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The Battleship Fuso


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Titolo: The Battleship Fuso (Serie "Anatomy of the Ship")

Autore: Janusz Skulski

Editore: Annapolis, U.S. Naval Institute / Londra, Conway Maritime Press

Anno di edizione: 1998

Pagg. 320, 800 disegni al tratto e numerose fotografie in b/n

Dimensioni: cm. 26 x 24

Prezzo: Euro 50,00 (in vendita c/o TUTTOSTORIA)

 

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Dopo i volumi dello stesso autore relativi alla nave da battaglia Yamato e all'incrociatore pesante Takao, la sempre valida serie "Anatomy of the ship" presenta anche quello riguardante la corazzata Fuso, un'unità che - insieme alla gemella Yamashiro - sul finire della prima guerra mondiale costituì la prima classe di "dreadnoughts" interamente progettate e costruite in Giappone.

Con un armamento principale costituito da dodici pezzi da 356mm su sei torri binate, il profilo di queste navi da battaglia assunse connotazioni molto particolari dopo un grande ciclo di lavori svoltosi verso la metà degli anni Trenta, con il raggruppamento degli scarichi delle caldaie in un unico fumaiolo, l'eliminazione dell'albero a tripode e l'installazione di un torrione molto sviluppato in altezza e dal dise¬gno piuttosto complesso.

Fuso e Yamashiro furono sicuramente unità solide ed equilibrate anche se la non eccezionale velocità massima raggiungibile (24 nd) non rese mai determinante il loro impiego nel corso della seconda guerra mondiale. Entrambe andarono perdute il 25 ottobre 1944 nello Stretto di Surigao (Isole Filippine), durante uno degli scontri facenti parte dell'insieme di azioni navali noto come "Battaglia di Leyte".

Questo bel volume di J. Skulski segue in via del tutto analoga l'impostazione degli altri due che lo hanno preceduto, ed il vasto materiale iconografico risulta quindi di ottima qualità. Un testo completo ed esauriente precede - come di consueto - la sezione fotografica, cui fanno seguito centinaia di disegni di ogni genere, che costituiscono il tradizionale "piatto forte" di questa fortunata e interessantissima serie.

Le viste esterne e in pianta presentano i diversi aspetti della Fuso tra l'entrata in servizio e la seconda guerra mondiale, le sezioni trasversali sono chiare ma al tempo stesso ricche di particolari ed il torrione - probabilmente l'elemento distintivo più caratteristico dell'unità - é "sviscerato" in ogni suo aspetto anche con l'utilizzo di dettagliatissimi disegni in prospettiva molto ben realizzati. Molto interessante il profilo che, alle pagg. 92/93, presenta le sistemazioni delle varie antenne radio installate sull'alberatura dell'unità.

Numerose pagine sono dedicate all'armamento ed alle apparecchiature per la direzione del tiro: molto valide , in particolare, le tavole relative ai telemetri ed alle installazioni binocolari fisse per il servizio di vedetta. Non é stato possibile, come spiega l'autore nella prefazione, reperire sufficiente documentazione originale giapponese riguardante l'apparato motore, e questo particolare aspetto della Fuso non ha quindi trovato spazio all'interno dell'opera. Sempre nella stessa prefazione viene però riferito che, presso gli archivi storici della Marina Giapponese, sono stati recentemente rinvenuti piani e schemi originali del sistema di propulsione della Yamato che, con buona probabilità, verranno inseriti in una prossima nuova edizione del volume relativo a quest'ultima nave da battaglia.

The Battleship Fuso si conclude con parecchie pagine dedicate ai velivoli imbarcati, alle motolance di servizio e a numerosissimi elementi dell'allestimento (candelieri, osteriggi, portelleria, ombrinali ecc.): dettagli sotto certi aspetti secondari ma senz'altro molto utili tanto per i modellisti quanto dal più generale punto di vista della completezza documentale.

Il volume si inserisce sicuramente in una fascia editoriale di elevate caratteristiche anche se alcuni suoi aspetti potevano, a nostro avviso, venire curati con maggior precisione. Ci riferiamo - in particolare - a qualche tavola contraddistinta da una grafica un po' troppo pesante (il cannone da 80mm alle pagg. 174/175 e le viste degli idrovolanti imbarcati), alla mancanza di immagini del periodo bellico nonché alla qualità di alcune riproduzioni fotografiche. Infine, le legende di alcune viste esterne - probabilmente per motivi di impaginazione ed impostazione grafica - sono state stampate su pagine successive a quelle dove si trovano le tavole cui sono riferite, e ciò provoca qualche difficoltà nell'esame delle tavole stesse. Si tratta nel complesso di un'opera altamente raccomandabile che, insieme ai citati altri due volumi di J. Skulski, costituisce un eccezionale "trittico" relativo ad importanti unità della Marina Imperiale Giapponese. All'interno della sovracoperta é stata stampata una tavola che, nella scala 1/500, presenta il lato dritto e la vista in pianta della Fuso nella seconda metà del 1941.

Modificato da Alagi
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Visitatore Kashin

Una vera "TENTAZIONE" "TUTTOSTORIA".....mi ha sempre affascinato la FUSO .....con questo castello ASIATICO ....l'ho sempre paragonato ad una Padoda ...per certi versi la preferisco alla Imponente Cl. Yamato

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