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Armi E Mezzi Americani Nel Secondo Conflitto Mondiale


steeljackal

Messaggi raccomandati

M1 Garand.

 

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Il generale Patton definì L'M1 "il miglior strumento da comabattimento mai ideato"

 

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Era l'arma d'ordinanza dei paracadutisti e della fanteria americana durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

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E' semiautomatico. E' un'arma a caria automatica a gas e spara dalla spalla.

 

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Le munizioni stanno in caricatori a molla da 8 colpi calibro .30. Fu l'arma che diede inizo all'uso di caricatori: tutti gli altri fucili utilizzano "carichino" o caricatore a scatola sganciabili.

 

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Ha una velocità di sparo di 900 metri al secondo, un raggio massimo di 3200 metri e un raggio efficace di circa 450 metri. Completo del caricatore pesava oltre 5Kg.

 

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Nelle mani di un soldato ben addestrato l'M1 era in grado di sparare alla veocità con cui il soldato tirava il grilletto fino a scaricare tutti e 8 i suoi colpi senza dover caricare con la manetta come il Mauser K98 tedesco. Forniva infatti una potenza di fuoco maggiore rispetto ai soldati tedeschi dotati di fucili manuali.

 

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Pistola semi-automatica M1911

 

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Arma standard dei soldati americani din dall'inizio del 1900, la M1911 .45 è la pistola scelta da molti paracadutisti. E' un'arma semi-automatica con caricatore da sette colpi più uno in canna, ed un raggio efficiente di circa 25 metri. Velocità del proiettile 250 m/s. Peso 1.1Kg.

Permetteva di sparare e caricare più velocemente dell'Einfield .38, la classica sei colpi a tamburo, in dotazione agli inglesi.

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Carabina semi-automatica M1

 

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E' un'arma da spalla semi-automatica calibro .30. La carabina ha un caricatore doppio rispetto una .45 e la precisione è molto più elevata di qualunque pistola: almeno 180 metri. E' anche più piccola e leggera del M1 Garand, ed è quindi un'arma a medio raggio efficiente per la fanteria leggera. Velocità del proiettile 590 m/s. Peso 2.3Kg

 

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Porta caricatori

 

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  • 2 weeks later...

M1918A2 Browing Automatic Rifle "BAR"

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Il fucile automatico Browing, normalmente chiamato BAR, entrò in servizio nel 1918 e divenne l'arma preferita degli allati nella Seconda Guerra Mondiale.

 

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Progettato dal famoso armailo John M. Browing, questo incrocio tra mitragliatrice leggera e fucile da assalto pesante divenne un elemento potente ed essenziale delle squadre alleate. Anche se inizialmente non doveva essere in dotazione ai paracadutisti del D-day, molti, li prelevarono dagli alianti o dalle truppe atterrate.

 

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Arma molto versatile, la BAR poteva sparare da molte posizioni, tra cui spalla, fianco e distesi usando un bipode. Nonostante il limite dei caricatori da 20 colpi, la BAR diventò l'arma su cui la fanteria alleata faceva affidamento. E' l'arma ideale per bloccare il nemico e la sua capacità di sparare dalla spalla e dal fianco la rende un'ottima arma negli scontri ravvicinati. Efficace fino a 500 metri con raffiche di 3-4 copli per una maggiore precisione. Spara fino a 450 colpi calibro .30 al minuto e richiedeva un'addestramento particolare per poterlo usare.

Modificato da steeljackal
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M1A1 Thompson

 

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La mitraglietta calibo .45 Thompson (chiamata popolarmente Tommy Gun) era l'arma più usata dai paracadutisti del D-day.

 

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Pesa 5 chili e mezzo, a pieno carico, ed è lunga 83 cm. Completamente automatica Spara tra i 600 e 700 colpi al minuto.

 

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Venivano usati caricatori da 20 o 30 colpi. I soldati trasportavano delle tasche con tre caricatori o indossavano delle giacche che contenevano fino a otto caricatori sul petto. E' assolutamente letale nelle mani di un paracadutista addestrato, in combattimento ravvicinato. L'uso migliore era l'assalto ravvicinato.

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M10 Tank Destroyer "Wolverine"

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Il distruttore di carri armati americano M10 era basato sul modello dello Sherman. Era progettato per essere un veicolo veloce e dotato di una corazza leggera ma armato di un cannone più pesante dei carri armati contemporanei.

