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Eurofighter Typhoon Ef-2000


samurai

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Nel 1979 Inghilterra e Germania iniziarono a lavorare sul programma ECF (European Combat Fighter) per definire il progetto di un nuovo caccia da superiorità aerea che fosse in grado di rappresentare la risposta europea ai caccia americani F-15, F-16 ed F-18 e di affrontare con successo i caccia sovietici delle serie MIG-29 Fulcrum e SU-27 Flanker.

Nel 1980 al programma si unì anche la Francia.

Appena un anno dopo, la Francia abbandonò il programma e il suo posto fu preso dall'Italia.

Il programma ECF cambiò in ACA (Agile Combat Aircraft).

I primi disegni dell'ACA rivelarono un caccia con presa d'aria a doppia sezione ventrale, bimotore, con formula alare delta canard e doppia deriva verticale.

Nel 1982 gli inglesi decisero di avviare la costruzione di un dimostratore tecnologico, denominato EAP, che doveva servire da banco di prova per il futuro caccia.

Anche se l'EAP era un progetto finanziato pressoché totalmente dal Governo inglese e dalla BAE, sia la MBB tedesca che la Aeritalia fornirono il proprio contributo.

L' EAP fece il suo primo volo nel 1986, e rispetto all'ACA la doppia deriva verticale era sostituita da una singola deriva di generose dimensioni. Il velivolo dimostrò subito di avere eccellenti prestazioni sia in termini di maneggevolezza che di velocità (era bisonico).

Il sistema di controllo totalmente digitale consentiva di gestire appieno le caratteristiche dell'aereo, che era volutamente instabile (esattamente come l' F-16 Falcon, per intenderci).

 

L'EAP, che montava due motori RB.199 (gli stessi del Tornado) ha volato in tutto 259 volte ed è stato messo a terra nel 1991.

Nel frattempo, nel 1983, ci fu un altro tentativo di allargare la cooperazione internazionale europea: la Francia ritornò nel programma, e si unì anche la Spagna: l'ACA diventava F/EFA: Future European Fighter Aircraft.

Ma ancora una volta il progetto fallì: la Francia voleva il controllo del 50 % del programma, e voleva un caccia abbastanza leggero da poter essere imbarcato sulle sue portaerei, requisito che invece non interessava a nessuno degli altri partner.

Nel 1985 anche il programma F/EFA veniva cancellato, ma subito resuscitato con il nome EFA: i partecipanti erano Inghilterra, Germania, Italia e, dal 1986, la Spagna, riuniti nel consorzio industriale Eurofighter.

La Francia, invece, decise definitivamente di sviluppare un proprio caccia (il Rafale).

 

Il programma EFA procedette con il lavoro di studio e progettazione per la realizzazione di un caccia che doveva avere spiccate qualità Stealth, un'avionica di prim'ordine, motori avanzatissimi e una maneggevolezza senza confronti.

 

Purtroppo nel 1992 il programma affrontò una difficile crisi: la Germania, ufficialmente preoccupata per il vertiginoso aumento dei costi (ma in realtà a causa del mutamento geopolitico provocato dalla caduta del Muro di Berlino e dalla costosissima riunificazione delle due Germanie) annunciò l'intenzione di abbandonare il programma.

Senza il contributo industriale e finanziario tedesco (pari a circa un terzo dell'intero programma) l'EFA non avrebbe avuto alcuna possibilità di sopravvivere.

 

Per questa ragione gli altri partner, ed il consorzio industriale Eurofighter, proposero una serie di modifiche che comportarono una certa riduzione nelle capacità del velivolo, specialmente dal punto di vista della suite avionica e dell'integrazione di armi e sistemi. L'intenzione era quella di procedere con una versione semplificata, rimandando a momenti migliori l'integrazione di quelle capacità che erano state sacrificate.

 

La proposta fu accolta dalla Germania ed il programma fu salvo.

 

Il progetto fu ribattezzato: N/EFA dove la N stava per “Newâ€, ma nel dicembre del 1992 il nome cambiò ancora (e definitivamente) in Eurofighter 2000.

