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C.v. Mario Mezzadra


Davide Pastore

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Nel volume Orizzonte Mare 4/II c'è l'elenco dei comandanti del Bolzano, che riporta questa situazione:

 

C.V. RUTA Francesco - dal 6 maggio 1941 al 30 aprile 1942

C.V. MEZZADRA Mario - 1 maggio 1942

C.F. FE' D'OSTIANI Andrea - dal 1 maggio 1942 al 2 gennaio 1943

 

Nell'elenco degli ufficiali RM in servizio al 3 settembre 1942, Mezzadra risulta però essere il comandante, con Fè d'Ostiani suo vice.

 

L'elenco di Orizzonte Mare è perciò assai strano!

 

Una persona più addentro di me alle cose navali, interpellata, mi ha risposto un po' nebulosamente che "Il suo imbarco venne ridotto retroattivamente, sul foglio matricolare, a un comando cartolare" ed ha subito cambiato discorso. Ne ho tratto l'impressione che il Mezzadra abbia avuto un "incidente di percorso" (capita, tra i militari. Ne ho visti parecchi :s03: ) abbastanza serio, tale non solo da compromettergli la carriera, ma addirittura da causarne la cancellazione dalla memoria storica :s07:

 

Qualcuno mi sa dire che cosa aveva combinato?

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Probabilmente la causa fu l'accertamento della sua dubbia condotta in occasione del siluramento del Bolzano a Panarea (agosto '42).

Mi rifaccio a quanto dice Luigi Petrillo nel suo "Tener famiglia". Petrillo era Direttore di Macchina dell'incrociatore. Descrive Mezzadra (di cui indica le sole iniziali) come "anziano ufficiale preceduto da una fama poco lusinghiera". In effetti Mezzadra era un CV anziano (classe 1894), soprattutto considerando che molti colleghi entrati in SPE con lui nel 1914 erano assai più avanti (Gasparri, Catalano Gonzaga, Parenti etc.).

 

Come riferisce anche il Cap. GN Armando Traetta (sottordine di Petrillo) in "Vento in prora", Mezzadra al siluramento andò nel pallone, ordinò di abbandonare la nave e solo dopo le insistenze del DM ("Fate pure come volete purchè non sia troppo pericoloso") consentì a lui e ad altri di risalire a bordo e fare in modo di portare la nave a incagliarsi, così salvandola.

Poi però nella sua relazione Mezzadra accusò Petrillo di di gravi responsabilità nella condotta successiva al siluramento, a quanto pare per salvare faccia e carriera. Petrillo fu quindi...silurato, venendo escluso dall'avanzamento a Ten. Col., non prima di essersi messo a rapporto da Iachino (col capo servizio GN della Squadra). Iachino prima fece finta di niente, poi gli disse chiaro e tendo: la relazione di Mezzadra è questa, non posso farci niente, saluti e baci.

Evidentemente però la condotta di Mezzadra non andò esente da critiche, e ne pagò le conseguenze.

 

Così Traetta commenta l'arrivo a bordo di Mezzadra al posto di Ruta:

 

...a sostituirlo è venuto il Comandante M.

Sarà forse l'istintivo attaccamento che proviamo ancora per il Comandante uscente o forse una certa inspiegabile freddezza incontrata nei primi contatti, certo è che col nuovo Comandante non riusciamo a trovare il modo di stringere i normali rapporti che sono alla base della comprensione reciproca...

Modificato da GM Andrea
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Probabilmente la causa fu l'accertamento della sua dubbia condotta in occasione del siluramento del Bolzano a Panarea (agosto '42)

Mmh... non ne sono affatto convinto.

 

Rimarco che qui non si tratta di una semplice reprimenda o punizione, ma della cancellazione formale dai sacri libri.

 

Tanto per fare il primo esempio che mi viene in mente, Brivonesi ha perso non una sola nave ma un convoglio intero, eppure nessuno ha riscritto la storia per mostrare che in realtà il comandante in mare era qualcun altro.

 

Inoltre, andrebbe dimostrato che Mezzadra fu rimosso dal comando subito dopo il fatto, mentre invece pare sia rimasto in carica fino al 1943.

 

"anziano ufficiale preceduto da una fama poco lusinghiera"

Qui invece vedo un fuochino.

 

Una causa tale da causare una cancellazione simile mi puzza tanto di "comportamento non accettabile per un ufficiale e gentiluomo" e non credo proprio si tratti di navigazione in mare.

 

Avrei qualche ideuzza in mente su possibili comportamenti in tal senso :s02: ma vorrei qualche conferma prima di sparare accuse.