 

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L'M10 è stato il primo distruttore di carri armati e usava un pesante cannone da 3" (76mm). Il cannone era montato su una torretta aperta con corazza leggera. Anche se riduceva il peso del carro, la protezione per l'equipaggio era molto ridotta. Sulla torretta vi era anche un mitragliatrice antiaerea calibro .50.

Equipaggio: 5

velocità: 52 km/h

peso: 59,000 lb. 26,818 kg

motore: 2 GM 6046D, 375 hp, diesel

 

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Venne usato da Stati Uniti, Gran Bretagna, URSS e Francia libera in tutti i teatri della Seconda Guerra Mondiale. Sono stati prodotti oltre 5000 M10 per le forze alleate.

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M5 Stuart

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E' il carro armato leggero americano.

 

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Questi carri sbarcarono durante la prima ondata su Utah Beach, e si riunirono con i paracadutisti durante l'invasione del D.day.

 

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Tra i carri armati, l'M5 era quello con la corazzatura e il cannone più piccolo. Veniva usato principalmente per missioni di ricognizione, esplorazione e supporto leggero alla fanteria. Era dodtato di diverse armi: un cannone da 37mm/L50 che veniva usato contro le postazioni fisse e i blindati leggeri; una mitragliatrice calibro 30, montata in parallelo al cannone, che poteva essere usato contro la fanteria nemica mirando con la torretta; una mitragliatrice frontale calibro .30, utilizzabile per creare uno sbarramento contro le posizioni nemiche; e una mitragliatrice calibro .30 montata sulla torretta che poteva essere utilizzata da un soldato salendo sul retro.

Equipaggio: 4

Velocità: 56 km/h

Peso: 30,000 lb. 13,636 kg

Motore: Twin Cadillac, V8, 220 hp, gasoline

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  • 2 weeks later...
Visitatore Salvatore Todaro

l'M1 Garand è ancora in uso in italia, proprio dal dopoguerra, almeno lo era quando feci il militare nel 95.

durante il conflitto l'arma di fanteria italiana in dotazione , era il moschetto mod. 91 Carcano.

il caricatore da 8 colpi è detto anche pacchetto, che viene automaticamente espulso con un bel suono metallico, una volta esaurito

Modificato da Salvatore Todaro
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grandi "ferri" ho ri-provato proprio nei giorni scorsi sia il garand (usato alle scuole) sia la carabina M1 sia laM 1911 in calibro 45 e 22 devo dire che sono veramente pezzi da salvaguardare per la storia delle armi - meccanica, legni e soprattutto precisione.

 

 

 

:s31: :s02:

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durante il conflitto l'arma di fanteria italiana in dotazione , era il moschetto mod. 91 Carcano.

 

Sacre memorie...Ottimi pezzi Steel, quelli sull'M5 ed M10.

 

Luca

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si ma spesso dipende anche da come vengono manutenute le armi ehe h

 

In ogni caso, mi sento di dire con orgoglio: caro, vecchio, buon Carcano!! :s03: :s03: E' troppo legato alla nostra Storia militare, per non poterlo apprezzare.

 

Luca

Modificato da brin
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Ehm, a voler essere cattivi, potrebbe valere anche il punto di vista opposto... :s03: :s02:

 

In ogni caso, personalmente non ho una cattiva opinione, anzi.....forse sarò un vecchio nostalgico...

 

Fucile 91/38 Cal. 7,35.

È derivato dal fucile 91 del quale conserva tutti i pregi di robustezza, rusticità, semplicità, facilità di smontaggio, sicurezza e continuità di fuoco, intercambiabilità delle parti, mentre ne ha migliorato le qualità balistiche, ridotto il peso, alleggerita la sciabola baionetta che è stata trasformata in pugnale, diminuito l'ingombro dell'arma, aumentato il calibro pur avendo alleggerito il proiettile e dato, ad esso un maggior potere di arresto.

Le differenze principali tra le due armi sono le seguenti:

a) Lunghezza: senza baionetta cm. 102;

b) Peso: senza baionetta kg. 3,400; con la baionetta kg. 3,675

c) Canna: più corta, solcata internamente da 4 righe a passo costante (elicoidale); diametro (calibro) 7,35; senza alzo provvista di una sola tacca di mira fissa per la distanza fino a 300 metri;

d) Baionetta-pugnale: più corta e più leggera, ripiegabile lungo il fusto;

e) Munizioni: cartuccia più leggera, più corta, con proiettile di calibro maggiore.

Luca

Modificato da brin
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