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Relitto Corazzata Roma


franco42

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Scusatemi ma in quel forum non sono riuscito a trovare il sito in cui parlano del ritrovamento e il filmato.

L'unica cosa di cui mi sono meravigliato la quasi totale ignoranza su una disgrazia così grande come quello dell'affondamento del Roma e nelle famose circostanze, da parte dei frequentatori di quel forum. D'altra parte la storia che insegnano a scuola non cita questi eventi o lo fa in mondo parziale!

Per quanto riguarda la notizia si sa che una troup francese sia arrivata sul relitto, ma niente di più.

La posizione della nave, comunque, da parte delle autorità competenti è perfettamente conosciuta.

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Visitatore Mattesini

Spiego, brevemente, come si svolse l’attacco degli aerei tedeschi, che determinò l’affondamento della corazzata "Roma", dopo che l’ammiraglio Carlo Bergamini, Comandante delle Forze Navali da Battaglia, aveva invertito la rotta in seguito all’ordine pervenuto da Supermarina, confermante che il Comando della Maddalena (a dispetto della sua guarnigione di oltre 10.000 uomini, e delle unità navali in rada) era stato occupato da truppe tedesche, sbarcate da cinque motozattere. Quindi circa 250-300 uomini al massimo.

 

La manovra ad un tempo di 180° fu effettuata dalla Squadra Navale (costituita da tre corazzate, 6 incrociatori, 8 cacciatorpediniere e 5 torpediniere) in una zona ristretta dello Stretto di Bonifacio, con le navi che procedevano in linea di fila per la presenza di campi minati. Essa portò la formazione navale, già molto allungata, ad avere le corazzate “Vittorio Venetoâ€, “Italia†e “Roma†in testa nell’ordine seguite dagli incrociatori e dalle siluranti. La rotta nordovest, per tornare verso l’uscita del Golfo dell’Asinara, era imposta dal canale di sicurezza che passava tra gli sbarramenti difensivi, ragion per cui fu in questa formazione molto allungata, la meno adatta per fronteggiare un attacco aereo, che si svilupparono le micidiali incursioni dei velivoli tedeschi Do 217 della 3^ Luftflotte, di base nella Francia Meridionale, e armati con la bomba razzo perforante PC 1400 X.

 

Si trattava di un’arma tutt’altro che “sperimentaleâ€, come sostenuto da taluni storici, dal momento che nel luglio del 1943 essa era stata impiegata in Sicilia, contro le navi da trasporto degli Alleati presenti nel porto di Siracusa e poi il 28 agosto contro un incrociatore nei pressi dell’isola Alboran, ed era quindi pienamente operativa.

 

La reazione contraerea delle unità, sempre modesta da parte italiana, anche questa volta non fu adeguata alla situazione. Al momento in cui, alle ore 16.00 del 9 settembre 1943, il cacciatorpediniere “Legionario†avvistò allo zenit gli aerei nemici, ai direttori del tiro che chiedevano di sparare fu ordinato di “aspettareâ€, e quando il fuoco ebbe inizio con i modesti cannoni contraerei da 90 mm. la “Roma†poté sparare soltanto poche salve prima di essere colpita da una prima bomba.

 

L’azione fu condotta da una prima formazione di undici velivoli “Do.217†del 3° Gruppo del 100° Stormo Bombardamento “Wiking†(III./KG.100), guidata dal maggiore Bernard Jope e con i velivoli ripartiti in tre pattuglie, i cui equipaggi, volando a 6.500 metri di quota poterono, effettuare tranquillamente la mira dal momento che i proiettili italiani esplodevano tutti a quota inferiore.

 

Nello spazio di sei minuti, tra le 15.46 e le 15.52, la “Roma†fu colpita in pieno, da due bombe perforanti antinave tipo PC. 1400/X. Di esse, la seconda, guidata sull’obiettivo dal sergente Eugen Degan (puntatore a bordo del velivolo del sergente pilota Kurt Steinborn, della 11^ Squadriglia), cadendo dopo una discesa di 42 secondi presso il torrione della “Romaâ€, e penetrando vicino ad un deposito di cariche di lancio delle munizioni da 381 mm, risultò fatale alla nave.

 

Le cariche deflagrarono, inclinando il torrione, entro il quale decedettero tutti gli uomini che vi si trovavano la seconda torre di grosso calibro fu letteralmente espulsa, e si alzo una colonna di fumo altissima. Alle 16.12 la splendida corazzata, di 41.650 tonn. (46.215 tonn. a pieno carico), orgoglio forse insuperato della cantieristica italiana, dapprima sbandò e poi affondò in otto minuti, spezzandosi in due tronconi, e portando nell’abisso 1392 uomini, compresi il comandante della corazzata, capitano di vascello Adone Del Cima, l’ammiraglio Bergamini, e tutti gli ufficiali del suo Comando, tra cui il suo capo di stato maggiore, ammiraglio Stanislao Caracciotti.

 

Agli attacchi aerei tedeschi parteciparono complessivamente vent’otto velivoli Do. 217 del 100° Stormo Bombardamento (KG.100), che realizzarono le loro azioni in tre formazioni.

 

Nel corso dell’attacco dei Do. 217 del III./KG.100, oltre alla “Romaâ€, fu colpita da una bomba PC. 1400/X anche la corazzata “Italia†(ex “Littorioâ€), la quale, però, nonostante avesse imbarcato, attraverso una falla apertasi sullo scafo, 800 tonn. d’acqua, poté continuare la sua navigazione mantenendo la velocità della Squadra Navale.

 

Non furono altrettanto fortunati i cacciatorpediniere “Antonio Da Noli†e “Ugolino Vivaldiâ€, che provenienti dalla zona di Civitavecchia, dove avrebbero dovuto imbarcare il Re d’Italia e il suo seguito da portare alla Maddalena, stavano seguendo la Squadra Navale. Avendo ricevuto l’ordine di impegnare tutte le navi tedesche incontrate lungo la rotta, attraversando lo Stretto di Bonifacio i due cacciatorpediniere furono bersagliati da batterie di cannoni da 88 mm., dislocati sulla costa meridionale della Corsica, ed entrambi gravemente colpiti.

 

Il “Da Noliâ€, finito subito dopo su uno sbarramento minato precedentemente posato in quelle acque dai posamine germanici “Pommer†e “ Brandenburgâ€, affondò, e la stessa sorte subì il “Vivaldiâ€, che nell’attraversare il Golfo dell’Asinara, ricevette il colpo di grazia da una bomba planate radiocomandata Hs 293, caduta vicino allo scafo e sganciata da un solitario velivolo “Do.217†del 2° Gruppo del 100° Stormo Bombardamento (II./KG.100).

 

Ingenti furono le perdite umane riportate dai due cacciatorpediniere: mancarono all’appello 205 uomini del “Da Noliâ€, incluso il comandante Pio Valdambrini, e 40 del “Vivaldiâ€.

 

Francesco Mattesini

Modificato da Mattesini
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Visitatore Mattesini

Infatti non può essere il relitto della "Roma", ma solo un disegno fatto di fantasia. Ho appena riportano nel sito "Pagine di Difesa" il seguente post:

 

"E' già qualche anno che il relitto della corazzata "Roma", spezzato in due tronconi, è stato rintracciato, con mini sommergibile, da un appassionato milionario francese a sud di Capo Testa (Corsica. Ma questo signore fino ad ora si è dimostrato - per quanto io ne so - alquanto abbottonato nel fornire le posizioni in cui si trovano i due tronconi del relitto della corazzata, alla profondità di 350-450 metri, uno dei quali sull'orlo di una profonda fossa."

