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Dal Mare Al Deserto......pellegrinaggio Ad El Alamein


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28 marzo 2007.......eccomi qui dopo tanti anni,ci sono riuscito..sono a Quota 33, El Alamein.

E con me sento esserci tutti quelli che lo avrebbero sognato,lo hanno desiderato e respiro questo vento forte e quest'aria ,anche per loro.

In alto,sulla quota dove aveva dimora "Sillavengo" e poi anche Chiodini...di loro ho letto tutto quello che c'era stampato,recente e non...

Noi che abbiamo letto degli eroismi e delle vicissitudini di questi uomini,noi che abbiamo immaginato nelle nostre menti le gesta e gli eroismi quotidiani di questa gente,da quelli della Folgore a quelli dell'Ariete e poi via via tutti gli altri...per non scordarne alcuno... ed io oggi posso vedere con questi occhi i luoghi e sentirne vicino il pensiero...

Il vento spazza la collina e laggiu' il mare azzurro cobalto..il silenzio del riposo...la bandiera italiana che spazza nel cielo piu' azzurro ,sono cose che non si possono raccontare,sono come un groppo in gola che non si scioglie...che non vuole abbandonarti mai...anche se sono passati 65 anni ,qui il tempo si e' fermato e non lascia tregua,ogni angolo parla e racconta ..ed e' un raccontare a bassa voce ,di quelli dei nostri nonni,dei nostri padri...senza inutili cerimonie,senza pompamagna,ne'retorica.

La scritta dietro la mia schiena,ove sono seduto ora recita ." L'ultimo anelito del 52 gruppo cannoni da 152/37 raccolse questa altura 10.07.1942 .Qui una voce si leva possente e ammonisce a mai disperare nei destini d'Italia."

Ed io la sento....e' una voce profonda e di 38000 italiani che qui hanno perso la vita ,tra noti ,ignoti a noi ma non a Dio...

Quella voce che il vento ed il mare dovrebbe portare a tutti noi...di non dimenticarli,di non dimenticare il loro sacrificio,di non trasformarlo in gita organizzata e gratuita se ne fanno altre meno spirituali,l'ultima...se non si preferisce andare a fare shopping....e si ...e' proprio cosi'....molti non sanno neanche cosa sia...che vi fosse stata battaglia...ed Italiani.

All'organizzazione del viaggio poco importa di riempire questo pulman,non possono certo obbligare nessuno.

E mi arrabbio!!!! Ma non serve a nulla...i giovani ma, neanche tanto ,preferiscono le spiagge ,i negozi di Marsa Matruha...

Cosi' io ci vado per i fatti miei con un pulmino,siamo in 7 con mia moglie e mia figlia...ed altri "generosi..."

Poi ci ritorno con un pulman di anziani e di interessati ,fra cui una signora di Dongo che cercava lo zio,il fratello del padre e che qui trova dopo 65 anni ,dato per disperso ...nei nomi dei dispersi.

Ma la quota e' pellegrinaggio:vedo arrivare una colonna di caravan ,tutti italiani di varie regioni,c'e' anche un ex paracadutista

e allora sorrisi e pacche sulle spalle....un marinaio...e qui e' quasi festa,non fosse per il luogo....

Ritorno alla mia altura,solitario....penso che quella scritta ..quel" mai disperare nei destini d'Italia" abbia un significato ora...

Guardo il mare che poco lontano spumeggia ,il cielo azzurro spazzato dal vento e il deserto....cielo,mare e terra...

Qui ci sono tutti gli elementi ...ed a loro ,idealmente,si unisce il ricordo di tutti i caduti..cielo,mare e terra.....

Io che ho avuto questa fortuna,ho portato per Voi tutti il pensiero e le emozioni che credo siano in noi,di questa Base e con loro ho portato una corona che tutti ci rappresenta e con essa,posata innanzi all'altare,un po' sciupata per il viaggio,un po' piccola certo,per poterla mettere in valigia...(perdonatemi) un segno tangibile ... e umile per dire nel vento che...

 

...NOI NON SI DIMENTICA....

 

 

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Modificato da Smg Baracca
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Scrivo: per non impegnare troppo spazio non ho inserito tutte le foto ,ovviamente.

Se qualcuno ha piacere di avere qualche foto in piu' mi scriva pure in email ed io le postero'.

Ho visitato il rifugio ,internamente ,di Paolo Caccia Dominioni con foto alle foto appese ai muri e tanti cimeli che non avevo mai visto su nessun sito...

Inoltre sono stato mal cimitero Tedesco ed Inglese ...ed al museo della battaglia,fatto dagli egiziani....

 

Sono a vostra disposizione.

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Cte Baracca....le parole del tuo "diario" mi hanno fatto venire un nodo alla gola e gli occhi mi si sono gonfiati !!.... :s15:

 

....grazie per "averci portati" con te !!....grazie per aver reso Omaggio a tutti i ns "Ragazzi" !!.... :s21:

 

....plaudo il tuo "gesto" di aver reso Onori ai caduti sia tedeschi che inglesi !!.... :s20:

 

....ONORI A TUTTI I CADUTI....DI OGNI NAZIONALITA' CHE "DONARONO" LA LORO VITA PER LA PROPRIA BANDIERA !!.... :s67: :s67: :s67:

 

 

 

:s67: Mau

 

 

p.s.

