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Dubbi Sull'identità Del Relitto U-455


malaspina

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In seguito alla trasmissione di LInea Blù di sabato scorso in cui hanno trasmesso un servizio velocissimo sul relitto dell'U-boot di Portofino, in ambiente AIDMEN (Associazione Italiana di Documentazione Marittima e Navale), in cui militano esperti e documentati soci, è nata la perplessità che si tratti effettivamente di questo battello.

Alcuni accampano anche dubbi che l'immagini viste sabato, artifiziosamamente non siano tutte dell' U-455 (troppa trasparenza dell'acqua a - 120 metri.)

Ma il dubbio sorge dalle notizie storiche. L'U455 partì da Spezia per dirigersi verso l'Algeria per portarsi in zona d'agguato, ma pare sia affondato su di una mina non lontano da questo sorgitore, così riferisce il più autorevole testo sui sommergibili tedeschi.

(Anche io ho verificato, su alcuni libri miei ed effettivamente, viene riportato questa zona di mare come affondamento dell'U455). addirittura le coordinate date dal testo tedesco, non sono nemmeno ben chiare, perchè se applicate alla carta lo riportano più o meno nei pressi del Varignano.

La tesi di alcuni è che invece si tratti del sommergibile britannico USURPE, che nell'ottobre del '43 si doveva portare sotto costa italiana in zona d'agguato, ma dopo aver lancito tre siluri andati a vuoto, verso la UJ 2208 tedesca, venne da esso contrattacccato con 43 bombe di profondità e sicurtamente affondato.

Tant'è che non rispose più agli appuntamenti radio prestabiliti con la base.

L'affondamento avvenne il 3 ottobre 1943 a sud di Portofino nel punto 44° 04' N - 09° 51' E, come riportato dal volume prodotto in forma riservata per l'ammiragliato britannico SUBMARINES - MEDITERRAN.

A voi i commenti.

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Un articolo apparso su RID 1/2007 risferisce che l'ipotesi dell'USURPE è stata scartata da chi ha visionato il relitto perchè l'aspetto è quello di un VIIC.

 

Direi che vista la vicinanza al Varignano sarebbe un'ottima occasione per un' "esercitazione" sul posto e accertare i fatti. :s01:

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Visitatore Perla
Un articolo apparso su RID 1/2007 risferisce che l'ipotesi dell'USURPE è stata scartata da chi ha visionato il relitto perchè l'aspetto è quello di un VIIC.

 

Direi che vista la vicinanza al Varignano sarebbe un'ottima occasione per un' "esercitazione" sul posto e accertare i fatti. :s01:

 

.....sarebbe un modo per evitare di continuare a navigare nel campo delle ipotesi ed accertare come stanno realmente le cose.....

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Quindi l'U-455 dovrebbe essere affondato poco a sud di La Spezia, mentre l'Usurpe avendo scelto una plausibile zona d'agguato (magari per il traffico tra Spezia e Genova), potrebbe essere affondato al largo di Portofino..

Quindi dati piu' attendibili riferiti al luogo di affondamento dell'Usurpe, se riportati correttamente, dovrebbero essere quelli segnalati dal comandante del UJ 2208.

La logica mi farebbe pensare a questo, accreditando la tua ipotesi, ma...,si puo' sbagliare nelle deduzioni..

Un'ispezione subacquea potrebbe svelare l'arcano, ma io, per rispetto verso i caduti, chiederei ad inglesi e tedeschi se se la sentono di effettuare questa operazione; cioe', farei decidere a loro....

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Quindi l'U-455 dovrebbe essere affondato poco a sud di La Spezia, mentre l'Usurpe avendo scelto una plausibile zona d'agguato (magari per il traffico tra Spezia e Genova), potrebbe essere affondato al largo di Portofino..

Quindi dati piu' attendibili riferiti al luogo di affondamento dell'Usurpe, se riportati correttamente, dovrebbero essere quelli segnalati dal comandante del UJ 2208.

La logica mi farebbe pensare a questo, accreditando la tua ipotesi, ma...,si puo' sbagliare nelle deduzioni..

Un'ispezione subacquea potrebbe svelare l'arcano, ma io, per rispetto verso i caduti, chiederei ad inglesi e tedeschi se se la sentono di effettuare questa operazione; cioe', farei decidere a loro....

 

La Germania ha dato il suo pieno consenso ad ispezioni sul relitto a scopo investigativo da parte della MM, la quale per ora nicchia, nel senso che come al solito quando si tratta di investigare su relitti fa orecchi da mercante.

Per quanto riguarda la posizione ipotetica dell'U455 nei pressi del Varignano, è ovviamente un errore di punto dell'affondamento. Non è che il relitto si trovi realmente vicino al golfo di La Spezia.

L'ispezione effettuata sul relitto dal sub Del Veneziano, ha evidenziato che si tratta di un sommergibile, è stato dedotto che possa essere l'U455, tra l'altro la vela di questi due battelli non è molto dissimile e anche le dimensioni sono più o meno compatibili. La classe U inglese è più lunga di alcuni metri, ma essendo lo scafo fortemente compromesso: o per l'esplosione di una mina, nell'ipotesi del battello tedesco, oppure per le concussioni delle bombe di profondità nel caso dell'inglese, la misura dello scafo non sarà discriminante.

Secondo me si dovrebbe eseguire , se possibile, un ispezione all'interno...vi ricordate il libro L'U-BOOT FANTASMA?

Solo in quel modo potremmo sperare di risolvere il caso.

A favore della tesi u-boot, c'è da tener presente che l'U455 quando venne inviato in Mediterraneo venne privato del cannone, in quanto il comando non lo riteneva utile in questo teatro: e il relitto è privo di cannone.

Il mistero continua...

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E' anche vero, Malaspina, che se l'U-455 doveva dirigersi verso l'Algeria, non capisco come mai da La Spezia si sia diretto verso N/NO..

Speriamo ora che lo SM mandi il Comsubin ad indagare..

 

 

Infatti questo è uno dei motivi chiave delle perplessità di indentità del battello: che ci girava da quelle parti l'U455 se doveva recarsi a sud.

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Nell'articolo di RID che ho citato prima c'è il disegno dello scafo, intatto per due terzi, e puntato verso la superficie. Si ipotizza che la parte anteriore non sia allagata. C'è anche tra le altre la fotografia della parte anteriore della vela con l'inconfondibile paraonde della classe VIIC che in effetti su battelli della classe U manca.