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I due libri che ho citato sono ovviamente "di parte", nel senso che Petrillo scontò la presa di posizione di Mezzadra, e anche Traetta lamenta un clima plumbeo a bordo dopo i fatti. A molti (compreso Fè d'Ostiani) non vennero riconosciuti gli atti di valore compiuti nell'occasione.

 

Si aggiunga per completezza che Petrillo, pur essendo lanciato in carriera, non veniva dai corsi normali dell'Accademia: divenne infatti Tenente GN dopo la laurea. Nel suo libro non mancano considerazioni molto critiche nei confronti della "casta" (non usa questo termine, ma il senso è quello) degli Ufficiali di SM e del loro atteggiamento nei confronti dei Corpi Tecnici.

 

Comunque, leggendo bene il resoconto del colloquio Iachino-Petrillo, a prenderlo per buono, si evince che l'ammiraglio avrebbe detto all'incavolatissimo Maggiore GN: guarda che Mezzadra è stato qui prima di te, ha esposto il suo punto di vista, ma anche lui ha pagato salato.

In effetti la cancellazione di un periodo di comando è strana assai. Per approfondire la questione l'unica sarebbe visionare in archivio il fascicolo personale di Mezzadra nonchè il fascicolo dell'inchiesta svolta dopo il siluramento del Bolzano.

Modificato da GM Andrea
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In effetti la cancellazione di un periodo di comando è strana assai

Oserei dire inaudita.

 

Sappiamo di ufficiali ripresi, puniti, mandati in carcere, degradati, pure di qualche fucilato, ma il caso in questione è diverso, come prova il fatto che alla cosa non è stata data nessuna pubblicità.

 

Adesso non vorrei che domani saltasse fuori un parente del Mezzadra a querelarmi per diffamazione, ma il mio sospetto è che per causare queste conseguenze bisogna andare a cercare nella vita privata, non nell'ambito professionale.

 

Non entrerò nei dettagli senza uno straccio di prova, ma (come ho già scritto) qualche idea ce l'ho.

 

 

Per approfondire la questione l'unica sarebbe visionare in archivio il fascicolo personale di Mezzadra

Sospetto che con le nuove leggi sulla privacy la cosa sia difficilmente fattibile.

 

Ma se qualcuno si trova a passare di là, ha tempo libero e vuole tentare, è pregato di pubblicare qui quanto ha scoperto :s01:

 

 

nonchè il fascicolo dell'inchiesta svolta dopo il siluramento del Bolzano.

Idem.

 

Ma sospetto che lì nulla si troverà di rilevante.

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Adesso non vorrei che domani saltasse fuori un parente del Mezzadra a querelarmi per diffamazione, ma il mio sospetto è che per causare queste conseguenze bisogna andare a cercare nella vita privata, non nell'ambito professionale.

 

Va beh che siamo in italia (dove ormai il senso della misura non si sa più cosa sia, e tutto è possibile), ma non scherziamo...

 

...e cmq, sarei pronto ad autotassarmi per sostenerti nelle (eventuali) spese legali! :s03:

 

 

Ad ogni modo, questa cosa sta diventando sempre più (aggettivo che odio, ma che ci sta) intrigante...

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Per quanto riguarda il com.te del Bolzano all'atto del siluramento, posso confermare il suo non alto alto comportamento in quel frangente.

Oltre ad averlo letto in alcuni testi, ho avuto la conferma a voce dal mio ex presidente Anmi, il quale all'epoca dei fatti era imbarcato quale TV di Commissariato proprio sul Bolzano e tra le cose che mi disse fu appunto che il comandante fu uno dei primi ad abbandonare l'unità in fiamme.

Comportamento che dette cattivo esempio all'equipaggio che non gradì questa "fuga".

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...a meno che la data d'inizio comando di Fè d'Ostiani non sia un refuso, e noi stiamo qui a scervellarci

Come ho scritto all'inizio, ho avuto conferma dell'avvenuta cancellazione da parte di "una fonte solitamente ben informata sui fatti" che però preferirei non citare qui per nome e cognome :s02:

 

 

il comandante fu uno dei primi ad abbandonare l'unità in fiamme.

Comportamento che dette cattivo esempio all'equipaggio che non gradì questa "fuga".

D'accordo, non ho dubbi sul fatto che sia stato un cattivo ufficiale, cmq rimarco che, per casi come questi, esistono: la corte marziale, la degradazione, il carcere duro, la fuciliazione, nonchè la forca. Qui tuttavia siamo di fronte a qualcosa di ben diverso.

