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La Rotta Navale


Visitatore Marcuzzo

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La rotta navale è un termine generico che, considerando la nave in movimento su una superficie curva (geoide terrestre), rappresenta la traiettoria orientata percorsa dal baricentro della nave stessa. Per poter addentrarsi nelle problematiche specifiche che affliggono l'addetto alla navigazione di una nave, è necessario avere familiarità con i seguenti simboli e definizioni:

 

* Reff. -Rotta effettiva- Percorso che la nave compie, in presenza di deriva, o di scarroccio rispetto al fondo del mare.

 

* Lder. -Deriva - Angolo compreso fra la direzione che la nave segue sulla superficie del mare e la direzione del suo moto rispetto al fondo. È dovuta all'azione della corrente marina.

 

* Lsc. -Scarroccio' - Angolo compreso fra il piano longitudinale della nave e la direzione del suo moto sulla superficie del mare (direzione della scia della nave). È dovuto all'azione del vento e del mare.La facoltà di apprezzare lo scarroccio è prerogativa del buon marinaio.

 

* Rv. - Angolo di rotta- Angolo tra il piano verticale contenente la direzione del Nord vero ed il piano verticale contenente la direzione della rotta della nave. Si conta da 0° a 360°(gradi sessagesimali) in senso orario.

 

* Pv - Angolo di prora- Angolo tra il piano verticale contenente la direzione del Nord vero e il piano longitudinale della nave in direzione della prora.Si conta da 0° a 360° in senso orario a partire dal Nord vero.

 

* Pm - Prora Magnetica- Angolo tra il piano verticale contenente la direzione del Nord Magnetico ed il piano longitudinale della nave in direzione della prora.

 

* Pb - Prora bussola - Angolo tra il piano verticale contenente la direzione indicata dalla bussola (Nord Bussola) ed il piano longitudinale della nave in direzione della prora.

 

* d - Declinazione Magnetica - Angolo tra la direzione del Nord vero e quella del Nord magnetico(si indica con + o Est se Nm a destra del Nord vero - o Ovest se a sinistra)

 

* δ - Deviazione magnetica - Angolo tra la direzione del Nord magnetico e la direzione del Nord bussola (+ se Nb a destra del Nord Magnetico, - se a sinistra).

 

Parlando di Nord bussola di una bussola magnetica può generare qualche dubbio,in pratica però c'è da considerare che, ogni bussola magnetica montata su qualsiasi unità navale viene influenzata da campi magnetici creati da linee elettriche, masse ferrose presenti a bordo,radio con altoparlanti,etc...

 

In pratica l'ago indicatore di una bussola si indirizza non sul Nord magnetico ma su un Nord tutto suo chiamato appunto Nord bussola e questo errore viene indicato con la lettera δ (Deviazione magnetica). Per conoscere i valori della deviazione di ciascuna bussola esiste un procedimento chiamato Giri di Bussola. Tutte le navi abilitate alla navigazione oltre le 12 miglia nautiche devono essere in possesso delle tabelle di deviazione.

 

Partendo dalle considerazioni di cui sopra,possiamo affermare che: Pm = Pb + δ

 

Il valore della d(Declinazione magnetica) viene ricavato dalla carta nautica; ogni carta nautica riporta una o più rosa dei venti; al centro della stessa rosa è presente l'anno di stampa della carta, il valore della declinazione riferita all'anno e la variazione annua.

 

Esempio: Anno 1998 Decl =2°Est,Var.Ann. 5' Est

 

La declinazione corrente per l'anno 2006 sarà di 2° 40' Est.

 

Si consideri che le variazioni Est si sommano al valore intero mentre per le Ovest si sottraggono. Conoscendo ora il valore della Pm e la d(declinazione),si può calcolare la Pv (Prora vera)

 

Pv = Pm + d

 

La Pv è l'angolo che si riporta sulla carta nautica ,tenendo presente che : in assenza di vento,mare e correnti, la Pv coincide con la Rotta Vera (Rv). Tuttavia per conoscere in realtà la rotta effettiva si esegue una somma vettoriale tra il vettore Pv e il vettore corrente.

 

Cenni storici

 

Nei tempi antichi i primi navigatori per scegliere la rotta migliore dovevano servirsi soprattutto della luna e le stelle, durante la navigazione notturna, e del sole durante il giorno. L'unico strumento di cui potevano disporre era l'astrolabio. L'invenzione della bussola e in seguito del sestante fecero fare un balzo in avanti alle tecniche di navigazione consentendo di tracciare finalmente delle rotte più precise. Man mano che la Terra veniva sempre più conosciuta, grazie all'opera degli esploratori, venivano preparate carte nautiche più accurate riuscendo pertanto a tracciare di conseguenza rotte più convenienti per raggiungere le località commerciali più importanti.

 

Altro passaggio fondamentale nel trasporto marittimo è stato la realizzazione dei canali artificiali (ad esempio il Canale di Panamá ed il Canale di Suez) che, una volta completati, hanno abbreviato di molte miglia (e di molti giorni di navigazione) le rotte tra i vari continenti.

 

Con l'ausilio delle tecniche moderne le rotte navali sono calcolate attualmente soprattutto con l'ausilio del computer che tiene in ogni momento conto di tutte le variabili ([venti, correnti marine, fondali, maltempo, eventuali ostacoli come altre navi o iceberg, ecc.) grazie all'integrazione dei dati provenienti dai diversi strumenti di bordo (radar, sonar, ecoscandaglio, GPS).

 

Tratto da Wikipedia

 

Il Calcolo spiegato in modo più semplice

 

Iniziamo dalla base: si definisce rotta l'insieme dei punti su cui è passata e/o dovrà passare una unità .

