viaggerà in linea retta.

se la barra deve essere tenuta sopravvento per mantenere il battello su una rotta diritta ad un angolo di° col vento (fig. 20 B), la barca tenderà sopravvento; se la barca deve essere tenuta sottovento (fig. 22), il timone tenderà sottovento. Una barca puggiera od orziera è rallentata a causa del continuo attrito del timone, che deve essere tnuto ad un certo angolo per mantenere la rotta della barca. Essere puggieri è peroccupante anche per coloro che non gareggiano perché la barca sarà riluttante ad avanzare in un vento forte. Sebbene in un'imbarcazione correttamente equilibrata, la barra sia a mezzanave, quando la barca stessa naviga con rotta diritta la barra dovrebbe trasmettere una leggera spinta sottovento al timone. Ciò dimostra che la barra aiuta la deriva a resistere all'avanzare del vento. Se il timone non ha spinte sottovento e appare immobile nella mano dello skipper, ciò significa che la barca non è correttamente equilibrata e si deve procedere ad una correzione come per un timone in leggero sopravvento.

 

Correzione di una barca orziera

Con vento forte ogni costruzione convenzionale da vela crea una grande onda di prua sottovento che la porta all'orza. Uno dei modi di porre rimedio a ciò p di far spostare l'equipaggio nel pozzetto verso poppa, tenendo la parte anteriore della barca fuori dall'acqua (fig. 22) e riducendo l'onda di prua. non si deve adottare questa tecnica con vento più leggero per correggere la tendenza all'orza, ma bisognerà applicare una delle norme che seguono.

 

  • Correzione per mezzo di sbandamento (fig. 24): Mantenere l'imbarcazione poco sbandata così che il livello della barca produca una minore onda di prua. Anche con la barca sbandata sarà possibile portare il baricentro vicino al centro della forza di resistenza (punto sotto lo scafo in cui la forza totale della direzione resistente è teoricamente localizzata). Ciò comporta una minore tendenza all'orzata.
  • Correzione per mezzo dell'assetto delle vele (fig. 25): Ciò può essere effettuato filando la scotta della randa o cazzando il fiocco, o compiendo entrambe le operazioni. Sebbene ad un dato momento queste sistemazioni possono compromettere l'efficienza delle vele, la barca darà una migliore prestazione poiché la tendenza all'orza causa una maggiore perdita di velocità di quanto non possa causare una cattiva regolazione delle vele. Con vento fresco, filare la scotta della randa permette risultati di gran lunga migliori di quelli ottenuti con la scotta del fiocco.
  • Correzione modificando la forma della randa (fig. 26): Ciò può essere effettuato semplicemente appiattendo la curva della randa (A). Anche una balumina troppo tesata può causare una tendenza all'orza. Il tenderee troppo la balumina a mano può produrre un appiattimento verso la poppa della curvatura.

 

Correzione di una barca puggiera

Dato che la puggiata è comunque l'opposto dell'orzata, le misure correttive sono contrarie. Il metodo preferito è quello di aumentare l'inclinazione dell'albero. Altri rimedi relativi alla tendenza alla puggia consistono nello spostare verso la prua l'equipaggio, filare la scotta del fiocco, cazzare la randa e fare in modo che la randa stessa possa prendere una curva più ricca allentando il caricabasso e la borosa sul boma ed abbassando la deriva. Per la correzione massima della deriva si fa ruotare in modo che la parte inferiore sia il più avanti possibile nel limite di quanto è permesso dalle norme della categoria.

La tendenza alla puggia in cidizioni di vento, sia moderato che fresco, è molto pericolosa perché l'imbarcazione è soggetta ad eventuali raffiche quando, per maggior sicurezza, lo skipper sta cercando di portare la barca al vento per deventare le vele. Il problema è particolarmente avvertito con barche a deriva mobile che non hanno la stabilità permessa da un bulbo pesante di una chiglia in metallo.

