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La Complessa Articolazione Di Cincnav


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Il comprensorio di S. Rosa, a 15 chilometri nella parte nord di Roma, fu costruito nel 1939 per alloggiare il principale centro di comunicazioni della Marina italiana. Fu poi rimodulato a partire dal 1972 per ospitare anche il comando in capo della Squadra navale, Cincnav, precedentemente situato a Taranto. Da questo sito, il comando opera in funzione dei suoi principali compiti: la difesa marittima e la protezione degli interessi nazionali, la difesa del territorio della Nato e della UE, la partecipazione alle operazioni nazionali e multinazionali per la gestione delle crisi per la sicurezza, il concorso alle attività d’istituto di altri dicasteri e enti nazionali. Il personale gestito si aggira intorno alle 14mila unità, oltre il 40% del totale della Forza armata, di cui 300 donne. Un numero orientativo per la verità, poiché il valore negli ultimi tempi è in costante aumento.

Cincnav rappresenta il braccio operativo dello stato maggiore della Marina e assolve due funzioni: l’esercizio del comando organico (riferito a tutte le attività giornaliere svolte dallo staff per assicurare il continuo approntamento delle Forze) e il controllo operativo di formazioni navali o di unità isolate, quando non viene delegato a uno dei comandi dipendenti preposti allo scopo. Strutturalmente essi sono distribuiti sul territorio italiano in base alle peculiarità dei mezzi e degli equipaggi. Le unità navali vengono gestite tra le basi di La Spezia, Taranto, Brindisi e Augusta. I sommergibili a Taranto, i velivoli Av 8-B Harrier (quando non imbarcati a bordo dell’incrociatore portaeromobili Garibaldi), sono dislocati presso la stazione di Grottaglie. Gli elicotteri operano dalle basi di Luni, Catania e Grottaglie, pronti a riconfigurarsi a bordo delle unità navali. La Forza da sbarco ha sede a Brindisi, mentre il centro di addestramento aeronavale (Maricentadd) si trova a Taranto. Nel comprensorio di S. Rosa è collocato il centro di comunicazioni e informatica (Maritele Roma).

 

Dal comando delle Forze d’altura (Comforal), dipendono le 22 unità di prima linea che assolvono principalmente a compiti di partecipazione ad attività operative in contesti multinazionali (sia nel Mediterraneo che fuori area), alle Nato Response Forces e alle iniziative nei contesti UE. Le 18 unità dipendenti dal comando delle Forze da pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera (Comforpat), sono primariamente impegnate in attività di presenza e sorveglianza nei bacini di interesse nazionale (vigilanza pesca e controllo dei flussi migratori), in attività formative e di cooperazione con i Paesi del Mediterraneo.

 

 

 

Il comando Forze di contromisure mine (Comfordrag) rientra nel contesto dei reparti specialistici. Le unità dipendenti sviluppano la loro attività sia in ambito prettamente militare (le operazioni di route survey per il controllo degli accessi ai porti nazionali e Nato) che in cooperazione con altri enti dello Stato (attività di ricerca di mezzi incidentati, rimozione di ordigni dal fondale e salvaguardia di siti archeologici sommersi). Una forza di 12 unità delle classi Lerici e Gaeta (tra di loro similari) che costituiscono le Forze di dragaggio della Marina. Sempre nel contesto dei reparti specialistici rientra il comando delle Forze subacquee (Comforsub) con sede Taranto, mentre il controllo operativo nazionale dei battelli è assicurato direttamente dal comando in capo della Squadra navale. La componente subacquea si è completata da poco con l’arrivo dell’ultimo battello classe Todaro, il sottomarino Scirè S 527. Nel comprensorio brindisino ha sede il comando delle Forze anfibie (Comfosbarc), che può contare su una componente di circa 2.300 uomini. La Forza da sbarco è stata impiegata con successo in vari teatri operativi tra i quali l’Iraq, l’Afghanistan e il Libano. Rappresenta uno dei cardini della ‘capacità di proiezione dal mare’, voluta dallo stato maggiore della Difesa, finalizzata alla realizzazione di uno strumento militare nazionale ‘expeditionary’ attraverso l’integrazione di reparti della Marina e dell’Esercito italiano.