....posta anche le altre immagini e rendici partecipi delle tue "emozioni" !!.... :s51:

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A volte non bastano le parole per esprimere i pensieri.

Solo GRAZIE Comandante.

 

 

“Caduti per una idea senza rimpianti, ammirati nel ricordo dallo stesso nemico, essi additano agli italiani, nella buona e nell’avversa fortuna, il cammino dell’onore e della gloria”, come si legge sulla lapide di quota 33.......

 

“Gli ultimi superstiti della Folgore sono stati raccolti esanimi nel deserto. La Folgore è caduta con le armi in pugno.”come si legge in un comunicato della BBC il 3 Dic. 1942 da Londra.....

 

Se e' scritto che cadiamo, sia! Ma da ogni goccia del nostro sangue sorgano gagliardi figli e

 

fratelli innumeri, orgogliosi del nostro passato, sempre degni del nostro immancabile avvenire.

 

Benedici, o signore, la nostra Patria, le Famiglie, i nostri Cari! Per loro, nell'alba e nel tramonto,

 

sempre la nostra vita! E per noi, o Signore, il Tuo glorificante sorriso.

 

Così sia.

 

come è scritto nella preghiera dei Paracadutisti.........

 

NOI RICORDEREMO!

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Grazie per "AVERCI" portato con te in quel luogo sacro.........

 

Noi non dimentichiamo, ONORI AI CADUTI :s67: :s67: :s67:

 

 

PS Posta pure tutte le foto, è necessario per divulgarle e perpetuare il ricordo

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Ecco alcune altre foto,pian piano Vi invio il mio fotoreportage,con ben 175 foto....!!!!

Alcune che vedete sono un po' sfumate,poiche' riprese all'interno di Quota 33 dov'e' stato il rifugio di Caccia Dominioni e il suo fido Chiodini durante gli anni della raccolta delle salme e la costruzione del sacrario....

Hanno un che'...di particolare e vedendole poi al pc,mi hanno particolarmente colpito,in effetti sono foto su foto incorniciate..

E' come se l'immagine si sovrapponesse a se stessa,proiettando una luce di movimento che ,almeno soggettivamente mi ha lasciato un non so' che' nell'animo.....

Forse era il momento,non a tutti e' fatto onore di entrare alla Quota ed io sono stato fortunato...

Nonostante siano passati ormai giorni dal mio ritorno,i colori e il silenzio nel vento della quota,non mi hanno abbandonato del tutto e capisco cosa Caccia Dominioni abbia provato,in quel lontano 1949 ,quando sceso dalla corriera che proveniva da Alessandria ,all'imbrunire, resto' solo nel silenzio di 5000 croci....

Modificato da Smg Baracca
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Scusate....non per essere petulante....

L'ultima foto si riferisce al monumento al Carrista,posto all'ingresso del Sacrario e ultimamente modificato,poiche' originariamente lo scafo di questo carro italiano,un M13/75 ,era posato su una pietra grezza.

Non so in che data e' stata creata la base,sempre in pietra,raffigurante i cingoli ed il resto dello scafo.

Questo carro ha una storia .

Targato RE3700 partecipava all'assalto della quota 33 nel luglio del 1942,insieme ad altri 15 carri ,stemma della divisione Ariete, triangolo arancione :Col.Bulgarelli,compagnia Maggiore Verri.

In quell'occasione la quota era posseduta da truppe del Commowelt con cannoni di grosso calibro e battevano la parte a Nord,verso la spiaggia del golfo degli Arabi.

I nostri carri,senza copertura alcuna sul terreno,tentavano sortita ma vennero falcidiati ad uno ad uno,con due carri solo superstiti e malconci.

Il carro RE 3700 colpito piu' volte,correva lungo il costone ,senza probabilmente nessuno in vita a bordo( i piloti di carro usavano uno strattagemma per tenere premuto l'accelleratore , nel caso in cui fossero stati colpiti)e superava la quota,conquistandola per un attimo per essere poi definitivamente colpito e distrutto .

Parte dello scafo,la sovrastruttura si stacco' dalla base ed i cingoli,rovesciandosi nel campo minato lungo il pendio.

Nel 1949 Caccia Dominioni di Sillavengo,che si faceva chiamare solo Sillavengo,perche' non amava infiocchettarsi di "casati" od altro,lo trovo' la' dove era rimasto negli ultimi 7 anni e con l'aiuto di un Ascaro Libico,ex combattente con gli italiani nella stessa battaglia,munito di autocarro con paranco lo recuperarono.

Alla domanda di Sillavengo quale compenso volesse l'Ascaro ,questi quasi offeso,rifiuto' purche' il carro fosse posto con la torretta ed il cannone rivolti verso il Cairo,destinazione che la storia ed il destino ci negarono al km 111 da Alessandria,punta massima del nostro avanzamento dopo la cossiddetta corsa dei sei giorni,nel luglio 1942.

Cosi' fu fatto e resto',quindi la torretta e' volutamente decentrata rispetto alla direzione.

Spero di non avervi tediato,ma era una storia che non potevo non raccontare.

Grazie.