 

Fonte: Vela - Sports Illustrated - Ed. 1974

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Ottimo ed istruttivo post Seicolpi, mi fai venir voglia di proporre l'apertura di una (reale) Scuola Nautica Betasom :s20: :s20: :s20:

 

Queste sono idee da mettere da parte in attesa che le nespole maturino. M tutto sono tranne che da buttare via.

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salve a tutti...

avendo una tradizione di famiglia di marittimi ho cominciato la mia professione attuale su di uno dei rari esemplari esistenti di 10mt stazza internazionale da regata(20 mt circa) del 1944....la mitica "LASSE" meglio conosciuta come la barca di Eva Braunn (compagna di Adolf Hitler) !! :s41:

...per questo di nautica e vele un po' ne mastico :s41:

trovo quindi un po' sprecisa e approssimativa la citazione di Sei Colpi dalla pubblicazione "VELA", inerente l'andatura di bolina (controvento)

cito dal post di SEI COLPI:

La navigazione controvento

Nessuna barca può navigare proprio controvento, poiché le vele non possono gonfiarsi, sfruttandolo. Tuttavia una barca è in grado di raggiungere un punto direttamente controvento compiendo una serie di movimenti diagonali detti bordi o virate prima in un senso quindi in un altro (fig. 13).

...la vela e' un mondo affascinante e spiegare l'andatura di bolina a questa maniera lo trovo molto riduttivo e improprio :s68:

...non staro' a spiegare scientificamente enunciando i principi di Daniel Bernoulli o Leonhard Euler... :s02: ...ma avete mai sentito parlare di avanzamento per depressione ed effetto venturi?...una barca a vela non bolina solo perche' il vento gonfia le sue vele :s68: ! ...per essere molto spicciolo vi faro' l'esempio della portanza dell'ala di un aereo...la VELA E' UN 'ALA, la sua forma ed il profilo,la deriva, la forma della barca,i pesi, il momento raddrizzante etc .. fanno il resto e permettono che la splendida creatura riesca a risalire il vento.

...esempio pratico per capire: avete mai provato a mettere un cucchiaio sotto il getto di un rubinetto? cambia il fluido (non gassoso ma liquido) ma l'effetto e' il medesimo enunciato dai principi suddetti...noterete che mettendo il cucchiaio sotto il getto dell'acqua questo ricevera' una spinta verso la sua parte convessa! :s02:

starei qui ad ore a scrivere di questo ed altro....la vela e' un'arte e non si puo' riassumere tutto su di un bignami! :s02:

avendo fatto anche esperienza su barche da regata moderne vi posso assicurare che un Velista con la "V" maiuscuola quando prepara la propria barca tiene conto di cose che potrebbero apparire insignificanti ai molti ma....per capire bisognerebbe vedere e sentire uno che toccando con i polpastrelli il filo della deriva o del timone scuote il capo e dice:non ci siamo non e' inclinato o smussato abbastanza per la corretta rottura dei filetti... :s12: (vedi numeri di Reynolds) e questo e' nulla vi assicuro! :s01:

 

p.s. da quando sono sbarcato da "LASSE" non ne ho avuto piu' notizie ho delle foto di quel periodo che postero', qualcuno l'ha mai vista?....se avete notizie o materiale in merito fatemelo sapere, la barca era iscritta alla A.I.V.E (associazione italiana vele d'epoca)! :s02:

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Ciao, concordo pienamente. Feci anni fa un corso di vela teorico e pratico e ci spiegarono (approssimativamente) la rassomiglianza tra la vela e l'ala dell'aereo e il gioco che avviene tra il fiocco e la randa nelle varie andature..

Certo, la vela mi ha sempre affascinato, ma il progetto di avere una mia barchetta è da concretizzare a lungo termine, visto che attualmente il corso della mia vita non mi permette di avere una barca (il pacifico è a 1000km da me!!). ..un giorno..spero!

 

Bisognerebbe cambiare le frasi che si dicono tipo "vento in poppa!" o "a gonfie vele"... perchè oggi giorno con le vele attuali si può andare più veloci di bolina!!

