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Tavola 7


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Il smg Enrico Toti, uno dei quattro battelli della classe Balilla insieme al Balilla, Millelire e Sciesa, era classificato come sommergibile da grande crociera.

Questi furono i primi battelli ad essere costruiti nel periodo storico compreso tra le due guerre e consegnati alla Regia Marina tra il 1928 e il 1929.

Il Toti, durante il periodo prebellico, venne utilizzato come unità addestrativa fino al settembre del 1933 quando partì per una missione dimostrativa, insieme allo Sciesa, per il periplo dell’Africa. La missione terminò nel febbraio del 1934 dopo aver toccato oltre 20 porti. La missione prevedeva che i due battelli fossero in assetto da guerra, quindi con il personale al completo e tutte le armi imbarcate operative.

All’inizio del conflitto (giugno 1940) il Toti era un battello già considerato alla conclusione del suo servizio operativo.

Nell’ottobre dello stesso anno il battello, impossibilitato a raggiungere il suo punto d’agguato a causa di un avaria ai motori elettrici, facevo rotta verso Brindisi per il rientro alla base, quando alle ore 1,10 circa avvistò un grosso sommergibile inglese in navigazione in superficie e l’italiano iniziò prontamente la manovra d’attacco rispondendo al fuoco del cannone nemico con la mitragliera e successivamente con il cannone. Il comandante Bandini riesce ad evitare di poppa un siluro lanciato dall’avversario mentre la torretta viene colpita dal fuoco del cannone inglese.

Dopo 30 lunghissimi minuti di combattimento il sommergibile nemico, che tentava una manovra di disimpegno fu raggiunto da un siluro del Toti e in pochi minuti affondò, uscendo quasi verticalmente dall'acqua, con l’intero equipaggio.

Durante questo combattimento di coperta, il cannone si inceppò e uno dei serventi al pezzo, il marinaio elettricista Nicola Stagi preso dalla foga della collera lanciò lo stivale contro il battello nemico emulando il gesto dell’eroico bersagliere Ettore Toti di cui l’unità italiana portava il nome.

L’episodio che assurge, in una visione “romanticaâ€Â, alla massima espressione del senso del dovere e di amore patrio, fu protagonista di diverse copertine di giornali dell’epoca oltre ad ispirare il cineasta e regista italiano Francesco de Robertis a dedicare all’episodio la pellicola “Alfa Tau†del 1942.

Nel periodo storico successivo all’affondamento si ritenne che il sommergibile inglese fosse il Raimbow, mentre la Sezione Storica dell’Ammiragliato britannico ritenne, alla luce delle più recenti ricerche conclusesi nel 1988, che il sommergibile fosse il Triad del Capitano di Corvetta Salt.

 

Copertina dell'Illustrazione del Popolo dell'ottobre 1940

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Il Toti alla scuola sommergibili di Pola

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Il sommergibile inglese Raimbow

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Il sommergibile inglese Triad

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Bibliografia:

Giorgerini G. - Uomini sul fondo

www.ottante.it

www.regiamarina.net

www.maricosom.net

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Visitatore Kashin

L’Enrico Toti era un sommergibile d'altura della classe italiana Balilla di 1464,40 tonnellate di dislocamento in emersione e 1927,40 in immersione, impostato nel 1925 nei Cantieri Navali di Muggiano varato nel 1928 e consegnato alla R. Marina nel 1929,in disarmo l’1-4-1943. Il Enrico Toti era alimentato da due Fiat , i motori diesel che fornivano una velocità di 17.5 in superfice ed i motori elettrici che fornivano una velocità superiore di 9.5 nodi in immersione . Aveva un equipaggio di 70 persone tra Uff.li Sott.li e Marinai ed era armato con un cannone da 120/27i; quattro contraeree da 13 millimetri e sei tubi lanciasiluri da 533mm, quattro a prua e due a poppa. Poteva rimanere sommerso per 36 ore ela suo quota massima operativa era di 100 mt.