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Cte Baracca...."tedii" come il tuo,vorrei ce ne fossero quotidianamente....a mio modesto parere,penso siano proprio questi piccoli aneddoti e particolari che fanno la differenza nell'apprendere la storia,tra il leggerla nei libri e il venirne a conoscenza da racconti di chi l'ha vissuta o da chi la riporta ascoltata da chi la "scrisse" in qualche modo in prima persona !!.... :s20:

....indiragionpercuilaquale....posta foto,posta "tedii"....insomma....posta,posta,posta....che quì abbiamo "fame" di conoscenza !!.... :s51:

 

:s67: Mau

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hai un dono meraviglioso, Baracca, quello saper far parlare il cuore e trascinare gli altri!

 

aspetto le altre foto e nel frattempo credo sia giusto ricordare quanto Betasom ha già fatto per Paolo Caccia Dominioni, lo trovate a questo link:

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?show...t=0&start=0

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28/03/2007

L'ombra della sera ,sulla sabbia...una piuma al vento: i guastatori alpini sono tornati alla quota...

Il vento teso ,quasi la sradica dalla nappina,quella povera piuma...

E qui,ancor oggi,molti beduini accampati e rifiugiati in misere case di sabbia e pietre ,nelle notti senza luna, vedono vagare strane ombre,tutte con molte piume in testa : chissa' quale bersagliere cerca ancora la sua buca o il suo compagno......

 

 

 

 

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Ciao a tutti...aggiungo altre foto:

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Questa e' la vista esterna del mausoleo ai caduti tedeschi,austero come vedrete anche all'interno,tipico dei teutonici.

Inizialmente i caduti Italiani e Tedeschi dovevano essere insieme alla Quota 33, Sillavengo aveva curato con progetti e disegni una austera ,ma meno fredda ,costruzione.

Il progetto fu discusso con l'organo federale Tedesco che si occupava dei caduti, che modifico' radicalmente il suddetto progetto ,riducendolo ad un cimitero Tedesco con "ospiti" Italiani... Il buon Sillavengo, che di carattere non era certo da porger la guancia ,si infiuro' e decise che ,alla Quota 33, sarebbero stati solo gli italiani e che gli antichi alleati si aggiustassero!

Gia' durante il periodo di guerra, era risaputo, non c'erano grandi simpatie fra le truppe alleate tedesche e italiane,anche se in molti episodi ci furono scambi di eroismi e dichiarazioni di ammirazione ... piu' pero' fra le truppe che condividevano il duro vivere del fronte, che nelle alte gerarchie.

Episodi eclatanti negativi,il 2 novembre durante lo sfondamento a nord,i tedeschi in ritirata requisirono i miseri mezzi in nostro possesso armi in pugno ,lasciando le nostre truppe a piedi a contrastare la contravanzata inglese ,per proteggere la fuga al grosso dell'armate...

E' risaputo storico che Rommel sacrifico' la divisione Ariete per proteggersi la fuga,mandando i nostri miseri carri a fronteggiare un nemico strapotente in numero e qualita' di mezzi...nonostante cio',lAriete resistette ben 10 ore,immolandosi totalmente: nessuno ritorno'.

 

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Un episodio di cui scrivevo prima,vedeva protagonisti due nostri paracadutisti della Folgore,che unitisi ad un pattuglione misto italo tedesco,uscivano in perlustrazione notturna della zona del Himheimat (che chiamavamo i Bei Mat)costone sulla depressione di Qattara.

Incontrarono un pattuglione nemico ne scaturi' una dura lotta in cui un ufficiale tedesco fini'malridotto assai...questi fu abbandonato dai suoi sul campo,perche' ritenuto ormai morente e rientrarono nelle posizioni.

I due Italiani dopo una lunga notte sofferta,al rientro senza permesso o rdine di alcuno ripartirono e recuperarono il povero ufficiale moribondo ,giustificandosi : " noialtri sem fatti cosi' ": furono subito richiamati nelle retrovie e decorati di croce di ferro dagli stessi Tedeschi.

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Per tornare al carattere di Sillavengo,una bellissima nota fu la lettera che invio',scritta di proprio pugno al Maresciallo Montgomery dopo l'uscita di un suo libro proprio sulla battaglia di El Alamein ,ove asseriva che il tentativo di sfondamento delle linee a sud,presso la depressione,sarebbero state secondo questi , puramente disorientative e che il vero cuneo era gia' pronto a nord.

Sillavengo con parole dure replico',accuso' il maresciallo di mentire poiche' qui persero la vita 1000 Inglesi e certo non per disorientare il nemico.

Scrive " Noi ,illustrissimo, gliene dammo di santa ragione e Lei perse ogni speranza di sfondare le nostre linee.."forse pensava di trovare truppe che dopo trentasei mesi di prima linea non avevano piu' voglia di combattere...ma cosi' non fu',noi le fummo vincitori e fummo costretti per ordini superiori ad abbandonare le linee.

Non ci arrendemmo se non dopo aver esaurito le munizioni e l'acqua."

Ma la storia e' solo per i vincitori,i vinti non possono parlare...

Infatti in qualsiasi documentario che tratti questa e non solo,storia,gli Italiani non vengono a volte neanche nominati..

Rommel,Montgomery....i Tedeschi e gli Inglesi....

....ecco perche' e' importante non dimenticare la vera storia!

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Salute a tutti Voi.

Rieccomi a continuare il mio reportage...

Queste solo le foto scattate al piccolo museo a Quota 33,presso la corte di ingresso a dx; museo con armi,emblemi e quant'altro raccolto sul campo da Sillavengo e Chiodini durante il "navigare" per il campo di battaglia alla ricerca dei caduti.

