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Cristoforo Colombo


Anteo

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Buonasera a tutti,

 

Nella rivista "Arte Navale" nel numero ottobre/novembre 2007, compare questo breve racconto ipotizzando quanto segue.

 

Alla fine della seconda guerra mondiale, l'Italia consegno' come noto la nave Cristoforo Colombo (gemella del Vespucci) alla Russia come preda di guerra.

 

Corre voce, che l'Amerigo Vespucci all'epoca fosse in cattivissime condizioni rispetto alla Colombo, pertanto fu deciso di scambiare le due navi all'insaputa dei Russi.

 

Una notte prima della consegna di nascosto, e in fretta e furia, furono invertite tra di loro, le polene e le scritte dorate poste su le murate.

 

Di conseguenza, sembra che alla Russia in realta' sia stata consegnata la Amerigo Vespucci, al posto della Cristoforo Colombo.

 

Sara' vero ?? qualcuno ne sa qualcosa ??

 

saluti

 

le due navi. Foto tratta da "Arte Navale" ottobre/novembre 2007

 

cristoforolu7.jpg

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Io è la prima volta che sento dire di questo fatto, quindi non posso dirti niente in merito...sinceramente mi sembra troppo che in questo racconto ci sia una dose eccessiva di faciloneria.

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Buona serata!

 

Beh.. mi pare improbabile anche perchè le due unità non erano identiche..

una (Cristoforo Colombo) era leggermente più piccola, anche se di pochissimo.

Inoltre, particolare più importante, l'apparato motore delle due navi era differente..

Le pratiche di consegna infine furono molto lunghe e laboriose, l'unità sostò se non erro diverso tempo ad Augusta..

io direi proprio di no!

 

Un caro saluto

:s02:

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....BELLA GENTE (di mare !)....

 

....tanto tempo fà,se la memoria non m'inganna....da qualche parte lessi che oltre ad essere leggermente diverse di misure....c'era una differenza sostanziale tra le due....una aveva gli attacchi delle sartie degli alberi,posizionati in coperta,mentre l'altra gli aveva all'esterno della falchetta (però ora non ricordo quali delle due ! :s68: )....poi c'era una diversa inclinazione del bompresso....

 

 

 

:s67: Mau

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è una storia che ricorre periodicamente, ma come già detto da altri sarebbe stato difficile invertire le unità, che non erano gemelle! un piano leggermente diverso delle vele e al doppia elica sullo stesso asse penso non sarebbero passati inosservati.

Anche se l'italica arte di arrangiarsi può fare miracoli!

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Se guardate le due navi scuola noterete sulla Vespucci la presenza dell'argano (che durante il conflitto fu usato come posacavi).

Nella Colombo tale argano era inesistente. La Colombo aveva due eliche ,mentre la Vespucci una.

Le sartie nella Colombo sono interne, nella Vespucci esterne fissate sulle fiancate.

La Colombo ,come linea, era più snella.

Comunque meravigliose entrambi.

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in sede ANMI a Savona abbiamo il nastrino R.N. Cristoforo Colombo...... se volete vederlo andate sul topic "Saluti dalla sede ANMI di Savona" al link https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=18729

 

:s55: :s55:

Modificato da lugher
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Se guardate le due navi scuola noterete sulla Vespucci la presenza dell'argano (che durante il conflitto fu usato come posacavi).

Nella Colombo tale argano era inesistente. La Colombo aveva due eliche ,mentre la Vespucci una.

Le sartie nella Colombo sono interne, nella Vespucci esterne fissate sulle fiancate.

La Colombo ,come linea, era più snella.

Comunque meravigliose entrambi.

 

Ciao a tutti,

non avevo mai sentito parlare di questa faccenda, e a dir la verita' anch'io penso che sia solamente una leggenda.

 

Non credo che i russi siano stati cosi' sprovveduti. E poi come fate giustamente notare voi, le differenze fra le due navi, non sono poi cosi' insignificanti. Certamente non sarebbero passate inosservate ad un occhio un po' esperto.

 

Una cosa pero' mi ha incuriosito, quello che ha asserito Tanone. La questione dell'argano usato durante il conflitto per posare cavi.

 

Hai qualche notizia in piu' ???

 

saluti.

