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Piccola Rivelazione.......


Xabaras

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Dopo anni di riserbo con i militari italiani ancora impegnati in prima linea su quel fronte, oggi trova le sue conferme ufficiali anche negli “alti comandi” romani la dinamica di un'operazione speciale svolta in Iraq della quale il Ministero della Difesa ha autorizzato la divulgazione ovviamente mentenendone classificati i dettagli.

 

Furono gli incursori del ComSubIn, le forze speciali della Marina militare , a liberare Gary Teeley, un ostaggio inglese tenuto prigioniero dagli estremisti sciiti a Nassyria, in Iraq, nel 2004.

All’epoca, si disse (anche per tutelare l’attività di intelligence italiana e la sicurezza dei militari impegnati in quell’area) che l’inglese Gary Teeley rapito il 5 aprile a Nassyria e li tenuto in ostaggio per una decina di giorni,fosse stato poi riconsegnato agli italiani durante le fasi di un normale controllo del territorio, ora i fatti fanno comprendere che per salvarlo i militari dei commando della Marina organizzarono un’azione d’assalto vera e propria.

Era l’11 aprile 2004, una domenica, ed era Pasqua. Da qui la scelta di chiamare quell’operazione: “Uovo di Pasqua".

Teeley, trentasettenne impiegato presso la società Qit che fornisce servizi di lavanderia per le truppe della coalizione nella città di Nassirya, era stato rapito da milizie terroriste del leader sciita Moqtada al-Sadr. Quelli erano giorni difficili, in cui i cittadini occidentali venivano sgozzati quasi in diretta tv.

Pochi giorni prima gli italiani erano stati coinvolti in quella che sarà poi definita come la “prima battaglia dei ponti”, il 13 aprile saranno sequestrati tre italiani, tra cui Fabrizio Quattrocchi, non erano passati che pochi mesi dall’esplosione alla Base Maestrale, insomma una situazione molto difficile.

All’epoca gli incursori del ComSubIn, così come i colleghi dell’Esercito del Col Moschin operavano in Iraq all' interno della Task Force "Condor", in particolare il ComSubIn aveva sul posto un distaccamento del GOI, chiamato “Caimano” in onore dello stemma del reparto.

Gli incursori, nell’ambito di un’operazione più complessa, fecero saltare con delle micro cariche la porta di ferro dell’edificio i cui era prigioniero l’inglese, quindi intervennero. Sulla precisa dinamica del blitz non è possibile aggiungere altro in quanto informazione riservata, ma è certo che alla fine dell’intervento, con la liberazione dell’ostaggio sano e salvo, di quell’edificio sede di una milizia estremistica legata a gruppi terroristici non restava molto.

Tengo comunque a precisare che ,anche odiernamente, sono diverse le operazioni delle forze speciali italiane svolte in Iraq e Afghanistan ovviamente tutte avvolte dal massimo riserbo.

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Visitatore Etna

Della serie che la classe non è acqua ! :s15:

Forse queste cose dovrebbero essere di pubblico dominio,permettendo agli scettici,agli indifferenti etc....

di capire che l'italiano non è secondo a nessuno !!!

Ma temo che ci potrebbe essere sempre qualcuno,dagli scranni del parlamento,che potrebbe alzarsi e urlare contro.

Ma a noi basta sapere che ci sono ITALIANI così! :s15:

ETNA

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Sulla precisa dinamica del blitz non è possibile aggiungere altro in quanto informazione riservata, ma è certo che alla fine dell’intervento, con la liberazione dell’ostaggio sano e salvo, di quell’edificio sede di una milizia estremistica legata a gruppi terroristici non restava molto.
Su questo non ho alcun dubbio Frà! :s02:

 

W i Caimani! :s45:

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:s20: :s45: :s45: :s45: :s45: :s45: :s20:

 

 

Non aggiungo altro !!!!!

 

Purtroppo la gente ignora che per proteggersi con quel grosso mantello chiamato LIBERTA' , sono morti degli uomini !!!

 

Quegli stessi uomini che compongono le squadre dei corpi speciali italiani :s45: che con il loro impegno ed abnegazione

 

ci fanno dormire sonni tranquilli !!!!!

 

W COMSUBIN

 

W L'ITALIA

 

 

Alle prossime

 

C.te OVERTORQUE :s45:

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Della serie che la classe non è acqua ! :s15:

Forse queste cose dovrebbero essere di pubblico dominio,permettendo agli scettici,agli indifferenti etc....

di capire che l'italiano non è secondo a nessuno !!!

Ma temo che ci potrebbe essere sempre qualcuno,dagli scranni del parlamento,che potrebbe alzarsi e urlare contro.

Ma a noi basta sapere che ci sono ITALIANI così! :s15:

ETNA

Per il momento ritengo che la cosa debba stare ancora al calduccio.

Passata la buriana bisogna sciorinare il tutto e ad alta voce!