In ogni caso un accertamento non dovrebbe richiede molto tempo o denaro e non sembrano esserci ostacoli di carattere diplomatico trattandosi di una pura ricognizione.

Confrontando anche le fotografia dei timoni di profondità direi che si tratta anche in questo caso di un VIIC,

Modificato da Charlie Bravo
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Nell'articolo di RID che ho citato prima c'è il disegno dello scafo, intatto per due terzi, e puntato verso la superficie. Si ipotizza che la parte anteriore non sia allagata. C'è anche tra le altre la fotografia della parte anteriore della vela con l'inconfondibile paraonde della classe VIIC che in effetti su battelli della classe U manca.

In ogni caso un accertamento non dovrebbe richiede molto tempo o denaro e non sembrano esserci ostacoli di carattere diplomatico trattandosi di una pura ricognizione.

 

 

Si, in effetti ho visto anch'io la foto della vela con il paraonde: ma i dubbisti integralisti si chiedono se veramente quelle foto appartengono al sommergibile che giace nei pressi di Portofino.

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In una recente comunicazione di un autorevole socio AIDMEN, viene avvalorata ancora l'ipotesi che il relitto potrebbe essere quello dell'U455.

Difatti, pur partendo da Spezia e direzione Algeria, si deve considerare che in quel periodo, Corsica e Sardegna erano sotto controllo Alleato, specialmente con aerei e contromisure sommergibili.

Quindi il comandante del battello, considerando che non poteva neanche navigare in snorckel, perchè ancora non adottato sui tipi VII C, abbia considerato più sicuro effettuare un giro più largo, passando ad ovest di queste isole, ma sostanzialmente più riparato da eventuali attacchi, e navigando sottocosta avrebbe messo in difficoltà nella sua localizzazione i radar avversari.

Quindi potrebbe aver incappato in un nostro sbarramento di mine o uno posizionato dagli inglesi ed esser scomparso nel punto in cui si trova ora.

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Facendo parte da tempo della SCMN (Società capitani e Macchinisti Navali) di Camogli, ho ricevuto il testo - che riporto di seguito - inviato l'altro ieri alla SCMN stessa dal noto storico navale Dr. F. Mattesini:

_______________________________________

... (omissis)

Secondo "U-boat operations of the second world war", Volume 1°, di Kenneth Wynn, (Chatham Publishing, Londra, 1997), l'U 455 affondò il 6 aprile 1944 presso La Spezia per causa sconosciuta. E possibile che sia andato perduto per l'esplosione di una delle mine che trasportava. Non vi furono superstiti tra i 51 uomini dell'equipaggio. La posizione di affondamento del sommergibile posamine, fornita dall’Ammiragliato britannico, è lat. 44°04’N. long. 09°51’E. Le mie informazioni riportano che l’U 455, della 29^ Flottiglia, partì dal porto della Spezia il 2 aprile 1944, per operare, al comando del tenente di vascello Hans-Martin Scheibe, presso le coste dell’Algeria. Vi è pertanto da chiedersi come possa essere finito a 2 miglia da Portofino, andando in direzione inversa da quella che doveva seguire per raggiungere la zona di operazioni. E’ pertanto evidente che il rottame scoperto a 120 metri di profondità da Lorenzo del Veneziano non può assolutamente essere quell’unità subacquea tedesca.

Quanto all’affondamento del sommergibile britannico USURPER riporto quanto ho pubblicato nel Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, nella “Cronologia delle perdite subite in Mediterraneo dalle Marine delle nazioni Alleate durenta la seconda guerra mondiale” (Sommergibili – giugno 2001):

 

Usurper – 545 tons (ottobre 1943)

Partì da Algeri il 24 settembre 1943 per una missione al largo di La Spezia. Il 3 ottobre gli fu ordinato di spostarsi nella parte settentrionale del Golfo di Genova. L’11 ottobre non rispose alle chiamate. L’Usurper (tenente di vascello D.R.O. Mott) doveva essere di ritorno ad Algeri il giorno seguente. L’Ammiragliato britannico ha ritenuto che l’Usurper sia stato affondato il 3 ottobre, con bombe di profondità, dal cacciasommergibile tedesco UJ 2208 (tenente di vascello Oscar Schmidt), ex francese Alfred che, avendo avvistato la scia di tre siluri che gli passarono di poppa, effettuò fra le 14.30 e le 16.42 tre attacchi lanciando quarantatré bombe di profondità. Nello stesso tempo non è stato però escluso che il sommergibile possa essere finito su uno sbarramento minato esistente [a sud di Portofino] in vicinanza della zona di agguato, e denominato nelle carte britanniche come QB 192. Fu l’ultimo piccolo sommergibile della micidiale classe “U” ad andare perduto durante la guerra.

 

E’ quindi possibile che il sommergibile rintracciato da Veneziani, sia in realtà l’USURPER, sempre che il relitto da lui scoperto sia quello di un sommergibile... (omissis).

F.to Francesco Mattesini

_______________________________________

 

Queste sono le considerazioni del Dr. Mattesini.

Ecco di seguito alcune mie valutazioni:

 

Nel sito del Centro Sub Tigullio ( http://www.cstigullio.com/U455.shtml ) viene presentato un filmato realizzato da subacquei del Centro relativo al relitto di Portofino. Premetto che non ho visto il filmato trasmesso in televisione, tuttavia il filmato scaricabile dal sito mostra diverse riprese del relitto.

 

Un "fermo immagine", in particolare, (la foto illustrata qui di seguito)

foriae9.jpg

mostra una parte dello scafo dove compaiono quelli che apparirebbero proprio essere i "classici" piccoli "fori di deflusso" rettangolari ad angoli arrotondati, caratteristici di numerosi U-boote tipo VII, presenti sulle fiancate di questi battelli

(vds. questo disegno)

viicmt0.jpg

 

I fori rettangolari erano già presenti sui "VII B" (vds, questa immagine dell'U-74)

24540435qf9.jpg

 

e caratterizzarono anche i successivi "VII C" (vds. questa immagine dell'U-331)

u331rx0.jpg

 

Per la verità , fori del tutto simili (anche se in numero minore), erano presenti anche sulle fiancate dei battelli britannici tipo "U", classe cui apparteneva anche l'HMS Usurper (vds. questa foto del similare HMS Unity)

hmscr4.jpg

 

A questo punto, il dubbio sull'identità del battello permane. Andiamo quindi ad esaminare un altro spezzone del filmato, che mostra quello che potrebbe essere un timone di profondità (probabilmente AV);

immagine1pn8.png

 

Confrontiamo ora il disegno di questo timone con quello dei timoni di profondità AV di un tipo "VIIC" tedesco...

timonels8.jpg

 

... con quelli di un smg. britannico tipo "U" della serie cui apparteneva anche l'Usurper

classeula6.jpg

 

Anche se le linee del timone di profondità mostrato nel filmato non corrisponono esattamente a nessuno dei timoni delle ultime due fotografie, propenderei maggiormente per una loro origine "germanica".