 

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Oltre ad un considerevole numero di pezzi di mitraglia ed altre armi,vi sono reperti interessanti,come targhe tolte a carri armati distrutti , segnali stradali,segnali di compagnia ,

 

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Questa ultima foto,scattata sempre all'interno del museo,da' una vista di come era il cimitero prima della costruzione del sacrario,le piante che sicuramente avevano un bel colore giallo,nell'immensita' del deserto ,segnano il passaggio dell'uomo che nell'ultimo e perenne riposo, riesce a strappare all'aridita' e la desolazione del campo di battaglia, un grande rettangolo dove la vita e la morte giocano con i colori e tutto appare meno duro e desolante....

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Mi scuso per la foto,non bellissima ma rappresentava la piuma di un bersagliere ritrovato a Alamein....

 

Qui siamo ora all'esterno del museo Egiziano della Battaglia di El Alamein,museo creato dall'esercito egiziano e da lui accudito; anche qui i resti ritrovati sul campo di battaglia,un po' di tutti gli eserciti in conflitto...

 

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Quello che qui si vede non e' altri che il nostro carro piu' pesante, l'M13/40 : con questo carro affrontammo il nemico,ben piu' attrezzato e corazzato.

 

A Mechili nel gennaio del 1941, durante l'offensiva britannica Compass, la Brigata Corazzata Speciale comandata dal Generale Babini combatté per la prima volta con 57 carri M13/40 appena arrivati dall’Italia contro elementi della 7° Div. Corazzata Britannica.

 

A Beda Fomm le unità italiane in ritirata si trovarono la strada sbarrata delle unità corazzate e motorizzate inglesi e i restanti carri M non riuscirono a scardinare il blocco nemico situazione che comportò la resa della X armata italiana.

 

Nel gennaio/febbraio 1941 giunse in Africa la Divisione Corazzata Ariete comandata dal generale Baldassarre, insieme ai primi reparti tedeschi del Deutsche Afrika Korps.

 

I carri M parteciparono all'offensiva italo-tedesca che costrinse le truppe inglesi a ripiegare sul confine egiziano, conservando però la piazzaforte di Tobruk.

 

Sulla fine del 1941 l'Inghilterra lanciò l'Crusader con l'obiettivo di supportare la piazzaforte di Tobruk ed in questo ambito, il 19 novembre i carri M della divisione Ariere, supportati da alcuni cannoni antinave da 102 mm montati su autocarri, si scontrarono con i carri Crusader della 22a Brigata corazzata inglese, a Bir el Gubi, riuscendo a fermarne l'avanzata.

 

A partire dal 1942 incominciaro ad entrare in linea i carri M14/41 che combatterono durante l'avanzata italo-tedesca fino a el Alamein e, con effettivi sempre più ridotti, fino alla resa delle truppe dell'Asse in nord Africa nel marzo 1943.

 

Equipaggio 4 (capocarro/cannoniere, mitragliere, guidatore, caricatore)

Lunghezza 4,91 m m

Larghezza 2,23 m

Altezza 2,27 m

Peso 13 t (M13/40) o 14/15 t (M14/41) t

Corazzatura ed armamento

Corazzatura da 42 a 8mm

Armamento primario 47 mm rigato con 87colpi

Armamento secondario coassiale: 1 x 8 mm . 2 x 8 mm sistemate nello scafo. 1 x 8mm anti-aerea.

Apparati di tiro Ottica San Giorgio da 1,25x30°

Mobilità

Motore diesel

125 (M13), 145 (M14 hp

Trazione anteriore

Sospensioni molle elicoidali

Velocità circa 32 km/h, a seconda della versione km/h

Potenza/peso hp/ton

Autonomia 210 km

Note costruito in circa 1462 esemplari

 

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Equipaggio 5

Lunghezza (solo scafo) 6,12 m

Larghezza 2,64 m

Altezza 3,43 m

Peso 28 t

Corazzatura ed armamento

Corazzatura 15 (minima)

76 (massima)

 

Armamento primario M3 75 mm per carri (97 colpi)

Armamento secondario 2 x MG 0,33 in (7,62 mm)

1 x MG Browning 0,5 in (12,7 mm) (eventuale)

 

Apparati di tiro mirino a cannocchiale M70

Mobilità

Motore R975-C1 (a benzina 80 n.o.)

9 cilindri refrigerato ad aria Cilindrata 16 l

400 hp

 

Trazione ruote di trazione anteriori

Sospensioni a molle e carrelli portanti 2 ruote

Velocità 40 km/h

Potenza/peso 12,2 hp/ton

Autonomia 160 km

Pendenza max 60°%

Note corazza saldata

 

Qui ho volutamente inserito i dati dei due carri ,per permettervi un raffronto oggettivo ,che magari in foto non appare...

 

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Quello che si vede qui,anche se la foto non e' delle migliori e' un semovente italiano M75/18,l'unico carro in grado con il suo cannone,un pezzo da 75mm,di competere almeno come arma con i carri nemici.

Tra le note negative,che non sono poche purtroppo , l'equipaggio era quasi allo scoperto posteriormente e quindi facile bersaglio di schegge e tiro nemico...nella foto sotto si vedono gli effetti di cio'...

