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Mirage 2000


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Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta, le forze aeree francesi, che si basavano sul leggero Mirage III e sul più prestante e complesso Mirage F.1, avevano avviato il programma ACF per il quale la Dassault stava sviluppando il Mirage F.8, una macchina estremamente complessa e sofisticata, con ali a geometria variabile, derivata dalla famiglia del Mirage F.1.

Il Mirage F.8 (già noto come G.8A) doveva essere un velivolo da intercettazione, strike e interdizione, capace di volare a velocità prossime ai Mach 3, e costituiva l'interpretazione francese di un ruolo per cui la NATO (e in particolare Inghilterra, Germania e Italia) stava sviluppando il progetto MRCA Tornado.

La Dassault, poco convinta sul progetto F.8 e sulle sue possibilità di export, stava portando avanti parallelamente, su propria iniziativa, anche il progetto di un nuovo caccia, inizialmente denominato Super Mirage III e poi Delta 2000, che manteneva le caratteristiche di leggerezza ed economicità che avevano fatto la fortuna della famiglia Mirage III.

Nel 1975 il progetto ACF fu cancellato, ed in quello stesso anno l'F-16 Falcon sconfisse il Mirage F.1 in quello che fu definito il "contratto del secolo": l'equipaggiamento delle forze aeree di Norvegia, Olanda, Belgio e Danimarca.

L' F-16 Falcon, pur essendo un velivolo più leggero e (all'epoca) meno potente del Mirage F.1, costituiva un salto generazionale, specialmente per via del suo sistema di controllo FBW.

 

La risposta della Dassault alla cancellazione del programma ACF e alla vittoria del Falcon, fu proprio il suo programma Delta 2000, definitivamente ribattezzato Super Mirage 2000 (ma poi semplicemente Mirage 2000).

Il Mirage 2000 aveva la stessa configurazione generale (delta puro) del Mirage III, ma per il resto era un velivolo completamente diverso dai suoi predecessori, grazie a un'aerodinamica molto più raffinata e al sistema di controllo FBW che consentiva di superare buona parte delle limitazioni della configurazione a delta puro (manovrabilità alle basse velocità e velocità di atterraggio).

Il Mirage 2000 era propulso dal nuovo motore Snecma M53, presentava ben 5 punti d'aggancio in fusoliera e altri 4 subalari, e la suite di protezione elettronica era installata internamente, allo scopo di mantenere liberi i punti di aggancio.

 

L'Armèe de l'Air già nel dicembre 1975 scelse il nuovo progetto Dassault per sostituire i Mirage III, ed il prototipo del Mirage 2000 fece il suo primo volo il 10 marzo del 1978.

 

La Dassault dichiarò che il Mirage 2000 era superiore sotto ogni aspetto rispetto all' F-16 Falcon americano, con l'unica eccezione dell'autonomia, che risentiva della superiorità tecnologica americana nel settore dei motori.

In effetti Mirage 2000 e F-16 Falcon sono stati accaniti avversari sui mercati d'esportazione, ed è difficile poter dire a priori quale dei due velivoli sia effettivamente migliore, anche se il Falcon è quello che ha avuto il successo commerciale decisamente maggiore, grazie anche alla sua motorizzazione decisamente più avanzata.

 

Le consegne dei primi esemplari di serie iniziarono nel 1983 ed il nuovo caccia ebbe la denominazione di Mirage 2000C.

Nel 1986 era operativo un intero wing su tre squadron con una dotazione di 37 Mirage 2000C e alcuni Mirage 2000B, la variante biposto da conversione operativa.

Questo primo lotto di Mirage 2000C montava un motore M53-5 e il radar multiruolo RDM, compatibile con i missili aria-aria a medio raggio Matra Super 530/F.

Gli esemplari successivi, invece, montavano il più potente motore M53-P2 ed il radar RDI, molto più sofisticato del predecessore e compatibile con i nuovi e potenti AAM Matra Super 530D.

Abbiamo quindi una prima serie, nota come Mirage 2000C/RDM, e una seconda serie, conosciuta come Mirage 2000C/RDI.

Il radar RDI è un sensore molto sofisticato, al punto che i francesi considerano altamente sensibile la relativa tecnologia, tanto da non renderlo disponibile per l'esportazione.

L'RDI è ottimizzato per le funzioni aria-aria, con capacità look down / shoot down, pur conservando buone capacità nel ruolo aria-terra. Si ritiene che il radar RDI disponga di una particolare funzione che consente di identificare un aereo nemico dall' "impronta radar" delle pale del compressore, caratteristica che è presente solo su alcuni modelli di radar dei caccia di produzione statunitense.

