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Tavola 4


Alagi

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Dai dati riportati sulla copertina della "Domenica del Corriere", e in considerazione della data di questo fascicolo, questa tavola è riferita all'affondamento del "liner" britannico Oronsay da parte del R.smg. Archimede.

Al comando del c.c. Guido Saccardo, l'8 ottobre 1942 l'Archimede affondò con quattro siluri il transatlantico inglese nei pressi della congiungente Freetown-Capo Verde (Posizione: 4°08'N - 20°57'W). Con 20.043 t.s.l., l'Oronsay fu, all'epoca, la nave di maggiori dimensioni affondata da un battello italiano, un "record" strappato all'Archimede solamente dal Da Vinci quando - al comando di G. Gazzana-Priaroggia - il 14 marzo 1943 affondò il "liner" Empress of Canada - che, con 21.517 tonnellate di stazza, è la più grande unità mercantile affondata da sommergibili italiani nel corso del conflitto. Con l'affondamento dell'Oronsay, tuttavia, l'Archimede detiene il secondo successo in assoluto conseguito dall'arma subacque italiana nel corso della seconda guerra mondiale.

 

Tre foto dell'Archimede:

 

archimede1by9.jpg

Arrivo a Bordeaux il 7 maggio 1941 dopo il periplo dell'Africa...

 

... in bacino a Betasom ...

archimede3hv3.jpg

 

... e al rientro, sempre a Betasom, da una missione in Atlantico.

archimede2zm9.jpg

 

E, per concludere, un'immagine prebellica dell'Oronsay

oronsay2f01ai8.jpg

Varato nel 1925 dal cantiere John Brown & Co. Ltd. di Clydebank, apparteneva alla compagnia Orient Steam Navigation Co. Ltd. di Londra

 

Bibliografia

- E. Bagnasco, I sommergibili della seconda guerra mondiale, Parma Albertelli, 1973

- E. Bagnasco, A. Rastelli, Sommergibili in guerra, 2a edizione, Parma, Albertelli, 1994

- R. Jordan, The world’s merchant Fleets 1939, Annapolis, USNI, 1999

- F. Mattesini, Betasom, la guerra negli oceani 1940-43, Roma, USMM, 1993

- U. Mori Ubaldini, I sommergibili negli Oceani (vol. XII della serie “La Marina Italiana nella seconda guerra mondiale”), Roma, USMM, 1976

- J. Rohwer, G. Hummelchen, Chronology of the war at sea 1939-1945, (2 voll.), Londra, Ian Allan, 1974

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L’affondamento del transatlantico britannico Oronsay scrive una delle pagine importanti del sommergibilismo italiano, dell’impegno in atlantico dei nostri battelli.

Autore dell’affondamento fu il Smg Archimede, un battello oceanico che all’inizio del conflitto fu dislocato nella base dell’africa orientale di Massaua. Nel 1941, la caduta della base italiana di Massaua era imminente a causa dell’avanzare delle truppe britanniche e in queste circostanze, per evitare la resa, i battelli italiani furono destinati alla base italiana di Bordeaux, nella Francia occupata.

I quattro sommergibili dislocati a Massaua erano l’Archimede, il Ferraris, il Guglielmotti e il Perla che arrivarono a Betasom dopo aver compiuto il periplo dell’Africa.

Dopo alcune missioni al comando del T.V. Gazzana Priaroggia in cui il battello subisce diversi danni, l’Archimede, passato al comando del T.V. Guido Saccardo, partì il 15 settembre del 1942 insieme al smg Bagnolini e il piano d’azione prevedeva che i battelli italiani raggiungessero la zona di Freetown.

L’8 ottobre l’Archimede raggiunge la zona d’agguato e dopo poche ore intercettò il transatlantico Oronsay di 20.043 tsl.

La nave apparteneva alla “’Orient Steam Navigation Co, Ltd†di Londra ed era stata costruita nel 1925 dai cantieri “John Brown & Co.†di Clydebank. Durante il periodo bellico il transatlantico, che aveva una capienza di circa 592 passeggeri, fu convertito come trasporto truppe. A causa dell’affondamento morirono 5 persone, 26 furono fatti prigionieri e altri 412 furono successivamente tratti in salvo.

Sulla posizione dell’affondamento ci sono giunte coordinate differenti: l’Ufficio Storico della Marina italiana ritiene che sono 4º 29’ N, 20º 52’ W.

 

Il varo del Smg Archimede

varoarchtc9.jpg

 

Il T.V. Gazzana-Priaroggia, comandante del smg Archimede

priaroggiamx5.jpg

 

Il transatlantico britannico Oronsay

oronsay2ae3.jpg

 

SS Oronsay & SS Strathellen

oronsay3dp8.jpg

 

Smg Archimede - Profilo e piano di coperta

profiloep2.jpg

 

 

 

 

 

Bibliografia

Giorgerini G. - Uomini sul fondo

www.regiamarina.net

www.smgferraris.com

www.lelancastria.com

www.thurrock-community.org.uk

britisharmedforces.org

Modificato da antonio
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  • 2 weeks later...
Visitatore Kashin

Il Smg Archimede (Cl. Brin) (al comando del T.V. Guido Saccardo ) ,rotornando da una missione di rifornimento del Bagnolini (Non effettuato), aveva raggiunto ,per ordine di Betasom, una zona situata poco a nord dell’equatore , sulla congiungente Freetown-Capo San Rocco , dove l’indomani porto’ un abile attacco.-

 

oronsayuw3.jpg

 

Sebbene nelle prime ore del mattino l’oscurita fosse molto profonda e la visivilita’ pessima

Per la presenza di piovaschineri e bassi che si stagliavano lungo tutto l’arco dell’orizzonte , l’Ufficiale di guardia in plancia riusci’ ad individuare una grossa sagoma ,riconosciuta per quella

 

immagineiu9.jpg

 

Di un piroscafo da passeggeri di elevato tonnellaggio, che stava uscendo da un banco di nebbia

A circa 4000 metri di distanza. Il C.Te Saccardo inizio’ la manovra di attacco e, apparendo il bersaglio molto veloce , sfrutto’ il breve tempo favorevole per accostare e per lanciare , da circa 2000 metri, una coppola di prora cui seguirono ,dopo circa un minuto e mezzo due esplosioni

 

immagine001an9.jpg

 

Intervallate. Con il fianco squarciato e la sala macchine allagata il piroscafo si arresto’ sbandato

Accese tutte le luci e dopo aver trasmesso l’SOS calo’ in mare una quindicina di imbarcazioni di salvataggio occupate da un gran numero di soldati e marinai. Il C.Te Saccaridi , che nel frattempo si era avvicinato per dare alla nave il colpo di grazia ,attese che le imbarcazioni si fossero allontanate

 

immagine002sd9.jpg

 

,poi a intervalli , lancio’ altri cinque siluri .Il bersaglio era lOronsay, transatlantico britannico di 20.043 tsl. Appartenente alla Orient Line, adibito anell’anteguerra alla linea celere Inghilterra-Australia e successivamente requisito e trasformato in trasporto truppe.La missione del C.Te Saccardo venne particolarmente apprezzata dall’Amm. Doenitz il quale, essendo sua abitudine premiare i meritevoli ancor prima del loro arrivo in porto, trasmise a Betasom di aver concesso

A quell’Ufficiale la Croce di Ferro di Seconda Classe. Tale riconoscimento venne comunicato per radio al comandante dell’Archimede il 22 ottobre .-

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