 

Questa volta non ci furono ulteriori intoppi ed il primo prototipo, DA1, volò il 27 marzo 1994, seguito da altri sei, sia in configurazione monoposto che biposto, tutti consegnati entro il 1997, anno in cui i quattro partner di programma firmarono l'accordo definito per avviare la fase di produzione di serie.

 

Nel 1998 l'Eurofighter 2000 ricevette la designazione ufficiale di Typhoon (per la verità il nome circolava già da un anno) e quello stesso anno furono firmati i contratti per la produzione della prima Tranche di serie.

 

Il Typhoon conserva la configurazione dell'EAP: ala a delta, presa d'aria squadrata ventrale suddivisa in due sezione, ala a delta canard, singolo timone verticale.

Il sistema di controllo del volo è full-digital, la propulsione è assicurata da due turbofan EJ200 i cui primi esemplari si sono resi disponibili nel 1995 (i primi prototipi del Typhoon avevano volato con gli RB199), il sistema avionico è incentrato sul radar ECR-90 Captor e sulla suite di protezione elettronica DASS.

 

Il velivolo è costruito sia nella variante monoposto che in quella biposto da conversione operativa.

 

La produzione è articolata in Tranche, ed ulteriormente suddivisa in lotti e blocchi, che corrispondono all'integrazione di crescenti capacità operative.

Ciascuna delle quattro nazioni aderenti al programma ha allestito una propria linea di produzione e assemblaggio.

 

La Tranche 1, i cui esemplari sono stati consegnati a partire dal 2002-2003, comprende un totale di 148 velivoli mono e biposto, così suddivisi:

 

Inghilterra 55 velivoli di cui 18 biposto

Germania 44 velivoli di cui 16 biposto

Italia 29 velivoli di cui 10 biposto

Spagna 20 velivoli di cui 8 biposto

I primi esemplari di questa serie hanno capacità operative limitate all'addestramento, gli esemplari successivi hanno invece una capacità base aria-aria e possono impiegare il cannone, i missili Sidewinder, ASRAAM e (con alcune limitazioni) gli AMRAAM.

 

La Tranche 2 comprende 236 velivoli, l'ordine è stato firmato nel 2004 e le consegne sono previste a partire dal 2007/2008 e fino al 2010 e oltre. Essa è così suddivisa:

 

Inghilterra 89 velivoli di cui 6 biposto

Germania 68 velivoli di cui 10 biposto

Italia 46 velivoli di cui 3 biposto

Spagna 33 velivoli di cui 6 biposto

Questa serie avrà piene capacità aria-aria e una parziale capacità aria-terra, ed integrerà una prima capacità di operare con il FLIR PIRATE e un allestimento base della suite di autoprotezione DASS.

 

Il requisito iniziale era di 250 velivoli per la RAF e altrettanti per la Luftwaffe, mentre l'Italia prevedeva l'acquisizione di 165 caccia e la Spagna ne prevedeva 100.

Successivamente questi numeri sono stati ridotti: 232 per la RAF, 180 per la Germania, 121 per l'Italia e 87 per la Spagna.

 

In effetti non ci sono certezze nemmeno su queste ultime cifre, giacchè non è affatto sicuro che si proceda con la Tranche 3, nella quale è prevista l'integrazione completa della suite DASS, del sistema PIRATE, delle capacità aria-terra e – probabilmente – di una versione con tecnologia AESA del radar ECR-90, denominata CAESAR.

 

La Tranche 3 prevede l'inizio delle consegne dal 2010 (e completamento nel 2014) con questa suddivisione:

 

Inghilterra 88 aerei di cui 13 biposto

Germania 68 aerei di cui 7 biposto

Italia 46 aerei di cui 2 biposto

Spagna 34 aerei di cui 1 biposto

La ragione di questa indecisione sta nel fatto che il Typhoon, pur essendo un velivolo superbo, appartiene sostanzialmente alla generazione dell'F-16 Falcon, del MIG-29 Fulcrum e del SU-27 Flanker, e non ha quelle spiccate caratteristiche Stealth che sono invece presenti nei caccia dell'ultima generazione, come l' F-22 e l' F-35.

 

Le capacità bisoniche del Typhoon sono oggi considerate superflue rispetto ad altri requisiti.

Il Typhoon ha una bassa RCS (superficie riflettente al radar) ma non può definirsi un velivolo Stealth a tutti gli effetti, perché non dispone di stive interne per l'armamento di lancio e di caduta.