 

ciao, grazie!

S75

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Problema da poco quello che hai tirato fuori, Veleno.

Tu credi che da noi la vela sia più diffusa di quanto non lo sia il bob a quattro in Egitto ?

E' chiaro che quella definizione fa acqua da tutte le parti, ma quando è necessario farsi comprendere da tutti, forse è così che bisogna fare. Ho visto e sentito Piero Angela in televisione lavorare con un ventilatore e una barca ... con le ruote (e fin qui niente di male) e poi dire cose ben più approssimative e imprecise di quelle che tu condanni.

Credo di essermi arrabbiato più di te. Ma serve a poco.

Vediamo invece di trovare la quadra (non è per niente facile) e cominciamo a parlare di vela in questa sezione. Nemmeno io so da che parte cominciare, ma proviamoci.

Magari facciamo ammattire qualcuno convincendolo che passare le giornate ad aprire o chiudere le crocette di un grado, o abbattere l'albero di un centimetro verso poppa, o spostagli il piede di un dito verso prua, può farti vincere una regata o farti dannarti l'anima per due settimane.

 

 

P.S. Naturalmente devi considerare un obbligo postare le fotografie di LASSE.

Modificato da marat
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Visitatore Marcuzzo
starei qui ad ore a scrivere di questo ed altro....la vela e' un'arte e non si puo' riassumere tutto su di un bignami! :s02:

 

Carissimo, ti ringrazio per il tuo intervento. Non puoi parlare per ore, caro Veleno, ma per ANNI!!! Staremmo tutti ad ascoltarti senza tanti problemi, di qualunque cosa riguardi il mondo della vela a qualunque livello, anche scientifico. Quindi non crearti il benchè minimo problema.

 

Grazie Ancora!!! :s20: :s20: :s20:

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:s03: ciao Marat ...non mi sono arrabbiato ma se vogliamo parlare di vela e mare facciamolo bene! :s02: ...lo so non sara' facile ma purtroppo una delle prime cose che ti dicono quando vai per mare e' che ogni cosa in barca ha il suo nome: la trozza del boma, il trincarino, i venti (non quelli che soffiano :s02: ) le briglie di un bompresso....non saprei mai come farmi capire altrimenti :s03: ....in mare ogni cosa ha il suo nome ed il suo posto e questo non perche' vogliamo essere complicati o particolari ma perche' cio' puo' determinare la salvezza in caso di situazioni di pericolo !

...vedrai che la cosa sara' apprezzata... :s02: e sono sicuro che molti salmastrosi daranno il loro apporto a questa sezione....

p.s. Le foto le devo caricare per forza da image shack?

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Veleno,

quando qualcuno parlando di barche (non è nemmeno necessario che ci si trovi in barca) nomina la parola "corda", la prima cosa che faccio (se ne ho in mano una) è un nodo scorsoio ......

Certo che bisogna parlare con proprietà di linguaggio, e per tutte le cose, mica soltanto per la vela.

Volevo solo dire che per fare diffusione qualche prezzo bisogna rassegnarsi a pagarlo. E volevo anche dire (é un altro discorso) che sono parecchio sfiduciato sulla possibilità di fare proselitismo: sono più di trent'anni che lo faccio, e qualche successo l'ho pure ottenuto, ma quasi mai fra i terragni.

Come dice Muti per la musica seria: o ci arrivi per tradizione familiare, o sei folgorato per grazia divina.

 

 

No, non è obbligatorio usare Imageshack. Ma se lo usi vedrai che è parecchio semplice.

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quando qualcuno parlando di barche (non è nemmeno necessario che ci si trovi in barca) nomina la parola "corda", la prima cosa che faccio (se ne ho in mano una) è un nodo scorsoio ......

 

 

Caro Marat...lo sai che cos'è la "corda" a bordo...??? esiste sai...e si chiama proprio così,e una cima,ma si chiama corda...cos'è ???