 

Prora vera: viene calcolata in base al nord vero, cioè al nord geografico. Il modo per determinarla senza fare calcoli è servirsi di una bussola giroscopica la quale, per mezzo di un giroscopio stabilizzante, indica sempre il nord vero.

 

 

Prora magnetica:

Le normali bussole sono quelle magnetiche, le quali, risentendo del campo magnetico terrestre il quale agisce sull'asse magnetico del pianeta (che non corrisponde all'asse di rotazione), indica il nord magnetico. Esso si trova, al momento, a circa 23° dall'asse di rotazione.

 

Immagine del campo magnetico terrestre:

campo1.jpeg

 

L'asse magnetico, a differenza dell'asse di rotazione, non è però fisso; esso cambia nel tempo, di anno in anno.

Vediamto quindi che in sede di calcolo della prora magnetica vi è da fare una differenza tra la il nord vero ed il nord magnetico. Tale differenza è denominata declinazione magnetica, la quale cambia nel tempo, in base alla diversa inclinazione dell'asse magnetico, e le luogo, poichè in base al punto in cui ti trovi hai un diverso rilevamento dell'asse.

La declinazione magnetica può essere positiva o negativa. Positiva quando si posta verso est e negativa quando si sposta verso ovest.

 

Sulle carte nautiche, proiezione di Mercatore, è presente la rosa dei venti con l'indicazione dell'ultimo rilevamento della declinazione magnetica. In base ai dati riportati ti regoli di conseguenza. Se ad esempio sulla rosa dei venti viene riportato che l'asse magnetico ha subito uno spostamento di 1° 10' per anno a partitire dal 1997, oggi calcoleremo la nostra prora magnetica considerando il nord magnetico a 11° 40', considerando che 60" fanno un primo, e 60' fanno un grado.

 

La bussola magnetica indica il nord magnetico, quindi, in sede di calcolo di rotta si apporteranno le dovute correzioni sulla carta nautica in base al punto da raggiungere.

 

Formula di calcolo:

Prora Magnetica: differenza tra il nord vero ed il nord magnetico. Sommando alla prora magnetica la declinazione si ottiene l'angolo di prora vera.

 

Prora bussola:

Avendo chiaro il concetto della prora magnetica è possibile spiegare quello della prora bussola.

Quando si ha un'unità costituita da materiali metallici e/o trasporta elementi ferrosi la bussola magnetica di bordo non risente del solo campo magnetico terrestre ma anche di quello dell'unità stessa. Occorre quindi fare due operazioni, in cantiere, delle queli una à la compensazione della bussola, e poi il rilevamento di determinati punti fissi mediante una seconda operazione denominata giri di bussola. E' un pò complicato, sarà spiegato in un secondo topic. Al termine di queste operazioni viene redatta la tabella delle doviazioni residue e delle correzioni, attraverso le quali è possibile determinare la DEVIAZIONE, cioè la differenza tra nord magnetico e nord bussola. Al fine del calcolo della prora vera, una volta venuti in possesso delle informazioni necessarie, si applica la seguente formula:

 

Prora vera: prora magnetica + (+ o -) declinazione) + (+ o -) deviazone.

Prora magnetica: prora vera - (+ o -) declinazione - (+ o -) deviazione.

 

Il calcolo di cui sopra viene fatto tenuto presente che + x - fa - e + x + fa +.

 

L'ufficiale di rotta effettua il calcolo in base al nord vero (di regola) ma nessuno gli vieta di farlo come più gli pare :s02:

Modificato da Marcuzzo
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  • 8 months later...
Visitatore seicolpi

In definitiva, per passare da una Prora bussola ad una rotta vera la formula utilizzata a bordo è la seguente:

 

Pb +

δ =

----

Pm +

d =

----

Pv +

lsc =

----

Rvs +

ldr =

----

Rv

 

Legenda:

Pb = Prora bussola

δ = deviazione magnetica

Pm = Prora magnetica

d = declinazione

Pv = Prora vera

lsc= Angolo di scarroccio

Rvs = Rotta vera superficie

ldr = Angolo di deriva

Rv = Rotta vera

 

 

Esempio 1:

Si naviga in zona di corrente per SE con vento e mare da N, la dreiva è ldr = 9°, lo scarroccio lsc = 4°. Sono inoltre: Pb = ENE, δ = +2°, d = -5°. Trovare Rv.

Poiché vento e corrente agiscono entrambi sulla sinistra della nave, lsc e ldr sono positivi.

 

Soluzione:

Pb 67° 30' +

δ 2° 00' =

---------------

Pm 69° 30' +

d - 5° 00 =

---------------

Pv 64° 30 ' +

lsc 4° 00' =

---------------

Rvs 68° 30' +

ldr 9° 00' =

---------------

Rv 77° 30'

 

 

Esempio 2:

Per raggiungere il punto di destinazione si deve navigare con Rv = 220° in una zona di corrente per NW. Il vento spira da N. Sono: ldr = 12°, lsc = 3°, d = 8° E, δ = 2° W. Trovare la Pb da dare al timoniere.

Poiché la corrente è a sinistra ldr è positiva, mentre, essendo il vento sulla dritta, lsc è negativo.

 

Soluzione:

Rv 220° 00' -

ldr 12° 00' =

---------------

Rvs 208° 00' -

lsc + 3° 00' =

---------------

Pv 211° 00' -

d 8° 00' =

---------------

Pm 203° 00' -

δ + 2° 00' =

---------------

Pb 205° 00'

 

 

Formule e problemi tratti da "Navigazione ad uso degli Istituti Nautici e dei Naviganti", volume 1º - I. Capasso, S. Fede - Ed. Hoepli - 1971

Modificato da seicolpi
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