L'armamento fisso dei Mirage 2000C è costituito da una coppia di cannoni da 30 mm.

 

Per l'esportazione la Dassault mise a punto la versione Mirage 2000E che corrisponde al Mirage 2000C con radar RDM modificato e piene capacità multiruolo. La suite avionica di questa versione, le capacità del radar RDM e i sistemi d'arma aria-aria e aria-terra compatibili, sono adattate alle esigenze del cliente e possono giungere sino alla completa compatibilità con il missile Super 530D.

Il Mirage 2000E è stato acquistato da numerose forze aeree comprese quelle di Egitto, India, Grecia.

 

Le varianti biposto da addestramento e conversione operativa, hanno costituito la base per lo sviluppo di versioni biposto specificamente dedicate allo strike e all'interdizione.

In particolare la Francia ha messo in linea il biposto Mirage 2000N, che ha sostituito i Mirage IV nella missione di strike nucleare, armato con il missile ASMP.

I Mirage 2000N conservano comunque la capacità secondaria di svolgere missioni di attacco e bombardamento convenzionale.

L'attacco al suolo convenzionale è poi la missione standard della versione biposto Mirage 2000D, che ha piena compatibilità con i più sofisticati sistemi aria-suolo francesi, come il pod da illuminazione laser PDLCT ed il missile stand-off Apache.

 

Dal 1997 sono iniziate le consegne della nuova generazione di Mirage 2000, denominata Mirage 2000-5, che presenta una suite avionica completamente aggiornata, con il nuovo radar multimodale RDY e compatibilità con i modernissimi missili aria-aria MICA.

Il Mirage 2000-5 è stato esportato a diversi paesi, tra cui Taiwan.

 

In tutto sono stati prodotti circa 600 Mirage 2000 delle varie versioni (escludendo gli esemplari ottenuti per conversione di versioni più vecchie) per la Francia e altri otto paesi nel mondo.

La maggior parte di essi è ancora in servizio ed il Mirage 2000 nei suoi aggiornamenti più recenti (come il Mirage 2000-5/Mk.2 con radar RDY-2) è tutt'ora offerto sul mercato dalla Dassault.

 

Il Mirage 2000 si è rivelato un aereo da combattimento robusto e affidabile, con prestazioni eccellenti, e specialmente le ultime versioni dispongono di una suite avionica molto potente, che si avvale di sistemi d'arma molto efficaci.

 

Nell'impiego operativo il caccia Dassault ha avuto poche occasioni di combattimento reale.

Durante la prima Guerra del Golfo (1990-91) i Mirage 2000 francesi e quelli di Abu Dhabi effettuarono numerose missioni di difesa aerea e di scorta, e alcune missioni di ricognizione, ma non vennero mai a contatto con velivoli avversari.

 

I Mirage 2000 francesi sono stati poi impiegati sia durante le operazioni umanitarie in Kosovo e in Bosnia (un esemplare fu abbattuto nel 1996 da un missile terra-aria) che in quelle di stabilizzazione e anti-terrorismo in Afghanistan.

Anche i Mirage 2000 indiani sono stati impegnati in combattimenti reali. Essi eseguirono numerose missioni di bombardamento, anche mediante l'utilizzo di bombe a guida laser, contro le forze pakistane, nel corso degli scontri di confine del 1999.

 

UTENTI

 

Francia

circa 380 fra Mirage 2000B, 2000C, 2000D, 2000N, 2000-5

Abu Dhabi (EAU)

una trentina di Mirage 2000E/ED/R, in conversione allo standard 2000-9

Taiwan

circa 60 Mirage 2000-5 monoposto e biposto

Grecia

circa 40 tra Mirage 2000E/ED e Mirage 2000-5 Mk2

Qatar

12 Mirage 2000-5 mono e biposto rivenduti all'India

Egitto

20 Mirage 2000E/ED

India

36 tra Mirage 2000E/ED,Mirage 2000D e Mirage 2000-5

Perù

12 Mirage 2000E/ED

Brasile

12 Mirage 2000C usati

 

Dati tecnici:

 

Riferito a

Mirage 2000-5

 

Costruttore

Dassault (Francia)

 

Funzione primaria

Caccia multiruolo

 

Equipaggio

Uno

 

Dimensioni

Lunghezza : 14,36 m

 

Apertura alare : 9,13 m

 

Altezza : 5,20 m

 

Superficie alare : 41 mq

 

Pesi

A vuoto : 7.900 kg

 

Massimo al decollo : 17.000 kg

 

Propulsione

Un turbofan SNECMA M52P2 con spinta max di 6.500 kg/s a secco e 9.700 kg/s con postbruciatore.

