Visitatore ERICH TOPP U-552 Inviato 15 Giugno, 2007 Segnala Share Inviato 15 Giugno, 2007 (modificato) LA POTENZA SUBACQUEA ITALIANA (dal Trattato di Washington al 1939) Il 21 Agosto 1923 vennero proclamati i termini del "Trattato navale di Washington",sottoscritto dai rappresentanti delle cinque nazioni firmatarie : Stati Uniti d'America,Impero Britannico,Giappone,Francia e Regno d'Italia. I termini del Trattato,vennero modificati dai "Trattati navali di Londra" del 1930 e del 1936.Dopo aver specificato alcune eccezioni per le navi in uso corrente e sotto costruzione,il Trattato limitava il tonnellaggio totale di ogni nazione firmataria.Nessuna nave poteva eccedere le 35.000 tons e nessuna nave,poteva installare cannoni di calibro superiore ai 16 pollici (406 mm.).Altre limitazioni vennero indirizzate alle portaerei,alle fortificazioni terrestri e alle basi navali.Al Trattato di Londra del 1930,venne inserita la norma per la quale veniva "parificato" il sommergibile alle navi di superficie,ai fini del rispetto delle regole di Diritto Umanitario per l'attacco in guerra alle navi mercantili e successivamente,durante la stesura del secondo Trattato di Londra del 1936,protocollato a tutti gli effetti esecutivi. (il Presidente degli Stati Uniti d'America Warren G. Harding che ratificò il Trattato Navale di Washington) Durante gli anni che seguirono tra il 1923 ed il 1939,tra sotterfugi,piccole scaramucce diplomatiche e controbattute,quasi tutti gli stati firmatari,interpretarono il Trattato a loro "uso e consumo".Il Giappone per esempio,il 29 Dicembre 1934,dichiarò che voleva terminare il Trattato e i suoi articoli rimasero in vigore fino alla fine del 1936 e successivamente non più rinnovato.E l'Italia in quegli anni che fece ? Segretamente il Governo,stava ignorando le regole del Trattato e giàdall'inizio degli anni venti e successivamente dopo l'ascesa del regime fascista,attraverso il "pensiero navale" di Romeo Pernotti,Oscar di Giamberardino,Giuseppe Fioravanzo,coadiuvati tecnicamente da Giancarlo Vallari e Moro Tiberio,per citarne i più famosi,si diede inizio ad un rinnovamento della Flotta,dando una particolare importanza a quella subacquea,benvista dall'allora Capo di Governo,a seguito anche dei successi ottenuti giàdurante il Primo Conflitto Mondiale e comunque vista come una delle "armi strategiche" emergenti.In quegli anni nei Cantieri Navali di Monfalcone,Muggiano,Castellamare di Stabia e Taranto,furono iniziate le "messe in posa" e la costruzione di due nuove categorie di sommergibili,suddivise in "Media Crociera" (per operare in Mediterraneo) e "Grande Crociera" (da utilizzare al di fuori del Mediterraneo) e così suddivise in ulteriori "Classi" : "Media Crociera" : Mameli,Vettor Pisani,Bandiera,Squalo,Settembrini,600 t (in quattro serie diverse) e Argo. (preparazione al varo del R. Smg. Anfitrite "classe 600 t seconda serie") "Grande Crociera" : Balilla,Fieramosca,Archimede,Glauco,Calvi,Brin,Marcello,Giuliani e Marconi. (varo del R. Smg. Marcello dell'omonima classe) Nel 1938,durante la famosa "Rivista Navale" di Napoli,al cospetto del Capo del Governo,di S.A.R. il Re e del Cancelliere del Terzo Reich,100 sommergibili emersero contemporaneamente e dopo pochi attimi,spararono tutti insieme una salva di cannone per rendere omaggio alle personalitàpresenti all'evento. (100 sommergibili emersero e spararono contemporaneamente una salva di cannone.Napoli 1938) Il 1° Settembre 1939,con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale,l'Italia poteva contare sulla seconda flotta sommergibilistica più potente e numerosa del mondo,contando all'attivo ben 117 battelli operativi. (parata di sommergibili in porto) ....Citazioni.... www.Wikipedia.it www.regiamarinaitaliana www.regisommergibili.it www.marina.difesa.it collezzione fotografica M. Brescia :s67: Mau Modificato 15 Giugno, 2007 da ERICH TOPP U-552 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 15 Giugno, 2007 Segnala Share Inviato 15 Giugno, 2007 (modificato) LA POTENZA SUBACQUEA ITALIANA Nel corso degli anni Venti e degli anni Trenta la Regia Marina perseguì un programma di consistente potenziamento che aveva nell’incremento quantitativo e qualitativo della propria flotta subacquea uno dei cardini principali. Alle classi realizzate nel corso degli anni Venti, spesso ridotte di numero e contraddistinte da caratteristiche tecnico-operative non certo di spicco, fecero seguito