Allo stesso modo, il Typhoon ha una certa capacità di volare in supercrociera (ossia a regime supersonico senza l'utilizzo dei postbruciatori) che però perde nel momento in cui è costretto a trasportare le proprie armi esternamente.

 

Inoltre il costo del velivolo è salito, e dai 50 milioni di dollari del 1998 adesso viaggia verso gli 80 milioni di dollari e oltre (ad esempio, l'Austria, cliente export, ha pagato i suoi Eurofighter oltre 110 milioni di euro l'uno, pari a oltre 140 milioni di dollari), e parliamo di un velivolo il cui equipaggiamento non è ancora completo.

 

In ogni caso, pur non essendo ancora un velivolo maturo, il Typhoon non ha mancato di portarsi a casa alcuni significativi successi di esportazione.

 

Nel 1999 la Grecia aveva selezionato il Typhoon per la propria linea caccia, ordinandone 60 (più altri 30 in opzione). Successivamente, per ragioni economiche e politiche, ma anche per le lungaggini e le incertezze del processo di integrazione di armi e sensori sul Typhoon, quest'ordine è stato cancellato.

 

L'Austria ha ordinato 18 Typhoon nel 2003, e le consegne dovrebbero iniziare nel corso del 2007.

 

L'Arabia Saudita, alla fine del 2005, ha ordinato 72 esemplari del velivolo.

 

Interesse è stato manifestato anche da molte altre nazioni, come la Corea del Sud, la Norvegia, la Repubblica Ceca, l'Australia, l'Olanda, la Polonia e Singapore, anche se in quasi tutti questi mercati hanno finito per imporsi altri velivoli, come l'F-15, l'F-16, l'F-35 e il Gripen.

 

Capacità di combattimento

Il Typhoon ha un'agilità eccezionale: la sua instabilità è pari a quella del dimostratore iper-manovrabile Grumman X-29, ed è gestita da un sistema di controllo digitale a quattro canali.

La maneggevolezza, in termini di ITR e STR (rispettivamente il rateo di virata massima istantaneo e sostenuto) è uguale o migliore a quella dell'F-22 a velocità subsonica, ed è inferiore al solo F-22 in velocità supersonica.

Il velivolo ha dimostrato di essere in grado di volare ad angoli di attacchi (AOA) superiori ai 35 gradi e di “tirare†fino a 9 G, nonché di avere una certa capacità di volo in supercrociera ad alta quota.

Purtroppo queste prestazioni sono parzialmente degradate dalla necessità di trasportare esternamente i missili aria-aria e gli altri carichi bellici.

La suite avionica è eccellente, il radar multimodale ECR-90 ha dimostrato ottime qualità ed è in grado di vedere un caccia a oltre 160 km e di inseguire fino a 20 bersagli contemporaneamente, con una elevata resistenza alle contromisure elettroniche (il sistema dispone di un canale dedicato a ricevere, riconoscere ed escludere le sorgenti ECM) e capacità NCTR (identificazione di un bersaglio non cooperativo); il sistema PIRATE ha la capacità di vedere e inseguire fino a 200 bersagli a distanze che possono arrivare anche a 150 km (anche se quelle tipiche operative sono intorno ai 70 km) ed è abbinato con un casco HMS; il sistema di protezione elettronica DASS comprende ricevitori ESM ed RWR, emettitori di ECM, lanciatori di chaff e flares e decoy spendibili che possono essere filati dalle wingtip fino a 100 metri dietro l'aereo.

Purtroppo sono una parte di tutte queste capacità è stata integrata, in quanto solo con la Tranche 3 il velivolo acquisirà tutte le funzioni previste.

 

Anche il sistema d'arma è particolarmente sofisticato. I primi esemplari sono giunti senza cannone e senza capacità aria-aria, ma nel corso della produzione, in particolare della Tranche 2, i caccia hanno integrato il cannone ed una capacità preliminare di utilizzare missili aria-aria classe AMRAAM, Sidewinder e ASRAAM. Nel tempo è prevista l'integrazione di piene capacità di armamento, ed in particolare dei missili aria-aria Meteor e Iris-T, nonché di svariati tipi di armi aria-terra, come i missili Storm Shadow, gli antiradar ALARM, bombe a guida laser con relativo pod di illuminazione, missili antinave Penguin e Harpoon, missili anticarro Brimstone e bombe a guida GPS.

