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Leonida

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ciao a tutti...volevo per prima cosa presentarmi a tutti voi!!!

vorrei iniziare a costruire dei modelli delle nostre navi della 2gm partendo per esempio da un incrociatore o cacciatorpediniere per poi proseguire con altro...

premetto che nn sono un esperto!! :s10:

volevo consigli da voi sul con che cosa cominciare...

grazie

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x Marat

 

l'unico tentativo con il modellismo l'ho fatto quando avevo 16 anni con la nave da battaglia Missouri.. me lo ricordo ancora... visto che dopo due ore la nave non era pronta - probabilmente per colpa del Vinavil che non dava i risultati sperati (!!!!!!) - ho perso la pazienza e l'ho distrutta simulando un attacco giapponese... ora ci vorrei riprovare... ad esempio comprando la Bismarch dell'Achette è possibile per un neofita arrivare alla fine? grazie

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ciao a tutti...volevo per prima cosa presentarmi a tutti voi!!!

vorrei iniziare a costruire dei modelli delle nostre navi della 2gm partendo per esempio da un incrociatore o cacciatorpediniere per poi proseguire con altro...

premetto che nn sono un esperto!! :s10:

volevo consigli da voi sul con che cosa cominciare...

grazie

 

Ciao Leonida,

 

prima di tutto, ben arrivato.

 

Come intendi costruire questi modelli ? da scatola, o interamente autocostruiti ?

 

Sia in modo o nell'altro, consiglierei di partire con un modello meno impegnativo. Un incrociatore o un caccia torpediniere sono come primo impatto una bella "botta"

Mi permetto di consigliare un mas, modello molto gradevole, un po' piu' semplice nella costruzione, ma non per questo meno significativo.

 

Pensaci su, saluti anteo.

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ora ci vorrei riprovare... ad esempio comprando la Bismarch dell'Achette è possibile per un neofita arrivare alla fine? grazie

 

Domeniche da passare in casa, eh ?

Sì, è possibile, e senza dover mettere in preventivo un attacco della Home Fleet.

Ma io non lo farei neanche sotto minaccia di morte. Non ho niente contro giapponesi, tedeshi e americani (e se ce l'ho riguarda faccende più serie) ma io faccio solo modelli italiani.

Per l'identico motivo per il quale tu compili i tuoi elenchi e ti dedichi alle tue ricerche (che non sono solo italiane, ma sono sopratutto italiane). Vedi: se le cose di casa nostra fossero conosciute come quelle di casa altrui, se mi bastasse impostare "Marco Polo" o "Etruria" per trovare vagonate di roba, sicuramente andrei a cercare a casa d'altri.

Ma trovo insensato, in un paese che non conserva neanche la memoria di come erano fatte le barche da tonnara, e che quando va di lusso butta via la roba stipata negli archivi perchè non sa dove mettere quella nuova (tutti e due i casi sono reali, e ti potrei citare episodi concreti) che uno diventi matto (perchè a fare i modelli comunque si diventa matti) per farsi una Bismark che pure nel Burkina Faso quest'anno ne avranno montate tremila.

Io mi vado a fare un Nino Bixio. Che alla fine forse ce l'ho solo io, e magari fra cent'anni sarà l'unica fonte di documentazione per ricordarsi che c'era e com'era.

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per la scala nn sono ancora sicuro...

la1:700 è un ottimo compromesso per risparmiare un po di spazio xrò forse a scapito dei dettagli...nn so...

se no ho visto che 1:400 la fa solo la tauro model per quanto riguarda navi italiane...

di 1:350 mi pare che ci siano solo navi da battaglia e cmq roba costaosa e consoderando che sono alle prime armi vorrei tenermi su qualcosa di nn costosissimo per imparare poi si vedrà...cmq ho tutti i buoni propositi e la volonta di continuare!!! :s01:

lascio a voi i condigli ora...

per quanto riguarda marche e modelli...io spulciando qua e la ho trovato i modelli ti tauro model,delphis e regia marina mas...

che differenze ci sono tra plastica e resina??i dettagli come vambiano??(dai cannoni,alle mitragliere,alle scialuppe)

qualche consiglio sui mas o piccole corvette per iniziare??

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Hai le idee abbastanza chiare, Leonida, e non è un vantaggio da niente.

Non è vero che l'1/700 sacrifica il dettaglio. Vatti a vedere, su questa stessa pagina, l'Atf Tug di Peter Fulgoney e dimmi se trovi un dettaglio simile in scale due o tre volte più grandi.

