Bento Inviato 21 Novembre, 2007 Segnala Share Inviato 21 Novembre, 2007 Ho in mano una confezione della nuova Bismarck Revell in 350.. sabato e domenica devo fare la recensione del modello per la rivista Model Time.. interessano alcune immagini delle stampate?? qualcuno desidera vedere qualche dettaglio in anteprima? se riesco nel week end faccio le foto e le posto Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Poseidon Inviato 21 Novembre, 2007 Segnala Share Inviato 21 Novembre, 2007 Ho letto qualche preview in giro e visto alcune foto, molto interessante. Mi piacerebbe sapere un tuo parere personale, insomma secondo te i pregi e i difetti del modello, dando per scontato che dovrebbe essere un ottimo modello da quello che si dice in giro. In sintesi cosa ne pensi Grazie Pos Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vespucci Inviato 21 Novembre, 2007 Segnala Share Inviato 21 Novembre, 2007 Ho in mano una confezione della nuova Bismarck Revell in 350.. sabato e domenica devo fare la recensione del modello per la rivista Model Time.. interessano alcune immagini delle stampate??qualcuno desidera vedere qualche dettaglio in anteprima? se riesco nel week end faccio le foto e le posto Certamente, posta le foto e dacci le tue prime impressioni a caldo :s20: :s20: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bento Inviato 25 Novembre, 2007 Autore Segnala Share Inviato 25 Novembre, 2007 (modificato) ecco alcune immagini delle stampate, per quanto riguarda i commenti ecco un sunto della recensione che apparirà sul prossimo numero di Model Time Una curiosità sul nome della nave, quando nella primavera del 1940 il Capitano di Vescello Ernst Lindemann ebbe il comando della Bismarck, dopo la sua presentazione nella sala ufficiali chiese ai presenti di riferirsi da allora in poi alla nave usando il maschile anteponedo l’articolo “il†al nome al posto del più comune “la†poichè a sua avviso una nave così potente non poteva che essere un “lui†e non una “leiâ€. Forse sarà stato un poco maschilista... erano altri tempi... comunque ecco perchè su alcuni testi è possibile incontrare il termine “Il Bismarck†e non è scorretto usarlo visto che fu volere del suo comandante. Alcuni piccoli appunti sulla tavola per la colorazione La scatola fornisce due schemi di colorazione: uno con la classica mimetica “baltica†dell’autunno 1940 e l’altro che riproduce la nave in Atlantico il 27 Maggio 1941. Dobbiamo considerare che la mimetica baltica fu obliterata quasi completamente con grigio chiaro uniforme il 21 Maggio del 41 quando l’unità era all’ancora nel Grimstadfjord prima della partenza per l’operazione Rheinübung (tradotto letteralmente esercitazione Reno). Questa nuova tinteggiatura fu applicata nell’arco di una giornata con l’intenzione di cancellare le bande bianco nere delle sovrastrutture e dello scafo nonchè le porzioni in grigio scuro di prua e di poppa per rendere la nave meno visibile e per indurre più facilmente l’avversario a false considerazioni circa la sua nazionalità e l’identificazione del tipo di nave. Il colore grigio chiaro uniforme applicato in questa occasione non coprì perfettamente la sottostante mimetica e ciò è ben visibile nelle pur poche foto che ritraggono la Bismarck in questo periodo. Le svastiche di identificazione sul ponte a prua e a poppa non furono cancellate ma coperte con un telo per poter essere ri esposte durante l’avvicinamento a coste amiche, anche in questo caso ci sono foto che avvalorano questa informazione. La cosa è anche evidente per il fatto che in Atlantico non sarebbe certo stato facile mettersi a ridipingere le svastiche sul ponte per la chiara impossibilità di accedere a quelle zone con mare agitato e perchè certamente l’equipaggio era occupato in altre più importanti mansioni se non addirittura in allarme. Alla luce di questo possiamo notare che lo schema offerto dalla Revell per la Bismarck in Oceano presenta alcune inesattezze: La banda scura sullo scafo a prua è ancora presente e non dovrebbe esserlo. La falsa onda bianca di prora è ancora perfettamente visibile e non dovrebbe esserlo. I residui di mimetica bianco nera sulla linea di galleggiamento sono, secondo me, opinabili, non ci sono foto che ne confermino l’esistenza. Le canne delle torri Bruno e Caesar sono indicate con due toni di grigio, le foto non confermano questo particolare a mio avviso di fantasia. Tutte le canne del’’armamento principale furono dapprima colorate con il grigio uniforme della nave poi, dopo le prove di tiro nel Baltico, con una vernicie rosso scuro a base di piombo perchè il grigio si scrostava a causa dell’intenso calore degli spari. Può darsi che il 21 maggio anche sullle canne sia stato applicato il colore grigio uniforme dato sul resto della nave, comunque dalle foto si evince chiaramente che queste sono di un solo colore uniforme decisamente più scuro delle sovrastrutture. Per concludere l’argomento diciamo dunque che la mimetica Baltica riportata dal kit è essenzialmente corretta a parte forse il colore delle canne, quella per la Bismark in Oceano dovrebbe essere la stessa del Baltico “obliterata†dal grigio (lievemente più scuro per lo scafo) e lasciar trasparire lievemente quella sottostante. Errate le indicazioni per le svastiche del ponte e quelle per le canne dei 380mm. L’opera viva delle imbarcazioni a motore sulle sovrastrutture viene