Il cannone interno è il collaudato Mauser BK27, potente e affidabile (di cui la RAF, per un certo periodo, aveva deciso di fare a meno per conseguire risparmi irrisori, per poi ritornare sulla propria decisione).

 

Conclusioni

Al momento, le preoccupazioni sono tutte rivolte alla sorte della Tranche 3 perché è evidente che la sua cancellazione comporterebbe la fine prematura dell'intero programma e di qualsiasi possibilità di ulteriori esportazioni.

 

In ogni caso è previsto che tutti gli esemplari delle Tranche 1 e 2 vengano portati al livello previsto per la Tranche 3.

 

Non si esclude la possibilità di integrare un sistema di controllo vettoriale della spinta (che è già stato progettato e sperimentato su iniziativa privata delle aziende coinvolte nel programma) ed una versione con tecnologia AESA del radar ECR-90 (programmi CAESAR, AMSAR). Sono previsti anche serbatoi di tipo “conformal†(CFT).

 

Si prevede che il Typhoon acquisisca nel tempo spiccate capacità multiruolo, e non mancano le proposte di utilizzare il velivolo anche come sostituto del Tornado IDS.

 

Ovviamente il Typhoon è così giovane da non aver avuto ancora possibilità di impiego in operazioni belliche reali, ed è prematuro dare un giudizio sul velivolo.

 

Il caccia, può essere considerato l'ultimo grido della tecnologia aeronautica pre-Stealth, ed ha già dimostrato di avere qualità eccellenti, che purtroppo non possono essere pienamente sfruttate a causa dei tempi lunghi con i quali si sta procedendo all'integrazione di armi e sensori. Il rischio reale è che quando il caccia sarà pienamente operativo in tutte le sue capacità possa rivelarsi già irrimediabilmente vecchio.

 

Il mercato, in più di un'occasione, ha mostrato insofferenza nei confronti dell'incapacità di proporre l'Eurofighter con un pacchetto completo e affidabile di sensori e armi, immediatamente disponibili, e gli ha preferito modelli tecnologicamente meno avanzati, come il Falcon o lo Strike Eagle, ma che possono svolgere con efficienza le missioni richieste e sono affidabili e collaudati, in grado di utilizzare appieno la vasta gamma di armi e sensori già omologati.

 

D'altro canto, al momento la produzione concorrente propone l'intoccabile F-22 Raptor, l' F-35 che non è ancora entrato nella fase di produzione di serie, il Rafale che non ha meno problemi del Typhoon, ed una serie di velivoli ormai “anzianottiâ€, quali il Falcon, lo Strike Eagle, l'Hornet e le recenti versioni dei Fulcrum e dei Flanker. Ad essi si aggiunge il Gripen che è un caccia leggero concepito per le esigenze svedesi non sempre adattabili a quelle di altri paesi.

 

Le possibilità di insediare seriamente il mercato, quindi, ci sarebbero, a patto di offrire un prodotto completo e integrato e di riuscire ad abbassare i costi di produzione.

 

 

Dati tecnici:

 

Riferito a

Eurofighter EF-2000A Typhoon

 

Costruttore

Consorzio internazionale Eurofighter

 

Funzione primaria

Caccia da superiorità aerea

 

Equipaggio

Uno

 

Dimensioni

Lunghezza : 15,96 m

 

Apertura alare : 10,95 m

 

Altezza : 5,28 m

 

Superficie alare : 50 mq

 

Pesi

A vuoto : 11.000 kg

 

Massimo al decollo : 23.500 kg

 

Propulsione

2 turbofan Eurojet EJ200, ciascuno da 6.100 kg/s di spinta a secco e 9.500 kg/s con postbruciatore.

 

Carburante interno : oltre 4.000 kg (dato ufficiale) o circa 5.700 litri (dato ufficioso)

 

Rifornimento in volo : si, con sonda retrattile.