negli anni Trenta gruppi di unitàche sviluppavano tanto il concetto di battello oceanico quanto quello di battello costiero. Questa è una semplice presentazione fotografica da intendere come un tributo ai battelli che – prima dell’entrata in servizio delle classi di costruzione bellica – costiturono l’ossatura della flotta sottomarina italiana durante le prime fasi (e non soltanto…) del conflitto 1940-1945. Il sommergibile Enrico Toti (classse “Balillaâ€Â) il giorno del varo ai cantieri OTO del Muggiano, il 14 aprile 1928. (Coll. G. Gotuzzo via M. Brescia) Il Pietro Calvi (che costituiva una classe insieme al Finzi e al Tazzoli) nel 1936, poco dopo l’entrata in servizio. (Coll. G. Gotuzzo via M. Brescia) Due battelli appartenenti alla classe “Marcello†del 1937/38: Il Marcello nel 1939… (Coll. M. Brescia) … e il Nani nel medesimo periodo (Coll. M. Brescia) Il varo del Capitano Tarantini (classe “Liuzziâ€Â) il 7 gennaio 1940 ai cantieri Tosi di Taranto. (Coll. M. Brescia) Il sommergibile Goffredo Mameli, prima unitàdella classe omonima, in entrata a Taranto verso la metàdegli anni Trenta. Non è molto noto il fatto che – inzialmente – per questa unitàera previsto il nome di Masaniello. Il cacciatorpediniere sullo sfondo è il Bettino Ricasoli che, nel 1940, verràcedutro alla Svezia insieme al gemello Nicotera e alle torpediniere Spica e Astore. (Naval Photograph Club – coll. M. Brescia) Il vecchio sommergibile Marcantonio Colonna a Zara, il 15 febbraio 1935. (Coll. A. Fraccaroli via M. Brescia) Una fotografia risalente al 1931: il Ciro Menotti (classe “Bandieraâ€Â) in uscita da Taranto poco dopo l’entrata in servizio. (Coll. M. Brescia) I sette battelli della classe “Argonauta†entrarono in servizio tra il 1932 e il 1933. In questa immagine del 1934 è raffigurato il Fisalia, che verràaffondato il 28 settembre 1941, al largo di Jaffa, dalla corvetta britannica HMS Hyacint. (Coll. M. Brescia) Il Luigi Settembrini verso la metàdegli anni Trenta. Si noti che – all’epoca – i battelli italiani recavano sulla falsatorre una caratteristica ottica biletterale, analoga a quelle applicate a caccia e torpediniere. (Coll. N. Siracusano via M. Brescia) Cantieri Riuniti dell’Adriatico (Monfalcone), 5 agosto 1933. Il sommergibile Anfitrite (classe “Sirenaâ€Â) pronto per il varo. (Coll. M. Brescia) Il sommergibile Uarsciek, appartenenta alla classe “Aduaâ€Â, in una foto del 1939. Modificato 15 Giugno, 2007 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
antonio Inviato 26 Giugno, 2007 Segnala Share Inviato 26 Giugno, 2007 (modificato) Il Trattato navale di Washington limitò le dimensioni delle flotte navali delle cinque nazioni firmatarie. Venne firmato dai rappresentati degli Stati Uniti d'America, Impero Britannico, Giappone, Francia e Regno d'Italia a Washington, il 6 febbraio 1922. Il Senato degli Stati Uniti consigliò la sua ratifica il 29 marzo 1922; il Presidente degli Stati Uniti lo ratificò il 9 giugno 1923; le ratifiche vennero depositate presso il Governo degli Stati Uniti il 17 agosto 1923 e proclamate il 21 agosto 1923. I termini del trattato vennero modificati dal Trattato navale di Londra del 1930 e dal Secondo trattato navale di Londra del 1936, ma a questo punto il Giappone aveva dichiarato che non avrebbe più rispettato i termini del trattato e l'Italia lo stava segretamente ignorando. La Germania non era stata influenzata dai trattati navali di Londra o Washington, le sue costruzioni navali erano controllate dal Trattato di Versailles, il trattato di pace che pose fine alla prima guerra mondiale. Argomenti del Trattato erano le limitazioni, in termini di tonnellaggio, che dovevano essere rispettate dalle Nazioni firmatarie. Tonnellaggio che era ritenuto come al netto del carburante e dell'acqua delle caldaie perché la Gran Bretagna argomentò che le sue attivitàglobali richiedevano un consumo di carburante maggiore di quello delle altre nazioni e che non avrebbero dovuto essere penalizzate. Le principali limitazioni furono: - la Marina degli Stati Uniti e la Royal Navy non potevano eccedere 533.400 tonnellate di naviglio; - la Marina Francese e Regia Marina 177.800 tonnellate; - la Marina Imperiale Giapponese 320.040 tonnellate. - Nessuna singola nave poteva eccedere le 35.560 tonnellate; - nessuna nave poteva montare cannoni di calibro superiore ai 16 pollici (406 mm). I francesi non furono contenti del trattato. Avevano argomentato che