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Infatti non può essere il relitto della "Roma", ma solo un disegno fatto di fantasia. Ho appena riportano nel sito "Pagine di Difesa" il seguente post:

 

"E' già qualche anno che il relitto della corazzata "Roma", spezzato in due tronconi, è stato rintracciato, con mini sommergibile, da un appassionato milionario francese a sud di Capo Testa (Corsica. Ma questo signore fino ad ora si è dimostrato - per quanto io ne so - alquanto abbottonato nel fornire le posizioni in cui si trovano i due tronconi del relitto della corazzata, alla profondità di 350-450 metri, uno dei quali sull'orlo di una profonda fossa."

 

 

Ringrazio Mattesini per la cronaca dell'affondamento, ma credo sarebbe stato più utile in quel forum citato dove si palesa l'ignoranza dell'avvenimento.

Per quanto riguarda la localizzazione del relitto, ripeto che ne sono a conoscenza anche le autorità proposte.

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Visitatore Mattesini

La bomba “Hs.293â€, progettata dal professor Herbert Wagnes e in dotazione ai velivoli del II./KG.100, costituita da un bomba radio guidata munita di due superfici portanti, era praticamente un piccolo velivolo senza pilota, con un’apertura alare di quattro metri e dal peso di novecento chili, dei quali trecentocinquanta costituiti da esplosivo ad alto potenziale. Azionata da un motore di 2160 hp, utilizzante permanganato potassico, che gli imprimeva una velocità di cinquecento chilometri orari, tale arma rivoluzionaria aveva il vantaggio di poter essere sganciata da una quota di millesettecento metri e a circa sette chilometri dalla nave attaccata; una distanza che permetteva al velivolo “Do.217â€, nella versione E2/R10, di guidare l’ordigno, dotato di una visibile codetta luminosa, a mezzo di radiocomando fino all’impatto con il bersaglio prescelto, e quindi di sottrarsi, abbastanza agevolmente, alla difesa contraerea delle navi.

Le bombe “Hs.293†furono impiegate per la prima volta il 25 agosto 1943 nel Golfo di Biscaglia, quando una formazione di dodici “Do.217 E5†del II./KG.100, comandata dal capitano pilota Molinus, e scortata da sette caccia pesanti “Ju.88 C†del I./ZG.1, attaccò tre unità di scorta britanniche, danneggiando con colpi caduti vicini allo scafo lo sloop "Landeguard". In una successiva azione, portata a compimento il giorno 28 del mese da altri tredici “Do.217†del medesimo gruppo, fu distrutto lo sloop "Egret" e danneggiato gravemente il cacciatorpediniere canadese "Athabaska". Ciò costituì un netto successo della Luftwaffe, perché costrinse all’allontanamento delle unità di scorta britanniche nel Golfo di Biscaglia, dove esse operavano per dare la caccia ai sommergibili tedeschi partenti dalle basi atlantiche della Francia occidentale.

 

A differenza dell’â€Hs.293â€, la bomba “PC.1400 Xâ€, progettata dal dottor Max Kramerm e in dotazione ai velivoli del III./KG.100 (che la impiegarono per la prima volta il 23 luglio 1943 contro navi all’ancora nel porto di Siracusa e poi, il 29 agosto, contro unità da guerra britanniche in navigazione presso l’Isola di Alboran, entrambe le volte senza conseguire alcun successo), era una bomba perforante corazzata di una tonnellata e mezzo. Mentre l’impiego della “Hs.293†era previsto contro bersagli scarsamente corazzati, la “PC.1400 X†doveva essere impiegata, di massima, contro bersagli fortemente protetti. Essa corrispondeva all’incirca alla bomba mina da 1400 chili ed aveva una carica di scoppio relativamente piccola, di trecento chili di alto esplosivo. Per contro, la bomba, la cui traiettoria in caduta libera poteva essere controllata per mezzo radio dall’aereo che l’aveva sganciata, possedeva un’enorme forza di penetrazione. Tuttavia, partendo d’allalto, sulla perpendicolare del bersaglio, poteva essere comandata durante la caduta soltanto in misura limitata (± 800 m nella direzione del volo, ± 400 m lateralmente).

 

Quanto al velivolo Dornier “Do.217 E2/R 10â€, che equipaggiava i due gruppi del 100° Stormo Bombardamento, adibiti al trasporto delle due bombe speciali, esso era un bimotore dalla lunga fusoliera, dotato di due motori radiali B.M.W. in grado di erogare 1580 cavalli al decollo e di imprimere una velocità massima di 515 Km/h a seimila metri di quota. Poteva portare fino a quattromila chili di bombe, in parte sistemate in rastrelliere esterne ordinate sotto le ali. Nelle azioni con bombe radiocomandate, gli ordigni, uno o due per velivolo, erano appunto ubicati sotto le ali.

 

Cfr, Francesco Mattesini, La Marina e l’8 Settembre, Ufficio Storico della Marina Militare, 2002.

Modificato da Mattesini
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Tengo a precisare che la situazione, oggi a noi così chiara, fosse quanto mai caotica.. al limite spesso del paradossale.

 

Ricordo a questo proposito il messaggio radiotelegrafico di Supermarina che, ancora 1820 del 9, trasmeva all'Ammiragliato di Malta:

"Aerei bombardano nostre navi dirette punto stabilito armistizio alt prego far sospendere azione aerea"

 

Comunque stiano le cose spero che ciò che rimane del relitto del Roma e dei resti del suo equipaggio rimanga inviolato, da amici e nemici, così come è stato fino ad ora.. spero altresì che la Marina militare si adoperi, per quanto può, nel mantenere il dovuto riserbo senza farsi coinvolgere in iniziative estemporanee da parte di chicchessia.. come del resto è sempre stato, fedele alle sue consuetudini e tradizioni.

 

Un caro saluto,

:s02:

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Premetto di non avere mai approfondito negli aspetti tattici e tecnici la vicenda della corazzata Roma. Alla luce della situazione contingente (area, mine ecc.) e delle armi in campo (presenza delle bombe guidate, difesa c.a. disponibile, info sulle forze attaccanti) la nostra corazzata o comunque quella formazione avevano delle effettive possibilità di salvarsi o di contenere al minimo i danni ?

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....BELLA GENTE (di mare !)....

 

....condividendo pienamente il pensiero del Cte bacchiola....ribadisco anch'io....a mio modesto parere....la speranza che i vertici della Marina e comunque delle Istituzioni TUTTE ad adoperarsi per cercare di preservare da vandali,saccheggi e comunque da "circhi mediatici" le spoglie della nave,ma sopratutto delle salme di coloro che hanno trovato la PACE ETERNA all'interno di quello scafo....le polemiche che ancora oggi si susseguono sui perchè e per come,la R.N. Roma sia stata persa con una grande spesa di esseri umani,a mio modesto parere dovrebbe terminare....!!

....cosa serve "squaqquarare" sulla presunta colpa di tizio e la crudelta di caio ??.... :s05:

....una cosa sola è certa....le vittime che comunque hanno fatto il loro dovere di marinai fino alla fine !!.... :s06:

....guardate un pò se per la Bismarck,o per Pearl Harlbor o la Yamato oppure per tutte le gravi perdite che ci furono in quel triste periodo,se le polemiche continuano in questa maniera ??.... :s12:

....ormai il tempo delle polemiche e delle accuse sono terminate....da parecchi lustri !!....ormai è rimasto solo un tempo....il tempo di ONORARE e RICORDARE tutti coloro che sacrificarono le loro giovani vite per un unico scopo....ONORARE IL GIURAMENTO DI FEDELTA' ALLA LORO PATRIA !!....