 

Prestazioni

Velocità max in quota : oltre Mach 2

 

Velocità max sul livello del mare : Mach 1,2

 

Supercrociera : circa Mach 1,1 ad alta quota

 

Quota operativa massima : oltre 18.000 m

 

Velocità di salita iniziale : 255 m/s (salita a 11.000 m in circa 150 sec)

 

G limit : +9 / -3 G

 

Rateo di virata massima istantaneo (ITR) : circa 30 gradi/sec

 

Rateo di virata massima sostenuto (STR) : circa 20 gradi/sec

 

Autonomia max : 3.700 km di trasferimento con serbatoi esterni

 

Raggio d'azione a/a : 1.400 km

 

Raggio d'azione a/s : 600 km km in penetrazione Lo-Lo-Lo.

 

Avionica

 

Radar multifunzione Euroradar ECR-90 Captor

Sistema di protezione ESM/ECM DASS (con chaff, flares, RWR, ECM e decoy filabili)

Sistema FLIR PIRATE

Casco HMS

Sistema di navigazione integrato LN-93EF Laser INS + GPS + TERPROM

Sistema data link MIDS

Sistema di comando vocale

Pod di ricognizione (opzionale, per i velivoli RAF)

Armamento

Cannone interno Mauser BK27 da 27 mm con 150 colpi.

 

Oltre 6.500 kg di carico esterno massimo, distribuiti fra:

1 punto d'aggancio centrale di fusoliera, bagnato;

4 punti d'aggancio semiannegati in fusoliera (utilizzati solitamente per missili classe AMRAAM);

8 punti d'aggancio subalari, di cui due bagnati.

 

L'armamento tipico aria-aria prevede 4 missili classe AMRAAM, 2 missili ASRAAM o IRIS-T o Sidewinder e due-tre serbatoi esterni.

 

Nelle missioni aria-suolo, l'aereo può tranquillamente conservare la completa dotazione aria-aria sopra descritta, compresi i tre serbatoi, ed avere a disposizione ancora 4 piloni subalari liberi, di cui due per carichi pesanti.

Ciò consente di armare il velivolo con un coppia di missili Storm Shadow oppure una coppia di LGB, più una coppia di missili antiradar ALARM.

Per l'impiego delle LGB, uno degli AMRAAM può essere sostituito da un pod di illuminazione laser.

E' prevista poi l'integrazione di svariati tipi di armamenti, come missili aria-aria Meteor a lungo raggio, bombe a guida GPS, missili anticarro, missili antinave ecc...

 

 

Versioni:

 

DA1-DA7

Sette prototipi (il DA4 ed il DA6 sono biposto).

 

EF-2000A

Versione monoposto di serie.

 

EF-2000B

Versione biposto da conversione operativa.

 

Typhoon F.2

Designazione RAF del monoposto.

 

Typhoon T.2

Designazione RAF del biposto.

 

F.2A / T.2A

Designazione RAF per gli esemplari della Tranche 2.

 

C.16

Designazione spagnola del monoposto.

 

CE.16

Designazione spagnola del biposto.

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Ottimo articolo. Mi sorge spontanea una domanda: riusciremo a completare anche la terza tranche? Da quanto ne so, sono previsti 6 gruppi CIO: 2 Gruppi a Grosseto (di cui uno OCU), 2 Gruppi a Gioia del Colle, 2 Gruppi a Trapani-Birgi. Considerando le scorte e riserve d'attrito, ciò dovrebbe comportare 15 macchine per gruppo...abbastanza confortante....

 

Ciao luca

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tu sei più "addentro" di me alle problematiche dell' AMI!!! :s20: :s20: diciamo che finalmente dopo 20 anni l'Aeronautica ha un intercettore "allo stato dell'arte"... a mio modesto parere la consistenza numerica del nuovo caccia dipenderà molto dal futuro stanziamento per la difesa, anche considerando che in una fase successiva i typhoon dovrebbero avere integrata una notevole capacità aria-suolo, tanto da sostituire, in prospettiva, il Tornado (coadiuvati dall'F-35 che dovrebbe sostituire AMX e, nella versione Vtol, l'Harrier MMI)