 

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Equipaggio 3 (capocarro/cannoniere, pilota, caricatore)

Lunghezza 4,91 m

Larghezza 2,23 m

Altezza 2,27 m

Peso 14,7 t (75/15 e 75/18 M41) o 15,5 t (75/34 3 105/25 M42) t

Corazzatura ed armamento

Corazzatura da 42 a 8mm

Armamento primario obice 75 o 105 mm

Armamento secondario 1 x 8mm anti-aerea.

Mobilità

Motore diesel - benzina M42

145 (M41), 195 (M42) hp

Trazione anteriore

Sospensioni molle elicoidali

Velocità da 32 a 40 km/h, a seconda della versione km/h

Potenza/peso hp/ton

Autonomia km

Note costruito in circa 600 esemplari

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Questa foto non e' parte del mio reportage ma ,visto le condizioni del carro sul posto ho inserito questa foto,per darvi l'idea di com'era ....

Bene,alla prossima puntata....

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  • 2 weeks later...

30032007068ph4.jpg

 

 

A gentile richiesta....ecco la lapide al km 111 ad Alessandria d'Egitto ,punta della massima avanzata delle nostre truppe nel luglio 1942.

Modificato da Smg Baracca
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http://www.livevideo.com/media/playvideo_f...61E5E62D28A31FF

Questa e' una prova per vedere due piccoli video che ho fatto....vedete se riuscite e se si',ne postero' altri

 

http://www.livevideo.com/video/6BABEDC360F...A1/alamein.aspx

Modificato da Smg Baracca
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Visitatore ERICH TOPP U-552

....un ennesimo GRAZIE Cte Baracca per "donarci" le tue foto fatte e per condividere con la tua GRANDE SENSIBILITA ' queste pagine di storia !!.... :s20:

 

....2 giorni fa mi è arrivato il dvd del film "El Alamein" di Enzo Monteleone....alla sera l'ho guardato insieme alla mia compagna,che nonostante sia una donna,è rimasta colpita da come sia stato fatto bene questo film (a mio parere,molto "crudo" e "veritiero" !!).... :s19:

 

....maaaa....quello a fianco alla lapide del Km 111....sei tu....?? :s41:

 

....Baracca....ti prego....continua a postare tutto il materiale in tuo possesso....oltre ad essere un contributo alla memoria,rimane un meraviglioso reportage di viaggio....in un posto a cui penso molti di noi ambirebbero poterci andare (me compreso !!).... :s19:

 

 

:s67: Mau

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:s02: dopo che la mia passione storica,che per malattia congenita risale quasi dalla nascita, mi faceva leggere ,per la prima volta ,il libro di Sillavengo all'eta' di 13 anni,mi ero ripromesso che dovevo andare in quei posti.

Sono dovuti passare ben 32 anni,ma come sapete alla fine ...ci sono riuscito.

Dovete sapere che il turismo si sta' affacciando sull'Egitto Mediterraneo,quella zona di deserto cosi' arida e brulla ,vede il nascere di innumerevoli villaggi e villette.

Gli egiziani preferiscono trascorrere le loro ferie qui, non sul Mar Rosso,per via del caldo , qui meno opprimente ,e per il turismo meno affolla.Una struttura recente ,presa dall'Alba Club ,si erge proprio sulle sabbie tra Marsa Matruh e El Alamein.

Quindi ho unito l'utile al dilettevole !

Ho prenotato una settimana all inclusive ,tra l'altro ad un ottimo prezzo,circa 350 Euro a persona .

Di qui partono svariati tour fra cui quello alla visita dei sacrari.

Siccome.....ehm...ehm.... :s19: io ne sapevo piu' delle guide egiziane....sono andato alla prima escursione con tutto il gruppo per fare il cicerone....ho trovato un disperso di una signora di Dongo,uno zio,fratello del padre di cui non avevano notizia alcuna dal luglio del 1942. Il suo nome l'ho trovato sul libro di Sillavengo e poi sulla lapide dei dispersi.

Poi ci sono tornato da solo....avevo bisogno di questo e mi ha permesso di vedere cose che al turista "normale" non e' dato.

Ho fatto amicizia con le guardie beduine ed egiziane, ho raccontato loro aneddoti e storie per aumentare la loro conoscenza e tramandarla ai visitatori piu' sprovveduti su questa importante storia.

Vi posto la foto del ritrovamento del caduto disperso,un momento ,credetemi sulla parola,di altissima commozione.

 

02042007177bj2.jpgto.

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  • 7 months later...

Anche io ho letto per la prima volta il libro di Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo, appertenuto al nonno, all'età di 12, e periodicamente non posso fare a meno di rileggerlo, trovandomi sempre arricchito sul piano storico ma soprattutto umano.

 

Naturalmente mi unisco al ricordo dei gloriosi combattenti delle nostre divisioni, degli eroici aviatori dei nostri stormi e dei marinai del Colleoni.

 

Meraviglioso vedere la lapide che da sempre mi ha colpito, quella del 52° gruppo d'artiglieria pesante: "E AMMONISCE A MAI DISPERARE-DEI DESTINI D'ITALIA".

 

Lavvoro davvero fantastico e meraviglioso, non posso fare a meno, anche se in ritardo, di unirmi al coro di complimenti e ringraziamenti. Quindi davvero complimenti Baracca!

