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Avvenimenti Bellici All'isola D'elba


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come richiestomi dal nostro Leghorn edito volentieri questo suo scritto su avvenimenti davvero poco noti. Grazie Leghorn!

 

Dopo oltre 50 anni documenti emersi dagli archivi storici italiani ed alleati , permettono di fare ulteriore luce su questo episodio della II Guerra Mondiale certamente ignoto a molti italiani ed anche a molti toscani: L'Operazione BRASSARD e cioè lo sbarco francese all'Elba nel Giugno 44, il cui comando era stato affidato al Gen. Magnan e che veniva preparato da tempo con ricognizioni aeree e sbarco di agenti sull'isola. Le forze francesi, appoggiate da mezzi navali ed aerei americani ed inglesi, consistevano in circa 15.000 uomini principalmente senegalesi e marocchini, inquadrati da ufficiali francesi.

Dalla parte opposta i Tedeschi , comandati dal Gen. Gall, potevano contare su circa 3000 uomini dei quali poche centinaia Italiani fondamentalmente addetti alle batterie costiere: una compagnia di bersaglieri ed una ventina di marinai. L'Operazione prevedeva la presa di Pianosa (evacuata invece il giorno prima con il CT T,A / ex Dardo). La riuscita messa a tacere delle batterie di Capo Poro e lo sbarco a M.di Campo avveniva invece alle prime ore del mattino del 17 giugno. Il primo attacco , appoggiato da un intenso fuoco di razzi e dal fuoco dei mezzi navali, venne bloccato da un fuoco serrato di armi automatiche e mortai che mise in serio imbarazzo i senegalesi, venuti a trovarsi anche su fitti campi minati che li decimarono. Fu quindi deciso, per alleggerire la situazione , di effettuare sbarchi a Fonza e Lacona per prendere alle spalle le batterie del Monte Tambone che veniva conquistato alle ore 7 circa del 18 giugno. Il Gen. Gall ritirava intanto le sue truppe a ridosso di Portoferraio appoggiato anche dalle batterie del S.T.V. Leoncini.

Nel frattempo i Francesi rastrellavano la piana di Campo ed occupavano Marciana, S.Giovanni e Bagnaia mentre i Tedeschi si irrigidivano in ritirata fra Cavo , Rio e Portolongone (ora Porto Azzurro ) per favorire l'evacuazione di reparti ancora efficaci medianti motozattere. Il Gen. Gall abbandonava l'Isola il giorno 19 mentre cadeva Longone: la difesa cedeva gradualmente ed il giorno 20 l'occupazione si poteva dire completata. I francesi avevano perso oltre 500 uomini, i Tedeschi poco meno, gli Italiani una quarantina (pare che a questi vadano aggiunti gli uomini del MAS 562 distrutto nel Canale di Piombino).

I prigionieri furono circa 2000 avviati nei Campi di prigionia dell'Africa Settentrionale.

Avvennero poi numerosi episodi di violenze, uccisioni, strupri e prepotenze varie. Per parecchi mesi dopo l'estate '46 a Marina di Campo un piccolo munumento, sopra una fossa comune, ricordava i Francesi " Mort puor la Patrie".

Mi scuso per qualche eventuale piccolo errore od inesattezza ma la consultazione , dopo tanti anni , di testi scritti da parti opposte puè portare anche a questo. Ma , nel complesso , le cose sono andate così.

 

Leghorn 31

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Visitatore Perla

ho sentito parlare degli orrori perpetrati nella zona di Cassino.....ho visto tempo fa un documentario trasmesso su una qualche rete tv, con testimonianze e ricordi delle donne sopravvissute.....cose davvero impossibile da raccontare in questa sede.....

Mi pare che ci sia stato anche un processo durato più di quaranta anni al termine del quale il governo francese ha finalmente riconosciuto le violenze commesse all'epoca e concesso un risarcimento alle vittime.....

 

p.s ...grazie per averci raccontato questo episodio poco conosciuto della nostra storia (almeno per me!) :s20: :s15:

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Grazie per questo episodio poco documentato di guerra convenzionale e non...

Mi riempe di rabbia sapere di queste violenze perpetrate a persone inermi.

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  • 3 weeks later...

Guai ai vinti, la solita storia!

Per carità meglio sia finita così ma, i "liberatori" ne hanno commesse peggio di Bertoldo in Francia!!!!

Comunque se parlate con la Gente dell'Isola ancora non gli è passata e l'odio verso neri e magrebini è ancora fortemente sentito; lasciatelo dire ad un follonichese d'origine.

 

Mino

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  • 1 month later...
ho sentito parlare degli orrori perpetrati nella zona di Cassino.....ho visto tempo fa un documentario trasmesso su una qualche rete tv, con testimonianze e ricordi delle donne sopravvissute.....cose davvero impossibile da raccontare in questa sede.....

Mi pare che ci sia stato anche un processo durato più di quaranta anni al termine del quale il governo francese ha finalmente riconosciuto le violenze commesse all'epoca e concesso un risarcimento alle vittime.....

 

p.s ...grazie per averci raccontato questo episodio poco conosciuto della nostra storia (almeno per me!) :s20: :s15:

 

 

Cara Perla, purtroppo le famigerate "marocchinate" hanno funestato la Campania e il Lazio meridionale durante l'avanzata alleata del 1944. Queste vicende sono state narrate già negli anni 50 nel film neorealista "La Ciociara".