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tu sei più "addentro" di me alle problematiche dell' AMI!!! :s20: :s20: diciamo che finalmente dopo 20 anni l'Aeronautica ha un intercettore "allo stato dell'arte"... a mio modesto parere la consistenza numerica del nuovo caccia dipenderà molto dal futuro stanziamento per la difesa, anche considerando che in una fase successiva i typhoon dovrebbero avere integrata una notevole capacità aria-suolo, tanto da sostituire, in prospettiva, il Tornado (coadiuvati dall'F-35 che dovrebbe sostituire AMX e, nella versione Vtol, l'Harrier MMI)

 

No, non credo Samurai...Sulla capacità aria-suolo, mi sembra di ricordare che lo Stato Maggiore dell'Aeronautica sia un pò "freddino", mentre i più convinti sembrano gli inglesi.....Certo che una terza linea di velivoli pilotati per sostituire i Tornado mi sembra assai improbabile....magari un bell'UCAV.....

 

Ciao Luca

Modificato da brin
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riusciremo a completare anche la terza tranche?

Tenendo conto della situazione economica, del costo, e (parliamoci chiaro) delle assai mutate necessità rispetto alla Guerra Fredda, ho più di qualche dubbio.

 

 

anche considerando che in una fase successiva i typhoon dovrebbero avere integrata una notevole capacità aria-suolo, tanto da sostituire, in prospettiva, il Tornado

I cacciatori che portano bombe? Prima le cascate scorreranno al contrario :s02:

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I cacciatori che portano bombe? Prima le cascate scorreranno al contrario

 

Confermo ciò che ha scritto Samurai. Specie per la Raf, la capacità di attacco aria-suolo da parte degli Eurofighter è considerata di primaria e fondamentale importanza. La nostra AM è invece assai freddina....

 

Luca

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La scomparsa della minaccia sovietica porta la RAF a ritenere sprecati degli aerei nuovi in un ruolo esclusivo di intercettori puri.

Per questo sta puntando con decisione su un ruolo di attacco al suolo per i suoi Typhoon ... chiaro che la RAF sarebbe felice di dividere le spese con Italiani e Tedeschi.

 

Mi permetto di rappresentarvi un altro problema: siamo certi che gli F35 (CTOL o STVOL) saranno all'altezza dei Tornado per ruoli di strike in profondità ? siamo certi che riusciremo a comprarli ? una versione cacciabombardiere del Typhoon è proprio un mostro ?

 

Non voglio dire una bestemmia ma l'F35 è indispensabile solo alla Marina per il Cavour ...

 

Saluti.

 

typhoon48sv3.jpg

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La scomparsa della minaccia sovietica porta la RAF a ritenere sprecati degli aerei nuovi in un ruolo esclusivo di intercettori puri.

Per questo sta puntando con decisione su un ruolo di attacco al suolo per i suoi Typhoon ... chiaro che la RAF sarebbe felice di dividere le spese con Italiani e Tedeschi.

 

Si è vero, Odisseo. La RAF è quella più interessata ma la nostra AM è piuttosto fredda in proposito, (anche se non credo si possa permettere più altre linee di aerei da combattimento, oltre al Tifone ed agli F-35); la Germania non saprei dire, mentre la Spagna ha i suoi Hornet....difficile a dirsi....

 

siamo certi che gli F35 (CTOL o STVOL) saranno all'altezza dei Tornado per ruoli di strike in profondità ?

 

No, non credo sia macchina adatta alla bisogna, e spero vivamente che nello Stato Maggiore non si pensi ciò...ripeto meglio un UCAV.

 

siamo certi che riusciremo a comprarli ?

 

Eterno, amletico ed italico dilemma. Risposta: spero con tutto il cuore di si!!!!

 

una versione cacciabombardiere del Typhoon è proprio un mostro ?

 

Non proprio un mostro, ma per me un intercettore deve essere un ottimo intercettore, ed essere adeguato per quel ruolo. Se poi, si vuole impiegarlo secondariamente come aereo d'attacco non vedo perchè no, ma mantendo fermo il punto che di tratta di un CIO non di un CBO!

 

Non voglio dire una bestemmia ma l'F35 è indispensabile solo alla Marina per il Cavour ...

 

Vero, serve primariamente alla Marina. Credo tuttavia che:

 

 

 

  • sarà meglio dell'AMX, che per carità è macchina discreta, ma figlia di un programma troppo ambizioso;
  • sia il miglior aereo d'attacco di nuova generazione;
  • sia necessario per standradizzare un po' la linea di volo.