 

VIVA l'Italia, VIVA le Forze Armate, e soprattutto VIVA il 31° BATTAGLIONE GUASTATORI D'AFRICA!!!

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  • 9 months later...

La tragedia di El Alamein si concluse definitivamente qualche mese dopo la battaglia con l'ulteriore sacrificio dei prigionieri stipati a bordo del transatlantico "LACONIA", per il sadico cinismo dei vincitori.

Ma quanto è accaduto a quegli uomini è stato sempre sottaciuto nonostante le testimonianze.

Non lo so, ma spero vivamente che qualcuno, nelle alte gerarchie militari, riporti alla memoria e tenga sempre vivo il ricordo di quei soldati barbaramente uccisi a sangue freddo dai civilissimi...Inglesi.

 

Vi segnalo e vivamente vi invito a leggere quanto troverete ai seguenti indirizzi:

 

http://cronologia.leonardo.it/battaglie/batta108.htm

 

e

 

http://cronologia.leonardo.it/battaglie/batta20.htm

 

Abbiamo il dovere di ricordare. ONORE ai caduti.

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  • 3 weeks later...

66° Anniversario della Battaglia di El Alamein

Sabato, 25 ottobre 2008,

 

....Diretta televisiva sulla rai, devo dire una cerimonia veramente commovente seguita da me per intero, finalmente dopo circa 66 anni, prima con Carlo Azelio Ciampi, ed adesso con l'Attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quegli Uomini, italiani magari più di noi, ai quali....MANCO' LA FORTUNA NON IL VALORE.... cominciano ad essere finalmente ricordati!! Mi sento anche io vicino a tutti loro ed a coloro che reduci, ancora oggi sopravvivono, ringraziandoli per quello che ci hanno dato e ci danno ancora oggi, un desiderio mai sopito di Patria e Onore....

 

.....Grazie ancora Ragazzi per quelle stupende pagine di Storia che avete scritto con il sangue... facendo vedere a tutti di cosa sono capaci gli italiani se sono uniti in Pace come in Guerra!!

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mio padre era nella Folgore......

mi ha sempre raccontato di quei eroici ed arditi....

non so se un giorno riuscirò ad arrivare ad El Alamein, ma lò farò

Le gesta di quei uomini sono scritte nella storia, noi dobbiamo solo onorarli

per sempre.

 

Tra poco ci sarà la ricorrenza di un altra tragedia, ben diversa di quella del deserto egiziano, ma io, in qualità di sgt infermiere del corpo militare della croce rossa, non posso

non ricordare: NASSYRIA - 12 NOVEMBRE 2003 - MISSIONE ANTICA BABILONIA

Ero rientrato da poco in Italia per fine missione.

ONORE A TUTTI I NOSTRI RAGAZZI CADUTI

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  • 3 months later...

Mi permetto di aggiungere un link verso la pagina dedicata ad El-Alamein del sito del Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania" clicca qui

 

E di inserire una foto del S.Ten Enzo Fregosi (sempre tratta dal sito suddetto), caduto a Nassirya. Mi piace pensare che la gente pensando ai nostri "ragazzi" impegnati nelle missioni estere li ricordi cosi'

 

Fregosi.JPG

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Mi permetto di aggiungere un link verso la pagina dedicata ad El-Alamein del sito del Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania" clicca qui

 

E di inserire una foto del S.Ten Enzo Fregosi (sempre tratta dal sito suddetto), caduto a Nassirya. Mi piace pensare che la gente pensando ai nostri "ragazzi" impegnati nelle missioni estere li ricordi cosi'

 

Fregosi.JPG

 

 

Commovente immagine. Un riverente pensiero a quei CADUTI!

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  • 3 weeks later...
  • 10 months later...
Visitatore Requin Blanque

Agosto 2008. Dopo anni in cui desideravo andare, finalmente ci sono riuscito. Eccomi a El Alamein, con mio padre (Ottantenne all'epoca, rimasto orfano di padre a 13 anni) e mia moglie. Dove 66 anni prima c'erano solo sabbia, esplosioni, urla e morte, ora c'è un magnifico complesso turistico. Fa caldo, siamo in tanti, il mare è splendido. Ci indicano le varie gite a cui partecipare. Quella al Sacrario raggiunge il massimo delle presenze; 5 autobus pieni di partecipanti. Poi, visto che dall'Italia l'agenzia mi aveva assicurato la possibilità di andare al Quattara, e in luogo non ne parlano, scopro di essere stato preso in giro, quella gita non la vogliono fare. Preferiscono fare vedere porcate, ma non i SACRI luoghi dove LA MEGLIO GIOVENTU' D'ITALIA ha immolato la vita. Già mi girano, ma tant'è! Arriviamo al Sacrario tedesco; silenzio e Sacralità. Poi, finalmente, il Nostro Sacrario. E qui la rabbia monta a mille. Nugoli di impertinenti e pezzenti ragazzetti arabi mi rompono i c... chiedendo soldi o caramelle. Li scaccio in malo modo; le guardie egiziane se la ridono. A loro interessano solo i pochi euro che gli dai di mancia...il rispetto per i MIEI morti non esiste. Si, perchè là, dentro al Sacrario, uno dei miei morti manca; non è mai arrivato a El Alamein dove era destinato per combattere, mio nonno di cui porto il nome, l'altro Sillavengo lo resumò assieme ad altri commilitoni (era il cugino di mio nonno). Non potendo dividere le ossa, fecero una fossa comune dentro al Sacrario e il suo nome è assieme a quello di altri caduti con lui nell'ADEMPIMENTO DEL DOVERE. (Per chi può interessare, mio nonno morì causa affondamento del Piroscafo "Conte Rosso" il 24-05-1941 h 20, 50)