 

Carburante interno : 3.978 litri (3.160 kg)

 

Rifornimento in volo : si, dispone di sonda fissa, amovibile.

 

Prestazioni

Velocità max : Mach 2,2 a 11.000 m; Mach 1,2 sul livello del mare.

 

Quota operativa massima : 18.000 m

 

Velocità di salita iniziale : 280 m/s

 

G limit : +9 / -3,2 G

 

Rateo di virata massimo istantaneo (ITR) : 22 gradi/sec

 

Rateo di virata massima sostenuto (STR) : circa 16 gradi/sec

 

Autonomia max : 3.335 km con 3 serbatoi esterni

 

Raggio d'azione a/a : 1.400 km con 3 serbatoi esterni e 6 AAM a Mach 0.8 e 7.500 m di quota.

 

Raggio d'azione a/s : 1.100 km con 2 serbatoi subalari e 1.800 kg di bombe, profilo Hi-Lo-Lo-Hi.

 

Avionica

 

Thomson-CSF RDY radar (può guidare 4 MICA su 4 target diversi)

Piattaforma di navigazione SAGEM ULISS INS/GPS

Suite di contromisure ICMS-2

Pod di designazione laser ATLIS-2

Armamento

Due cannoni DEFA-554 da 30 mm con 125 colpi per arma.

 

9 punti d'aggancio così suddivisi:

1 centrale in fusoliera per carichi fino a 1.800 kg oppure per un serbatoio esterno da 1.300 litri.

4 laterali in fusoliera per carichi fino a 400 kg ciascuno.

2 subalari interni per carichi fino a 1.800 kg ciascuno oppure per serbatoi da 1.700 litri.

2 subalari esterni per carichi fino a 300 kg ciascuno.

 

I carichi tipici consistono in 4 missili aria-aria MICA, 2 missili aria-aria Magic-2 e 2-3 serbatoi esterni, per le missioni da superiorità aerea. Nell'attacco al suolo, mantenendo due serbatoi subalari e 2 missili Magic-2 per autodifesa, in fusoliera possono essere agganciati un Pod Atlis e una bomba a guida laser BGL da 1.000 kg, oppure 18 bombe antipista BAP, oppure un missile antinave Exocet o un missile da crociera SCALP.

Sono comunque possibili numerosissime combinazioni, fino a un massimo di 6.300 kg, che comprendono, oltre alle armi menzionate, anche bombe cluster Belouga, lanciarazzi, missili aria-aria delle serie Matra Super 530, bombe-razzo Durandal, missili AS-30L, missili antiradar ARMAT, missili da crociera Apache, bombe convenzionali da 250 e da 400 kg

 

 

Versioni:

 

Mirage 2000A

Denominazione dei prototipi.

 

Mirage 2000B

Biposto da conversione operativa. E' sprovvisto dei cannoni.

 

Mirage 2000C/RDM

Prima versione di serie con radar multimodale RDM. Gli esemplari costruiti sono stati quasi tutti convertiti allo standard 2000-5.

 

Mirage 2000C/RDI

Seconda versione di serie con radar RDI compatibile con i missili aria-aria Matra Super 530D. Ottimizzato per l'intercettazione.

 

Mirage 2000D

Versione biposto da strike e interdizione, con radar TF Antilope.

 

Mirage 2000E

Versione multiruolo basata sul Mirage 2000C/RDM, per esportazione.

 

Mirage 2000ED

Versione biposto da conversione operativa, basata sul Mirage 2000B, per esportazione.

 

Mirage 2000ER

Monoposto da ricognizione, per esportazione.

 

Mirage 2000N

Biposto da penetrazione nucleare, con capacità di strike convenzionale e ricognizione. Radar TF Antilope. Missili ASMP.

 

Mirage 2000R

Monoposto da ricognizione.

 

Mirage 2000S

Biposto da strike e interdizione, per esportazione.

 

Mirage 2000-5

Versione aggiornata e avanzata, con radar multiruolo RDY, missili MICA. Realizzato sia in versione monoposto che biposto da addestramento.

 

Mirage 2000-5 Mk2

Variante aggiornata del 2000-5, compatibile con il pod di designazone laser Damocles. Monta il radar RDY-2.

 

Mirage 2000-9

Variante del Mirage 2000-5 Mk.2 per gli Emirati Arabi Uniti.

 

Mirage 4000

Proposta Dassault per un caccia bimotore multiruolo pesante, ottenuto ingrandendo il Mirage 2000. Un solo prototipo costruito senza seguito.

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