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Red Atao


Anteo

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Ciao Pennabianca,

grazie del suggerimento, alla vernice tendicarta non ci avevo pensato, devo provare spero funzioni.

Il piombo linotype l'ho recuperato da un tipografo che stava per buttarlo. Tempo fa ho realizzato un prototipo di una certa macchina su commissione e avevo necessita' di riprodurre in serie un gran numero di particolari tutti uguali, li realizzai in fusione, questa lega di piombo e' eccezionale scorre che e' una meraviglia. Presumo contenga dell'antimonio.

 

Ciao Anteo, spero di esserti stato di aiuto. Si il piombo da linotype volgarmente chiamato così contiene anche l'antimonio. Io sono tipografo in pensione ne ho adoperato a quintali in righe e pacchetti (chiamati così in gergo), e nella mia vita lavorativa ho purtroppo subito i vari trapassi da stampa tipografica alla stampa offset e digitale. Bando alle ciance lieto di esserti stato d'aiuto. Ciao a presto e posta le foto dei lavori, sono stupendi. Ciao.

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Il tendicarta!!! me ne ero dimenticato... che bei ricordi.. mi viene in mente un FW190 ad elastico che avevo dipinto in giallo per farne la versione del Maggiore Von Graff e siccome il giallo non copriva ne ho dato tante mani che alla fine l'aereo pesava troppo e praticamente non volava più..

scusate la diversione o.t.

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Mi chiedo.....ma esiste ancora questo tendicarta ?????

Provero' a chiedere.

 

Un'altra idea carissimo Anteo, non so se sia valida. Provare con vernice poliesteri diluita e spennellata sulla vela e farla assorbire verrebbe come plastificata.

Ciao e buon lavoro

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  • 3 weeks later...

Vi ringrazio, ma vi assicuro che non sono opere d'arte, ne tantomeno segreti.

Per il coltelo ho ritagliato la lama dalla lamiera del flacone del dopobarba (quello che uso io è ancora di lamiera di ferro e ne ho una bella scorta) il manico non e' altro che carta arrotolata e verniciata di marrone. Il martello e' tutto di legno verniciato color metallo, la lanterna è di ottone con l'interno di plexiglas.

per le nasse il lavoro è piu' noioso ma niente di che. Dunque, mi sono procurato della paglia di Vienna, ricordate quelle vecchie sedie che la seduta era intrecciata con quella paglia larga e sottile che formava tanti buchi a forma di esagono ? quella. Ne ho tagliato dei pezzetti di una diecina di cm. con un vetro ho pareggiato il lato bombato, poi con un taglierino e una stecca di metallo ho ricavato delle striscioline molto piu' fini di uno stuzzicadenti. Per fare gli anelli, sempre lo stesso materiale messo a bagno nell'acqua diventa malleabilissimo l'ho arrotolato su un tubetto della giusta misura, tenuto fermo con dei piccoli coccodrilli da elettronica incollato le estremita' e il gioco è fatto.

Il problema piu' grosso sara' trovare una rete in scala per fare i fondi delle nasse, mi direte, "con il tulle delle bomboniere" si pero' adesso è di nylon e sara' un problema colorarlo color corda.

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La prima nassa è fatta. Lavoro noiosissimo con l'ago e il filo non ho molta dimestichezza. L'anellino che strozza la rete sicuramente era di legno.....l'ho fatto di metallo altrimenti mi avrebbero ricoverato alla neuro.

Per la rete ho trovato un tulle elasticizzato che ho colorato con colori per tessuti. Non mi sembrano malaccio, dalle foto che ho potuto vedere anche quelle vere erano storte e ovalizzate dall'uso.

 

dscn2139y.jpg

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Ciao carissimo Anteo, bel lavoro, anzi ottimo direi. :s20: Complimenti ti seguo sempre in questo lavoro. Auguro a te e alla tua famiglia buon ferragosto. :s01:

Ventoinpoppa da Pennabianca. :s55: :s55:

 

Ti ringrazio Pennabianca, contraccambio un buon Ferragosto, cosi' come a tutti gli amici della base.