 

Un'ultima notazione. Si potrebbe prendere in considerazione anche l'ipotesi che l'U-455 sia affondato non durante la navigazione di andata verso Algeri, ma durante quella di ritorno. Ciò spiegherebbe in modo più logico la "singolare" posizione del relitto.

Mi spiego meglio: mentre partendo dalla Spezia è più probabile una rotta "diretta" verso le coste nordafricane, durante la navigazione di ritorno (con minori necessità del rispetto di tempi e direttive operative) potrebbe apparire probabile che il comando di bordo avesse deciso per una navigazione più sottocosta nella vicinanza delle coste liguri. Questo, soprattutto nel caso che la navigazione di ritorno si fosse svolta in buona parte in immersione, con conseguente "atterraggio" più a ponente rispetto al previsto (p.e. davanti a Genova). In questo caso l'U-455 potrebbe aver assunto una rotta molto sottocosta, per arrivare alla Spezia, con lo scopo di evitare avvitamenti da parte di unità nemiche più al largo.

Concordo comunque con Malaspina che, all'epoca, per motivi di sicurezza qualsiasi navigazione di un U-boot dalla Spezia all'Algeria avrebbe dovuto essere effettuata a ponente e non a levante della Corsica. Anche in condizioni di tranquillità appare quanto mai improbabile che, per raggiungere Algeri dalla Spezia, si fosse seguita una rotta diversa per meri motivi di lunghezza della stessa.

Naturalmente, solo un esame approfondito del relitto potrà chiarire quello che - ancora oggi - è un fatto controverso e non suffragato da dati certi.

 

Maurizio Brescia

Modificato da Alagi
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Aggiungo al mio post precedente che alcune delle considerazioni che ho riportato erano già state rese note al giornalista Emilio Carta di Rapallo, che le inserì nel suo volume Navi e relitti tra Montecarlo e il promontorio di Portofino (Rapallo, Busco Edizioni, 2000).

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Mi complimento con Alagi, per la notevole e esaudeinete documentazione che ha prodotto in modo impeccabile.

Rimane purtroppo il dubbio sull'identità del battello.

Io insisto per l'ispezione all'interno dello scafo, onde reperire qualche reperto che certifichi l'identità stessa.

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Ho parlato dell'argomento con Mauro / Erich Topp, e domani lui aggiungerà qualcosa su questo particolare topic.

Intanto, da questa immagine - sempre tratta dal video del Centro Sub Tigullio - si vede qualcosa di "sospetto".

immagine2yg3.png

Premetto che non sono un subacqueo, ma è possibile che a 120 m di profondità, anche puntando la videocamera verso l'alto, ci sia tutta questa luce diffusa?

Lascio a voi le conclusioni...

Modificato da Alagi
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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Mauri,sono andato un pò in giro sulla rete a scartabellare tra le foto di altri relitti in Liguria (giusto per cercare di rimanere più o meno con la stessa morfologia del fondale)....il KT qui a Sestri è a - 58 e la visibilità è di poco più nitida (l'U-455 è praticamente al doppio della profondità !).... :s43:

....sono andato anche a sbirciare su uboot.net dove ci sono le foto dei relitti al largo di Capo Hatteras negli usa....qui però non sono riuscito a capire a che profondità siano....

....comunque domattina chiederò,come ti ho già detto a quel mio amico sub....e poi farò rapporto !!.... :s02:

 

....certo che però,se qui ci fosse anche il parere di qualche Cte....che sicuramente ha esperienze mica da poco....non sarebbe mica male....!! :s43:

 

....VAAAAADROOOOOOOOOOOOO !!!!!....ALZA IL PERISCOPIOOOO !!....ABBISOGNA UN TUO PAREREEEEE !!.... :s51:

 

 

:s67: Mau

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Attenzione! Altra versione storica riguardo alla missione dell'U455.

Da ricerche esperite da persona autorevole come Achille Rastelli, risulta che nella data in cui è avvenuto l'affondamento, la squadriglia degli uboot aveva lasciato La Spezia per il più tranquillo e difendibile porto di Tolone. Questo è avalorato anche dal fatto che in quel periodo non esistono foto di battelli tedeschi nel porto spezzino.

quindi questa tesi è in netto contrasto con quanto riportato sul testo U-BOOT MEDITERRAN OPERATION IN THE II W.W., che invece da partito da Spezia per la missione in Algeria. (Ho saputo anche come mai le coordinate presunte portano nei pressi del Varignano: in quesa pubblicazione, quando l'affondamento non è chiaro dove sia avvenuto, mettono sempre come luogo dell'inabissamento quello vicino al porto di partenza).

Quindi cercando di capire cosa ci faceva l'U455 nei pressi di Portofino partendo da Tolone per l'Algeria, l'unica ipotesi per ora attendibile è che a fine missione debba aver dovuto recarsi a Genova per fare riparazioni che a Tolone non erano possibili e quindi rientrando dal nord-Africa sia arrivato nel levante ligure. E qui saltato su una mina.

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la luce sembra effettivamente eccessiva anche a me per un relitto a 120 metri.

 

però esiste anche un'altra possibilità, ovvero che abbiano "barato" sulla quota per fuorviare i cacciatori di relitti....

 

 

Interessante ipostesi Dir. Quindi avvalorando la tua tesi, considerando quella trasparenza e luminosità, si potrebbe azzardate profondità 40-50 in ottime condizioni, oppure anche meno!

M'immagino se così fosse, rese note le coordinate,ci vorrebbero i biglietti col numero come al supermercato per scendere sul relitto.

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la luce sembra effettivamente eccessiva anche a me per un relitto a 120 metri.

 

però esiste anche un'altra possibilità, ovvero che abbiano "barato" sulla quota per fuorviare i cacciatori di relitti....

 

 

Caspita, non ci avevo pensato...!!!

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(...)

A favore della tesi u-boot, c'è da tener presente che l'U455 quando venne inviato in Mediterraneo venne privato del cannone, in quanto il comando non lo riteneva utile in questo teatro: e il relitto è privo di cannone.

Il mistero continua...

In realtà sarebbe vero proprio il contrario.