consigliata in verde, a mio avviso, sarebbe meglio usare un colore grigio scuro quasi nero tipo il Schiffsbodenfarbe. Il kit Le parti della scatola sono numerosissime, ogni dettaglio di bordo è stato riprodotto, non manca davvero nulla! Il foglio di istruzioni è suddiviso in più di100 ottimi disegni, per un modello di nave è un fatto veramente notevole! Lo scafo si assembla bene ma i caratteristici occhi di cubia soffrono un pochino dell’ingegneria dello stampo e risultano poco “accompagnati†con il ponte di coperta. Sempre per scelte di ingeneria di stampo le sagomature dello scafo in corrispondenza dell’uscita degli assi delle eliche sono state concepite in 3 parti che senz’altro avranno bisogno di un po’ di stucco per poter essere assemblate correttamente. Le “prese a mare†laterali vicine alle alette antirollio (finalmente ben riprodotte) sono forse troppe, secondo me, almeno le prime due verso prora andrebbero eliminate. Il ponte di coperta è in un solo pezzo ed è un bene, peccato che la simulazione del tavolato sia un po’ troppo marcata, con incisioni troppo larghe e profonde, un difetto Revell piuttosto comune che si ripete su tutti gli altri ponti sovrastanti. Il ponte della prima sovrastruttura che ospita la catapulta è stato realizzato perfettamente piano in un unico pezzo mentre proprio in corrispondenza della catapulta le due sezioni di detto ponte dovrebbero essere un pochino rialzate in modo da porre il sistema di lancio dell’Arado più in alto rispetto al piano. Questa soluzione tecnica fu probabilmente adottata per ottenere maggior distanza tra gli scarponi dell’Arado ed il ponte nel momento critico del lancio del velivolo. Per il resto questo ponte è molto ben realizzato e, correttamente, riproduce anche il pavimento in linoleum attorno ai pezzi binati da 105mm. Le murate verticali sono davvero belle. I rimanenti dettagli che sono, come già detto, tantissimi sono normalmente ben riprodotti anche se in alcuni casi i più esigenti sentiranno il bisogno di assottigliare qualche particolare. Alcune ultime piccole annotazioni, qualcuna positiva ed altre meno: Le murate verticali del castello di prora che sostengono la direzione di tiro corazzata presentano sui lati una apertura ovale (pezzi n. 64 e 65) che nel kit è evidenziata ma non completamente forata, nella realtà era un’apertura tipo “bunker†cioè una “porta†aperta con dietro una paratia corazzata per permettere un rapido accesso ed offrire contemporaneamente protezione a vampate o scheggie. Bellissima la riproduzione dei 37mm. Ottima la porta dell’hangar che si può posizionare aperta o chiusa. Davvero belle le fotocellule composte in 3 parti compresa una trasparente. Deliziose le capottine trasparenti degli Arado. Belle le 2 quadrinate da 20mm e la riproduzione dei numerosi strumenti ottici per la rilevazione della distanza sparsi sui vari ponti. Una vera chicca i pezzi 288 e 287 che riproducono il simulacro della culatta dei pezzi da 105mm usati per l’addestramento dei cannonieri posti sul ponte di coperta tra la torre Caesar e Dora. Peccato per la assoluta mancanza dei portelli anteriori su tutte e quattro le torri principali probabilmente assenti perchè in pieno sottosquadra. Peccato anche per le numerosissime battagliole in plastica, un bel gesto da parte della Revell, ma un foglietto fotoinciso, almeno per i più esigenti, sarebbe stato gradito. Ottimo modello dunque! Siamo noi modellisti che non siamo mai contenti... Modificato 25 Novembre, 2007 da Poseidon Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vespucci Inviato 25 Novembre, 2007 Segnala Share Inviato 25 Novembre, 2007 Ottima recensione. :s20: :s20: Quindi vanno utilizzate, nonostante i dettagli, le fotoincisioni (se non altro per le battagliole ed i portelli)? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bento Inviato 25 Novembre, 2007 Autore Segnala Share Inviato 25 Novembre, 2007 per le battagliole sicuramente! altri portelli stagni e varie sono riprodotti fedelmente.. bisogna vedere fion a che punto ci si accontenta.. ho anche dimenticato di scrivere che la coffa dell'albero di maestra è realizzata piena... che per una coffa non è gran che... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Poseidon Inviato 25 Novembre, 2007 Segnala Share Inviato 25 Novembre, 2007 Ottimo!! Grazie mille, preziosissimo! Non ci poteva capitare di meglio, hai appena fatto il ( :s02: ) Bismarck in 1/400 della Heller e sei documentatissimo. Insomma mi sembra un nuovo standard, speriamo.... a presto Pos Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Steffsap Inviato 25 Novembre, 2007 Segnala Share Inviato 25 Novembre, 2007 Ecco che se ne vanno in pensione i miei 4 modelli in magazzino della Bismark-Tirpitz (1/400 Heller e Kangam, 1/350 Tamiya e Academy). Ma tanto la Bismark non mi piace.... :s02: :s10: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Poseidon Inviato 25 Novembre, 2007 Segnala Share Inviato 25 Novembre, 2007 Ecco che se ne vanno in pensione i miei 4 modelli in magazzino della Bismark-Tirpitz (1/400 Heller e Kangam, 1/350 Tamiya e Academy). Ma tanto la Bismark non mi piace.... :s02: :s10: Beh....se quelli della Bismarck proprio non ti piacciono e vuoi disfartene, mi faccio "casualmente" trovare sotto casa tua... :s04: :s45: .... :s11: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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