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Direi che non è un bel lavoro, ma ... un ottimo lavoro.

Ma mi spieghi bene la tecnica di realizzazione che ancore così ben realizzate non si vedono tutti i giorni.

 

Mauro

 

Non e' molto difficile fare un'ancora cosi'. Bisogna lavorare molto di lima e qualche saldatura. Per il fusto e le marre ho utilizzato un quadrello d'ottone di 3X2 sagomati a lima, prima di piegare le marre ho arroventato il pezzo cosi' è stato piu' agevole piegarlo, poi saldato ad argento.

In cima al fusto ho saldato sempre ad argento una campanellina di filo di rame per infilarci il ceppo e sopra la catena. Le due unghie (credo si chiamino cosi') le ho saldate a stagno perchè tornarci sopra con la fiamma, c'era il rischio di smontare tutto. Il ceppo è un tondino di 1,5 un po' assottigliato perchè mi sembrava un po grosso, i due bottoni alle estremita' sono due campanelline di filo d'ottone da 0'8 saldate a stagno. Dovro' rifinirle meglio perchè nella realta' sono rotonde come sfere.

Il tutto poi nuovamente rifinito con tela abrasiva per metallo. Tutto qui.

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Ma cari comandanti non ve ne siete ancora accorti? :s68: :s68: Anteo a tempo perso fa l'orefice!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (Tutto qui) :s03: :s03:

Complimenti carissimo, un lavoro meraviglioso. :s20: :s20: :s20:

Ciao a tutti da Pennabianca :s55: :s55:

Modificato da pennabianca
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Dopo quasi un mese di tribolazione credo di aver trovato il sistema per tenere gonfie la vele in maniera accettabile. La ricetta (se cosi' si puo' chiamare ) è questa: cinque parti di acqua, due di zucchero, fare sobbollire in un pentolino finchè un terzo dell'acqua è evaporata, raffreddare. La vela deve essere gia' fissata nella posizione su un telaio (vedi post precedente) inumidirla abbondantemente tramite pennello con lo "sciroppo" dalla parte opposta del peso che le da la forma. Per solidificarsi lo zucchero impiega una settimana, almeno con queste temperature. Mi sembra che il risultato sia discreto. Se si forma qualche grinza, niente di male, non sempre le vele "vere" sono tese come tamburi.

 

dscn2143d.jpg

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Avete capito cari comandanti? Anteo oltre che fare l'orefice, a tempo perso, si diletta anche nella pasticceria. Non so dove vai a recuperare certe ricette...... :s68: :s68: (della nonna) ma servono e rendono bene allo scopo. Sei unico! complimenti carissimo Anteo, non si poteva fare di meglio per rendere l'idea della vela gonfia dal vento. :s20: :s20: :s20: :s20: ciao ti seguo sempre.

Salutoni da Pennabianca. :s55: :s55:

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Complimenti anteo, l'effetto è ottimo.

Per la muffa ti posso rassicurare io, in quanto mia moglie utilizza lo zucchero per inamidare i centrini fatti ad uncinetto e ti posso garantire che anche a distanza di anni non si altera.

D'altra parte non credo che terrai un modello del gene esposto all'umidità.

Unico inconveniente dello zucchero, (verificatosi con i centrini) è che attira le formiche, pertanto è bene non esporre il modello in luoghi esposti a questi parassiti.

 

Mauro

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Per la muffa ti posso rassicurare io, in quanto mia moglie utilizza lo zucchero per inamidare i centrini fatti ad uncinetto e ti posso garantire che anche a distanza di anni non si altera.

 

Mauro

 

Meno male, in effetti questa mistura l'ho ricavata da un forum dove parlano appunto di centrini e bomboniere trattate con lo zucchero.

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Bellissimo! le manovre del picco dovrebbero essere in tensione.. giusto? Userai anche su quelle la ricetta con lo zucchero?