Dai numerosi documenti tedeschi esaminati per realizzare GWX e dal testo "U Boat Type VII" di Robert Stern risulta che il Mediterraneo fù l'unico teatro (insieme a quello delle rotte artiche oltre Capo Nord) dove tutti gli U Boat assegnati mantennero il cannone del queale furono invece privato i battelli impegnati in Atlantico.

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....BELLA GENTE (di mare !)....

 

....stamane ho chiacherato un pò con un amico che ha sempre avuto la passione per le immersioni....ora a 70 anni se ne "permette" un paio all'anno,ma fino a una decina d'anni fa....era sempre "sotto" !!....(ha tutti i posibili ed immaginabili brevetti da sub...."padi/podi/pudi....nazionali ed esteri !! )

....secondo lui,se ci sono le condizioni giuste,potrebbe anche essere possibile che la luminsità sia buona anche a -100....

....ovviamente però,dovrebbe esserci "corrente",perchè se no,da dopo i 40 mt in giù e a mano a mano che si scende,solitamente l'acqua si intorbidisce,facendo diventare difficoltosa l'arrivo della luce solare e conseguentemente facendo diventare i toni dei "colori" sempre più cupi e tendenti al "grigio" (per mancanza di rifrazione solare)....

....ora....sono andato a guardare più volte il video e onestamente la vegetazione che ricopre lo scafo,non si muove di un millimetro....come del resto i pesci che girano intorno....se smettono di sbattere la coda e le pinne,rimangono fermi.... :s45:

....un altra ipotesi che il mio amico mi ha prospettato è che avrebbero potuto piazzare dei fari,legati a delle cime,qualche decina di metri sopra e allora potrebbe anche essere possibile che la luce dei fari,crei una rifrazione tale da poter far vedere tutto così nitido e "colorato"....(lui mi ha prospettato questo,ma....sembrava abbastanza scettico,nonostante sia sempre stato usato come metodo,sia da lui che da fotografi professionisti)

 

....giusto per la curiosità,sono andato a scaricare un pò di foto dal sito....inoltre,ho scaricato altre foto da vari siti,del famoso "KT" che c'è qui al largo di Sestri e che si trova a -48....il mio amico lo ha visitato in lungo ed in largo almeno una trentina di volte,ma....solo in rarissime occasioni è riuscito a vederlo nitidamente e a "colori"....proprio perchè in quella zona c'è sempre molta corrente,tutte le volte che lui è sceso con gli amici o da solo,ha sempre cercato di farlo in situazioni di mancanza di corrente,perchè dice che essendo in parte avvolto da reti,può anche diventare pericoloso (infatti ogni tanto,qualcuno ci lascia "la resca" !! :s09: ) e come mi ha spiegato....in mancanza di corrente....tutto è piuttosto torbido !!.... :s41:

 

....vi lascio alle immagini del "presunto U-455"....

 

 

....timone orrizontale....

timoneorrizontaledipruawn4.jpg

 

....torretta....

torretta2mn0.jpg

 

....ancora di prua nel suo alloggiamento....

ancora11bj9.jpg

 

....particolare del periscopio....

periscopio11nr3.jpg

 

....il portello della torretta....dicono di averlo già trovato aperto....mah....!?

portellotorretta1rq8.jpg

 

....il ponte di prua....

ponteapruacongigi1sp1.jpg

 

 

....ora invece alcune immagini del "KT"....

 

....iniziando da una di quando era "operativo" come "cacciasommergibili"....

kterosuj2207uk3.jpg

 

....com'è oggi visto da prua....

ktpruaqv2.jpg

 

....la binata da 37mm posta sul castello di prua....

binata37mmkthx0.jpg

 

....una panoramica di una fiancata,dove si possono ben vedere i grovigli di reti che la semiavvolgono....

kt1gp1.jpg

 

....la scaletta che porta al castello di prua....

uj2207image007kg1.gif

 

....ancora la prua,dove troneggia la binata da 37mm....

ktva3.jpg

 

....in ultimo,il fumaiolo preso da poppa,dove a sinistra si può notare una 20mm antiaerea....

kt2li4.jpg

 

....ora....considerando che il "KT" si trova a -48 mentre sembra che l'U-455 sia a -100....dopo aver visto queste foto e avendo sentito ciò che il mio amico ha detto riguardo alla "rifrazione solare" e alla corrente....personalmente,mi verebbe qualche dubbio.... :s41:

....ovviamente tutto è possibile....che per ragioni di "sicurezza" abbiano dato una profondità diversa....che abbiano avuto una grande professionalità,nel calcolare dopo attente osservazioni,le correnti etc....come può anche darsi che quell'U-BOOT sia sì in quella zona,ma....non davanti a Camogli ma sopratutto,non a -100....!! :s43:

 

....e come diceva un famoso spot pubblicitario di qualche lustro fa...."MEDITATE GENTE....MEDITATE !!".... :s51:

 

 

:s67: Mau

Modificato da ERICH TOPP U-552
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Visitatore ERICH TOPP U-552

....no,no,noooo Overtorque....!!

 

...io ho semplicemente dato un umile opinione,basata sulle considerazioni di quel mio amico,che fino a prova diversa da parte di qualcuno che sia più che efferrato in materia,posso prendere anche per "oro colato"....se dovessi buttarmi io in mare con i "piombi"....colerei a picco senza via di scampo !!.... :s68:

 

....ovviamente,ogni tipo di opinione è ben accolta....sopratutto da "quell'imboscato" di Vadro !!.... :s11: :s03: :s68:

 

....VADROOOOO....EMERGI ED ILLUMINACIIIIII !!!!.... :s51: :s68: :s03:

 

 

:s67: Mau

 

P.S.

....Over....ora che ci penso....anche tu,però,dovresti avere una certa esperienza in materia....no ??....

Modificato da ERICH TOPP U-552
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Ad avallare il dato di profondità è in particolare la descrizione dell'immersione del sub che ha scoperto il relitto e che è anche uno dei più quotati sub della zona...

 

L’IMMERISONE VISTA DA LORENZO DEL VENEZIANO

 

La discesa sul sommergibile è sicuramente da considerarsi tra le più impegnative che io abbia pianificato nel Mediterraneo.

Le difficoltà sono molteplici, profondità e corrente , sono le più importanti oltre alla luminosità che a quelle quote nel Mar Ligure è notevolmente ridotta.