E' vero semmai un'altra cosa: è l'applicazione del colore che tende a impastare i dettagli dell'1/700, e quindi devi in partenza rassegnarti a essere praticamente ... perfetto.

Visto che sei interessato ai modelli italiani, nell' 1/700 trovi praticamente tutto sulla WWII, abbastanza sugli ultimi cinquanta anni, e cominci a trovare qualcosa fra fine ottocento e WWI.

Io non andrei sull' 1/400, è una scala strana che fanno in pochissimi.

E' molto interessante l' 1/350, ma è costosa, e anche se i produttori italiani dovessero impegnarsi su modelli di navi non grandi, e quindi a costi contenuti, ci vorrà un po' prima che abbiano un catalogo decente.

Non ti porre il problema della plastica e della resina: tanto modelli italiani in plastica non ne trovi, almeno nelle due scale consigliabili di cui abbiamo detto. Comunque: la resina di norma dà un dettaglio migliore.

Visto le tue idee di base, io non andrei sulle piccole unità (Mas) perché ti obbligherebbero a scale incompatibili con quelle verso cui sei orientato. Sarà una mia idea, ma mi piacciono poco le vetrine con le siluranti lunghe il doppio delle navi da battaglia.

Non dimenticare che dopo pochi modelli comprati in scatola, puoi iniziare la parte migliore del divertimento. Che è quello di farti i modelli da solo. Non è difficile e dà enormi soddisfazioni. E poi esiste una disponibilità di piani di unità italiane che non è infinita ma è comunque interessante.

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ciao Leonida.. benvenuto.... ho letto con attenzione la richiesta che hai fatto e sopratutto i preziosi consigli che hai ricevuto di conseguenza..

beh! ti sarà chiaro che nel mondo modellistico l'offerta è notevole.. devi solo trovare quello che va bene x te, nel rapporto qualità prezzo... intanto cerca di divertirti... e poi... se ti attizza un incrociatore.. fatelo pure

Sappi che in ogni caso... ci vuole passione e PAZIENZA... ciao

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Hai le idee abbastanza chiare, Leonida, e non è un vantaggio da niente.

Non è vero che l'1/700 sacrifica il dettaglio. Vatti a vedere, su questa stessa pagina, l'Atf Tug di Peter Fulgoney e dimmi se trovi un dettaglio simile in scale due o tre volte più grandi.

E' vero semmai un'altra cosa: è l'applicazione del colore che tende a impastare i dettagli dell'1/700, e quindi devi in partenza rassegnarti a essere praticamente ... perfetto.

Visto che sei interessato ai modelli italiani, nell' 1/700 trovi praticamente tutto sulla WWII, abbastanza sugli ultimi cinquanta anni, e cominci a trovare qualcosa fra fine ottocento e WWI.

Io non andrei sull' 1/400, è una scala strana che fanno in pochissimi.

E' molto interessante l' 1/350, ma è costosa, e anche se i produttori italiani dovessero impegnarsi su modelli di navi non grandi, e quindi a costi contenuti, ci vorrà un po' prima che abbiano un catalogo decente.

Non ti porre il problema della plastica e della resina: tanto modelli italiani in plastica non ne trovi, almeno nelle due scale consigliabili di cui abbiamo detto. Comunque: la resina di norma dà un dettaglio migliore.

Visto le tue idee di base, io non andrei sulle piccole unità (Mas) perché ti obbligherebbero a scale incompatibili con quelle verso cui sei orientato. Sarà una mia idea, ma mi piacciono poco le vetrine con le siluranti lunghe il doppio delle navi da battaglia.

Non dimenticare che dopo pochi modelli comprati in scatola, puoi iniziare la parte migliore del divertimento. Che è quello di farti i modelli da solo. Non è difficile e dà enormi soddisfazioni. E poi esiste una disponibilità di piani di unità italiane che non è infinita ma è comunque interessante.

 

ottima riflessione com. Marat.. ciò che hai detto è sacrosantamente vero

devi esser anche un gran bravo modellista... fai parte di qualche club?

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No Drakkar, non sono iscritto ad un club, non ne avrei il tempo.

Diciamo che mi diverto con lo scratchbuilt (odiosissima parola). E poi non ho detto niente di speciale, anche se naturalmente ti ringrazio.

Adesso ti faccio una confidenza. Questo è l'elenco dei modelli che mi sono fatto da solo. Sono tutti in 1/700, tranne il primo.