La fretta, il desiderio di portare i turisti nei luoghi dove possano comprare cavolate inutili, mi portano via dal quel SACRO luogo dopo nemmeno mezz'ora. Sono a dir poco inviperito. Visitiamo il museo della guerra, mi tocca ascoltare anche baggianate sull'eroismo delle truppe egiziane contro quelle italiane....purtroppo per loro io la storia la conosco, e non sono capace di tacere; quindi correggo il loro tiro. Balbettano qualcosa poi la visita prosegue. Ne ho letti troppi di libri e di diari personali per non saperne sull'argomento! Sono indignato! Quella visita al Sacrario, (oserei dire a razzo) non l'ho digerita. Il giorno dopo prenoto un Taxi a mia disposizione per tutta la giornata, e mi faccio portare a vedere tutti i cimiteri (Onore a tutti i Caduti) che sono in zona, poi torno al Sacrario a me più caro. Mio padre e mia moglie mi conoscono. Sanno che in quei luoghi è meglio NON parlarmi, lasciarmi stare. Voglio "udire" il rumore del vento, sentire cose che altri non possono minimamente sentire, capire....voglio, da solo e in silenzio pregare (io che non lo faccio mai) per quelle anime nobili che riposano in quelle sabbie, ma sopratutto per le oltre 20.000 (come cita Sillavengo) che ne il deserto libico, ne il mar Mediterraneo hanno mai restituito. Nel bel mezzo della mia commozione, mi si pianta davanti uno dei Militari egizi di guardia al cancello, e mi inizia a parlare. Grosso errore! Io l'inglese lo parlo male, il suo era quasi perfetto. Nel mio piccolo inglese gli sparo: Taci! Questo luogo è Sovranità Italiana. Io qui ho dei morti, tu no. Rispetta il mio dolore...(Immaginate il tono e lo sguardo) Ha sparato un paio di "Sorry" e si è dileguato. Nessuno mi ha più disturbato. Ho visitato Quota 33, ho fotografato, letto, ma sopratutto ascoltato il vento. Poi il Sacrario. Tutti quei nomi, e tutti quei....IGNOTO, IGNOTO, IGNOTO...il tempo si ferma dentro a quel luogo. Nella mente udivo un solo suono, una musica: il SILENZIO.

Ho accarezzato per l'ultima volta quel nome, quello del cugino di mio nonno. Mi sono venute a mente poche parole...Benedici, o Signore, nella cadente notte, le care genti, le case lontane, Benedici noi, che per essi, vegliamo in armi sul mare, Benedici. E Benedici Loro, il Loro lungo riposo, fa che mai nessuno dimentichi il sacrificio che la MEGLIO GIOVENTU' ci ha dato. Aiutami a perdonare coloro che lungamente hanno OSTEGGIATO l'Opera di Sillavengo (ma è quasi impossibile) che con GRANDE umanità e amore ha recuperato tutte quelle salme, quei poveri resti, restituendo loro, almeno, una DEGNA SEPOLTURA. Come narra Sillavengo, i primi a visitare il Sacrario sono i Cadetti dell'Accademia Navale di Livorno. Giunti a bordo del Montecuccoli, lasciano una bandiera, la prima italica bandiera, che Sillavengo alza al cielo sovrapponendola alla sua dei Guastatori del Genio. (Leggere Alamein 1932-1962 per sapere tutta la storia).

Ogni tanto torno a guardare le foto che ho scattato. La sensazione che provo quando le vedo non la posso descrivere. Sono felice di essere stato di persona in quei luoghi. Credo vi tornerò. Senza volermi vantare o quant'altro, sono riuscito a far parlare un simpatico vecchietto che, a tornare a casa a piedi da El Alamein, c'è riuscito. Mai con nessuno aveva narrato le sue avventure. E' stata dura, ma alla fine ha raccontato la sua odissea. Il 12 dicembre il libro, scritto a più mani, sulla sua vita l'abbiamo presentato. Io ne ho curato la parte storica, altri il ritorno a casa, le "Madrine di Guerra", la ricostruzione dalle macerie della Guerra. Farlo parlare è stato difficile, emozionante e commovente. Si intitola "Da El Alamein a Fusignano...la mia guerra...Enrico B. racconta". Il giorno della presentazione erano presenti i gruppi ANMI di Imola, Ravenna e Lugo, nonchè il gruppo Folgore di Faenza. Hanno inviato messaggi d'augurio il Presidente della Repubblica e il Ministro della Difesa. Abbiamo proiettato filmati dell'Istituto Luce (datati 1942) fatti sul fronte del Qattara, e uno datoci dai "Folgorini" sul Sacrario. Enrico il 22 ottobre è tornato a El Alamein. Se non è morto d'infarto allora, non muore più. Quante lapidi ha accarezzato, quanti nomi conosceva...(una curiosità: 66 anni fa fu colpito dalla dissenteria; la maledizione d'Africa lo ha colpito nuovamente....nuovi patimenti fino al ritorno a casa!) La figlia, una mia carissima amica, era da anni che cercava di convincerlo a narrarsi; alla fine ce l'abbiamo fatta. Sentire frasi tipo "Ma cosa credete di capire voi! Nemmeno potete immaginare!" era normale. E la voce non era delle più simpatiche!