 

....BELLA GENTE....invece di puntigliare e polemizzare....fate un opera di bene....divulgate....insegnate....ma sopratutto....RICORDATE alle giovani leve....a coloro che rappresentano il futuro del nostro paese,che....coloro che donarono la loro giovane esistenza,lo fecero per l'ITALIA !!....

 

 

....ONORI A TUTTI COLORO CHE CADDERO....nella speranza che non ci si dimenchi mai di loro !!.... :s67:

 

 

 

 

:s67: Mau

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Visitatore Mattesini

Faccio rispettivamente notare che i due tronconi del relitto della "Roma" sono conosciuti dai francesi, e che pertanto il saccheggio dei cimeli della corazzata, se non è ancora iniziato, lo sarà ben presto, anche da parte di appassionati subacquei di altre nazioni. Quindi, dal momento che i gloriosi morti saranno disturbati, sarebbe bene che anche noi ci preparassimo a raccogliere qualcosa, prima che ogni cimelio o materiale prezioso recuperabile finisca all'estero. Quanto verrebbe recuperato può essere utilmente sistemato in un museo, o in qualcosa di simile. Sperò, a questo punto, che la Marina si dia da fare.

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Visitatore Etna

D'accordo su tutta la linea Mauri.

Però non posso fare a meno di pensare che il relitto giace in acque internazionali e quindi in base alle norme di diritto di riferimento, a cosa,l'Italia, si può appellare per evitare sciacallaggi?

Nulla potendo fare in tal senso,pur essendo dell'opinione di lasciare intonso quel reliquiario,ma a questo punto forse sarebbe più giusto che fosse l'Italia a fare qualcosa.

Il problema ( e figuriamoci se da noi non diventi un problema ogni cosa) dove reperire i fondi per una operazione dai costi estremamenti alti?

Forse l'unica sarebbe (tanto per cambiare) rivolgersi a qualche organizzazione di volontariato,visto che da noi prolificano.

ETNA

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Faccio rispettivamente notare che i due tronconi del relitto della "Roma" sono conosciuti dai francesi, e che pertanto il saccheggio dei cimeli della corazzata, se non è ancora iniziato, lo sarà ben presto, anche da parte di appassionati subacquei di altre nazioni.

 

Però non posso fare a meno di pensare che il relitto giace in acque internazionali e quindi in base alle norme di diritto di riferimento, a cosa,l'Italia, si può appellare per evitare sciacallaggi?

 

Mi permetto di far notare che - in base ai miei ricordi di diritto marittimo dei tempi dell'università - il relitto di un'unità da guerra, anche se affondata, rimane di proprietà del paese di origine. A questo proposito, penso sia interessante leggere cosa è riportato nel sito "KBismarck.com" al link

http://www.kbismarck.com/wreck.html

relativamente alle "Legal and Ethical Considerations".

In ogni caso, vedrò di approfondire gli aspetti giuridici (Magari Marat o GM Andrea mi possono dare una mano...) e riferirò appena possibile.

 

Maurizio

 

 

EDIT

Due link sull'interpretazione della legge statunitense relativamente a quanto sopra sono reperibili sul sito del Naval Historical Center:

http://www.history.navy.mil/branches/org12-7m.htm

http://www.history.navy.mil/faqs/faq28-1.htm

 

EDIT2

Sempre cercando in rete, ho trovato un volume della casa editrice Giuffrè (specializzata per i testi giuridici) dal titolo "La convenzione Unesco sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo.". Purtroppo in rete c'è solo l'indice ( http://www.giuffre.it/servlet/page?_pageid...odVolume=215450 ), da cui però si evince (Capitolo IV - IL REGIME PER I RELITTI DI NAVI MILITARI E DI STATO. PECULIARITA' E PROBLEMI GIURIDICI) che esisterebbe uno "status" preferenziale conservativo, se non di vera e propria immunità, per i relitti di "Navi Militari e di Stato".

Vedrò di approfondire ulteriormente.

Modificato da Alagi
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Visitatore Mattesini

Maurizio, mi sta benissimo che il relitto appartenga all'Italia. Ma trovandosi vicinissimo, nelle acque internazionali, alle coste della Corsica, chi potrà impedire il saccheggio. Che facciamo, mettiamo navi della Marina Militare ad esercitare un completo e continuo costosissimo controllo. E quando le navi non ci sono, i ricercatori di ogni nazionalità (e ce ne sono tanti) vanno sul posto, si immergiono con mini sommergibili, e portano via quello che vogliono.

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Maurizio, mi sta benissimo che il relitto appartenga all'Italia. Ma trovandosi vicinissimo, nelle acque internazionali, alle coste della Corsica, chi potrà impedire il saccheggio. Che facciamo, mettiamo navi della Marina Militare ad esercitare un completo e continuo costosissimo controllo. E quando le navi non ci sono, i ricercatori di ogni nazionalità (e ce ne sono tanti) vanno sul posto, si immergiono con mini sommergibili, e portano via quello che vogliono.

 

Purtroppo non c'è niente da fare: come in tanti altri casi sta alla correttezza dei singoli. Parafrasando il Presidente Lincoln "...Si possono controllare tutti i subacquei per un po' di tempo o un po' di subacquei per tutto il tempo, ma non si possono controllare tutti i subacquei per tutto il tempo..."

Se non altro la legge dovrebbe essere dalla nostra parte.

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(....)

La reazione contraerea delle unità, sempre modesta da parte italiana, anche questa volta non fu adeguata alla situazione. Al momento in cui, alle ore 16.00 del 9 settembre 1943, il cacciatorpediniere “Legionario” avvistò allo zenit gli aerei nemici, ai direttori del tiro che chiedevano di sparare fu ordinato di “aspettare”, e quando il fuoco ebbe inizio con i modesti cannoni contraerei da 90 mm. la “Roma” poté sparare soltanto poche salve prima di essere colpita da una prima bomba.

 

(....)

 

Francesco Mattesini

 

In realtà l'azione contraerea ci fù ma venne inficiata dalla tipica "dottrina di reazione" alla era stata addestrata.

gli elementi che giocarono un ruolo determinante furono l’alta velocità della bomba, dovuta al suo peso di 1.400 kg, e la possibilità di correggerne la traiettoria,elementi che consentivano di sganciare la bomba da una altezza di 5-7.000 metri, e quando si era quasi sulla verticale del bersaglio, sito 80°. Ci si trovava quindi di fronte a un nuovo e sconosciuto tipo di attacco in quanto fino al 9 settembre 1943, le bombe venivano sganciate da una altezza di 3-3.500 metri e su un sito di 60° (angolo compreso tra il piano orizzontale della nave e la congiungente nave-aereo). L’incarico di attaccare la Roma fu affidato al migliore equipaggio, che era costituito dal pilota sergente Kurt Steinbor, dal puntatore sergente Eugen Degan, da un marconista e da un addetto alla mitragliera.