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Caro Anteo, avevo sentito anche io questa storia. Credo che le differenze delle navi fossero troppe per poter passare inosservate all'occhio dei russi.

 

A parte questo quoto tanone, splendide navi, da sempre le mie preferite (non so se si era capito)........

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Salve a tutti..

al di là della sprovvedutezza o meno dei russi mi chiedo..

1) le unità dovevano essere consegnate in condizioni operative normali (molte subirono importanti lavori di ripristino e manutenzione prima di essere cedute).. quindi la nave effettivamente consegnata doveva essere in perfetto ordine, quale che essa fosse

2) la lista delle unità fu frutto di trattative lunghe ed estenuanti.. non credo dunque che i russi avessero avuto la facoltà di richiedere una unità piuttosto che un'altra all'interno della stessa classe (considerando anche quanto scritto al punto 1)

3) il gioco non avrebbe valso la candela..

 

Che mi dite?

saluti,

:s02:

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Come saprete la Regia nave Cristoforo Colombo destinata ai russi, podo tempo dopo fece una brutta fine,nel 1963 bruciò insieme al suo carico nelle acque sovietiche .

E ve la ricordate la nostra Regia corazzata Giulio Cesare, anche essa data ai russi, distrutta in porto, a Sebastopoli, da una misteriosa esplosione della potenza stimata di 1.200 kg di TNT sotto lo scafo della nave squarciò tutti i ponti dalla corazzatura inferiore fino al ponte del castello di prua. Sul ponte del castello di prua il foro misurava 14x4 metri.

 

:s02:

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Salve a tutti..

al di là della sprovvedutezza o meno dei russi mi chiedo..

1) le unità dovevano essere consegnate in condizioni operative normali (molte subirono importanti lavori di ripristino e manutenzione prima di essere cedute).. quindi la nave effettivamente consegnata doveva essere in perfetto ordine, quale che essa fosse

2) la lista delle unità fu frutto di trattative lunghe ed estenuanti.. non credo dunque che i russi avessero avuto la facoltà di richiedere una unità piuttosto che un'altra all'interno della stessa classe (considerando anche quanto scritto al punto 1)

3) il gioco non avrebbe valso la candela..

 

Che mi dite?

saluti,

:s02:

 

Mi piacerebbe sapere qualcosa in piu' sul punto 2, in particolare sulle "trattative lunghe e estenuanti" grazie.

 

 

Come saprete la Regia nave Cristoforo Colombo destinata ai russi, podo tempo dopo fece una brutta fine,nel 1963 bruciò insieme al suo carico nelle acque sovietiche .

E ve la ricordate la nostra Regia corazzata Giulio Cesare, anche essa data ai russi, distrutta in porto, a Sebastopoli, da una misteriosa esplosione della potenza stimata di 1.200 kg di TNT sotto lo scafo della nave squarciò tutti i ponti dalla corazzatura inferiore fino al ponte del castello di prua. Sul ponte del castello di prua il foro misurava 14x4 metri.

 

:s02:

 

Intendi forse dire che furono danneggiate di proposito ??

 

saluti.

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Anch'io ho sentito in Marina la storia dell'inversione fra Colombo e Vespucci...si vocifera anche di evidenti tracce proprio sulle scialuppe. Mah!

Credo comunque che nelle more delle trattative, in ogni caso, qualche sotterfugio sarà stato adottato

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Visitatore ERICH TOPP U-552
Von MorahtInviato il Oggi, 08:03 AME ve la ricordate la nostra Regia corazzata Giulio Cesare, anche essa data ai russi, distrutta in porto, a Sebastopoli, da una misteriosa esplosione della potenza stimata di 1.200 kg di TNT sotto lo scafo della nave squarciò tutti i ponti dalla corazzatura inferiore fino al ponte del castello di prua. Sul ponte del castello di prua il foro misurava 14x4 metri.

 

 

....belliscitte,questa non la sapevo !!.... :s07:

....che fosse stata "opera" dei nostri Incursori....giusto per fare una "piccola" esercitazione....oppure per cercare di ristabilire un pò di "ONORE"....!? :s45: :s43:

 

 

:s67: Mau

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Intendi forse dire che furono danneggiate di proposito ??

 

saluti.