 

Facciamo un esempio pratico: prendiamo Campioni e Mascherpa nel 1944 dal punto di vista della RSI: nessun dubbio che, da quel punto di vista, si tratti del peggior comportamento possibile in un ufficiale RM, come prova l'avvenuta fucilazione. Non mi viene in mente un caso più eclatante o più meritevole di sanzione (sto parlando sempre del punto di vista RSI, ovvio).

 

E tuttavia, dubito assai che, nelle pubblicazioni ufficiali RSI del 1944-45, risulti ufficialmente qualcosa del tipo: "Governatorato delle Isole dell'Egeo: retto dal 1941 al 1943 dal XXX [inserire il nome dell'ufficiale di grado più elevato colà in servizio passato poi alla RSI, sempre ammesso che ce ne sia almeno uno, possibilmente superiore a guardiamarina, e non si debba andare a prendere un sottufficiale o un graduato!]".

 

Perchè di questo qui si tratta: di un tentativo di cancellare anche solo la memoria dell'esistenza dell'uomo.

Modificato da Davide Pastore
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la fuciliazione, nonchè la forca.

 

Vado fuori argomento, e me ne scuso: ma a parte Ramorino, dopo Novara, quale ufficiale generale italiano è mai stato fucilato? E non parlo dei vari Bellomo, Campioni o Mascherpa.

 

Luca

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Discussione interessante , ma che sta scivolando sul filo del sarcasmo e delle illazioni su vicende "personale" o presunte tali.

 

Sarebbe opportuno rimanere sui binari della correttezza formale e sostanziale.............compreso il rispetto della privacy.

 

Sandro

Modificato da sonar
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Discussione decisamente scaduta O.T...............Ho provveduto, me ne duole, ad eliminare alcuni post che oltretutto non erano pertinenti con il tema della discussione. Il post rimane aperto ma con preghiera di discutere senza O.T. e rispettando le indicazioni di cui sopra.

 

Certo della vostra comprensione e collaborazione............

 

Sandro

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Per completezza, dopo una piccola ricerca, aggiungo che del CV Mezzadra parla in generale molto bene l'Amm. Tur nel suo Plancia Ammiraglio (non però con specifico riferimento al Bolzano). Va beh, si sa che l'espansivo Tur era prodigo di elogi, ma tant'è. Per la cronaca, nella prima guerra Mezzadra fu anche dirigibilista.

 

Il figlio di Mezzadra, Franco, anche lui Ufficiale di Marina, cadde in combattimento nel '43 ed è decorato di MOVM alla memoria.

 

Superfluo evidenziare che ciò nulla toglie a una obiettiva e serena valutazione della figura del padre.

Modificato da GM Andrea
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Visitatore Mattesini

Riporto queste poche righe da un mio saggio attualmente in lavorazione ulla battaglia di mezzo agosto:

 

 

Il comandante del Bolzano, capitano di vascello Mario Mezzadra, dopo che la sua nave era stata silurata dal asommergibile UNBROKEN [12 agosto 1942 presso l'isola Panarea], a giudizio dell’Ammiraglio Parona, non si era comportato, nell’opera di salvataggio dell’incrociatore, con lo spirito d’iniziativa necessario. Dopo aver ordinato l’evacuazione in modo giudicato affrettato dal comandante della 3a Divisione Navale, e mentre parte dell’equipaggio, guidato da alcuni ufficiali, era ritornato a bordo per cercare di salvare il Bolzano, riuscendovi, il capitano di vascello Mezzadra era rimasto passivamente lontano da quegli sforzi, limitandosi a impartire gli ordini, ai volontari, da bordo del cacciatorpediniere Geniere. Per questo motivo l’ammiraglio Riccardi [Capo di S.M. della Marina], confermando su Mezzadra il severo giudizio espresso dall’ammiraglio Parona [comandante della 3a Divisione], né ordinò l’immediato sbarco. Paradossalmente, l’ufficiale inquisito era il padre del tenente di vascello Franco Mezzadra, che alcune ore prima si era comportato in ben altro modo, attaccando, con coraggio e determinazione, l’incrociatore Manchester, e contribuendo al suo affondandolo con la motosilurante Ms. 22.

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Non ero a conoscenza del giudizio su Mezzadra da parte di Parona, ma quanto autorevolmente esposto dal Dott. Mattesini pare confermare le mie ipotesi iniziali, quanto meno sul suo repentino sbarco.

La "retrodatazione" del Com.te Fè d'Ostiani resta ancora un po' misteriosa.

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