Alle 15.15 il comandante in capo delle Fnb avvistò una formazione di bombardieri in avvicinamento e identificò che erano tedeschi. L’ammiraglio Bergamini, dato l’elevato numero di aerei e l’alta quota a cui volavano - che consentiva di fare solo un fuoco di interdizione, poiché i nostri cannoni dovevano sparare con il massimo alzo - e data la maggiore potenza delle mitragliere tedesche e l’elevato numero di aerei, decise di non catapultare gli RE 200 perché avrebbe significato mandarli, inutilmente, incontro a una morte sicura. Alle 15.16, un minuto dopo l’avvistamento, fece alzare il segnale a bandiere P3, che significava “Posto di combattimento – pronti ad aprire il fuoco”, dette inoltre l’ordine di zigzagare e diradarsi. Alle 15.37 i primi cinque aerei volavano a una quota di 6.500 metri e avevano superato il sito di 60°, in cui avrebbero dovuto sganciare le bombe. Vennero perciò considerati in allontanamento.

Non sussistevano quindi elementi tali da far giudicare, come un’azione ostile, il loro volo e quindi permettere al comandante in capo di dare l’ordine di “aprire il fuoco”. Ma proprio in quel momento venne sganciata la prima bomba. Fu subito ordinato: “Aprite il fuoco” e i nostri cannoni antiaerei da 90/55 aprirono il fuoco. Si ritiene che un aereo tedesco sia stato abbattuto. Alle 15.42 l’aereo pilotato dal sergente Steinborn raggiunse la Roma sul lato dritto, il sergente Degan sganciò la prima bomba che colpì la nave al centro-poppa di dritta tra i complessi antiaerei n° 9 e n° 11. La bomba attraversò la nave e scoppiò in mare poco al di sotto della chiglia. Si apri una falla che provocò l’allagamento del locale caldaie e motrici di poppa, le eliche dell’estrema poppa si bloccarono, la velocità della nave si ridusse da 22 a 16 nodi.

L’ammiraglio Bergamini ordinò di alzare il segnale a bandiere V16 (a tutti: riducete la velocità a 16 nodi); si portò, insieme all’ammiraglio Caraciotti sulla aletta di plancia di dritta per osservare il punto in cui la Roma era stata colpita. Alle 15.52, mentre la Roma, zigzagando, faceva una accostata di 60° a sinistra, l’aereo pilotato dal sergente Steinborn sorvolò di nuovo la corazzata e sganciò la seconda bomba che colpì la nave sul lato sinistro nelle vicinanze del torrione corazzato, dove si trovavano anche le plance ammiraglio e comandante. La bomba si infilò tra il torrione corazzato, la torre n.° 2 dei cannoni da 381/52 e l’impianto dei cannoni da 152/55 di prora a sinistra. Scoppiò nell’interno dello scafo provocando la deflagrazione del deposito munizioni dei 152/55 e, per “simpatia”, la deflagrazione del deposito della torre n.° 2 che venne lanciata in aria. Allo stesso tempo si aprì una falla e l’acqua allagò il locale motrici che si bloccarono. Si bloccarono pure i comandi del timone e quindi la nave proseguì per abbrivio nella sua accostata di 60° gradi a sinistra.

Dalle viscere della nave si elevò una grande colonna di fiamme e fumo alta 400 mt, che avvolse il torrione corazzato provocando la morte di tutto il personale che vi si trovava. La corazzata sembrò sollevarsi, ricadere in mare, e si inclinò sul lato di dritta. Le riservette antiaeree, che si trovavano nelle vicinanze del torrione, si incendiarono, le munizioni presero fuoco, i proiettili vennero lanciati a 360°, ferendo e uccidendo molti marinai. Il comportamento del personale della Roma fu esemplare, come risulta da tutte le testimonianze dei superstiti. Moltissimi furono gli episodi di abnegazione per salvare i compagni feriti, così come fu encomiabile l’opera degli ufficiali e sottufficiali che, con la loro sicurezza e tranquillità, riuscirono a riportare e mantenere la calma e l’ordine, specie nelle zone colpite. Molti persero la vita pur di salvare i compagni che erano rimasti intrappolati in alcuni locali.

Ed è proprio questo che dobbiamo ricordare.

Non importi che si recuperi o meno il relitto, non importa avere i dati della sua posizione.

Importa solo sapere che laggiù da qualche parte riposano 1.393 Uomini che hanno onorato sino alla fine il loro esssere marinai d'Italia.

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Visitatore Mattesini

Complimenti Xabaras. Veramente una bellissima ricostruzione dell’attacco che portò all’affondamento della "Roma". Troverai , sempre estratta dal mio libro “La Marina e l’8 settembreâ€, la mia ricostruzione nel sito "L'affiondamento della N.b. Roma".

 

Totiano, forse sarebbe il caso di riunire le due esposizioni in unico sito.

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Grazie a Mattesini e Xabaras per le dettagliate informazioni.

Quanto ai relitti ritengo che quando sono disgraziatamente scoperti dagli sconsiderati e disgraziatamente accessibili debbano essere protetti dalle profanazioni in modo attivo. Non credo sia sufficiente appellarsi verbalmente al rispetto e poi lasciare le cose al loro destino, permettendone di fatto lo scempio senza prendere concreti provvedimenti, anche solo minimi, come ad esempio nel caso del Veniero.

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....BELLA GENTE (di mare !)....

 

....come ha esternato il Sig. Mattesini,il compito di tutela della R.N. Roma,"teoricamente" dovrebbe spettare alla Marina....a mio modesto parere no !!....caro Sig. Mattesini....a volte leggo nei sui interventi che i Suoi pensieri inerenti i fatti storici,gira che ti rigira,"cascano" sempre tra le "braccia" della Marina....!? :s07:

....Lei è risaputo che sia un preparatissimo storico,ma....mi viene spontaneo chiederLe come mai,alla fine del "succo" dei suoi pensieri che condivide con noi,quasi sempre....non sò come....mi dà l'impressione che Lei "punti" sempre in un certo modo il dito contro la Marina....di ieri....e in parte di oggi....?? :s19:

 

....noi siamo quì....a croigiolarci dietro ad uno schermo di computer....a ridere e a scherzare....a volte a polemizzare sull'operato di prima e di oggi....ma alla fine....che ne sappiamo noi fino in fondo di tutte le varie vicissitudini della Marina ??....in passato perchè c'è stata la guerra....poi l'armistizio....poi il patto di Versavia,poi ancora bin laden....e oggi ??....oggi ci sono i tagli delle finanziarie,i vertici che molto spesso vengono rinnovati "coattamente" perchè quel tal Ammiraglio ha votato da una parte,piuttosto che dall'altra,oppure il Ministro di turno che ha simpatie per un'altro (vedi la vicenda del Generale della Guardia di Finanza)....siiii....noi siamo tutti bravi a puntare il dito e a esternar pensieri,ma....alla fine le nostre chiacchere rimangono sempre e solo "aria fritta" !!.... :s06:

 

....coloro che invece giacciono nelle profondità marine,il più delle volte vengono dimenticati....perchè abbiamo perso una guerra,perchè erano dei poveri fascistoni,perchè intanto ormai sono morti e i pesci se li sono mangiati,perchè Mussolini e morto e ora invece c'è prodi....!! :s05:

 

....Sig. Mattesini....lo dico a Lei che considero una persona estremamente colta e sicuramente più intelligente di me....come lo ripeto a TUTTI....Cari amici....l'unica azione di "volontariato" che noi possiamo,nel nostro piccolo fare,è una sola....non dimenticarci di tutte quelle giovani vite....cercare nel nostro piccolo di "tramandare" a qualcuno....non le polemiche (che uccidono nuovamente e basta !!),ma la memoria....il ricordo che a quel tempo,quei giovani avevano nel loro cuore solo un pensiero....quello di rendere un servigio alla loro Patria....a costo della vita !!....pensateci un attimo....quanti di noi oggi riuscirebbero veramente a fare il loro dovere fino alla fine....anche a costo di sacrificare la loro vita ??....