 

Duilio (corazzata a torri del 1880, sia in 1/700 che in 1/350)

Montebello (incrociatore-torpediniere)

Goito (incrociatore torpediniere)

Torpediniera tipo Schicau

San Giorgio (incrociatore corazzato in versione WWI)

Quarto (esploratore)

Perseo (torpediniera d'alto mare del 1911)

Regina Margherita (nave da battaglia pre-dreadnought)

Roma e Napoli (navi da battaglia pre-dreadnought)

Cadorna (incrociatore, II gruppo classe Condottieri)

Andrea Doria (cacciatorpediniere lanciamissili progetto Orizzonte)

 

In corso d'opera:

Leonardo Da Vinci (dreadnought)

Premuda (esploratore, ex tedesco V116)

Leone (esploratore, poi cacciatorpediniere)

Sebenico (caccia ex jugoslavo di preda bellica)

 

Alcuni di questi sono poi stati stampati da Delphis.

Modificato da marat
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Lo sapevo che mi cacciavo nei guai.

Nemo è difficile che possa farti vedere delle fotografie. Alcuni pezzi sono in ristrutturazione, altri sono danneggiati, certe fotografie non le trovo e altre non le ho mai fatte.

Vedi, il punto è che mi diverto molto a fare i master, e siccome mi fanno giustamente fretta per finirli, non ho mai tempo per i miei modelli.

Comunque il Doria-Orizzonte lo puoi trovare in questa stessa pagina. Metto quattro foto del Cadorna che avevo postato tempo fa e devono essere state cancellate: sono tratte dal sito di Steelnavy.

Sul sito di Delphis ci sono Napoli, Regina Margherita, Duilio 1/700 e la torpediniera Schicau, ma non sono preparati da me (sono esemplari approntati per il catalogo, senza battagliole, e particolari di finitura).

 

cadorna12titlehy0.jpg

 

cadorna10gmxt1.jpg

 

cadorna25mgmzs1.jpg

 

cadorna81gmdk4.jpg

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alla faccia... sei tu la marina militare.....

Io invece sono dietro da un pò di tempo all'autocostruzione della fregata LUPO in scala 1-180

Con la stessa filosofia ho fatto l'aliscafo SPARVIERO.. in 1-200, il regio cacciatorpediniere FOLGORE in 1-350 e l'incrociatore VITTORIO VENETO in scala1-1000...

Vedrò di mettere sul forum le foto..... ah, quasi dimenticavo... ho fatto anche il sommergibile NAZARIO SAURO vincitore del premio BETASOM a Monfalcone... di quello ci sono un pò di foto sul forum

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per i modelli interamente auto costruiti partite direttamente e solo dai piani di costruzione??il modello lo realizzate con scafo in legno e rifiniture in resina,plastica e metallo??

per quanto riguarda le scatole di montaggio in resina,generalmente sono gia comprese di tutto o devo acquistare a parte altro??

i dettagli su resina verrebbero meglio con colorazione con compressore??

 

vorei da voi un consiglio spassionato sulla nave con cui comincereste(italiana della 2gm)

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Puoi cominciare con un caccia o con un incrociatore, non fa moltissima differenza, se come hai detto sei orientato sulla WWII.

Certo che se vai su un caccia hai meno antenne, meno battagliole, meno di tutto. Però devi considerare che tutto ha un costo. Il costo del 700 (che ti consente buon dettaglio ed è sopratutto pensato per consentirti di mettere in poco spazio una collezione di decine di unità) è che una nave che nella realtà sia intorno ai cento metri ti viene una cosarella da poco. Non mi sto contraddicendo: se accosti una Nb, tre o quattro incrociatori, e una decina di caccia, non ti accorgerai mai che questi sono piccoli: anzi sarai soddisfatto dell'effetto di insieme e del fatto che pure le unità più piccole appaiono piene di dettagli. Ma se cominci con un unico caccia che si perde sull'immensità del ripiano dove lo posi per riguardartelo, rischi l'effetto sconforto. Tienine conto.

Ci sono ditte che ti mettono nella scatola le fotoincisioni (Regia Marina) ci sono ditte che ti vendono a parte un set di fotoincisioni dedicate (Delphis). Ci sono ditte (Lion Roar) che producono solo fotoincisioni e ne producono di generiche e di dedicate. Siti come Steelnavy e Model Warships ti danno una panoramica completa di quello che puoi trovare sul punto.