 

La componente aerea è alle dipendenze dal comando delle Forze aeree (Comforaer), un’organizzazione che raggruppa sotto un unico capo le due aree gestionali classiche, quella operativa e quella logistica (supporto e manutenzione). L’attuale consistenza della flotta vede le vecchie linee (SH 3D, AB 212), a cui si sono affiancati i moderni EH 101 e AV-8B Harrier, quale componente aerotattica della Marina. Gli aerei da pattugliamento marittimo (Marittime patrol aircraft, Mpa) costituiscono il mezzo di gran lunga più efficace per le missioni di presenza e sorveglianza nelle acque di interesse nazionale (controllo dei traffici illeciti, immigrazione clandestina). Gli Mpa consentono infatti di coprire grandi aree in tempi relativamente brevi, con un’ottima capacità di riconoscimento dei bersagli grazie anche all’alto standard di efficienza anche in caso di avverse condizioni meteorologiche.

 

La preparazione professionale è uno dei punti cardine di Cincnav. Il centro di addestramento aeronavale (Maricentadd) della Marina militare rappresenta il principale polo culturale della Forza armata, sviluppando i suoi piani formativi in due settori: la formazione avanzata e l’addestramento del personale destinato all’impiego sulle unità navali, e un programma di addestramento collettivo di unità navali e aeromobili. Di fondamentale importanza il centro per le telecomunicazioni e l’informatica (Maritele) a Roma e il Quartier generale della Marina (Quartgenmarina) con sede nel comprensorio di S. Rosa.

 

Per quel che riguarda i programmi di rinnovamento navale, attualmente è in fase avanzata di realizzazione nave Cavour, la cui consegna alla Marina è prevista per i primi mesi del 2008. Rispetto al Garibaldi, dispone di potenziate capacità di comando e controllo, in grado di supportare anche un comando multinazionale interforze. La classe Doria (Doria 2008, Duilio 2009) vede l’ingresso in linea di due nuove unità antiaeree, sviluppate in collaborazione con la Francia nell’ambito del programma ‘Orizzonte’. La componente di superficie polifunzionale nel futuro avrà il proprio fulcro nelle dieci fregate di nuova generazione della classe Rinascimento. La consegna della prima unità è stimata per il 2011.

 

 

 

Per far fronte alle rinnovate esigenze di ‘maritime security’ la Marina italiana continua ad adeguare gli strumenti a sua disposizione anche in termini di sistemi di comunicazione (finalizzati all’esercizio del controllo operativo degli assetti aeronavali) e la possibilità di disporre presso Cincnav di tutte le informazioni possibili per monitorare efficacemente il dominio marittimo, la cosiddetta ‘maritime situational awareness’. Al sistema di comunicazioni tradizionali, si affianca una moderna rete di scambio dei dati basata su sistemi satellitari militari e commerciali, in grado di assicurare adeguate capacità di flusso.

 

Per esercitare il controllo operativo delle Forze assegnate, la Mmi è dotata di un articolato sistema di comando e controllo, il ‘Maritime command and control information system - Mccis’, un apparato sviluppato insieme alla Nato, interoperabile, che consente a Cincnav di compilare, valutare e validare il quadro della situazione aeronavale (la recognized maritime picture), rendendola disponibile agli utenti, in particolare alle unità navali. L’altro punto di forza per il monitoraggio è la rete di stazioni radar costiere, in prevalenza dislocate nella parte meridionale della penisola, nelle aree in cui vengono condotte più frequentemente attività illegali nel contesto marittimo. In accordo con il governo albanese, è stato inoltre possibile installare un apparato anche sull’isola di Saseno e quindi incrementare notevolmente la capacità di sorveglianza dello stretto di Otranto.

 

Anche le unità navali sono un elemento fondamentale per la raccolta e l’invio di informazioni, operando come degli avanzati centri di raccolta. L’impiego sinergico di unità navali e mezzi aerei, permette di estendere la portata del monitoraggio e quindi di usufruire delle informazioni filtrate direttamente dal teatro operativo. Gli accordi con altri Paesi, rappresenta un altro punto fondamentale nell’attività del Cincnav, sia per i traffici mercantili e i flussi di clandestini, sia per garantire la sicurezza nelle aree configurate nell’ambito Nato e UE.

 

fonte:paginedidifesa.it

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