Vai al contenuto

La Guerra Dei Sei Giorni In Una Prospettiva Sovietica


samurai

Messaggi raccomandati

Pezzo in lingua originale inglese: The Soviets' Six-Day War

di Daniel Pipes

New York Sun

29 maggio 2007

http://it.danielpipes.org/article/4590

 

 

Uno dei maggiori enigmi del moderno Medio Oriente consiste nel chiedersi per quale motivo scoppiò – quaranta anni or sono tra una settimana – la guerra dei Sei Giorni. Nel giugno 1967, né Israele né i vicini arabi volevano o si aspettavano di ingaggiare battaglia; gli storici reputano all'unisono che l'accidentale scontro armato scaturì da una serie di eventi negativi.

 

Due autori come Isabel Ginor e Gideon Remez, una coppia di coniugi, iniziano a sfidare la teoria della guerra fortuita e offrono una plausibile spiegazione delle cause che portarono alla guerra. Come suggerito dal titolo del loro volume Foxbats over Dimona: The Soviets' Nuclear Gamble in the Six-Day War (Aerei MiG-25 su Dimona: Il rischio nucleare dei sovietici nella guerra dei Sei Giorni) (edito da Yale University Press), gli autori arguiscono che il conflitto bellico ebbe origine in base a uno schema messo a punto dal Politburo sovietico e volto a eliminare l'impianto nucleare israeliano di Dimona e con esso le aspirazioni di sviluppare armi nucleari.

 

Il testo suona come la soluzione a un mistero, assembrando informazioni da copiose fonti, guidando gradualmente i lettori attraverso l'argomentazione, e facendone un caso palesemente irrefutabile che deve essere preso sul serio. In sintesi, la teoria esposta è la seguente.

 

Nel dicembre 1965, Moshe Sneh, un leader comunista israeliano (e padre di Ephraim Sneh, attuale vice ministro israeliano della Difesa) disse all'ambasciatore sovietico che un consigliere del Primo ministro lo aveva informato in merito alla "intenzione di Israele di produrre una propria bomba atomica". Leonid Brežnev e i suoi colleghi non accolsero affatto alla leggera questa informazione e decisero – come fecero gli israeliani nel 1981 riguardo all'Iraq e come potrebbe essere fatto oggi in merito all'Iran – di far fallire questo processo lanciando delle incursioni aeree.

 

Ma piuttosto che farlo direttamente, Mosca escogitò un complicato schema per indurre con l'inganno gli israeliani a ingaggiare una guerra che sarebbe finita con un attacco sovietico su Dimona. Militarmente, il Cremlino si accinse a circondare Israele con un'armata di forze nucleari tanto nel Mediterraneo quanto nel Mar Rosso, iniziando a posizionare equipaggiamenti di terra e addestrando truppe nelle vicinanze in prospettiva di farle scendere in campo.

 

Probabilmente l'informazione più sorprendente contenuta in Foxbats over Dimona riguarda i piani dettagliati predisposti affinché le truppe sovietiche attaccassero il territorio israeliano, ed in maniera specifica bombardassero le raffinerie e le riserve petrolifere nonché aiutassero gli arabi israeliani. Una informazione altrettanto sbalorditiva è quella che attesta la presenza di MiG-25, aerei sovietici addetti alla ricognizione fotografica (i Foxbats che danno titolo il volume), in volo sul reattore di Dimona, nel maggio 1967.

 

A livello politico, lo schema prevedeva la redazione di rapporti di intelligence in merito alle minacce israeliane alla Siria, pungolando così gli eserciti egiziano, siriano e giordano a essere sul piede di guerra. Come da ordini ricevuti dai suoi padroni sovietici, il presidente egiziano Jamal ‘Abd-al Nasser mosse le sue truppe verso Israele, chiese e ottenne la rimozione di una forza cuscinetto delle Nazioni Unite e bloccò una nevralgica arteria navale per Israele – tre provvedimenti che costrinsero gli israeliani a mettere in stato di massima allerta le proprie difese. Incapaci di sostenere a lungo questa posizione, attaccarono per primi, cadendo così nella trappola tesa loro dai sovietici.

 

Ma poi le IDF fecero una cosa straordinaria. Piuttosto che combattere con obiettivi limitati come i sovietici si aspettavano che facessero, essi riportarono prontamente ciò che definirei "la vittoria più schiacciante mai ottenuta negli annali della guerra". Utilizzando delle armi puramente convenzionali, essi sconfissero tre stati arabi nemici nel giro di sei giorni, contrastando così la pianificata invasione sovietica, che fallì clamorosamente.