Quando passerai all'autocostruzione, tieni conto che il miglior materiale che puoi utilizzare è il Plasticard, che trovi in fogli da 0,15 mm. di spessore a qualche millimetro. Trovi anche tondini, quadrelli e profilati vari. Se ti va puoi usare pure la balsa, ma sflilaccia troppo e non si taglia con precisione (devi entrare nell'ordine di idee di lavorare sul decimo di millimetro) a meno che non la imbevi di resina liquida dopo la sgrossatura. Va già molto meglio con il tiglio o con l'obeche, ma il guaio è che non trovi dei pretagliati da usare con comodità. Con l'esperienza imparerai ad usare qualsiasi materiale a portata di mano, compresa la carta irrigidita con la cionoacrilica una volta che l'hai messa in forma. Ma di questo ne parliamo un'altra volta: nemmeno io che sono mezzo matto ti consiglierei mai di cominciare con l'autocostruzione.

Per l'uso del compressore devi contare sul'aiuto di qualcun altro: io vado ancora a pennello come nel 1902 (e non me ne vanto).

Modificato da marat
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Visitatore ERICH TOPP U-552

....BELLA GENTE (di mare !)....

 

....scusate se mi intrometto,ma....mi avete troppo incuriosito !!....

....parlate spesso di "autocostruzione",ma....come fate ??....avete dei modelli su cui poi ci ricavate degli stampi ??....parlate di resina,ma....come fate a lavorare un blocco di resina per ricavarne uno scafo perfetto ed in "squadra" ??....

 

....insomma....

 

....se gentilmente Michele o Benedetto o chiunque altro riuscisse a spiegarmi un pò queste tecniche,ve ne sarei grato,considerando che da profano completo in materia,se sento parlare di "modellino",lo associo ad una scatola di montaggio,dove non devi far altro che ritagliare i vari pezzi,incollarli insieme,aggiungere tutti i gli accessori ed in fine pitturare il tutto !?.... :s19: :s06:

(spero di non aver turbato la sensibilità di nessuno con la mia descrizione di "modellino"....vi ritengo dei geni e degli artisti,come vi ho già detto in altra discussione,ma....io non sò proprio da parte si inizia a costruire un modello come quelli che fate voi !! :s06: )

 

 

 

:s67: Mau

Modificato da ERICH TOPP U-552
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La mia sensibilità è scossa dal fatto che devo andare in banca a pagare l'IVA, Mau, e ho un quarto d'ora per introdurti ai misteri eleusini dello scrathbuilding.

Il blocco di resina glie lo dai in testa al primo cliente che ti trova con la luna storta, Mau. Non si lavora con i blocchi di resina.

Si lavora con i piani, meglio se di cantiere, così sei siuro che al disegnatore non gli è venuta una botta di vita. Sui piani sono tracciate le sezioni dello scafo. longitudinali e trasversali. Secondo come sei abituato (io preferisco lavorare partendo dalle trasversali) ti ricavi una serie di "fette" orizzontali (se lavori sul 700 è bene non superare il millimetro e mezzo di spessore, se lavori sul 350 puoi raddoppiare, su scale più grandi non so, non ho esperienza). Ti ricavi dei fori di allineamento su tutte le sezioni e le incolli una sull'altra.

Se vuoi che il modello non sia un prodotto della tua fantasia, devi curare il decimo di millimetro, sia nel taglio sia nell'allineamento delle fette. Siccome questa è una attività che nuoce gravemente ai neuroni superstiti, devi avere uno stoicismo mostruoso e non devi andare oltre i due modelli l'anno.

Lo scafo lo puoi fare anche vuoto, ricavando le ordinate e applicando poi il rivestimento, ma non ha senso per le piccole scale, e poi sarà una bestemmia ma il metodo delle fette ti permette una precisione maggiore.

Fino a questo punto hai usato solo Plasticard, che è un materiale magnifico, perfettamente omogeneo, perfettamente tagliabile, e perfettamente incollabile con la cianoacrilica. Se vuoi puoi usare legno, ma devi avere degli spessori minimi, precisi al decimo e del tutto uniformi. Conclusione: meglio no.

Se sei stato maniacalmente preciso puoi stuccare gli scalini che sono venuti sullo scafo e carteggiare sempre con estrema cura, ma con un filo di attenzione in meno di quella che hai usato in fase di taglio e incollaggio.