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...trovato il baule dei ricordi...ne vedrete delle belle ! :s03:

 

lassehx1.jpg

 

Lasse 10mt stazza internazionale(18,36mt), anno costruzione 1936, progettista Joahn Anker: la barca fu donata da Adolf hitler negli anni "40 all compagna Eva Braun..

passeggiando per le banchine danesi ella ne fu affascinata.La barca e'stata riportata al suo splendore da un armatore italiano e con "lei" ho partecipato a diversi raduni di vele d'epoca,qui sono a Monaco appena rientrati dalle regate (quello con lo spray top giallo :s02: ), la barca e' resa particolare dal colore nero del suo scafo. L'albero ed il boma sono degli unici tronchi di spruce lavorato! qui accanto era ormeggiata niente di meno che "Avel" :la barca dei "Gucci" (la 2° a sx di Lasse)

ho tante altre foto stupende che, se volete, postero' per far capire quello che doveva essere l'andar per mare all'epoca della vela! :s02:

Modificato da Marcuzzo
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Visitatore seicolpi
[...]trovo quindi un po' sprecisa e approssimativa la citazione di Sei Colpi dalla pubblicazione "VELA", inerente l'andatura di bolina (controvento)

cito dal post di SEI COLPI:

La navigazione controvento

Nessuna barca può navigare proprio controvento, poiché le vele non possono gonfiarsi, sfruttandolo. Tuttavia una barca è in grado di raggiungere un punto direttamente controvento compiendo una serie di movimenti diagonali detti bordi o virate prima in un senso quindi in un altro (fig. 13).

...la vela e' un mondo affascinante e spiegare l'andatura di bolina a questa maniera lo trovo molto riduttivo e improprio :s68:

[...]

Ciao,

io ho copiato pari pari quello che ho letto su questo libricino che spiega a grandi linee le basi dell'andare in barca a vela. Ovviamente delle 30 pagine che riguardano l'argomento ho trascritto solo quelle riguardanti l'orzata e la puggiata.

Certamente per imparare uno non può basarsi su un libretto di 100 paginette scarse, ma si deve affidare agli insegnamenti di un istruttore che ti sta dietro e ti spiega tutto (la stessa cosa si vede in altri sport come ad es. il biliardo).

Anche io ho veleggiato tempo addietro sia con un optimist, sia con un vaurien, sia con una 8 metri da diporto. Certo, non sono un esperto ma le cose basi le so anche io.

A casa di nonno ho altri due manuali di vela, uno tecnico specialistico e uno che è più l'abecedario della vela, appena posso li recupero così se dovesse capitare copio direttamente tutto da quei testi.

Alla tua salute Veleno :s29:

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Ragazzi, più frequento il forum e più mi sembra stia diventando un'enciclopedia del mare:

Storia,

terminologia

attualità

tecnica

Biblioteca

gioco

modellismo

Questo grazie all'apporto costruttivo di tutti. Sempre più qualificato

Un bellissimo esempio di collaborazione

 

Veramente grande ragazzi :s20: :s20: :s20: :s20:

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ciao Seicolpi,

non volevo essere scortese ma...ascolta me, non copiare niente: le basi ed i principi vanno studiati e capiti e non possiamo buttare dentro il forum spezzoni di nozioni di vela navigazione riportandoli dai vari manuali con tutti i loro limiti etc, trovo piu' costruttivo parlarne magari esponendo i propri pareri. Ho imparato vela e l'arte della navigazione non solo sui libri ma ascoltando uno degli ultimi Capitani della vela di Viareggio (bei tempi quando regnavano i barcobestia,i brigantini, le golette!) che semplicemente narrava la sue storie e mentre faceva cio' senza accorgergsene mi stava insegnando cose che non avrei mai appreso da un bignami della navigazione e tante tante ore passate magari su una coperta a discutere quale armo fosse migliore per quella data imbarcazione o quale taglio di vela avesse reso di piu'....ti faccio un esempio: sul tuo post in questa sezione nautica ho letto che una imbarcazione tende all'orza per l'effetto dell'onda che si crea sottovento!....ma sicuri che sia solo per questo?...