Per dinci e poi per bacco (Totò) :s10:

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Il mio cuore d'italiano all'estero batte molto più forte, l'orgoglio d'essere italiano sale gioioso, molto di più di quando vinciamo un campionato del mondo di calcio o la Ferrari vince (generalmente i due fatti che qui alzano il morale degli italiani) ma questo fatto piuttosto, più serio più concreto mi porta davvero alle stelle..

Posso riportare la notizia sui giornali locali? o è una informazione privata tra noi qui a Betasom?

 

grazie

 

VIVA L'ITALIA!!!! VIVA GLI ALLIGATORI!!!!

 

fly37

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Caro Fly la notizia non sarebbe privata ma credo che Persico abbia ragione...... sino ad oggi il Governo ha sempre voluto dare l'immagine stereotipata di "Italiani brava gente", o quella dei "soldati di pace che non hanno bisogno di sparare....." per carità non sia mai che andiamo a fare una guerra..... :s68: Forse è meglio soprassedere...

 

Tanto per darvi un idea questa fu la versione "ufficiale" trasmessa alle redazioni dei giornali e come tale riportata:

 

cito un esempio tratto da “la Repubblica”, del 13 aprile 2004

 

Iraq.Servizi segreti e trattative, così l'inglese è stato liberato

di Riccardo Staglianò:

Senza colpo ferire. Per la liberazione dell'ostaggio inglese Gary Teeley da parte delle forze speciali italiane non è stato sparato un singolo proiettile. "Intelligence e dialogo" riassume il portavoce del nostro contingente in Iraq, il tenente colonnello Giuseppe Perrone. E nella sua natura incruenta si legge tutta la soddisfazione del militare per l'operazione che si è meritata entusiastici titoli di prima pagina sulla stampa britannica. "Nella prima mattinata di domenica - ha raccontato a Repubblica il portavoce - forze speciali del contingente “Comsubin” della Marina hanno fatto irruzione in un edificio che un lungo lavoro di intelligence ci aveva fatto identificare come una delle sedi cittadine del partito di Al Sadr. Cercavamo armi e munizioni che potevano essere riutilizzate dagli uomini che, nei giorni precedenti, avevano provocato i disordini e gli scontri armati a Nassiriya". Nell'appartamento non era rimasto nessuno e i militari vi sono entrati dopo aver fatto saltare la porta di ferro con l'esplosivo. "E lì abbiamo trovato degli elementi documentali - spiega Perrone, con una laconicità imposta dal fatto che altre operazioni sono in corso, che altri blitz potrebbero scattare in queste ore - che ci hanno consentito di individuare dove era tenuto l'ostaggio inglese". A questo punto i soldati hanno allertato anche l'Autorità irachena e insieme si sono diretti verso il nuovo covo-prigione che è stato circondato. "Sono loro che hanno iniziato una delicata trattativa con i miliziani - prosegue il portavoce - sino a quando hanno ceduto. Il prigioniero è stato liberato e i carcerieri si sono dileguati". Sono stati lasciati andare, come parte dello scambio. Teeley, trentasettenne padre di cinque figli e consulente per una grossa azienda di lavaggio a secco che ha come cliente anche l'Amministrazione Usa in Iraq, era l'unica persona rimasta all'interno del rifugio. Seduto per terra con i piedi legati, era in quella posizione da cinque giorni. "L'abbiamo accompagnato all'ospedale da campo italiano a Camp Mittica, nella base di Tallil - dice Perrone - dove il medico lo ha trovato in buone condizioni di salute ma assai provato psicologicamente". Scampato il pericolo è arrivato il momento dei ringraziamenti, a tutto vantaggio dei fotografi che hanno immortalato il prigioniero liberato mentre stringeva con forte emozione le mani al colonnello generale Gian Marco Chiarini, il capo dei suoi "salvatori". Poi il convalescente ha riposato un po' e ieri mattina un elicottero lo ha trasportato a Bassora, sede del comando inglese della coalizione per quanto riguarda il sud dell'Iraq. "Non giova a nessuno cercare lo scontro - insiste Perrone, descrivendo la strategia dell'‘Italian joint task force Iraq’ - meno che meno alla popolazione che già sta pagando un prezzo pesante per questa guerra". L'intelligence, prima di tutto: "La città la conosciamo ormai a menadito, poi abbiamo buoni rapporti con fonti locali. Tutto questo ci mette in grado di avere il pieno controllo di Nassiriya, alla nostra maniera, senza usare le armi ad ogni difficoltà". Una chiosa che sembra voler marcare una differenza con chi, le armi, tende a usarle troppo alla svelta. Ma il tenente colonnello non ammetterebbe polemiche del genere neanche sotto tortura: "Quello che posso dirle è che nessuno, nella cittadinanza, ha mai avuto problemi con i nostri soldati. E sono anche convinto che i responsabili degli scontri della settimana scorsa siano agitatori venuti da fuori". Il dialogo è il suo mantra. Una strada, questa, non sempre frequentata dagli uomini in divisa ma che sa portare a risultati formidabili. Tanto più quando, come sapevano bene i carcerieri di Gary Teeley, a rendere più convincenti gli argomenti dei negoziatori iracheni c'erano tutt'attorno truppe italiane pazienti ma armate di tutto punto, pronte a intervenire se il filo della trattativa si fosse spezzato.