avrebbero dovuto avere una flotta maggiore di quella italiana, dato che la Francia ne doveva mantenere una sia nell'Atlantico che nel Mar Mediterraneo, mentre l'Italia doveva preoccuparsi del solo Mediterraneo. Il trattato firmato, implicava che la flotta mediterranea italiana sarebbe stata più potente di quella francese. Nonostante ciò la Francia, parzialmente rassicurata dalla sua alleanza con il Regno Unito, firmò il trattato. Smg Bragadin prima della modifica Smg Brin Smg Cagni Smg Calvi Smg Da Vinci Smg Diaspro Smg Gemma Smg Gondar Una classe Marcello a Taranto Smg Romolo Smg Scirè Smg Smeraldo Bibliografia: www.wikipedia.it www.regiamarina.net www.sommergibili.com www.modellismonavale.it Modificato 26 Giugno, 2007 da antonio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Kashin Inviato 28 Giugno, 2007 Segnala Share Inviato 28 Giugno, 2007 (modificato) Dopo la I WW si pensoai SSMMGG come mezzo risolutore dei problemi marittimi, si costruirono cosi battelli sempre piu grandi e potentemente armati , uno per tutti nel 1927 il Francese Soucouf Ovviamente le prestazioni (non in guerra) rimanevano impressionanti ma doveva rinunciare ad altre funzioni , risulto costoso e scarsamente manovrabile. A questo studio di approfondimento di dedico l'Amm BAUER nel 1930 e tradotto poi dal CV PINI e (AHINOI) dal allora CF PARONA. Tra gli scritti del'Amm. Tedesco vi erano Le caratteristiche essenziali del sommergibile: È quella di mantenersi invisibile. Principi che furono vitali nel II Conflitto . I sommergibili nel dopoguerra dovevano avere le seguenti caratteristiche : Elevata quota operativa, Apparati di propulsione che permettessero 17/18 nodi in superfice, in immersione di 8 nodi con una autonomia di 2/3 nodi per 100 miglia, armamento con siluri da 533 mm a posto dei 450 con lanciatore prodieri da 4 a 6 e poppieri da 2 a 4 , apparati di scoperta con inpianti idrofonici e ecogonometrici, apparati radio , apparati alla navigazione, sistemazioni per l'equipaggio per avere viveri freschi, sistemi di sicurezza piu' idonei ( tra cui capsule assorbenti di co2). Per quanto riguarda l'Italia impiego' ingenti risorse , tra le due guerre, per costruire numerosi e validi battelli. Come obbiettivo c'era la creazione di una componente sub composta da almeno 100 unita' cosi' divise : 50% tipo costiero, 40% oceanici, 10% posamine.- Vennero abbandonati i criteri costruttivi di LAURENTI e si ci ispiro'alle teorie di MISES e Von SANDEN che diedero alla luce la classe "BALILLA"ÂÂ(Cantieri di MUGGIANO) e da li fu' un susseguirsi di nuove costruzioni fina allo scoppio della II WW . I sommergibili da grande crociera : I BALILLA fecero da prototipi , battelli a doppio scafo (Bernardis) Cl.VETTOR PISANI (4 unita') Cl.FRATELLI BANDIERA Cl.SQUALO Cl GLAUCO ( Monfalcone Cl. Squalo Migliorato- tipo Bernardis) Cl MAMELI (Tipo CAVALLINI) ARGO e VELELLA Ettore FIERAMOSCA (Un Fallimento) Sommergibili da media crociera o costieri:Classe "600" Cl ARGONAUTA (BERNARDIS) Cl SIRENA CL PERLA Cl ADUA Sommergibili posamine: Cl BRAGADIN(Bernardis) Pietro MICCA ( CAVALLINI) Cl FOCA ( Cavallini) Minisommergibili:Ditta CAPRONI(1937)messi a secco nel 1939 CA1 CA2 In sintesi la R.M. si presento con una componente subacquea in perfetta efficienza.- ARADAM ARGONAUTA BARBARIGO BRIN MILLELIRE OTARIA DES GENYES ZEFFIRO FIERAMOSCA FOCA F.LLI BANDIERA BARACCA SQUALO TURCHESE VELELLA Modificato 28 Giugno, 2007 da Kashin Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 28 Giugno, 2007 Segnala Share Inviato 28 Giugno, 2007 Kashin una foto non compare e diverse sono dei doppioni! un errore di copia incolla? per il momento testo e tavola non sono conteggiati, aspettiamo comunicazione di avvenuta correzione del post. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Kashin Inviato 28 Giugno, 2007 Segnala Share Inviato 28 Giugno, 2007 Spero di aver corretto le mancanze/errori.....se cosi' non fosse mi allineo alle decisioni del direttivo....."L'importante non è vincere o perdere......ma come si vinci e come si perde"...... :s10: P.S. E poi COMUNQUE e SEMPRE W De COUBERTIN !!!!! :s03: :s03: :s03: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 29 Giugno, 2007 Segnala Share Inviato 29 Giugno, 2007 si grazie Gino. se trovo due minuti cancello questi ns post in modo da lasciare libera la discussione... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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