 

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All'inizio del conflitto, il Toti fu’ assegnato in Tunisia senza pero’ rilevare alcun traffico e rinviato così ad orificio. A metta’ Luglio il Toti fu’ schierato fra Alessandria e Cape Krioa sud-ovest della Turchia, sul mare Aegeo circa 70 miglia di sud dell'isola di Creta. Ad Ottobre ha un guasto durante un trasferimento e fa’ ritorno a Brindisi ,il 15 dello stesso mese e con i motori Elettrici ancora in avaria attraversando Capo Colonna segue la linea costiera.

 

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Alle 1:10, a circa 50 miglia a 197°, un grande sommergibile fu’ avvistato sulla superficie e si preparo’ad attacarla. L'unità nemica apri il il fuoco con il cannone di coperta mentre si posizionava per un attacco con il siluro . Passato al contrattacco, il Toti in primo luogo apri’ il fuoco con le mitragliatrici , colpendo la torretta del nemico e successivamente anche con il cannone di coperta . I siluri lanciati dall'unità nemica passarono di poppa del Toti, senza causare. All’ 1:40, dopo 30 minuti di combattimento ininterrotto e mentre l'unità nemica stava provando a sganciarsi i, venne colpita dal fuoco italiano e rapidamente è andato giù. Durante questo scambio di artiglierie , quando il cannone si è inceppato, l'elettricista Nicola Stagi getto’ uno dei suoi scarponi contro il nemico , ripetendo l’atto eroico effettuato dall'eroe di cui il battello portava il nome : Enrico Toti, il 6 agosto 1916 nei suoi ultimi momenti sul campo di battaglia del Carso durante la I guerra mondiale.

 

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La situazione disperata in Africa del nord,cnel 1942 il Toti ancora una volta è stato usato per trasportare il materiale di guerra a Tobruk. La prima missione di trasporto iniziata il 30 giugno 1942 ed è stata completata il 13 luglio (61 tonnellata di benzina, 3.7 tonnellate di munizioni e 1.5 dei documenti)

 

Il secondo iniziato il 31 luglio ed è stato completato il 6 agosto (avaria al gruppo batterie).

 

La terza ed ultima missione il 19 novembre (60 tonnellate di benzina, 2 tonnellate di lubrificanti). Da allora in poi, il Toti non era più operativo ed ufficialmente è stato rimosso da servizio il 2 aprile 1943.

Nella edizione 1967 “I Sommergibili in Mediterraneo - Tomo I„, “U.S.MM„ ha attribuito al Toti l’affondamento “di un sottomarino britannico di 1.475 T. “Raimbowâ€Â.-

 

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Secondo quanto è stato dichiarato nell’immediato dopoguerra dalla Sezione Storica dell’Ammiragliato britannico, il, “Raimbow†lasciò Alessandria il 23 settembre 1940 per operare nel golfo di Taranto, il 16 ottobre, a 60 miglia ad est di Marina di Siderno Marina (Calabria), il “Raimbow†(cap. corv. Lewis P. Moore) avvistò e attaccò in superficie il sommergibile italiano “degli anni ‘90 sempre dal Naval Historical Branch che rilasciarono un’ulteriore versione dove il “Raimbow†riuscì a raggiungere il porto di La Valletta con gravissimi danni.

Nacque così Alfa Tau!, lungometraggio scritto e diretto da De Robertis. ALFA TAU! fu girato nel 1942 a bordo del sommergibile Enrico Toti con attori non professionisti, che erano i componenti stessi dell'equipaggio. . Nonostante sia stato realizzato sotto il regime fascista, proprio dal Ministero della Marina, Alfa Tau! ha il pregio della semplicità e della mancanza di retorica.

 

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Nel 1942 ottenne il premio della Camera Internazionale del Film al Festival di Venezia.

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