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" Come Rompere L'esercito Usa "


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Mia Traduzione dell'articolo da: http://www.deepjournal.com/p/7/a/en/571.htm

che ho ritenuto interessante ...

 

 

Come rompere l'Esercito USA

di Jim Lobe

L'"aumento" di circa 35.000 truppe voluto dal Presidente George W. Bush in aggiunta alle 140.000 gia' presenti in Iraq sta evidenziando preoccupazione crescente, soprattutto tra gli alti in grado, che l'esercito Americano sia oltre ogni sforzo e si stia "rompendo".

Un numero crescente di ufficiali anziani in concedo, alcuni dei quali erano stati ottimisti al riguardo di una stima di 500.000 soldati Americani per gestire la "guerra globale al terrorismo", ora dicono che la situazione attuale ricorda loro quella del 1980, quando il Generale Edward Meyer dichiaro' pubblicamente che il paese aveva un "Esercito cavo".

 

"L'esercito attivo e' praticamente rotto", afferma questa settimana l'ex Segretario di Stato (Ministro degli Esteri USA n.d.r.) Colin Powell, che ha anche servito come Capo di Stato Maggiore della Difesa sotto il Presidente George H.W. Bush 15 anni fa, al Time magazine; questo mentre un altro famoso generale in congedo appena ritornato da Iraq e Afghanistan ha descritto la situazione in termini ancora piu' cupi.

 

"La verita' e' che l'esercito Americano e' in grave pericolo e che, anche iniziando un recupero, questo richiedera' degli anni; nel frattempo la nazione e' in una posizione di pericolo strategico" ha detto al National Journal il Generale in congedo Barry McCaffrey ex capo del Comando Americano Sud speculando su di un memo molto citato che ha scritto per i suoi colleghi dell'Accademia Militare di West Point.

 

"La mia linea e' che l'esercito si stia disfando, e, se non investiamo un quantitativo significante di energia nazionale per invertire questa tendenza nei prossimi due anni noi romperemo l'esercito proprio come facemmo durante il Vietnam" ha aggiunto.

 

Indicando una preoccupazione crescente, sia il Time che il piu' orientato alle elite militare Journal hanno pubblicato in prima pagina queste preoccupazioni. Entrambi hanno concluso che l'esercito sta rapidamente avvicinandosi o ha gia' oltrepassato il "punto di rottura".

 

"Pressato dalle richieste di due guerre, ed avendo ricevuto compiti di espandersi, riorganizzarsi e rimodernarsi, l'esercito si sta avvicinando ad un punto di collasso" secondo il Journal, che ha anche pubblicato un articolo parallelo su quanto la forza armata sia stata obbligata ad abbassare i propri standard mentali, fisici e morali per raggiungere i propri standard di reclutamento.

 

A circa il 15 per cento delle reclute dell'esercito lo scorso anno sono state concesse delle "deroghe" agli standard minimi della forza armata - circa la meta' di queste erano "deroghe morali"; cio' significa che e' stato loro concesso di entrare in servizio nonostante precedenti penali. Solamente l'82 per cento delle reclute aveva un diploma di scuola superiore o equivalente, al di sotto del livello del 90 per cento previsto dall'esercito e cadendo al livello piu' basso dal 1981 secondo il Centro per le Stime Strategiche e Finanziarie.

 

Da poco piu' di 1,6 milioni di soldati all'apice della guerra del Vietnam, la forza attiva dell'esercito e' caduta a mezzo milione a meta' degli anni 90 seguendo il finire della Guerra Fredda. Contando la riserva e le forze della Guardia Nazionale, la forza totale dell'esercito consiste di circa 1 milione di soldati, dei quali meno di 400.000 sono addestrati per il combattimento.

 

Se e' vero che questo era considerato adeguato per i conflitti convenzionali con degli obiettivi militari e politici chiari come la Guerra del Golfo, nella quale gli Stati Uniti hanno usato la forza preponderante per prevalere velocemente, questo numero si e' dimostrato molto meno adatto per il tipo di occupazione prolungata e guerra non convenzionale nella quale Washington si trova ora impegnata.

 

Mentre alcuni alti ufficiali, come il Capo di Stato Maggiore Gen. Eric Shinseki, avevano avvertito l'amministrazione Bush anche prima della guerra all'Iraq del 2003 che molte centinaia di migliaia di truppe sarebbero state necessarie per stabilizzare il paese, il Ministro della Difesa di Bush, Donald Rumsfeld, e' stato determinato a mostrare che un esercito "trasformato" - uno che usasse tecnologia avanzata per compensare i grandi numeri - era l'onda del futuro rigettando ripetutamente gli appelli dei suoi comandanti, del Congresso e di alcuni suoi alleati neoconservatori per espandere le dimensioni dell'esercito.

 

E' stato solamente dopo l'espulsione di Rumsfeld dopo le elezioni politiche dello scorso novembre, quasi 4 anni dopo l'inizio dell'occupazione degli Stati Uniti, che Bush e' stato finalmente d'accordo. In gennaio, il suo nuovo Ministro della Difesa, Robert Gates, ha richiesto un incremento dei ranghi dell'esercito fino a quasi 550.000 e nei Marines da 175.000 a 202.000.

 

Secondo gli esperti militari comunque, questi incrementi saranno scanditi in oltre 5 anni, offrendo poco riposo alle forze esistenti.

 

In aggiunta agli standard abbassati, le maggiori preoccupazioni al momento riguardano il tempo di reazione e l'addestramento. Mentre piu' truppe vengono avvicendate in Iraq per l'"aumento", il tempo speso in addestramento e' stato sostanzialmente ridotto.