 

Un paio di anni fa ho visto un programma su la Rai tipo quello cui fai riferimento tu, e in quell'occasione un ufficiale dell'attuale esercito marocchino ha fatto ufficialmente le scuse alle vittime di quegli stupri..

 

Come per altri episodi simili ( Nanchino nel 1938), troppo poco, troppo tardi...

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  • 2 weeks later...

Sono troppi i crimini di guerra alleati taciuti solo perche i vincitori, solo ora vengono fuori spezzoni di verità. I nazisti sono stati delle mestie ma anche gli altri ne hanno fatte!

 

Molto interessante l'articolo.

Modificato da U19 Gunther Prien
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A proposito delle truppe marocchine sotto comando francese (generale Alphonse Juin) che hanno preso parte all'avanzata Alleata (che di fatto costituivano l'avanguardia data la loro tenacia e buona abilità nel combattimento) vi consiglio un libro molto interessante:

 

"Il corpo di spedizione francese in Italia - 1943-1944" di Fabrizio Carloni, ed. Mursia

 

Sentite il "caro" Juin come preparava i soldati marocchini al combattimento:

 

«Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c'è un vino tra i migliori del mondo, c'è dell'oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all'ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per 50 ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete»

 

 

...ovviamente i magrebini, che considerevano il genere femminile al pari degli animali, presero Juin alla lettera....ahinoi! :s05:

Chissà però per quale motivo si ricordano sempre e solo stragi nazifasciste......

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  • 4 months later...
A proposito delle truppe marocchine sotto comando francese (generale Alphonse Juin) che hanno preso parte all'avanzata Alleata (che di fatto costituivano l'avanguardia data la loro tenacia e buona abilità nel combattimento) vi consiglio un libro molto interessante:

 

"Il corpo di spedizione francese in Italia - 1943-1944" di Fabrizio Carloni, ed. Mursia

 

Sentite il "caro" Juin come preparava i soldati marocchini al combattimento:

 

«Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c'è un vino tra i migliori del mondo, c'è dell'oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all'ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per 50 ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete»

...ovviamente i magrebini, che considerevano il genere femminile al pari degli animali, presero Juin alla lettera....ahinoi! :s05:

Chissà però per quale motivo si ricordano sempre e solo stragi nazifasciste......

 

Ho provato a cercare su wikipedia ed ho trovato notizie spaventose

 

"Nelle ore successive allo sfondamento della linea Gustav, settemila soldati marocchini, liberi dal comando, si avventarono su di una ampia area della provincia di Frosinone e della provincia di Latina devastando, razziando, uccidendo, violentando. Le conseguenze furono spaventose: secondo le fonti ufficiali furono stuprate più di duemila donne dagli 8 agli 85 anni. Furono sodomizzati all'incirca ottocento uomini; tra di essi anche il prete di Santa Maria di Esperia, don Alberto Terrilli, che morì poi per le ferite. Le vittime vennero rozzamente definite "marocchinate". Poi furono uccisi impalati gli uomini che cercavano di proteggere le donne e i bambini. Fu razziato il 90% del bestiame

 

Juin

 

non è chiaro se il proclama di Juin fosse mito o autentico ma fatti del genere avvenuti su una scala tanto grande non depongono favorevolmente sulla moralita' e /o capacita' di questo ufficiale

Modificato da Tuco
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Visitatore Mattesini

Quello di Juin fu un comportamento crimanale, ma giustificato, secondo il suo punto di vista , per aumentare lo spirito combattivo dei suoi soldati marocchini, con promessa di bottino, incluse le donne. Il risultato fu, che dopo sette mesi di combattimenti, il Corpo Coloniale francese, ci piaccia o no, fu quello che aggirò da nord, attraverso i monti, le posizioni di Cassino, ed entrando nella Valle del Lirti, ne causò lo sfondamento. Ciò costrinse i tedeschi alla ritirata per non essere accerchiati, e permise alle forze degli Alleati la loro successiva rapida avanzata verso Roma. Non bisogna poi dimenticare lo spirito di vendetta dei Francesi, che ce l'aveva con gli italiani per l'entrata in guerra del giugno 1940, quando si trovavano ormai presi alla gola dai tedeschi.

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Visitatore Mattesini

Fu fatto maresciallo indubbiamente per i suoi molti meriti militari, in gran parte acquisiti durante la campagna d'Italia. Ma l'ordine dato alle sue truppe coloniali, lo ripeto, fu quello di un criminale, perchè sapeva quello che i marocchini avrebbero fatto alle popolazioni civili italiane, e non solo alle donne.

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Occorre pero' notare che questi soldati nordafricani spesso erano autentica carne da macello , reclutata con metodi alquanto " disinvolti " !

 

Ecco cosa dice

Lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun riguardo a questi uomini

 

"Era soprattutto gente che viveva sulle montagne, i francesi li rastrellarono, li caricarono sui camion con un’azione violenta, di sopraffazione e li portarono a migliaia di chilometri da casa a compiere altre violenze. Le loro azioni brutali vanno inquadrate in questo contesto"

 

La storia siamo noi

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