Ciao Luca

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Quoto pienamente le affermazioni di Luca

 

[*]sarà meglio dell'AMX, che per carità è macchina discreta, ma figlia di un programma troppo ambizioso;

 

:s01: ... mi perdonerai ma ci voleva poco per realizzare qualcosa di meglio dell'AMX.

Se invece pensi all'enorme potenza economica scaraventata sul programma JSF ...

 

Ciao.

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  • 2 weeks later...
Nota: non faccio in tempo a criticare l'AM-X che qualcuno sega via una settimana di messaggi. Il Grande Fratello ci guarda? :s12: Nel dubbio, non ripeto le mie critiche... :s02:

 

L'Embraer si è vendicata... :s45: :s45: Gli AMX del 3° lotto, non sono male. Una volta raggiunta la piena maturità operativa, l'AMX si è rivelato aereo discreto....si potevano fare scelte diverse ma.....per noi va bene; voglio dire, dopo tutto, è adatto alle nostre esigenze.

 

Luca

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  • 3 weeks later...

Un aggiornamento sull'IRIS-T, dal sito dell'AM:

 

Il 26 febbraio, presso la base di Pratica di Mare, il Reparto Sperimentale Volo (RSV) ha dato inizio ad un'attività di sperimentazione in volo dedicata alla valutazione dell'efficacia del sistema d'arma IRIS-T del velivolo F-2000 in diversi scenari Aria-Aria (A-A). L'attività, condotta dal RSV, è imperniata su una comprensiva verifica della capacità Infra-Red Counter Counter-Measures (IRCCM) del seeker a guida Infra-Red (IR) in scenari operativamente rappresentativi. Nel corso dell'attività sperimentale, di cui circa 5 ore di volo sono già state effettuate, saranno riprodotti diversi scenari di attacco Air-to-Air (A-A) "1 contro 1", utilizzando sia la designazione Radar, in varie modalità, sia quella a vista. La campagna sperimentale vedrà coinvolti, in uno sforzo coordinato e reciprocamente condiviso, diversi enti appartenenti sia alla Forza Armata che all'industria: sono infatti impiegati, quale velivolo fighter, un F-2000 del 4° Stormo di Grosseto pilotato da un equipaggio sperimentatore del RSV, ed un velivolo F-16A del 37° Stormo di Trapani come target con equipaggio del Reparto Operativo di appartenenza. In particolare poi l'F-2000 è equipaggiato con uno speciale missile Captive Training Round-Recorder (CTR-R) della famiglia IRIS-T, messo a disposizione dalla ditta DBD, dotato di un sofisticato apparato di registrazione in grado di immagazzinare tutti i dati e le informazioni generate dalla unità di guida nel corso dei diversi ingaggi; quest'ultima peculiare capacità risultando utile, in maniera determinante, alla verifica puntuale quantitativa delle prestazioni di puntamento del seeker nei diversi scenari di inganno messi in atto dal velivolo bersaglio F-16A. Al fine di consentire, con la massima accuratezza possibile, la registrazione dei dati relativi alle traiettorie di volo dei due velivoli, è stato inoltre installato sul velivolo F-16A e, prototipicamente sul velivolo F-2000, un pod AACMI (Air-to-Air Combat Manoeuvring Instrumentation), l'FPR-14. L'utilizzo di missili strumentati IRIS-T, unitamente a quello dei pod AACMI FPR-14, consentiranno l'analisi dell'efficacia del sistema d'arma in tutti gli scenari sperimentati, contribuendo decisivamente alla valutazione quantitativa della capacità del seeker a guida IR di discriminare tra target e IRCM (Infrared Counter-Measures). La campagna sperimentale produrrà evidenze, che permetteranno al team sperimentale del RSV la verifica delle prestazioni nello spettro di condizioni di impiego riprodotte, avvalendosi in ciò della specifica expertise degli sperimentatori del Reparto Armamento. L'intensa attività ha richiesto un profondo impegno da parte del RSV, non solo nella fase di esecuzione delle prove di volo ma anche in quella iniziale di definizione degli scenari di attacco, nella quale è risultato significativo l'apporto del Reparto Supporto Tecnico Guerra Elettronica (ReSTOGE) che potrà tener conto dei risultati ai fini della messa a punto delle tattiche di impiego operativo del F-2000. L'impiego prototipico dei pod AACMI, del tipo FPR-14, sui velivoli F-2000 di serie, contribuirà a raccogliere evidenze utili al conseguimento di importanti capacità operative per la Forza Armata in relazione a prossimi importanti eventi addestrativi in Italia ed in ambito NATO. Come è noto il Reparto Sperimentale Volo ha, tra i principali compiti istituzionali, quello di pianificare e condurre prove sperimentali di volo, volte a raccogliere le evidenze necessarie per valutare, ad ampio spettro, l'efficacia operativa dei sistemi d'arma di nuova generazione, dei quali l'Aeronautica Militare si è dotata ovvero valuta o pianifica l'acquisizione e l'utilizzo.