 

....io penso che a "parole" tutti saremmo capaci,ma poi....nel momento della verità....quanti si dispererebbero ??....quanti piangerebbero ??....quanti rimarrebbero paralizzati dalla paura ??....tanti !!....me compreso !!....siamo esseri umani,non droidi....abbiamo un anima,non un circuito integrato....siamo cresciuti nel benessere e nella modernità....ci hanno insegnato che la vita ha un grande valore....a quel tempo....anche,ma con una piccola differenza....a quel tempo c'era la guerra !!....quanti di voi ha visto la guerra in faccia ??....quanti di voi hanno visto schizzare il sangue del vostro vicino sulla vostra faccia ??....

....penso che questa cosa posso dire di averla provata....e molti di voi lo sanno !!.... :s06:

....l'ho cercata di cancellare "di forza" dalla mia memoria,ma....putroppo quando leggo o vedo alla tv certe cose....inesorabilmente ritorna....!!

....chi mi era a fianco era un bersagliere....di 19 anni....come me....e finchè la morte non ti fa sentire il suo respiro gelido vicino....non si può capire fino in fondo cosa significhi....amare la vita !!.... :s19:

 

....Sig. Mattesini....e comunque tutti voi cari amici....meditate su certi principi....su certi valori....lasciate perdere le polemiche (vi garantisco che io volendo ne avrei da fare tante !!)....non puntigliate su certi particolari che alla fine possono scatenare ulteriori polemiche sterili....impegnatevi a far conoscere il valore di coloro che hanno creduto fino alla morte,che erano ITALIANI....e ne erano FIERI....FIERI di aver fatto il loro dovere di soldati....senza polemizzare !!....impegnatevi a tramandare la storia non nei suoi risvolti politici,ma a fare in modo che le future generazioni (come vorrei ricordarvi è successo per le nostre),trovino nei "vecchi" (nel senso di noi ancora giovani,ma di una o più generazione "dopo" !!),qualcuno che ricordi ed insegni a loro che un tempo ci furono delle guerre....e ci furono tanti giovani che persero la propria vita....giovani come i nostri ragazzi....ma con una differenza....i nostri vivono nella "bambagia"....loro invece....vivevano sotto le bombe !!.... :s12:

 

 

 

:s67: Mau

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Visitatore Mattesini

Non capisco le esternazioni nei miei riguardi di Erich Toop U 552. Forse ha capito male, e cercherò di non offendermi. Io non punto il dito contro la Marina di ieri e di oggi, mi limito a raccontarne gli avvenimenti secondo il mio giudizio, che può essere condiviso o meno. Sta ai lettori stabilire se dico la verita oppure no.

 

Riguardo alla Roma, dal momento che mi è stato detto in queste discussioni che il relitto appartiene all'Italia anche se si trova in acque internazionali, mi è sembrato giusto affermare che in questo caso spetterebbe alla Marina di andare a ricercare i cimeli della Roma, a meno che si preferisca aspettare, in modo che altre organizzazioni che non desiderano altro, si facciano finanziare per saccheggiarla.

 

Dove stà in questo mio intervento l'animosità nei confronti della Marina?

 

Quanto poi alla guerra, quando è scoppiata avevo 5 anni e quando è finita 10, e i ricordi dei bombardamenti e dei cannoneggiamenti, prima ad Arezzo e poi in Casentino, sulla Linea Gotiva dove eravamo sfollati dopo il bombardamento a tappeto di Arezzo del 2 dicembre 1943, sono rimasti nella mia memoria, assieme alle fughe per i monti dietro mio Padre, un militare, ricercato dai nazi-fascisti perchè tra il giugno 1940 e il 12 settembre 1943, quando ricevette dal colonnello Montezemolo l'ordine di lasciare Roma per darsi alla macchia, era in servizio al SIM in qualità di Capo Disegnatore del Comando Supremo.

 

E risparmio la descrizione delle paure causate dagli interventi continui dei fascisti di Rassina e delle bande rosse partigiane del Pratomagno.

 

Ho visto, i corpi di quattro notabili di Castel Focognano (tra cui il farmacista, il dottore e un proprietario terriero con il suo fattore) fucilati presso il cimitero del paese dalle bande rosse del comandante Wladimiro, e un autista italiano, al servizio dei tedeschi, portato al guinsaglio davanti al cavallo di Wladimiro, e poi da questi giustiziato dopo avergli fatto percorrere vari chilometri attraverso i monti.

 

E per ritorsione da parte dei tedeschi, seguì l'impiccagione, sulla strada, sotto le finestre dell'appartamento in cui abitavo con la mia famiglia, di quattro partigiani da parte dei tedeschi, catturati dopo un rastrellamento. In attesa di impiccarli i soldati tedeschi (non delle SS) avevano messo al muro con le mani alzate tutti gli uomini del paese, per poi rilasciarli dopo interrogatorio.

 

Mio padre si salvò perchè nascostosi, assieme ad altri 15 uomini quasi tutti militari sbandati, in una angusta piccionaia, la cui entrata, in alto nella stanza della cucina, era stata nascosta da un quadro della Madonna, e dove restò per ben un mese, nel giugno-luglio 1944, fino all'arrivo degli inglesi.

 

Come si vede caro Topp anche io ho sulla guerra tragici ricordi. Ricordo poi che sono stato in servizio allo Stato Maggiore dell'Esercito per ben 41 anni, e che sono da moltissimi anni uno dei principali collaboratori degli Uffici Storici della Marina e dell'Aeronautica.

 

Perdonate lo sfogo. Cordialmente,

 

Francesco Mattesini

Modificato da Mattesini
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... mi limito a raccontarne gli avvenimenti secondo il mio giudizio, che può essere condiviso o meno. Sta ai lettori stabilire se dico la verita oppure no.

Condivido l'impostazione di Mattesini. Penso che le argomentazioni per quanto appassionate possano coesistere col rispetto prima di tutto di che ebbe a soffrire di certi avvenimenti e di qualsiasi partecipante alla discussione medesima.

Sono membro di un paio di associazioni storiche statunitensi; in quel ambiente, anche a livello accademico si discute ancora senza reticenza o retorica alcune se nel 1876 sul Little Big Horn Reno abbia fatto bene a fermare la carica nella vallata o se Benteen sia arrivato troppo in ritardo. Senza contare l'analisi di balistica e di antropologia forense, degna di CSI, a cui è stato sottoposto anche di recente il campo di battaglia con quel che ne consegue. Tutto questo col massimo rispetto ( e lì non si scherza perchè entrano in gioco anche i Nativi con possibili contrapposizioni etniche ) e la massima passione degli storici ed interessati coinvolti. Tra l'altro ad ulteriore esempio nell'esame del campo di battaglia sono stati utilizzati sotto l'egida del Servizio Nazionale dei Parchi Nazionali sia gli studiosi (Università) privati che i volontari competenti. Chiedo scusa per l'annotazione personale su un forum pubblico ma ho citato questo esempio per significare che secondo me qualsiasi argomento può essere affrontato col massimo rispetto e senza ferire i sentimenti o i ricordi delle persone coinvolte e senza rinunciare alla discussione.