Per scendere ho utilizzato un rebreather a circuito chiuso elettronico automiscelante, BUDDY INSPIRATION, con diluente 8% di ossigeno e 70% di Elio, pressione parziale dell’ossigeno costante a 1.3, che ritengo mi abbia dato un buon margine di sicurezza rispetto al convenzionale circuito aperto. Vantaggi a livello decompressivo e la tranquillità di avere una scorta di gas notevole. A profondità cosi’ elevate il manometro di un sistema a circuito aperto scende molto rapidamente comportando comunque nel subacqueo un minimo stress dovuto alla gestione della scorta di gas.

In ogni caso per affrontare una eventuale emergenza nel caso di guasto della macchina avevo con me un 12 litri di trimix 12% di Ossigeno e 50% di Elio, un 10 litri di Ean 36 e un 7 litri di Ossigeno puro, oltre varie bombole che avevo precedentemente posizionato sulla cima di discesa.

Ho effettuato nove immersioni tutte con BUDDY INSPIRATION, massima profondità raggiunta 120metri, profondità media delle immersioni 105metri; i tempi di fondo compresi fra 18 e 20 minuti, mi hanno comportato un RUN TIME compreso fra i 90 e i 110 minuti. Il programma decompressivo da me utilizzato è stato RGMB .

La visibilità incontrata è stata sempre discreta anche se in alcuni casi la corrente, a volte anche sul fondo, ci ha costretto a limitare la nostra ricerca esclusivamente sullo scafo del relitto. Abbiamo esplorato intorno allo carena per un raggio di circa dieci metri trovando pezzi di lamiera contorti ed non identificabili.

Ho effettuato un numero discreto di fotografie con scafandro ed illuminatori Foto Leone che spero possano avere dato l’idea dello stato di conservazione del sommergibile, oltre un video con camera digitale e scafandro autocostruito .

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E' più materia di Vadro.

I nostri "cugini" sono di casa a quelle profondità, noi invece frequentavamo perlopiù i primi 20 mt.

Altre esigenze operative tutto quì.

Comunque il profilo di immersione è esatto per quella quota ed il relitto è chiaramente un U Boat tipo VII.

Se sia proprio l'U455 non saprei ma dai dati in possesso era l'unico riportato come perdita in quella zona operativa.

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Max,visto che hai riportato la descrizione di Del Veneziano direttamente dal sito....hai letto,quando dice che il suo compagno di immersione,ha provato ad entrare dal boccaporto della toretta e che dopo pochi istanti è tornato indietro,sostenendo che dentro è tutto sigillato ??....scusa,ma....secondo te,uno a -100 "bardato" come di dovere per un immersione del genere e con la pressione che sicuramente ci sarà la sotto....pensi che riuscirebbe a passare dal portello della torretta (che se va bene non supera i 60 cm. di diametro)....?? :s45:

....Max....ovviamente,questa è una mia umile considerazione senza saper nulla di immersioni,ma....qualche dubbio sulla "serietà" di questi personaggi,mi sorge....anche a seguito dei commenti di altri sub qui della zona....ovviamente potrebbe essere solo invidia la loro !?.... :s09:

 

:s67: Mau

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Erich tecnicamente la cosa sarebbe perfettamente fattibile.

Conosco speleosub che si sono inoltrati in buchi impossibili a profondità simili..... e stiamo parlando di un sub con oltre 5000 immersioni alle spalle.....

Inoltre ci sarebbe da dire anche sulle coordinate dove si troverebbe il relitto che non sono poi tanto misteriose.

Su "certe" carte nautiche sono riportati con punti numerati le posizioni di relitti noti ancorchè non identificati....la migliore nel caso in esame è decisamente la preziosa pubblicazione della Marina Mercantile del Tenente di Vascello Nicola Fusco , "Il fondo del mare da Capo di Noli a Sestri Levante, con annessa carta da pesca n. 7."-1968-. ) Ministero Marina Mercantile. Direzione Generale della Pesca marittima.

 

In particolare da molto tempo si pensava che il relitto posizionato al punto N92 della suddetta carta fosse un sommergibile...

Inoltre a 4,5 miglia SO circa da punta chiappa esisteva il primo di ben tre campi minati (mine P-200) che consentendo dei passaggi si stendevano fino alla batimetrica dei 810 metri.

Il relitto è posizionato esattamente tangente all'estremo Est del primo campo minato è pertanto palese che colpito dalla mina si è immediatamente inabissato spezzandosi nell'impatto con il fondo, dove la mina aveva prodotto il danno.

Probabilmente hanno avuto la sfiga di prendere una di quelle mine che avevano postato più in basso, proprio per colpire i sottomarini che in quei punti stavano a mezzacqua attenti allo stridere dei cavi d'acciaio che dalla mina scendevano fin sul fondo.

Tutta la zona a Ovest del relitto è certamente piena di carrelli e probabilmente di qualche mina affondata e non bonificata.

 

Ecco la posizione del relitto

 

n.92 = relitto - profondità 110 metri

allineamenti a terra:

a) La chiesa di Santa Maria Assunta di Nervi con il fabbricato più grande tinteggiato di bianco che si osserva dietro la chiesa

 

b) La chiesa parrocchiale del centro abitato di Sessarego ( a Nord di Bogliasco) "appuntata" con la vallata retrostante - la chiesa a destra

 

L'unico modo per essere certi di un identificazione sicura?

un immersione in saturazione con OTS , l'impiego di un ROV o entrambe......

Sarebbe un lavoro per in nostri amici di HDS chissà trovando uno sponsor......

Modificato da Xabaras
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Visitatore Perla

Complimenti, ragazzi (in modo particolare a Maurizio e Max senza nulla togliere a nessuno riguardo a conoscenze e competenza)....secondo me questa è una delle discussioni più interessanti ed appassionanti che siano state recentemente intraprese sul forum.....purtroppo la mia competenza non arriva al punto da permettermi di parteciparvi .....ma continuate, nè..... :s20: :s20: :s20:

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Ho visto le foto postate da Mauro / Erich Topp. Quella della falsatorre, in particolare, identifica chiaramente il battello per un tipo "VII": dal tipico disegno del rinforzo a mezza altezza, al deflettore sul bordo superiore, alla classica "protuberanza" a proravia della falsatorre stessa. La foto del timone di profondità è migliore di quella che ho inserito io e dà maggiormente l'idea di un timone di profondità AV di un tipo "VII" C", anche se manca la protezione esterna a cui era incernierata.

E' ovvio, andrebbero rilevate la posizione corretta, la profondità, e - soprattutto - bisognerebbe effettuare un'immersione con chiari scopi "identificativi".