 

Luca

Modificato da brin
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  • 3 weeks later...

Buon giorno a tutti, la 3° tranche è molto in forse per l'AMI, e fonti interne dell'AMI oramai parlano di soli 4 gruppi CIO (Grosseto e Gioa) + 1 con i biposto...diciam che pe rle attuali esigenze potrebbero anche bastare, meglioinvestire in esercitazioni"serie e vere" che non tenere gli aerei a terra per mancanza di fondi.

 

Sugli AMX, bè, l'ennesima vera fregatura che le FFAA si son dovute prendere per ragioni politiche (non cito il caso delle fregate irachene....che voi conoscete molto bene)...il 3° lotto qualche suffecenza cè l'ha....ma con i Tornado oramai ultra ventenni e bisognosi di seri aggiornamenti, l'Amx se fosse stato davvero un buon aereo, avrebbe potuto esser il giusto "ponte", am acosì non è...Per fortuna che gli anni 90 son finiti è oggi tira un'altra aria.

Finalemnte si è capito che per caccia seri bisogna prender all'estero (con partecipazione attiva della nostra industria), e a noi lasciarci il settore trasporto leggero (G222\C27 J docet) e gli addestratori..

 

Bene, comunque l'AMI sta vivendo un buon momento e spero che duri a lungo

 

Saluti a tutti

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  • 2 months later...
Sugli AMX, bè, l'ennesima vera fregatura che le FFAA si son dovute prendere per ragioni politiche (non cito il caso delle fregate irachene....che voi conoscete molto bene)...il 3° lotto qualche suffecenza cè l'ha....ma con i Tornado oramai ultra ventenni e bisognosi di seri aggiornamenti, l'Amx se fosse stato davvero un buon aereo, avrebbe potuto esser il giusto "ponte", am acosì non è...Per fortuna che gli anni 90 son finiti è oggi tira un'altra aria.

 

Non sono d'accordo, l'amx è ottimo per il suo ruolo, insieme all'AV-8B della MMI è l'unico aereo italiano che faccia attività FAC (forward Air Control) per il supporto diretto delle truppe a terra, ed è molto amato dai suoi piloti, ti assicuro personalmente che sono felicissimi di pilotarlo e ne esaltano le capacità di combattimento, testate in Kossovo nel 1999.

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Non sono d'accordo, l'amx è ottimo per il suo ruolo, insieme all'AV-8B della MMI è l'unico aereo italiano che faccia attività FAC (forward Air Control) per il supporto diretto delle truppe a terra, ed è molto amato dai suoi piloti, ti assicuro personalmente che sono felicissimi di pilotarlo e ne esaltano le capacità di combattimento, testate in Kossovo nel 1999.

 

Concordo con te. Sono aerei diversi, concepiti per ruoli diversi. Per l'AMX, però, posso essere d'accordo solo a partire dal III lotto (cosa comune del resto a molti altri aerei)....

 

luca

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A proposito: speriamo siano accantonate del tutto le idee nostrane di rinunciare, in toto od in parte, agli aerei del III lotto. Sarebbe un errore gravissimo e inspiegabile.

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come sempre il budget è tiranno... in attesa degli F-35

 

Ahinoi.....

 

Certo che rinunciare al lotto di aerei più evoluti sarebbe semplicemente assurdo, per me....

 

Speriamo bene....

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