(“la Repubblica”, 13 aprile 2004)

 

Cosa ci volete fare per l'opinione pubblica resteremo sempre "quelli che non sparano mai".

 

Eppure avrei molto da dire al riguardo.... :s05:

Modificato da Xabaras
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Visitatore Perla
Della serie che la classe non è acqua ! :s15:

Forse queste cose dovrebbero essere di pubblico dominio,permettendo agli scettici,agli indifferenti etc....

di capire che l'italiano non è secondo a nessuno !!!

Ma temo che ci potrebbe essere sempre qualcuno,dagli scranni del parlamento,che potrebbe alzarsi e urlare contro.

Ma a noi basta sapere che ci sono ITALIANI così! :s15:

ETNA

 

:s20: :s20: :s15: :s67: :s67: :s15: .........SSSSSSSSSSSSS! (voglio la faccina con il ditino verticale sul naso!!!!!!.....ed anche quella con il nastro adesivo sulla bocca.......)

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Ma a noi basta sapere che ci sono ITALIANI così! :s15:

 

…occorre che tutto il mondo sappia che ci sono degli italiani che si recano a Malta nel modo più temerario. Se affonderemo qualche nave o no poco importa; quel che conta è che si sia capaci di saltare in aria con il nostro apparecchio sotto gli occhi degli inglesi, avremo indicato ai nostri figli e alle future generazioni a prezzo di quali sacrifici si serva il proprio ideale e per quali vie si pervenga al successo.

 

…alle quattro e mezzo la rete deve saltare e salterà. Se sarà tardi spoletterò al minuto.

 

(Teseo Tesei)

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Visitatore Perla
…occorre che tutto il mondo sappia che ci sono degli italiani che si recano a Malta nel modo più temerario. Se affonderemo qualche nave o no poco importa; quel che conta è che si sia capaci di saltare in aria con il nostro apparecchio sotto gli occhi degli inglesi, avremo indicato ai nostri figli e alle future generazioni a prezzo di quali sacrifici si serva il proprio ideale e per quali vie si pervenga al successo.

 

…alle quattro e mezzo la rete deve saltare e salterà. Se sarà tardi spoletterò al minuto.

 

(Teseo Tesei)

 

Grazie C.te Pesce Persico.....non dimentichiamo mai chi siamo !!!!! :s67: :s67: :s67:

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Visitatore Kashin
…occorre che tutto il mondo sappia che ci sono degli italiani che si recano a Malta nel modo più temerario. Se affonderemo qualche nave o no poco importa; quel che conta è che si sia capaci di saltare in aria con il nostro apparecchio sotto gli occhi degli inglesi, avremo indicato ai nostri figli e alle future generazioni a prezzo di quali sacrifici si serva il proprio ideale e per quali vie si pervenga al successo.

 

…alle quattro e mezzo la rete deve saltare e salterà. Se sarà tardi spoletterò al minuto.

 

(Teseo Tesei)

 

:s20: :s20: :s20: BRAVO :s20: :s20: :s20:

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...ed anche quella con il nastro adesivo sulla bocca...

 

:s65: :s65: :s65:

 

- Celo -

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Caro Fly la notizia non sarebbe privata ma credo che Persico abbia ragione...... sino ad oggi il Governo ha sempre voluto dare l'immagine stereotipata di "Italiani brava gente", o quella dei "soldati di pace che non hanno bisogno di sparare....." per carità non sia mai che andiamo a fare una guerra..... :s68: Forse è meglio soprassedere...

 

Tanto per darvi un idea questa fu la versione "ufficiale" trasmessa alle redazioni dei giornali e come tale riportata:

 

cito un esempio tratto da “la Repubblicaâ€ÂÂ, del 13 aprile 2004

 

 

 

Cosa ci volete fare per l'opinione pubblica resteremo sempre "quelli che non sparano mai".

 

Eppure avrei molto da dire al riguardo.... :s05:

 

 

 

Anche perchè se viene fuori che qualche italiano ha sparato un colpo come minimo viene subito proposto lo scioglimento del ComSubin....oltre a quello della P.A.N.

(l'avete vista ieri l'esibizione a Pratica di Mare?) :s11:

Del resto gli italiani non devono mai sparare perchè sono uno dei popoli che affligge le bandiere della pace al balcone di casa, convinti di cambiar così l'ordine delle cose! :s68:

Modificato da Diaspro
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