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Il Recupero Del Sommergibile Nereide


malaspina

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Comandanti,

nel Bollettino d'Archivio dell'Ufficio Storico Marina Militare, del numero di giugno 2007, vi appare anche un bell'articolo a firma di Pietro Faggioli, riguardande l'affondamento ed il recupero del sommergibile italiano Nereide.

I fatti avvennero nell'estate del 1915 nel nostro presidio dell'Isola di Pelagosa, allora comandato dal STV Da Zara.

Il Nereide, al comando del CC Carlo Del Greco (movm a.m.) si trovava all'ormeggio dell'isola quando accortosi dell'avvicinarsi di un battello austriaco (U-5), mollo' gli ormeggi tendando di portarsi fuori tiro del nemico, ma nella fase di immersione venne colpito a poppa ed affondò con tutto l'equipaggio. Era il 5 agosto 1915.

Nel gennaio 1972 la marina Jugoslava, decise di recuperare il relitto del Nereide che giaceva a 250 metri dalla costa in 37 metri di profondità.

A tali avvenimenti che si svolsero nel giugno successivo partecipò come documentazione anche una troupe della Rai.

Il relitto si presentava appoggiato sul fondo leggermente inclinato con la poppa quasi staccata e capovolta a circa 13 metri dall'elica.

Fu staccato questo troncone e a mezzo cassoni di spinta fu fatto emergere i 3/4 di sommergibile.

Entrati all'interno del battello, allagato, furono recuperati i resti di 10 corpi di marinai ai quali furono resi gli onori militari ed inviati in Italia a mezzo del dragamine Mogano.

I relitto fu quindi portato in alti fondali e fatto brillare con le sue stesse armi tutt'ora presenti a bordo.

Mi viene da chiedermi: ma se non ricordo male una unità militare rimane di proprietà della nazione di appartenenza anche dopo affondanta e in qualunque posto essa si trovi.

Come si è permesso lo stato Jugoslavo di prendere questa decisione, ovvero, come ha permesso lo stato Italiano, una volta recuperato il sommergibile di far affondare per sempre un cimelio della sua storia!

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bisognerebbe dare un'occhiata negli archivi...

 

posso immaginare che il relitto fosse stato considerato un pericolo per la navigazione. la Yugoslavia abbia chiesto la distruzione del relitto e l'Italia abbia imposto di recuperare le vittime prima di ciò. Nel 1972 non c'era volontà di preservare oggetti.

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bisognerebbe dare un'occhiata negli archivi...

 

posso immaginare che il relitto fosse stato considerato un pericolo per la navigazione. la Yugoslavia abbia chiesto la distruzione del relitto e l'Italia abbia imposto di recuperare le vittime prima di ciò. Nel 1972 non c'era volontà di preservare oggetti.

 

 

Da quello che viene riportato nello scritto di Faggioli, pare che la Marina Jugoslavia abbia deciso il recupero quasi esclusivamente per esercitare i suoi palombari.

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posso immaginare che il relitto fosse stato considerato un pericolo per la navigazione. la Yugoslavia abbia chiesto la distruzione del relitto e l'Italia abbia imposto di recuperare le vittime prima di ciò. Nel 1972 non c'era volontà di preservare oggetti.

 

 

Tempo fa mi è capitato di vedere il video del recupero del Nereide. Alla fine del filmato mi sono chiesto:

Ma perchè non conservarlo invece di farlo brillare con i suoi stessi ordigni? Sarebbe stata la soluzione più logica......... e poi dagli anni '70 inizia a nascere la coscienza popolare della conservazione e restauro, lo sviluppo e il recupero delle realtà museali italiane che hanno avuto l'apice fino alla fine degli anni '90. Attualmente nonostante sia forte la volontà conservativa c'è una situazione di stallo dovuta ai tagli notevoli dei finanziamenti pubblici agli interventi di restauro.

Modificato da antonio
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Io ancora sto rosicando per l'SLC di Tesei (dico: l'SLC di Tesei) ripescato nel '66, e buttato a mare al largo di Malta... :s14:

 

 

Quale slc? Perchè quello di Tesei-Pedretti a Malta saltò in aria insieme a loro: credo ne sia rimasto ben poco di quello.

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Quale slc? Perchè quello di Tesei-Pedretti a Malta saltò in aria insieme a loro: credo ne sia rimasto ben poco di quello.

 

A quanto pare, il relitto è stato ripescato a metà anni '60 (vi sarebbero anche alcune foto, che però non ho mai visto).

 

Secondo alcune recenti teorie, Tesei e Pedretti sarebbero stati sbalzati via e, ahimè, dilaniati, da una cannonata caduta a pochi metri dal maiale stesso, nello specchio d'acqua prospiciente il ponte di Sant'Elmo.

 

Gli artiglieri (un certo Sgt. Zammit) spararono ad alzo zero su "un piccolo oggetto che sembrava muoversi a pelo d'acqua)

 

Quello di Costa, invece, venne recuperato, semidistrutto, subito dopo l'attacco (e anche di questo esistono le foto, che ho visto)

 

Questa è una postazione analoga a quella che avrebbe sparato il colpo fatale:

 

www_054.jpg

Modificato da Pesce persico (e costruttivo...)
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Sulle vicende di tesei e del suo SLC a Malta c'è un articolo che dovrebbe chiarire molti punti controversi:

 

Autore: Joseph Caruana

Titolo: Malta, 26 luglio 1941 - nuove ipotesi sulla morte di Teseo Tesei

Comparso sul numero di Marzo 1994 di "Storia Militare" a pag. 4.

 

In pratica, l'autore (noto studioso della storia maltese nella 2a g.m.) presenta numerosi elementi di prova in base ai quali risulterebbe che l'SLC recuperato nel 1966 era proprio quello di Tesei in quanto i due operatori vennero sbalzati in mare dall'esplosione di una carica di profondita a Nord di Fort St. Elmo. L'SLC scivolò sul fondo e venne recuperato, per l'appunto, 25 anni dopo.

Appena possibile cercherò di postare qualcosa di più completo.

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Io ancora sto rosicando per l'SLC di Tesei (dico: l'SLC di Tesei) ripescato nel '66, e buttato a mare al largo di Malta... :s14:

 

Mi auguro che l'unica motivazione di uno scempio del genere sia stato il rischio eccessivo di un suo recupero viste le condizioni della carica. Qualche SDAI di passaggio potrebbe magari dare un parere.

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Alagi, io ho l'articolo, già passato allo scanner, se non ci sono problemi di copyright (ma, naturalmente, mi rimetto al tuo parere di collaboratore con Storia Militare) potrei postarlo integralmente.

 

Ok, in testa posta questa dicitura:

 

Articolo pubblicato sul n.ro 6 (marzo 1994) di "STORIA Militare" e pubblicato - per il tramite di Maurizio Brescia - per gentile concessione della Direzione della Rivista

 

così siamo a posto per tutto :s11:

Prova magari a sentire prima uno dei moderatori della sezione "Storia" per vedere se suggeriscono di aprire un nuovo topic in "Storia" (suggerirei la sottosezione "Gli uomini")

Procedi pure con decorrenza immediata!

 

Ciao!

Maurizio

Modificato da Alagi
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