Comunque - se le immagini mostrate in questo topic sono effettivamente quelle del relitto di Portofino - direi che si tratta, ormai quasi senza dubbi, di un sommergibile germanico tipo "VII C".

Modificato da Alagi
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In realtà sarebbe vero proprio il contrario.

Dai numerosi documenti tedeschi esaminati per realizzare GWX e dal testo "U Boat Type VII" di Robert Stern risulta che il Mediterraneo fù l'unico teatro (insieme a quello delle rotte artiche oltre Capo Nord) dove tutti gli U Boat assegnati mantennero il cannone del queale furono invece privato i battelli impegnati in Atlantico.

 

Mi spiace contraddirti, o quanto meno sono contradittori i testi da noi consultati e i pareri di esperti, vedi Francesco Mattesini, Achille Rastelli, che sottolineano proprio l'inuitilità del cannone nel teatro Mediterraneo in quel periodo, tant'è che a riprova di questo l'ipotentico U455 ne è sprovvisto.

In quel periodo con il controllo quasi totale dell'aria da parte degli alleati, era inutile tentare abbordi con il cannone in superficie. (considerazioni del tutto personali.

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Mi spiace contraddirti, o quanto meno sono contradittori i testi da noi consultati e i pareri di esperti, vedi Francesco Mattesini, Achille Rastelli, che sottolineano proprio l'inuitilità del cannone nel teatro Mediterraneo in quel periodo, tant'è che a riprova di questo l'ipotentico U455 ne è sprovvisto.

In quel periodo con il controllo quasi totale dell'aria da parte degli alleati, era inutile tentare abbordi con il cannone in superficie. (considerazioni del tutto personali.

 

Una nota del BDU del 14 Novembre 1942 ordinò che il pezzo venisse rimosso da tutti i battelli eccettuati quelli in forza alla Flottiglia del Mediterraneo ed ai battelli sulla rotta di Mirmansk o spiegati nelle vicinanze di Novaya Zemlya.

("Kriegstagebuch des BdU" PG30247-30362 National Archives microfilm Publication T1022,NARA riportata in "The conduct of the war at sea" di Karl Doenitz - Division of naval Intelligence Ufficio del CNO US Navy)

 

La fonte da noi presa come linea guida (riportante gli stessi dati) è The U Boat War in the Atlantic 1939-1945 Ministero della Difesa HMSO Londra 1989.

Si tratta della riproduzione della storia documentale della guerra degli U Boat originariamente classificata scritta su richiesta dell'Ammiragliato dal KK a gunther hessler subito dopo la fine della guerra ,assistito da jurghen Rohwer.

in definitiva la bibbia autentica sull'argomento.

 

L'assenza del cannone è tuttavia una riprova che il relitto sia a buona ragione quello dell'U455 in quanto il battello non era tra quelli assegnati alla flottiglia del mediterraneo, ma raggiunse Tolone come rinforzo molto tardi proveniente dalla flottiglia atlantica di Lorient dove il cannone era già stato dismesso da due anni.

In particolare:

 

dal 06.01.1944 al 03.02.1944

Nono viaggio- missione attiva

U455 parte da Lorient sotto il comando di Hans-Martin Scheibe e arriva a Tolone dopo quattro settimane.

 

dal 22.02.1944 al 06.04.1944

Decimo viaggio-missione attiva

U455 parte da Tolone sotto il comando di Hans-Martin Scheibe e viene dato per disperso il 6 aprile 1944. Nessun superstite.

 

Lo stesso lo puoi evincere da quanto ricevuto dagli archivi tedeschi:

 

06. Januar 1944 U-455 läuft zur zehnten Feindfahrt des Bootes aus

LORIENT aus

 

22. Januar 1944 U-455 durchbricht die STRASSE VON GIBRALTAR und

dringt in das MITTELMEER ein. Das Boot begann seinen

Durchbruch um 04.56 Uhr und hatte dieses Unternehmen

um 06.00 Uhr erfolgreich abgeschlossen

 

03. Februar 1944 U-455 beendet seine zehnte Feindfahrt mit dem Einlauf in

TOULON. Das Boot war 29 Tage auf See

 

22. Februar 1944 U-455 läuft zur elften Feindfahrt aus TOULON aus

 

01. März 1944 U-455 wird der 29. U-FLOTTILLE in TOULON als Frontboot

unterstellt

 

02. April 1944 Letzter Funkkontakt zu U-455

 

05. April 1944 U-455 erscheint nicht zur Geleitaufnahme vor LA SPEZIA

 

06. April 1944 U-455 wird offiziell als Vermißt gemeldet. Über die Hinter-

gründe über den Verlußt des Bootes gibt es bis heute keine

Angaben. 51 Mann verlieren auf U-455 ihr Leben. Das

Boot war zu diesem Zeitpunkt 45 Tage auf See

 

 

ps. sul mio tavolo c'è in questo momento un grosso volume intitolato

U-Boat : I sommergibili tedeschi, tecnica ed evoluzione (Titolo originale: Geschichte des deutschen Ubootbaus)

di Eberhard Rossler ; traduzione di A.M.Carbone. - La Spezia : Fratelli Melita Editori, c1993. - 379 p .........praticamente il riferimento assoluto sull'argomento e recensito anche su betasom ( https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=17228 )

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Non metto sicuramente in dubbio il testo dove hai preso spunto: capita spesso che in testi storici ci siano fonti contraddittorie.

 

Anche in questo caso per esempio il Groner asserisce come porto di partenza dell'U455 il porto di La Spezia, altri testi e sembra che abbiano ragione, lo fanno partire da Tolone, base della 29° flottiglia in quel periodo.

Il bello della ricerca storica è anche questo saper riconoscere la verità.

Con questo non voglio dire che hai torto, anzi...che sia di spunto per certificare meglio questa situazione.

Modificato da malaspina
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Visitatore ERICH TOPP U-552

....BELLA GENTE (di mare !)....

 

....ormai a questi punti,svelati praticamante tutti i misteri e avallorate le vericità sul battello....rimane solo una cosa da fare....