 

No, per le manovre niente zucchero. Le mettero' poi nella giusta tensione, per il momento sono solo passate nei bozzelli. Il picco sta' su da se perchè l'ho bloccato con una spina all'albero, anche la vela contribuisce a irrigidire il tutto è diventata dura come un cartoncino.

Piuttosto chiedo agli esperti di navigazione, una vela orientata cosi è plausibile con un vento di traverso ??

o da quale altro quadrante ??

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Piuttosto chiedo agli esperti di navigazione, una vela orientata cosi è plausibile con un vento di traverso ??

o da quale altro quadrante ??

 

Affirmatif :s51: E' giusto giusto per il traverso. Magari la base della randa sarà un pò chiusa ma queste erano barche da lavoro e non credo che regolassero di fino...

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  • 3 weeks later...
  • 2 weeks later...

Ragazzi non ci crederete, ma solo adesso mi rendo conto delle dimensioni della teca che dovra' contenere il modello, altezza 68 cm larghezza 35 lunghezza 65 :s68: .

Sulla carta faceva un effetto diverso. Una teca di queste dimensioni costera' diversi eurini....sto' pensando di farla in casa certo non incollata, questa è una lavorazione difficile per chi non è pratico. Vendono nei grandi magazzini quelle lastre di policarbonato belle trasparenti che potrei unire agli angoli con delle piccole cornici di legno la spesa dovrebbe essere piu' abbordabile. Lasciarla senza teca ?? No mai, dopo pochi mesi si riempirebbe di polvere senza contare gli inevitabili danni causati da urti e sfregamenti vari.

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Ciao Anteo.

La teca aumenta enormemente l'ingombro del modello, ma una opera d'arte come la tua non si può lasciare alla polvere e soprattutto senza protezione da mano indiscrete.

Dai una occhiata alla teca che ho costruito per il Lazzaro Mocenigo che è molto semplice, se ti interessa ti posso spiegare come l'ho realizzata per trarne spunto.

 

Mauro

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  • 2 weeks later...

ciao anteo. se posso, mi sbilancio in due consigli per la teca....

 

1. costruirla in vetro, usando la tecnica degli acquari. occorre avere a disposizione delle lastre di vetro di circa 4-6mm di spessore. per unirle si può tranquillamente usare del silicone, è tenacissimo. per tutte le info sulla costruzione, se cerchi su google "autocostruzione acquari" trovi tutto quello che serve... tieni presente che per unire le lastre, nel nostro caso va bene anche il silicone trasparente "acetico" antimuffa (gli acquariofili non possono usarlo perchè altrimenti le sostanze che contiene "stempiano" i pesci....)

 

2. relizzarla con dei pannelli di policarbonato (se hai dindi da spendere) oppure con del poliver (polistirolo trasparente) se cerchi il risparmio. spessore almeno 5mm. per unire le varie lastre puoi semplicemente fare dei fori nel centro dello spessore della lastra, filettare i fori con un normale maschio ed usare delle piccole viti...

 

per le mie teche, anche se più piccole, mi trovo bene con il primo sistema...

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ciao anteo. se posso, mi sbilancio in due consigli per la teca

 

2. relizzarla con dei pannelli di policarbonato (se hai dindi da spendere) oppure con del poliver (polistirolo trasparente) se cerchi il risparmio.

 

Dindi da spendere non ne ho molti, parlami di questo "poliver" si trova con facilita' ? non ne avevo mai sentito parlare.

Ciao grazie.

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Usandolo abitualmente, posso dirne qualcosa anch'io (spero Max mi perdonerà se lo spodesto :s01: )

Il poliver solitamente lo si trova ai negozi di bricolage o ai fornitori per falegnameria e viene venduto in fogli di varie misure. Si taglia semplicemente, incidendolo bene con un cutter sulle due facce, poi si fa coincidere l'incisione col bordo di un tavolo, si mette un'asse per tenere ferma la parte sul tavolo e si fa pressione, si spacca e dà un taglio pulito. (edit: di solito lavoro con quello da 3 mm, forse con fogli da 5 mm questo metodo comincerebbe a diventare "pesante")

Sul foglio è applicata una pellicola protettiva, questa va rimossa solo subito prima di posizionare il pezzo in sede definitivamente, dopodiché è meglio usare guanti puliti per sistemarlo perché è trasparentissimo e le impronte digitali appaiono ben evidenti. Si può incollare con praticamente qualsiasi cosa, il meglio resta sempre il vinavil.