Insomma condivido in pieno l'approccio anglosassone (ma anche israeliano ... andate a vedere come discutono apertamente di Tzahal, e non mi sembra che siano militarmente sprovveduti... ) con cui si riesce a parlare e approfondire qualsiasi questione sempre "insieme" e mai "contro" il tutto senza timori e in un clima costruttivo e anche cameratesco.

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riporto il pos messo nella discusione relativa all'affondamento della roma

 

ciao a tutti,

oggi il quotidiano LA STAMPA (mercoledì 24 ottobre ) dedica un'intera a pagine alla nave da battaglia Roma dal titolo

"SULLE TRACCE DELLA CORAZZATA DEGLI EROI" - Spedizione del ministero della difesa per trovare la nave simbolo della Marina al largo della Sardegna

3 domande al figlio dell'ammiraglio Bergamini: "Vorrei posare una corona sulla tomba di mio padre"

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...." Trovate la Corazzata Roma!"...L'ordine sarebbe stato impartito direttamente dal ministro della Difesa Arturo Parisi.......

Questo recita l'articolo de "LA STAMPA" di oggi....

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Gent.le Sig. Mattesini....

 

....non capisco perchè avrebbe dovuto offendersi a seguito di alcuni miei pensieri personali....non credo di averla offesa in qualche modo....ho semplicemente pensato che forse per qualche motivo poteva in un certo qual modo serbare una sorta di dissenso nei confronti dei vertici passati (e forse anche attuali ?) della Marina....??

....ovviamente....se Lei si ritiene una persona suscettibile a qualunque tipo di pensiero diverso dal Suo....allora capisco il "cercherò di non offendermi"....

 

....l'averLe esternato un mio umile dubbio inerente a certe Sue affermazioni (e sottolineo "Sue affermazioni"),dove in più occasioni all'interno del forum (sopratutto nella sezione "storia"....tipo "la battaglia di Capo Mapatan"....e comunque in altri Suoi interventi),Lei ha esternato pensieri personali inerenti ad eventuali "errori" strategici e politici,affermando che i "capi" avevano sbagliato su certe scelte tattiche in fase di determinate operazioni navali....

 

....forse a Lei piace confrontarsi con persone che dato il Suo "peso" di storico,la rispettano in toto e mai si permetterebbero di mettere in discussione (vorrei rammentarle le "bagarre" tra Lei e altri che si sono permessi di esternarLe opinioni diverse....sia su Betasom,che in altri forum della rete) le Sue ricerche e le Sue opinioni....??

 

....il Suo aver servito all'interno dello S.M. dell'Esercito,allora la potrà aiutare a ricordare un Generale diventato per tempi famoso....il Gen. Angioni....chieda a lui se si ricorda di quel bersagliere che ho citato....chieda a lui se avrei diritto a polemizzare anch'io sull'operato di quei tempi....e chissà....forse,considerati i tempi di cui parlo....potrei polemizzare anche contro di Lei....se all'epoca c'era "dentro"....!?

....ma poi....cosa rimarrebbe ??....nulla....a parte alcune lapidi in un camposanto....(lasciamo perdere và !!)

 

....Gent.le Sig. Mattesini....ritengo nella mia enorme ignoranza,di terminare qui questo scambio di opinioni (che comunque non potrebbero mai trovare un punto di accordo,in quanto la mia scarsa dialettica,non riuscirebbe a star dietro ai Suoi pensieri),alla luce del fatto che sicuramente non sono riuscito a spiegarmi nel modo giusto con i miei interventi (putroppo la mia "bassa cultura" mi limita anche in questo)....a mio modesto parere,continuare,porterebbe a sterili discussioni,che forse potrebbero anche degenerare,a scapito solo del forum e dei suoi utenti....

 

....scusandomi con Lei per il mio non saper parlare e confrontarmi più di tanto,Le auguro un sereno proseguo....

 

:s67: Mauro

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Buongiorno Sig. Mattesini,...

Mi permetta di spendere una parola in favore di Eric Topp..

Nessuno mette in dubbio che Lei sia una gran brava persona ed un grande storico,..

ma volevo dirle che in questo nostro Forum,...siamo qui per imparare e per esternare il nostro pensiero e sapere,...quindi, qui si discute e bisogna accettare anche il pensiero delle altre persone, che sicuramente ne sapranno meno di Lei,...ma non e' motivo di cercare il litigio...

Mi scusi sa,...rimaniamo Amici!!

 

BERILLO

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Visitatore Mattesini

Vorrei rispondera a tutti, dal momento che non mi sono mai tirato indietro quando mi è stata chiesdta una opinione o di intavolare una discussione. Putroppo non posso farlo. Ho avuto uno scambio di opinioni con i moderatori, che mi anno cicchettato per alcune mie gaf (perchè io sono un tipo impulsivo e di gaf ne commetto spesso per il mio caratteraccio), e di conseguenza mi sono preso un periodo di riflessione.

 

E' stata una bella esperienza, ed anche divertente.

 

Saluto tutti.

 

Francesco Matte antipaticoini

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Caro Mattesini (mi indichi il titolo che preferisce: Dott., Prof, Sig. o semplicemente Francesco),

che io non Le sia simpatico è apparso subito chiaro dalla vecchia discussione sulla Nave Bianca. Che male c'è? Porei dire la stessa cosa, ma non la dico. Perchè non vera!

A modo mio La stimo, è un vero duro, perchè se non altro porta avanti un suo pensiero irremovibile e granitico su qualsiasi cosa. Lei sa tutto. Ha i documenti su tutto. Una discussione può solo concludersi dicendo a Lei di sì, anche quando tutto è contro di Lei. Si inalbera subito e talvolta sembra quasi che desideri ad ogni costo un battibecco. Basta saperlo.

In tutto questo, però, La devo ringraziare perchè per lo meno non fa morire le discussioni. Le tiene vive, con delle pagine(o meglio degli hard disc) intere supermegaiperparticolareggiate, che hanno fatto aumentare in casa mia il consumo del caffè in modo stellare.

Tutto questo però, e mi dispiace dover andare fuori topic in questo spazio dedicato alla Corazzata Roma, va contro a tutto ciò che si dice del nostro malconcio paese e della nostra malconcia democrazia: fortunatamente possiamo ancora dire quello che pensiamo!!!!!Bene vengano quindi le pseudo liti tra noi, dimostrano, in fondo, che viviamo ancora in un paese libero. Libero e felice grazie anche al sacrificio di chi andò in guerra e non tornò più.

Ma questa è un'altra storia, torniamo a parlare della Nave Roma che è meglio!

ciao, andyfire

 

P.S. Se rimango dietro ad un nickname è perchè la mia posizione di vita non mi permette fino in fondo di dire ciò che mi pare. Secondo i punti di vista, potersi firmare con nome e cognome potrebbe essere considerato un privilegio e non un gesto di estremo coraggio!