Se ti interessa avere delle copie, e se ti preme tanto la resina, puoi tirare allo scafo uno stampo in gomma siliconica, che è un affare fluido che, una volta che catalizza, ha la consistenza delle paperelle con cui fai il bagnetto. Dentro questo stampo puoi colare la resina epossidica da riproduzioni per cavarci sino ad una cinquantina di copie. Io, di solito, mi faccio il mio modello personale da una stampara casalinga in resina, e poi dò il master a Delphis (e mi rifiuto di vederlo, per non siffrire davanti alle orribili modifiche che ci fanno sopra).

La prossima volta ti parlo delle sovrastrutture, adesso urge l'IVA.

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....bellisscitte....l'ho sempre detto e pensato che "Voi"....mi fate paura (in senso buono ovviamente) !!.... :s07:

 

....a questi punti lo chiedo a tutti....perchè non inserite qualche foto,proprio delle fasi iniziali di "tracciatura",taglio e incollaggio di qualche modello autocostruito (così mi sconvolgo del tutto vedendo con occhio !!) ??.... :s12:

 

 

:s67: Mau

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Caro Anteo....beh che dire....nonostante io non ci capisca un "tubo di snorkel" di modellismo,penso che....le "barchettine" siano quelle che si possono vedere nei porticcioli....i vostri più che "modellini",gli definirei più appropiatamente...."capolavori"....solo per il tempo e la pazienza che ci vuole a costruirli !!.... :s19:

 

 

 

:s67: Mau

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"Barchettine" ? A casa mia le chiamano "barchette", così risparmiano pure una sillaba.

 

Mau, se aspetti che ti faccia un corso è dura, perché la fotografia era una delle mie passioni maggiori, ma da troppi anni non ho più un corredo: ho un'accozzaglia senza vita di corpi macchina ossidati e obiettivi con gli elicoidali mezzo spanati. Capirai, facevo caccia fotografica: è come se avessero fatto il Vietnam. Ma ... se la domanda c'è, in linea di principio non mi tiro indietro...lo sai.

 

Comunque guarda qui sotto.

Questi sono i piani (diciamo un riasunto, perché i piani completi sono un'altra cosa)) del V 116 tedesco, poi Premuda. Puoi intuire che non è difficile calcolare quanto verrà nella scala prescelta lo spessore dello scafo. Stabilito questo, decidi quante sezioni sovrapposte (fette) devi fare, e ti ricavi il profilo di queste. Qui hai da scialare, perché hai le sezioni in pianta, di profilo e trasversali. Ti puoi sbizzarrire.

A volte ti va male: della nave che ti interessa hai solo una serie di sezioni complete (la fila in basso). Te la puoi cavare di lusso anche in questo caso, però hai l'esigenza di collocare esattamente quelle sezioni sull'asse longitudinale: insomma devi sapere a che distanza esatta sono l'una dall'altra.

Forse cominci a intuire il perché della mania del decimo di millimetro.

 

82846553pb6.png

Modificato da marat
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Visitatore ERICH TOPP U-552

Michele....le mie umili esperienze sono state quelle di cercare di rubare con gli occhi in giro nei cantieri,dove con mio padre andavamo ad installare i motori su barche nuove,osservando coloro che costruivano gli stampi e i gusci....riuscire a mettere "in bolla" stampi di 18/20 mt. non è una cosa da ridere....il semplice peso delle strutture,tendono a "svirgolare"....il caldo,il freddo,l'umido,fanno il resto....

 

....ovviamente quì non si tratta di costruzioni grandi,ma....ancor peggio di costruzioni piccolissime....tutto dev'essere ovviamente proporzionato e capisco perfettamente il discorso del "decimo di millimetro"....quello che continuo a non riuscire a capire è....come fate e sopratutto con che strumenti lavorate in quel modo ??....tagliare una lastra così sottile,sagomandola come dev'essere....come fate a tenerla ferma e come fate ad andar dietro ai contorni ??....ok,magari vi fate delle "seste" (maschere) in cartone che sovraponete alle lastre e poi seguirete i contorni,chessò,magari con un cutter,ma....fare una "sesta" ricavata da dei disegni,non mi sembra così semplice....!?

....il taglio della lama di un cutter,sicuramente non è preciso e c'è sempre il rischio che possiate andare fuori dai contorni....!? :s12:

 

 

:s67: Mau

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Beh dai è un lavoretto di pazienza, piano piano si migliora ed alla fine il tutto non è così impossibile. Secondo me a volte la molla antagonista più difficile da contrastare spesso è psicologica, del tipo.. non ci riuscirò mai, invece se si ha il coraggio di provare magari non si riesce al primo tentativo, ma alla fine si vince..

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