 

"Data la nuova politica di maggiore interazione tra truppe (Americane) e gli Iracheni" dice a Time Lawrence Korb il piu' alto ufficiale responsabile del personale al Pentagono sotto il Presidente Ronald Regan "dovrebbero dare piu' addestramento ai nostri giovani soldati, non meno."

 

In aggiunta al problema del tempo di reazione, vi sono la carenza di equipaggiamento quale quella dei carri armanti e degli Humvees nelle basi Americane durante gli addestramenti, cio' mentre le unita' che lasciano l'Iraq, abbandonano li' il loro equipaggiamento perche' possa essere utilizzato come fonte di pezzi di ricambio.

 

"Sul lato dell'equipaggiamento, l'esercito e' praticamente rotto," Tom McNaugher, un esperto della RAND Corporation ha detto al Journal.

 

Cosi' come l'esercito e' stato costretto a ridurre i propri standard di reclutamento, e' stato costretto ad accorciare gli intervalli tra i displiegamenti. Mentre lo standard raccomandato dell'esercito e' un intervallo di due anni tra dispiegamenti di durata annuale, l'intervallo corrente e' di fatto inferiore; in alcuni casi scende fino a 7 mesi.

 

Questi stress sono particolarmente difficili da gestire per gli ufficiali di medio livello, la maggiorparte dei quali hanno famiglie a casa e hanno gia' servito fino a tre e anche quattro volte in Iraq e Afghanistan.

 

Mentre la capacita' da parte dell'esercito di trattenere questi gradi rimane alta secondo il Pentagono, alcuni esperti credono che le sue statistiche, che rimangono indietro di molti mesi, non riflettano cosa sta effettivamente avvenendo.

 

"Oggi, prove indirette ed informali di un collasso sono ovunque" secondo il Generale di Divisione Robert Scales, un ex consigliere di Rumsfeld e un commentatore abituale sulla CNN che precedentemente era ottimista sulla guerra e il suo impatto sull'esercito.

 

"Il collasso dell'esercito dopo il Vietnam fu anticipato dalla diserzione degli ufficiali di grado medio (capitani) e sottufficiali ... La maggiorparte lascio' perche' loro e le loro famiglie erano stanche e non volevano servire in unita' impreparate alla guerra."

 

"Se noi perdiamo i nostri sergenti e capitani, l'esercito si rompera ancora. E' esattamente cosi'. Ecco perche' questi soldati sono come i canarini usati in una miniera di carbone," ha detto al Washington Times la scorsa settimana. "E ... se tu guardi attentamente, vedrai che questi canarini stanno fuggendo dalle loro gabbie in numero spaventoso."

 

Effettivamente l'esercito e' al momento al di sotto di circa 3.000 ufficiali di media carriera, un numero che sara' impossibile recuperare mentre la forza armata si espandera' nei prossimi 5 anni - una situazione che Scales ha descritto come "praticamente irreversibile."

 

Secondo un rapporto nel Boston Globe di mercoledi', i graduati dell'Accademia Militare per ufficiali di West Point stanno scegliendo di lasciare il servizio attivo in un numero che risulta essere il piu' alto degli ultimi 30 anni - "un segno che molti specialisti interpretano" il Globe dice "come causato dai ripetuti avvicendamenti in Iraq, avvicendamenti che stanno portando a lasciare alcuni dei migliori giovani ufficiali dell'esercito."

 

Dei 903 ufficiali graduati da West Point nel 2001, il 54 per cento di essi ha lasciato il servizio entro gennaio di questo anno.

 

Meyer, il generale che ha descritto l'esercito come "cavo" nel 1980 e' d'accordo nel sostenere che la forza armata sembra dirigersi lungo lo stesso percorso seguito ai tempi del Vietnam.

 

"Vedo assolutamente le stesse sfide per l'esercito di oggi che fronteggiavamo allora in termini di stress che vengono applicati sulla forza armata" ha detto al Journal. "Penso che al momento l'esercito sia stessato ad un punto al quale non lo avevo mai visto dalla fine della Guerra Fredda."

 

Spero possa interessare ...

 

:s10:

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Penso sia moooolto, ma mooooooolto esagerato.

 

Ormai quello che conta in una guerra è l'opinione pubblica e non l'esercito.

Se ci sono problemi è per l'opinione pubblica e sicuramente non per il numero esiguo di ufficiali o soldati dell'esercito

 

Figuratevi gli Stati Uniti che hanno problemi militarmente per uno sputo di paese come l'iraq o l'afganistan.

Ma vi ricordate quando gli Stati uniti fronteggiavano Giappone, Germania, Italia con tutte le navi sparse fra oceano pacifico, atlantico, mediterraneo e truppe da tutte le parti, ed aerei che volavano in tutto il globo.....

 

Secondo me, oggi, gli stati unitii stanno utilizzando la millesima parte del loro potenziale.

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Sinceramente, non capisco questi articoli da cui emerge un certo qual compiacimento per il presunto sfascio dello US Army...

 

...evidentemente i commentatori de' noartri preferiscono i tagliatori di teste...boh!

Modificato da Pesce persico (e costruttivo...)
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Che una macchina bellica come quella made in USA possa attraversare momenti di crisi posso anche crederlo:vorrà dire che ti spazzano via una nazione di media potenza in due mesi anzichè uno, con armi convenzionali, si intende...

mi associo a Persico nell'augurare lunga vita allo Zio Sam e al suo esercito, e di conseguenza a noi. :s15: :s20:

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