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@Franco Mattesini e a Tutti

 

Il prb è capire il targhet del forum e lo spirito che lo anima..........ad esso ci rapportiamo nel rispetto delle "regole di ingaggio" che sono ben chiare e palesi atutti. Siamo tutti noi onorati della sua presenza ma lei deve anche fare uno sforzo per comprendere chi sta dall'altra parte dello schermo. Lo scopo di questa comunità variegata, spesso difforme nelle estrazioni sociali , culturali e politiche, è quello di condividere, conoscere, gioire, divertirsi, approfondire, tutti assieme diventando parte costruttiva e positiva di questa scommessa che è BETASOM, pur nel rispetto delle reciproche differenze. Anzi vorrei dire che sono proprio le differenze che sono il fiore all'occhiello perchè permettono di rendere la nostra comunità un laboratorio che difficilmente si riuscirebbe a creare al di fuori della rete nella vita di tutti i giorni. Il suggello è la conoscenza reciproca " de visu" che abbiamo modo di coltivare grazie ai periodici incontri, la possibilità di creare amicizie concrete e reali, la possibilità di conoscere ed apprezzare gli altri nelle loro differenze senza barriere e pregiudizi di sorta. In un prcedente post si parlava dello spirito di Betasom.........A mio avviso è questo lo spirito che si deve coltivare: il conoscersi, il valorizzare il dialogo e l'amicizia , la disponibilità a cpmrendere senza pregiudizi le ragioni altrui, il saper ascoltare prima ancora del parlare. E' questo il laboratorio Betasom.

 

Visto l'argomento trattato, le polemiche in atto con le conseguenti incomprensioni, le " cicchettate " come dice Franco Mattesini,

vorrei riportare alcuni stralci della presentazione fatta in sezione storia :

 

".............Personalmente riteniamo presenti all'interno di Betasom tante persone molto più preparate di chi scrive.

 

Questa sezione rappresenta molto per una comunità come la nostra che, seppur eterogenea per quanto riguarda esperienze, interessi e opinioni politiche, individua nella conoscenza dei fatti e nel principio del "non dimenticare" obiettivi primari da sviluppare e portare avanti. ..........,............. una visione e uno studio per così dire super partes, associato ad uno sforzo documentale. In questa sezione spesso abbiamo avuto posizioni anche contrapposte e accese discussioni su temi ancora delicati e controversi dove la passione e i convincimenti personali si sono scontrati con la necessità di mantenere una forma e anche, se vogliamo una sostanza, che si mantenesse entro i binari e i limiti imposti da un mezzo comunicativo, il forum e la scrittura, che se non correttamente utilizzato porta a incomprensioni e a comportamenti non consoni se non incompatibili con le linee guida di Betasom.

 

Siamo convinti che la storia debba essere affrontata, in quanto tale, partendo da documenti e fatti scientificamente inconfutabili e oggettivamente dimostrabili tali da stimolare, solo allora, le opinioni e considerazioni personali che poi sono il frutto interpretativo derivante anche dalla propria cultura e dalle proprie esperienze intellettuali e di vita reale. In quest'ottica, quindi, ci poniamo non solo nell'affrontare la moderazione ma anche, a partire da noi stessi, nel mettere in discussione luoghi comuni e certezze a volte tutte da dimostrare. E contemporaneamente a tutti chiediamo uno sforzo cognitivo ed intellettuale che valorizzi al massimo l'aspetto conoscitivo e dialettico e che porti ad un confronto serio e privo di luoghi comuni; un confronto fatto di apertura mentale senza pregiudizi e rispettoso delle opinioni altrui.

 

Vogliamo porre anche l'accento sulla necessità da parte di tutti gli utenti di rispettare i diritti legali di testi, foto, e altra documentazione eventualmente prodotta sul forum, indicando sempre le fonti, l'autore e siti web da cui sono estrapolati. Sarebbe anche opportuno (e segno di maturità ) fornire, ove possibile, nelle discussioni riferimenti bibliografici cui fare riferimento per i possibili approfondimenti. Altresì vorremmo stimolare tutti all'elaborazione e alla produzione di materiale individuale.

 

................................

 

E' evidente che per non far rimanere allo stato di utopie tali propositi, non serve soltanto l'impegno dei Moderatori o del Consiglio Direttivo, ma soprattutto la partecipazione attiva e consapevole di tutti gli utenti di Betasom. Confidiamo, quindi, nella vostra partecipazione attiva e matura per far crescere ulteriormente tale sezione e renderla fiore all'occhiello della nostra comunità ; un biglietto da visita per gli utenti della rete e per gli appassionati della materia e soprattutto un "luogo della memoria" per conservare e mettere a disposizione di tutti il patrimonio di conoscenze e ricordi della marineria italiana, non solo militare ma anche mercantile. Vi ringraziamo fin d'ora di tutto l'aiuto che saprete dare e anche della pazienza che magari dovrete sopportare.

 

............................

 

Per ultimo non possiamo che fare nostre le parole del Reduce Minelli, da noi incontrato all'ultimo Raduno Nazionale ... "Siate orgogliosi di essere Italiani", a cui aggiungiamo il conforto di ciò che ci accomuna e la ricchezza delle nostre diversità """""

 

 

 

Ritornando a noi , cerchiamo quindi di comprendere ed assimilare le necessità del forum e della comunità, nel rispetto di regole sostanziali che sono da guida a tutti noi, nessuno escluso. facciamolo con umiltà e con spirito positivo, privilegiando sia la crescita personale che quella complessiva , " IN OGNI SUA COMPONENTE" , della comunità BETASOM. Ne saremmo arricchiti .

 

Sandro

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Visitatore Mattesini

Sonar a perfettamente ragione. Ci sono delle norme che vanno rispettate. Io ho sbagliato e ne chiedo scusa alla redazione e ai moderatori.

 

Andyfire, non sono Professore, come ho detto più volte. Per quanto riguarda l'antipatia nei suoi riguardi, non esiste assolutamente, come non esiste nei riguardi degli altri miei contestatori. Io discuto con tutti, a volte calorosamente, e il mio pessimo carattere, ma tutti hanno la possibilità di contestarmi, e un loro diritto.

 

L'animosità è una cosa, l'antipatia non mi appartiene, se non contro qualcono ha fatto nei miei confronti dichiarazione fortemente offensive e denigratorie. Non credo che ciò sia avvenuto in questa sede.

 

Quanto al fatto che voglia avere sempre ragione, io mi impegno a discutere soltanto su argomenti di cui ho la matematica certezza di non sbagliare. Posso anche illudermi, ma questo è il mio pensero.

 

Cordiali saluti

 

Francesco

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Cmq vorrei solo dire che, anche nel caso della Roma (e annessi e connessi), forse si tende a cadere sempre nell'abitudine italiana della cosiddetta "vulgata" (come nel caso di Cefalonia, per citare un altro esempio).

 

Molti racconti "underground" di quale fosse il reale stato d'animo, la prontezza al combattimento ed il livello di disciplina, a bordo della Roma in quelle ore, non so perchè ma non vengono mai "valorizzati".

 

Mi fermo qui, perchè non vorrei urtare alcuna suscettibilità...

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Premetto che in un mese di partecipazione al forum ho preso ben tre cicchettoni dai moderatori. Per alcuni aspetti rimango delle mie convinzioni ma chiedo scusa al direttivo e a tutti i partecipanti per i problemi e le incomprensioni create, dovute anche al fatto che dallo scritto non può trasparire l'animo di chi posta... Una semplice battuta - scherzosa, ironica, di nessun valore - può essere sentita come un attacco personale quando invece lo scopo era ben altro...

 

Siamo tutti appassionati di storia militare. Tra di noi c'è chi lo fa per mestiere, chi per passione, chi ne sa di più e chi meno... Rappresentiamo un'estrema minoranza... siamo guardati come una banda di "pazzi" - se non peggio - a cui piace parlare di "anticaglie" senza alcun valore invece che di calcio o delle ultime trombate delle veline di turno... e allora preserviamoci!!!... abbassiamo i toni (l'invito ovviamente vale anche in primis per il sottoscritto), smettiamola di punzecchiarci e se mai avremo occasione di incontrarci diamoci una pacca sulla spalla dicendo: «Guarda che la tua ricostruzione dell'affondamento della nave da battaglia Roma o della battaglia dell'Isola degli Orsi, non mi convince... ma va bene lo stesso»......