 

Tale fiasco fece apparire inopportuno l'elaborato schema sovietico e Mosca decise comprensibilmente di offuscare il suo ruolo pianificatore della guerra (la sua seconda maggiore sconfitta strategica della decade – che fece seguito al tentativo di porre missili a Cuba). L'insabbiamento funzionò così bene al punto che la responsabilità di Mosca per lo scoppio della guerra dei Sei Giorni è scomparsa dagli annali del conflitto. Di conseguenza, uno specialista della guerra come Michael Oren ha accolto freddamente la tesi esposta da Ginor e Remez, asserendo che non è stata rinvenuta "alcuna prova documentaria che la supporti".

 

Se Foxbats over Dimona non dice l'ultima parola sull'argomento, esso offre comunque una utile e stuzzicante interpretazione sulla quale riflettere, con parecchie implicazioni. L'attuale conflitto arabo-israeliano, con l'attenzione da esso riposta sui territori vinti nel 1967, accompagnato da un virulento antisemitismo, deriva in gran parte dalle decisioni prese dal Cremlino quaranta anni or sono. L'intera operazione fu vanificata dal momento che il possesso di armi nucleari da parte di Israele ebbe un impatto limitato sull'Unione Sovietica, prima del crollo del 1991. E come osservato dagli autori: "la nostalgia del XXI secolo per la presunta stabilità della Guerra Fredda è ampiamente illusoria".

 

E per finire, a quaranta anni di distanza, come potrebbero adesso stare le cose se non fosse scoppiata la guerra dei Sei Giorni? Ma al presente le circostanze sono pessime ed esse sarebbero probabilmente peggiorate senza quella splendida vittoria israeliana.

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore Kashin

Alcune precisazioni e dall'inizio del 1957 che si' era a conoscenza della costruzione del reattore nucleare d'Israele usando tecnologia francese. I francese stessi successivamente ha provato ad arrestare il programmaFP. Il reattore è stato scoperto dagli Stati Uniti con voli di U-2 nel 1960 o nel 1961.

 

18 nov. 1959 L'Israele abbandona lo schema iniziale di diversione del fiume del Giordano, comincia il lavoro sul progetto nazionale dell'elemento portante dell'acqua, per deviare le acque del fiume Giordano dal mare del Galilee al Negev, prendente la relativa parte dell'acqua del Giordano in conformità con il programma di Johnston.(Gli Arabi si contrariano)

 

5 giugno 1964 Israele comincia il pompaggio delll'acqua dal mare di Galilee . L'Israele ha accosentito a prendere soltanto la relativa parte di acqua assegnata nell'ambito del programma Johnston, con l'accordo tacito della Giordano.(Gli Arabi si infastidiscono)

 

2 gen. 1965 Al Fatah effettua il primo sabotaggio nell'Israele, contro l'elemento portante nazionale dell'acqua d''Israele.

(Adesso sono gli Israeliani a contrariarsi)

 

25 maggio 1966 L'URSS sostiene erroneamente che ha scoperto un piano sionistico per attacare la Siria.(i Russi perdono credibilita')

 

3 maggio 1967 I Sovietici informano Sadat a Mosca che Israele sta ammassando 10-12 brigate in preparazione per un attacco alla Siria, presunto attacco il 17 maggio. Le informazioni sono false, come erano parecchi avvertimenti sovietici precedenti simili. (I Russi perdono la credibilita')

 

23 maggio 1967 Il presidente egiziano Nasser chiude gli stretti di Tiran ai trasporti israeliani . L'Egitto muove sei divisioni, circa 130.000 soldati, nel Sinai. Le trattative con gli Stati Uniti per riaprire gli Stretti di Tiran vengono a mancare.

 

27 maggio 1967 Nasser annulla un attacco egiziano previsto all'Israele , progettato per il seguente giorno, dopo che era diventato evidente che gli israeliani sapevano.

 

5 giugno 7:46 Prima onda degli attacchi israeliani dell'aria.

 

A me sembra che la storia della Russia non sia che fantapolitica e che Israele dopo i noti fatti abbia effettuato un attacco preventivo in quelle che erano tutte le aspettative di un attacco Arabo.-

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,5k
×
×
  • Crea Nuovo...