 

....organizziamo una spedizione "navale",considerando che Xabaras ha le coordinate precise....Xabaras,Overtorque e Vadro gli "buttiamo giù con i piombi" (ma penso che non servirebbero....basterebbe l'attrezzatura fotografica !!)....Kashin,lo mettiamo "all'ascolto" della stumentazione elettronica di "scoperta" (caso mai si avvicinasse qualche "intruso")....Totiano gli facciamo "muovere le macchine" al Sauro (prima che lo rendano del tutto inefficente) e gli facciamo fare "copertura subaquea"....Marcuzzo lo mandiamo in "assetto da sbarco" in cima al promontorio di Portofino,con un manipolo di "duri" a coprirci da eventuali "tiri" dai bunker....Perla,Marea e Mathilda a prua a prendere il sole e a salutare chiunque si avvicini (come se fossero a fare una gita,per non destare sospetti !)....Malaspina addetto alle "carte"....Lugher al sonar....Alagi al timone....ed io....io me ne stò sotto il "cagnaro" di poppa,con un in mano un bel bicchiere di Spalletti bello fresco....e brindo alla vostra salute !!.... :s03: :s11: :s68:

 

....scherzi a parte....Max,grazie delle delucidazioni....Moreno,hai "innescato" un bel dibattito....Mauri,il tuo "zampino" è sempre quel qualcosa "in più"....e poi....bellisscite raga....è proprio bello innescare discussioni così,dove aleggia un velo di mistero !!.... :s19:

 

....SEMO TROPPO FORTI !!.... :s51:

 

 

 

:s67: Mau

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In questa famosa foto scattata alla Spezia il 2 aprile 1942, sull'U-331 il cannone pare esserci ancora.

 

u331.jpg

 

 

Si è vero, ma per quanto riguarda l'U455 stiamo parlando del 1944. Comunque come ho detto in altra risposta, sono determinazioni rilevate su vari testi, anche in contraddizione tra loro, la certezza a volte ha risvolti anche a più verità.

Intendo dire che chi ha realizzato un testo storico, magari ha fatto riferimento a u-boot senza cannone per vari motivi e ha inteso questo stato di armamento per tutti i battelli operanti in un teatro, oppure viceversa.

Un altro può essersi concentrato su battelli armati e quindi le su determinazioni sono pari pari contrarie.

 

Scusate ma io insisto a dire che l'unico modo per capire di sommergibile si tratta è di trovare qualche documentazione che determini effettivamente la sua identità.

Cosa ci faceva un u-boot dopo 45 giorni di missione, quindi al limite della sua autonomia senza rifornimenti in mare , a due miglia da Portofino, quando la sua base era Tolone?

Voglio rammentare ancora una volta l'esperienza raccontata nel famoso ed avvincente libro L'U-BOOT FANTASMA.

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Segnalo a tutti i Comandanti che sul sito della SCMN (Società Capitani e Macchinisti Navali) di Camogli - di cui sono socio - al link

 

http://www.scmncamogli.org/portosom/nsomm_nar.htm

 

è stato inserito il mio intervento su questo topic (con le stesse foto e disegni), insieme ad alcuni appunti del noto storico navale dr. F. Mattesini. Gli elementi riportati dal dr. Mattesini sono stati dibattuti anche nel forum dell'AIDMEN (Associazione Italiana Documentazione Marittima e Navale), di cui è membro del Direttivo il nostro Comandante Malaspina.

Anche il dr. Mattesini ritiene che il "relitto di Portofino" sia un tipo "VII" tedesco, anche se - alla fine del suo intervento - avanza altresì l'ipotesi che possa trattarsi di uno dei tre battelli italiani Sparide, Murena e Grongo incorporati nella Kriegsmarine dopo l'8 settembre 1943.

Tuttavia, non concordo su quest'ultima identificazione per due principali motivi:

- Le caratteristiche del relitto sono abbastanza inequivocabilmente quelle di un tipo "VII C" tedesco; inoltre non c'è traccia dei quattro cilindri per il trasporto degli SLC in dotazione a Sparide, Murena e Grongo.

- Non risulta che la Kriegsmarine abbia mai rimesso in efficienza i tre battelli italiani, perlomeno al punto di far loro condurre missioni operative.

Modificato da Alagi
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Il bello della ricerca storica è anche questo saper riconoscere la verità.

Con questo non voglio dire che hai torto, anzi...che sia di spunto per certificare meglio questa situazione.

Assolutamente d'accordo con tè!

E spero che i miei contributi non ti siano apparsi polemici perchè non era questa l'intenzione.!!

Nei due anni di ricerca storica sugli U Boat allo scopo di affinare il più realisticamente possibile il mod GWX, il team di Grey Wolves ha consultato documenti originali depositati negli archivi Americani, Inglesi ,Tedeschi, Francesi ed Italiani......

Il vantaggio di avere un team composto da ragazzi di tutti questi paesi è stato unico in quanto a disponibilità di fonti originali presumibilmente attendibili ma il confronto è l'anima della ricerca storica quindi ben vengano tutte le ipotesi, le confutazioni o le riprove al riguardo.

 

Di seguito posto tre foto di battelli della 29th Flotilla a La Spezia.

 

U559

u559ry6.jpg

 

U83

u83yp9.jpg

 

U565

u565js2.jpg

 

Si può notare la caratteristica mimetizzazione mediterranea dell'U83 e la presenza del cannone su ogni battello.

Modificato da Xabaras
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Tralasciando l'argomento "cannone" che potrebbe essere stato presente o meno per più di un motivo direi che il confronto tra l'immagine della falsatorre del relitto inviata da Erich e quella dell'U-83 entrambe con la caratteristica chiesuola della girobussola e il paraspruzzi e la notevole differenza con quella della classe U inviata da Alagi indicano comunque un battello della classe VIIC.

Inoltre simili paraspruzzi erano presenti anche su battelli italiani ma non ricodo di aver mai visto fotografie in cui comparisse abbinato a chiesuole simili a quelle dei VIIC.

 

Sui timoni invece bisognerebbe approfondire :

 

Classe U :

 

sshmsunited2nn4.jpg

 

Classe VIIC :

 

timavviic2zo6.jpg

Modificato da Charlie Bravo
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Sui timoni invece bisognerebbe approfondire :

 

Classe U :

sshmsunited2nn4.jpg

 

Classe VIIC :

timavviic2zo6.jpg

 

Più li guardo e più mi convinco che si tratta di un VII C!

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Si può notare la caratteristica mimetizzazione mediterranea dell'U83 e la presenza del cannone su ogni battello.

 

Messaggio modificato da Xabaras il Oggi, 13:10

 

Lungi da me sospettare la polemica nelle nostre discussioni.

Effettivamente vedendo queste foto viene da pensare che le nozioni che ho portato avanti sin ora sulla presenza del cannone, perdano consistenza.

Sai più o meno datare queste foto, peralto molto interessanti?

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La foto dell'U83 è del Febbraio 1942, quella dell'U559 dell'Agosto 1942 e quella dell'U565 dell'Agosto 1944.