Per me sono stati i nostri incursori nel 1955, forse con un piccolo aiuto americano, poi eravamo in piena guerra fredda!!!

Poi a quel tempo forse era facile trovare qualche residuo bellico, sia tedesco o italiano, '' un maiale???'' ''un mas??'' perchè no??

Gli uomini, c'erano!! con un pò di allenamento potevano rimettersi alla grande !!! (Borghese, un nome a caso!!!)

Voi che dite??

Modificato da Von Moraht
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riporto un articolo del giornale ''il secolo XIX''

 

 

La rivelazione Nel '55, i servizi segreti italiani affondarono in Russia la corazzata Giulio Cesare per conto della Nato

 

 

 

 

MoscaIl 29 ottobre del 1955 otto uomini-rana agli ordini dei servizi segreti italiani avrebbero fatto saltare in aria nel porto di Sebastopoli, in Crimea, una corazzata ceduta dall'Italia all'Urss nel quadro delle riparazioni dei danni per la seconda guerra mondiale. La missione degli uomini-rana avrebbe provocato così la morte di oltre seicento marinai a bordo della corazzata.

La corazzata era la Giulio Cesare, ribattezzata Novorossisk dopo la consegna all'Unione Sovietica nel 1949, e la pista tricolore è rievocata con dovizia di particolari dalla rivista "Itoghi" in occasione del cinquantenario.

All'epoca, il Cremlino sostenne che la tragedia era stata innescata da alcuni incendi accidentali a bordo ma, a detta della rivista russa "Itoghi", le cause rimangono misteriose e l'ipotesi più accreditata è l'affondamento dovuto a bombe a orologeria piazzate da sabotatori italiani sulla chiglia.

Nel numero da ieri in edicola la rivista moscovita cerca però di risolvere «uno dei misteri più tetri della guerra fredda» sulla base di una fonte piuttosto approssimativa e di seconda mano. Un certo Niccolò, che avrebbe fatto parte dei "magnifici otto" entrati in azione a Sebastopoli nell'ottobre 1955, oltre vent'anni dopo, nel 1997, avrebbe vuotato il sacco con un imprecisato ex-ufficiale della marina sovietica residente negli Stati Uniti.

I servizi segreti italiani - all'epoca - avrebbero agito per conto della Nato al fine di impedire che la ex-Giulio Cesare fosse equipaggiata di lanciamissili a testata nucleare. I servizi avrebbero trovato un complice entusiasta nel capo degli uomini-rana della Decima Mas e cioè il principe Junio Valerio Borghese, che già nel 1949 avrebbe giurato vendetta per la cessione della corazzata, un episodio da lui vissuto come «un atto di disonore».

Se si crede al fantomatico Niccolò (presentato come l'unico di quell'impresa ancora in vita), gli uomini-rana furono portati al largo della Crimea da una nave mercantile italiana adibita ufficialmente al trasporto di frumento. Dal "mercantile" sarebbero stati lasciati in mare il 26 ottobre. Avrebbero poi raggiunto la costa con un mini-sommergibile. A quel punto gli otto uomini-rana avrebbero organizzato una piccola base a terra. Da lì avrebbero infine piazzato le mine a tempo sotto la corazzata. Concluso la loro operazione, sarebbero stati recuperati al largo di Sebastopoli da un altro mercantile di comodo, due giorni dopo l'esplosione della corazzata Giulio Cesare.

Durante una vacanza in Florida, Niccolò avrebbe raccontato all'ex-ufficiale sovietico, conosciuto casualmente, che, durante la posa delle mine in acque dalla visibilità estremamente ridotta, una borsa con attrezzature varie e alcuni pezzi di un "maiale", lo uno speciale mezzo subacqueo d'assalto, caddero sul fondale e non fu possibile recuperarli perché si dovette fuggire in fretta e furia.

Niccolò avrebbe anche mostrato al suo interlocutore una foto nella quale lo si vede assieme agli altri sette uomini-rana prima dell'inizio dell'audace operazione.

La rivista "Itoghi" aggiunge di suo che all'epoca soltanto due Paesi della Nato - Italia e Gran Bretagna - avevano l'expertise per gesta simili.