Modificato da walter leotta
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Se Mattesini abbandona il forum o si mette semplicemente in ascolto,l'intero forum perde una risorsa importante e di prestigio.Questa è ovviamnte la MIA opinione,ma tutti stiamo esprimendo semplici opinioni.

 

Non è vero "Erich Topp" che sei ignorante,sprovveduto ecc,la tua è solo una tecnica retorica usata,per non dire abusata e consumata.Io,quando scrivi,ti leggo con molto interesse e anche forte condivisione( penso alla tua posizione circa il relitto della Roma e non solo).

 

Vorrei semplicemente continuare a leggere i tuoi contributi e guardare la tua bellissima collezione di foto,come vorrei continuare a leggere i documentati interventi dello storico Mattesini.

 

Se poi dagli interventi esce qualche castroneria o qualche tono sopra o sotto riga,e può accadere agli umani,immagino che tutti gli iscritti al forum siano sufficientemente dotati di difese immunitarie,o no ?

 

Dai ! abbassiamo le insegne e continuiamo ad alimentare i temi che ci appassionano.massimo bernazzi,siena.

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Ok, ci siamo capiti e scusati! Ma questo topic deve assolutamente continuare a parlare dell'argomento della Corazzata Roma, il resto è tempo perso o da trasferire su altri tread. Mi sto quindi appellando ai moderatori ed ai frequentatori tutti!

Come avrete capito è un momento molto importante, delicato. Ci sono 1393 famiglie coinvolte in questa faccenda. Rispettiamole. E' il momento di capire ed imparare. Pochi sono i maestri in questa vicenda, molto pochi. Non rendiamo loro la vita impossibile, altrimenti scappano!

Per favore non quotatemi nè insultatemi, si perderebbe tempo e spazio

Senza offesa,

ciao, andyfire

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allora ritornando a parlare delle operazioni di ricerca... quello che è strano è che la Marina Militare non abbia dato notizia dell'operazione .... sul sito ufficiale non ho visto nulla....a questo punto c'è da chiedersi la veridicità della notizia data da LA STAMPA anche se penso che se il quotidiano torinese abbia deciso di dedicare un'intera pagina vuol dire che non si tratta di una bufala...

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Visitatore Etna

Anche se non richiesto mi permetto solo di osservare che il dibattito sulla "storia" in genere è foriero di dialettica accesa.

E in esso vi è il sale della cultura e della saggezza. Un dibattito accesso è sicuramente stimolante.

La conditio sine qua non, è che si mantenga in toni di reciproco rispetto.

Del resto (sfondiamo l'ennesima porta aperta ) siamo liberi di pensarla ognuno come meglio ci aggrada.

Mi spiacerebbe davvero tanto non poter leggere in queste pagine,le parole competenti,serie e professionali di persone così.

Con stima

ETNA

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Anche se non richiesto mi permetto solo di osservare che il dibattito sulla "storia" in genere è foriero di dialettica accesa.

E in esso vi è il sale della cultura e della saggezza. Un dibattito accesso è sicuramente stimolante.

La conditio sine qua non, è che si mantenga in toni di reciproco rispetto.

Del resto (sfondiamo l'ennesima porta aperta ) siamo liberi di pensarla ognuno come meglio ci aggrada.

Mi spiacerebbe davvero tanto non poter leggere in queste pagine,le parole competenti,serie e professionali di persone così.

Con stima

ETNA

Ci mancherebbe. Ci vuole ed è importante. la bellezza della vita è proprio la differenza di idee e convinzioni. Queste ci fanno crescere e migliorare. Il rispetto deve essere però posto al primo posto, rispetto per le idee diverse, diverse opinioni e culture. Io penso che questo arricchisca anche chi legge passivamente (come faccio io spesso e volentieri), ma è comunque presente.

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Visitatore Mattesini

Nel sito “fondali.it†si afferma che “la Marina ha da sempre difeso il punto in cui giacce il relitto†della “Romaâ€, e che lo stesso socio di Bill Gates, aiutato da tre esperti italiani, lo scorso hanno ha tentato senza riuscirvi di trovare la corazzata che, secondo notizie fornite da un produttore cinematografico tedesco, accompagnate da due immagini poco chiare del relitto riprese con un sonar a scansione laterale, “provenienti dagli archivi tedeschi†[sic], si troverebbe nelle coordinate 41°07’52†Nord e 08°37’, 44†Est, a poco più di 13 miglia a nord di Castelsardo.

Sulla base di queste informazioni sembra che la Marina italiana abbia inviato nella zona due navi, tra il 22 e il 26 settembre.

 

Alcuni anni fa, mentre lavoravo sull'affondamento della "Roma", discutendone all’Ufficio Storico con l’allora Direttore, ammiraglio Valentini, e mettendo i punti sulla carta in base alla relazione (accompagnata da un grafico da me pubblicato) della corazzata “Vittorio Venetoâ€, che assistette all’affondamento della Roma, questo affondamento è riportato a nord dell’isola Asinara, quindi verso la Corsica; per cui non comprendo il motivo di effettuare una ricerca in una zona arretrata del Golfo dell’Asinara tanto vicina alle coste della Sardegna.

 

Sono queste le informazioni fasulle che servono a mettere fuori strada.

Modificato da Mattesini
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Ho letto finalmente con calma la pagina della STAMPA di mercoledì.... versione cartacea

 

allora tutte le notizie vengono date con il condizionale e ciò spiega il titolo "Operazione segreta" apparso sulla versione in internet

 

....... «Trovare la corazzata Roma: l'ordine sarebbe stato direttamente impartito dal ministro della Difesa»............«Da La Spezia sarebbero salpate le navi... ».... «Ad attendere il risultato della missione (pare sia stato fissato il termine di venerdì).........»

 

Ma sul fatto che ci sia un'operazione in corso è certo Pier Paolo Bergamini, figlio dell'ammiraglio . Alla domanda «Comandante che pensa dell'operazione "Trovate la corazzata ROma"? ... risponde

BISOGNA PORTARLA A TERMINE. MA SE IL RELITTO RIPOSA SU UN FONDALE DI 100-150 METRI E' BENE CHE LA SUA POSIZIONE ESATTA NON SIA DIVULGATA: E' UNA PROFONDITà RAGGIUNGIBILE DAI SUBACQUEI CHE POSSONO ESSERE TENTATI DI SPOGLIARE IL RELITTO. SE INVECE SI SCENDE A 300 METRI, ALLORE PUò' ESSERE RESA NOTA. IN QUESTO MODO SI POTREBBE ANDARE OGNI ANNO A POSARE UNA CORONA IN MEMORIA DELLE VITTIME».

 

Parla anche Andrea Amici, nipote di un fuochista imbarcato, uno dei pochi scampati, - ne sono rimasti una trentina - a nome dell'associazione che riunisce i sopravvissuti «che vorrebbero celebrare il 65° anniversario a Mahon, Baleari, dove i sopravvissuti della Roma furono in seguito internati.......

Domanda: «Ma perchè non è mai stata trovata? Andrea Amici risponde: «L'area dell'inabbissamento è da sempre conosciuta anche se con uno scarto di qualche miglia il problema è che probabilmente non è mai stata ufficialmente cercata davvero».

Modificato da walter leotta
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Visitatore
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