L'unico difetto a parer mio è che, una volta tolta la pellicola, è anche sensibilissimo ai graffi e per spolverare le teche in poliver ci vogliono delle precauzioni.

Modificato da Secondo Marchetti
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Usandolo abitualmente, posso dirne qualcosa anch'io (spero Max mi perdonerà se lo spodesto :s01: )

Il poliver solitamente lo si trova ai negozi di bricolage o ai fornitori per falegnameria e viene venduto in fogli di varie misure. Si taglia semplicemente, incidendolo bene con un cutter sulle due facce, poi si fa coincidere l'incisione col bordo di un tavolo, si mette un'asse per tenere ferma la parte sul tavolo e si fa pressione, si spacca e dà un taglio pulito. (edit: di solito lavoro con quello da 3 mm, forse con fogli da 5 mm questo metodo comincerebbe a diventare "pesante")

Sul foglio è applicata una pellicola protettiva, questa va rimossa solo subito prima di posizionare il pezzo in sede definitivamente, dopodiché è meglio usare guanti puliti per sistemarlo perché è trasparentissimo e le impronte digitali appaiono ben evidenti. Si può incollare con praticamente qualsiasi cosa, il meglio resta sempre il vinavil.

L'unico difetto a parer mio è che, una volta tolta la pellicola, è anche sensibilissimo ai graffi e per spolverare le teche in poliver ci vogliono delle precauzioni.

 

Ho capito, lo conosco, io erroneamente lo chiamavo "policarbonato"

Grazie ciao.

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Io l'ho usato per farci la teca del Vespucci. E' venuta benissimo, e concordo a pieno con Secondo Marchetti, appena levata la pellicola protettiva è sensibile a graffi. Per il resto è ottimo sia come prezzo che come peso.

Modificato da vespucci
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Carissimo Anteo, un'idea e un piccolo aiuto per la costruzione della tua vetrina teca per la barca, molto semplice e funzionale. Prova a controllare questo sito.

Lui la costruisce per la Bismarck, ma adoperando le misure per la tua barca, può essere una cosa interessante.

Ciao a presto da Pennabianca.

 

 

http://bismarck.oehm.net/index.php?ta=conh...tel=Die+Vitrine

Modificato da pennabianca
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a quando l'ultima vela ???

 

Ci sto' lavorando. In questi giorni mi sono interessato per la teca, non so che decisione prendere. Ho chiesto il preventivo per i pannelli in Poliver da 2,5 li taglierebbero a misura dove gli acquisto, 50 euro piu' il taglio devo mettere in conto poi le varie cornici di legno per assemblare il tutto. Invece una teca gia' fatta a misura in "Acrilico" cosi' lo chiamano, circa 130 euro.

Ma, non so che fare, vedremo.

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  • 2 weeks later...

Allora ragazzi, progressi ne ho fatti pochi, ho realizzato solo qualche matassa di corda, e delle cassette di legno, che non fanno mai male. Ho applicato anche il numero di riconoscimento da da ambo i lati allo scafo.

Questi numeri sono stati veramente un problema....nel senso che, non sapevo come realizzarli, l'ideale sarebbe stato dipingerli a mano sul fondo nero, purtroppo a mano libera non so disegnare sono una schiappa. Pensa e ripensa ho scelto la via piu' breve, e cioè, fotocopiando il particolare dei numeri sopra un cartoncino bristol, poi diverse mani di vernice trasparente opaca spray per annullare l'effetto carta.

Ritagliati, con pennarello nero anneriti i bordi, incollagio con vinavil rapido.

Non mi sembra siano malaccio. Spero la prossima foto sia quella del modello finito. :s10:

 

dscn2362x.jpg

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