Grazie all'interessamento del Console Italiano di Alexandria nei suoi confronti, (Fulgida B. è la Presidente del Senior Human Right Officer IPB-Italia) una copia di quel libro è stata spedita al Sacrario. Verrà messa dentro al museo che si trova a fianco dell'Ufficio del Console. Adesso ho un motivo in più per tornare....

Viandante, fermati e riverisci, costoro hanno dato la vita per me, per te, per tutti noi. ONORE AI CADUTI!

Rammenta, o giovane che non conosci la storia, la TUA libertà, il TUO benessere la TUA spensierata gioia di vivere te l'hanno donata, in gran parte, questi SUPERBI COMBATTENTI che a El Alamein riposano. Hanno patito fame e sete, hanno sofferto il caldo del giorno e il freddo della notte desertica, le piaghe sulla pelle, l'assalto delle mosche, degli scorpioni, delle vipere... il Nemico? Era il male minore!

Adesso, finalmente riposano in quella parte di Eden che Dio ha riservato agli Eroi; TU FAI COME NOI, NON DIMENTICARLI MAI!

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  • 1 year later...

Come nuovo iscritto a questo maglifico forum stò pian piano leggendo quà e là le discussioni più interessanti ma, letta questa, non ho potuto non fermarmi e scrivere anch'io il mio pensiero in memoria di chi ha donato la sua gioventù alla Patria. Le parole che ho letto quì mi hanno fatto venire un nodo alla gola e la commozione mi ha sopraffatto....

 

....grazie a chi di Betasom, con i propri racconti vissuti ad El Alamein, ci hanno portato a riviverli, come se fossimo con loro...

 

...grazie anche per aver reso omaggio a tutti i nostri Connazionali ivi rimasti per sempre....

 

....ONORI A TUTTI I CADUTI....DI OGNI NAZIONALITA' ....

 

Ed anch'io dico ai giovani: "Studiate, conoscete, imparate la sacra storia patria affinchè capiate meglio il presente ed immaginiate un futuro privo degli errori del passato !

 

Cordialmente, Giuseppe.

Modificato da Olterra
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  • 2 months later...

Qualcun' altra

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Questa è una novità: si tratta della stele per ricordare lo storico custode del sacrario, recentemente morto, Abd El Rasul Aghila, che curò affettuosamente il luogo dal 1962 al 2010 ; la stele è stata posta ai primi di Dicembre 2011,a cura dell' Ass. ARIDO http://www.qattara.it/rasoul_files/IL%20MO...UL%20AGHILA.pdf

 

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:s20: carissimo Malaparte,son lieto che anche tu possa aver avuto questa oppurtunita'....ho rivisto con commozione, attraverso la tua testimonianza,quei luoghi

a cui tanto tengo...

A proposito della stele,rendo edotti i comandanti che, il custode Abd El Rasul Aghila,con cui mi sono, a suo tempo, intrattenuto in conversazione per molte ore,e' mancato

l'anno scorso. Custode ,oltre che di fatto...di memoria poiche' conobbe e lavoro' accanto a Paolo Caccia Dominioni..

Ebbene,il nostro esimio Stato Italiano,alla sua scomparsa,non solo non ha reagito in alcun modo ma,ha permesso che fosse sotterrato in mezzo al deserto ,vedi foto

dal sito www.qattara.it.

Solo dopo una raccolta nutrita di firme (tra cui la mia) ed un esposto al Ministero competente,e' stato possibile avere la resumazione del feletro e presto (o forse e' gia'avvenuto)

la sua sepoltura alla Quota.

Questo per ricordare che viviamo in uno Stato in cui l'onore,il merito e la patria sono, non solo dimenticati ma, calpestati dall'ignoranza,dalla scarsa o nulla conoscienza della storia

e degli uomini che l'hanno scritta,con il sacrificio ...soprattutto pensando a Abdul che ha preferito servire fino all'ultimo quell'Italia che poi lo ha sotterrato miseramente in mezzo alla polvere.

A volte mi chiedo quanto costi...essere Italiano e quanto, l'orgoglio di esserlo, possa mitigare lo "schifo" e la degenerazione che mi circonda...

Mi scuso per lo sfogo...perdonate questo Italiano ,che nonostante tutto non crede che il grana padano (nonostante sia ottimo) possa rappresentare una nazione.....

 

 

Davide

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Caro Baracca, una precisazione: il cippo non è la tomba, ma un ricordo. Del resto, mi risulta che il culto islamico preveda l'inumazione entro poche ore, e vieti lo spostamento del corpo.

Anch'io, a suo tempo, avevo partecipato alla raccolta di firme, ma ora, dopo aver visto il luogo, a dire il vero mi è sorto qualche dubbio sull'opportunità, a suo tempo avanzata, di una sepoltura del custode al Sacrario.. Mi spiego: il sito è destinato alla sepoltura di combattenti, e Abd El Rasoul, pur avendo svolto un' attività meritoria, combattente non fu.

Qui

http://www.arido.eu/progetto_rasoul.html alcune altre notizie.

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