La forza di avanzamento si trasmette dalle vele alla barca attraverso l'attrezzatura:Il CV= centro velico è il punto geometrico dove si applica la forza di propulsione.

Il CD= centro di deriva è il punto geometrico dove si applica la forza di reazione allo scarroccio dovuto all'acqua in cui la barca è immersa ed alla forza di propulsione

Se il piano velico CV è spostato davanti al centro di deriva CD = PUGGERA

Se il piano velico CV è spostato dietro al centro di deriva CD = ORZIERA

..questo e' il principio ma anche altri fattori come carena vento etc possono favorire una tendenza orziera o puggera....vedi Seicolpi dobbiamo parlare in questa ottica....LA BARCA A VELA NON ORZA PER L'EFFETTO DELL'ONDA SOTTOVENTO! : )

....e io sono stato veramente spicciolo...pensa un po'...vedi che il parlarne e' costruttivo abbiamo gia "quasi" fatto capire come fa una barca ad vanzare controvento e quale situazione di massima determina la tendenza all'orza o alla puggia! ....

ragazzi questa sezione mi sta' facendo voglia di aprire un unico topic....VELA! regolazioni, materiali, andature, tecniche di regata, regolamento, startegie....non si finisce piu'! eheheh

PERO' importante datemi retta non copiate e non vi fermate su quello che dicono sul Guglielmi o altri pseudomanuali, pensate ascoltate il mare sentite il vento domandatevi il perche' e vedrete che le spiegazioni sono tutte li' basta solo vederle! etc altrimenti non andiamo avanti....ISSATE A RIVA TUTTA LA TELA CHE AVETE ca##ate LE SCOTTE E LASCIATE RESPIRARE LE VOSTRE VELE DI QUEL VENTO FRESCO E MAGICO CHE E ' L'ANDAR PER MARE!

Modificato da veleno
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Caro Marat...lo sai che cos'è la "corda" a bordo...??? esiste sai...e si chiama proprio così,e una cima,ma si chiama corda...cos'è ???

 

No, non lo so. Potrebbe essere quella della campana di bordo. Potrebbe essere quella sempre attaccata al pennone alto di maestra per impiccarci i rompiballe come me.

 

 

 

...trovato il baule dei ricordi...ne vedrete delle belle ! :s03:

Signore, se Lei ha navigato su una barca così, quando si presenta allo scalandrone del Forum dovrebbe avere tutto l'equipaggio in coperta e i fischietti di trenta nostromi. Mi consideri perennemente sugli attenti di fronte a Lei.

 

 

 

Ciao,

io ho copiato pari pari quello che ho letto su questo libricino che spiega a grandi linee le basi dell'andare in barca a vela.

 

Seicolpi, non ci fare sentire in colpa. Tu non hai nessuna responsabilità. E' chi scrive sapendone qualcosa che dovrebbe sforzarsi di essere un pò meno montanaro.

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...ascolta me, non copiare niente: le basi ed i principi vanno studiati e capiti e non possiamo buttare dentro il forum spezzoni di nozioni di vela navigazione riportandoli dai vari manuali con tutti i loro limiti etc, trovo piu' costruttivo parlarne magari esponendo i propri pareri.

 

ragazzi questa sezione mi sta' facendo voglia di aprire un unico topic....VELA! regolazioni, materiali, andature, tecniche di regata, regolamento, startegie

 

Venti minuti di applausi.

 

 

P.S. Problemino. Come si fa a convincere quell'imbecille del correttore automatico che la voce del verbo "cazzare" non è turpiloquio ?

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Venti minuti di applausi.

 

 

P.S. Problemino. Come si fa a convincere quell'imbecille del correttore automatico che la voce del verbo "cazzare" non è turpiloquio ?

 

 

Ha Ha Ha Ha Ha ............. :s20: ........Questa e buona Marat...(comunque ,si...la "corda" e quel pezzetto attaccato alla campana ,solitamente posizionato a prora !!!...........bravo !!! :s20:

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