 

Quì sotto un'altra bellissima immagine dell'U596 ripreso in banchina a La Spezia nell'Agosto del 1944.

Comandato dall'asso Kptlt. Gunther Jahn (Croce di Cavaliere della Croce di Ferro) in forza alla 29à Flottiglia affondò in Mediterraneo 12 mercantili ed una nave da guerra per un totale di oltre 60.000 tonnellate.

Da notare la famosa mimetizzazione mediterranea (che simulava la forma delle posidonie che ricoprono a mò di prateria i bassi fondali del canale di sicilia confondendo così la sagoma del sommergibile ad eventuali aerei nemici) ,il cannone con il cavo che fissava il tappo di volata e il wintergarden allargato per permettere il posizionamento di un ulteriore riservetta di munizioni per l'88' accessibile dal pagliolato dietro al periscopio d'osservazione.

 

u596mk4.jpg

Modificato da Xabaras
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  • 2 weeks later...
Visitatore Mattesini

Riporto quanto oggi ho trasmesso sulla lista Aimdem

 

“Torno a fare l’avvocato del diavolo.

Dopo un nuovo e approfondito esame del filmato di Del Veneziani, debbo fare sul presunto sommergibile tedesco tipo VII C , affondato presso Portofino, le seguenti osservazioni, e far notare alcuni particolari che, evidentemente, sono sfuggiti agli esperti (!) che erano stati invitati per il riconoscimento dell’unità subacquea.

 

1°) Vedendo girare il filmato, dalla prora verso la torretta, mi sembra che il portello aperto sia quello che si trova davanti alla torretta stessa, e non al suo interno.

 

2°) Vi è un grosso cavo a prora, visibilissimo, che attraversa con angolo di circa 45° il ponte del sommergibile. Cavo pericolosissimo in navigazione, poiché poteva incastrarsi sui timoni e nelle eliche. E’ un cavo da rimorchio spezzato ?

 

3°) Non vi è un grosso foro rotondo sul davanti della torretta, che invece era ubicato su tutti i sommergibili del tipo VII poco sopra il paraonde, e quindi proprio sotto l’insegna pittorica della squadriglia sommergibili di appartenenza. Questo foro, che mancava sulle torrette dei sommergibili italiani classe “Fluttoâ€Â, serviva per far entrare all’interno della torretta stessa le due estremità dei cavi dell’antenna radio di superficie. E questo fatto è fondamentale per poter asserire che non si tratta del relitto di un sommergibile tedesco.

 

4°) Manca assolutamente, sul davanti in basso della torretta, il contenitore della bussola magnetica, che all’epoca (aprile 1944) era in possesso di tutte le unità subacquee tedesche. Altro grosso particolare che fa meditare ?

 

5°) Manca davanti alla torretta il cannone da 88 mm., all’epoca (aprile 1944) ancora presente in moltissimi sommergibili del tipo VII, soprattutto di quelli costruiti tra il 1940 e il 1941.

 

6°) Osservando i fori di deflusso, rettangolari e con gli angoli leggermente arcuati, che appaiono lungo lo scafo a prora del relitto, faccio notare che essi erano alquanto simili sui sommergibili del tipo VII C e anche su quelli italiani della classe “Fluttoâ€Â. Una differenza sostanziale è però rappresentata dal fatto che sul tipo VII C la linea di fori superiori era più avanzata rispetto a quella inferiore; inoltre vi sono quattro fori che partendo dall’inizio della fila superiore salgono angolati di circa 45°, mentre esiste una linea di 12 fori rotondi, ancora più in alto, spostati verso l’estremità della prora. Particolari questi che nel filmato non appaiono. I fori sono disposti su due linee perfettamente parallele, come quelle esistenti sui sommergibili tipo “Fluttoâ€Â.

 

6°) Ultimo particolare osservato, la torretta, che appare molto ridotta, proprio come sui tipi “Fluttoâ€Â. Anche il tipo VII C aveva inizialmente una torretta molto ridotta, ma nel corso del 1943, per difendersi dai sempre più frequenti attacchi aerei degli Alleati, e pertanto per la necessità di aumentare l’armamento contraereo, la falsa era stata allungata verso poppa, portandola a due livelli: uno superiore, ove era sistemato un’arma singola da 37 mm; la seconda inferiore, equipaggiata con quattro mitragliatrici da 20 mm., sistemate in due impianti binati senza scudo, oppure da un impianto quadruplo scudato. Da una foto in mio possesso del sommergibile U 453, e quindi della stesso tipo dell’U 455, si vede che l’armamento del livello inferiore è proprio costituito da un arma quadrinata da 20 mm, e ciò a significato che quella classe di sommergibili aveva la torretta sensibilmente allungata. Il relitto di Portofino, lo ripeto, ha invece una torretta a un solo livello, prolungamento della plancia della torretta.

 

Secondo quanto attualmente viene discusso nel forum di uboatwaffe.net si afferma (ma non è specificata la fonte) che il sommergibile U 455, dopo aver segnalato, a sudovest della Corsica di rientrare alla base dalla zona operativa di Algeri, era atteso davanti alla Spezia da un da un dragamine che avrebbe dovuto pilotarlo nel porto il 5 aprile. Si afferma inoltre che la deviazione di rotta a La Spezia, del sommergibile, che era partito per missione di guerra da Tolone il 22 febbraio 1944, era stata probabilmente ordinata, perché Tolone era stato attaccato dagli aerei Alleati, Ciò non è assolutamente possibile perchè i bombardamenti di Tolone, da parte della 12^ Air Force statunitense, si verificarono, in modo distruttivo, l’11 marzo, con 120 quadrimotori B.17, e il 29 aprile 1944, con ben 580 tra quadrimotori B. 17 e B. 24.

Quindi, il quesito è sempre lo stesso; che ci faceva a Portofino, dopo una lunghissima navigazione di 45 giorni sulle coste dell’Algeria, un sommergibile (U 455) diretto alla Spezia, fuori rotta di ben 50 miglia, senza che facesse conoscere la sua presenza e senza che i comandi tedeschi della Liguria, che avevano inviato un dragamine ad incontrarlo, ne sapessero nulla. E in base a quale concetto l’Ammiragliato britannico ne fissa la perdita il 6 aprile 1944, stabilendone la posizione in lat. 44°04’N, long. 09°51’E, per motivo “unknown†?

A me sembra che sia il più grande mistero nel ritrovamento di relitti degli ultimi anniâ€Â.

 

Francesco Mattesini

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