Non è ad ogni modo la prima volta che gli uomini-rana italiani sono tirati in ballo a Mosca per l'esplosione della ex-Giulio Cesare. Nel 1999 il quotidiano "Segodnia" scrisse addirittura che l'azione rientrava in un più ampio piano di «invasione dell'Urss», bloccato dalla Nato all'ultimo momento.

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Gli uomini, c'erano!! con un pò di allenamento potevano rimettersi alla grande !!! (Borghese, un nome a caso!!!)

Voi che dite??

 

Posto che dell'affondamento Cesare s'è già parlato in vecchie discussioni, credo che nessun allenamento sarebbe stato sufficiente, non solo per Borghese (che comunque non si addestrò mai da assaltatore: era "solo" palombaro), ma nemmeno per i tanti reduci...indiziati.

Il che, se può servire, mi venne personalmente ribadito da uno di loro (Ferraro), il quale comunque ha sempre sostenuto trattarsi di una leggenda metropolitana.

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Relativamente all'affondamento del Cesare / Novorossijsk si tratta di una di quelle "leggende" che circolano da sempre ma che sono prive di fondamento.

Inoltre, numerose fotografie recentemente pubblicate mostrano lo scafo della ex-Cesare gravemente danneggiato, ma con le lamiere ai bordi degli squarci provocati dall'esplosione piegate verso l'esterno (e quindi da un'esplosione interna) e non verso l'interno (come dovrebbe essere nel caso di un'esplosione avvenuta all'esterno dello scafo). Questo fatto taglia definitivamente la testa a ogni ipotesi "romantica" ma del tutto fantasiosa. E' da presumere un'esplosione in un deposito munizioni o - al più - un atto di sabotaggio (ipotesi, quest'ultima, che mi trova comunque alquanto scettico).

Modificato da Alagi
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Articolo da DEFENSETECH 9 agosto 2007

 

la notizia è della scoperta da parte del caccia AEGIS Forrest Sherman di una mina risalente alla Seconda Guerra Mondiale nelle acque di Sebastopoli.. e si parla della Giulio Cesare (per la verità l'articolo cita la Cavour... !)

 

 

Mine Threat to U.S. Ships?

 

A World War II mine was discovered and destroyed in the Black Sea port of Sevastopol as the U.S. destroyer Forrest Sherman was entering the Ukrainian port. The incident occurred on August 9 as the Sherman -- an Aegis missile destroyer -- called at Sevastopol to conduct drills with the Ukrainian Navy.

 

The destroyer was about 500 yards from the floating mine when it was discovered. The mine was secured to prevent it from drifting into a ship and subsequently was detonated without causing any damage. The mine was estimated to weigh about 1,100 pounds and to contain up to 110 pounds of high explosives.

 

A half-century ago a similar (albeit larger) weapon sank a Soviet battleship in the worst disaster to befall the Red Navy. The dreadnought was the former Italian Conte di Cavour, which had been transferred to the Soviet Navy in 1949 as part of the division of Axis warships after World War II. Renamed Novorossysk, the battleship -- flagship of the Soviet Black Sea Fleet -- was anchored at Sevastopol. Early on October 29, 1955, the ship was wracked by a massive explosion, apparently caused by a World War II-era German mine.

 

Although moored only 1,000 feet from the shore, and with numerous other naval units nearby, the ship began to slowly sink to the shallow bottom. But the ship began to rotate and rolled over completely. The capsizing caused the death of 608 officers and enlisted men.

 

Subsequently 19 German-type mines were found in the general area where the ship had sunk although the area had been swept earlier. But some Soviet officials believed that the explosion was caused by Italian frogmen, who sank the ship to avenge her transfer to the Soviet Union. Others believed it was an internal explosion -- an act of sabotage.

 

The large loss of life was blamed on the incompetence of the ship’s commanding officer, the fleet commander, and others for their failure to take appropriate action to beach the ship. And, the loss of the Novorossysk caused the Commander-in-Chief of the Soviet Navy, Admiral Nikolai G. Kuznetsov to be fired in November 1955. His first deputy, Admiral Serge G. Gorshkov, was appointed to succeed him. Gorshkov would serve as head of the Soviet Navy for 29 years.

 

U.S. and Ukrainian officials state that the destroyer Sherman was never in danger from the mine.

Modificato da walter leotta
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