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Dubbi Su Matapan


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Proprio nelle ore in cui, 66 anni fa, si consumava il sacrificio della I Divisione Navale, vengo a voi con alcuni interrogativi, che mi nascono dall'avere reperito un volume poco noto di Antonino Trizzino, Traditori in divisa, Bietti 1972.

Ancora Trizzino!, mi direte, eppure il libretto contiene alcune considerazioni che mi fanno nascere molti dubbi.

 

Dunque, la famosa tesi di Trizzino (Navi e poltrone, 1952) era che all'interno di Supermarina qualcuno forniva sistematicamente informazioni segrete al nemico; e così si spiegherebbe, fra le altre cose, il disastro di Matapan e quanto vide quella notte il CF Brengola del Pola, appena tratto in salvo, nel quadrato del Jervis: gli ordini di operazione italiani.

 

Com'è noto questa tesi, che diede anche adito a vicende giudiziarie, venne radicalmente smentita dalle rivelazioni su ULTRA nel libro di Winterbotham del 1974; tant'è che nel libro di Santoni Il vero traditore si dimostra come gli inglesi potessero decrittare non solo i radiomessaggi tedeschi, ma pure quelli delle tre FF.AA. italiane.

 

Il citato libretto di Trizzino, edito nel 1972, getta alcune ombre che vi prego di aiutarmi a dissipare. Dice Trizzino (prima ancora che si parlasse di ULTRA): guardate che Supermarina sapeva benissimo che i suoi messaggi radio venivano intercettati e decrittati. Ciò in effetti sarebbe provato, dice Trizzino, dal fatto che gli ordini operativi di tale importanza dovevano essere trasmessi con mezzi non intercettabili: telescrivente, corriere, "teleavio" (aereo speciale).

E in effetti che i radiomessaggi non fossero impenetrabili era cosa ben nota, tanto che l'efficiente servizio di decrittazione del SIS riusciva spesso a violare la segretezza dei codici inglesi: perchè non aspettarsi lo stesso dal nemico?

 

Per questo, dice Trizzino, "nemmeno in cifra gli ordini di operazioni potevano essere trasmesso per radio. Era proibito. Era legge a cui non si doveva derogare".

Primo interrogativo: era proprio così?

 

Da questa premessa Trizzino, documenti alla mano, vuole dimostrare il tradimento. E lo fa con la riproduzione di diversi messaggi di Supermarina relativi a Matapan, tutti poi riprodotti nel volume di Mattesini L'operazione di Gaudo e lo scontro notturno di Capo Matapan, ed. USMM.

 

Ecco i documenti:

 

- Messaggio radio a Iachino del 23.03.1941, compilatore Amm. Giartosio, contenente gli ordini operativi dettagliati. Gli stessi ordini vennero mandati per teleavio il 25 marzo a Rodi per EGEOMIL, e poi ancora per radio a Rodi il 27 marzo.

 

- negli ordini operativi il giorno dell'operazione Gaudo era indicato come "giorno X". Il 25.03.1941 due distinti radiomessaggi (compilatori Amm. Brenta e Giartosio) informano Iachino a Taranto ed EGEOMIL che "oggi 25 marzo est giorno X-3".

 

- il 27.03.1941 da Supermarina l'Amm. Campioni invia un radiomessaggio "da trasmettersi due volte all'aria" col fondamentale ordine operativo, a modifica delle disposizioni precedenti, di formare all'alba del 28 marzo un unico gruppo fra la Squadra di Iachino e il gruppo di Cattaneo. Il messaggio di Campioni venne trasmesso a Rodi (compilatore Amm. Ferreri) in pari data.

 

La conclusione di Trizzino è che l'invio di messaggi così importanti per radio, quando sia alla Squadra che a Rodi si potevano mandare con mezzi più sicuri, e con la ragionevole convinzione che potessero essere decifrati, fu un deliberato atto di tradimento per fornire agli inglesi tutte le informazioni del caso.

Mah!

A prescindere da obiezioni di ordine tecnico, che spero vengano fuori, v'è da dire che dal punto di vista umano è ben difficile che persone come Campioni (appena sbarcate dalla Squadra!) facessero deliberatamente del male alla flotta. Tanto più che alcuni avevano i figli in mare, come Giartosio.

Per di più - faccio l'avvocato del diavolo - un personaggio che in altre occasioni sicuramente si comportò in modo losco, parlo di Maugeri, in quei giorni stava al comando del Bolzano in prima fila a Gaudo; quindi una cannonata inglese poteva prendersela pure lui...

Inoltre, va anche detto che Gaudo e Matapan per gli inglesi non fu certo una vittoria strepitosa. L'obiettivo principale (affondare il Veneto) non fu raggiunto, e la mattanza notturna fu dovuta essenzialmente alla celebre e contestatissima decisione di Iachino di spedire indietro il perplesso Amm. Cattaneo in soccorso del Pola.

 

E tuttavia restano degli interrogativi, che dipendono direttamente dalla risposta affermativa al primo quesito, vale a dire:

se per ipotesi era effettivamente vietato usare la radio per simili messaggi, ovvero se per ipotesi c'erano ottime ragioni per sconsigliarne l'uso, perchè i nostri ordini vennero diramati ai quattro venti?

Come minimo vi sarebbe una grave imperizia...

 

Sono quasi le 22.30. 66 anni fa Dino Buzzati, sul Bolzano, uscì in coperta: "Vidi lampi lontani di poppa. Salii in plancia. Anche di qui si scorgevano i lampi e altre luci più lente. "Quello è fuoco navale, non c'è dubbio, diceva l'ammiraglio [sansonetti, ndr], straordinariamente tranquillo" (...). Verso est, al limite dell'orizzonte, era cominciata una battaglia.

Come formule di un pauroso enigma quei fuochi lontani, il cui riverbero sorgeva al di là dell'ultimo mare, accesero nei cuori un'ansia che non si può dire (...).Che cosa significavano quelle luci? Laggiù certo nostri compagni stavano combattendo, difendevano con determinazione la nave colpita (...). E così, andando noi nella notte, sempre più rari e lontani si fecero i misteriosi lampi. Finchè il buio e una cupa tranquillità regnarono sul mare, chiudendo il segreto di tanto eroismo". (Dino Buzzati, Il Buttafuoco, pp. 15-16).

 

GM Andrea

Modificato da GM Andrea
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Visitatore Kashin

Facciamo un passo indietro ,la macchina Ultra fu creata dal servizio segreto inglese per decifrare i messaggi criptati da Enigma, macchina usata a sua volta per cifrare messaggi dalle forze dell'Asse.

 

Finché il nome "Ultra" non venne adottato c'erano molti nomi in codice per le informazioni derivate da queste fonti, inclusi Boniface. In seguito i Tedeschi iniziarono ad usare vari cifratori di flusso (telescriventi) per il loro traffico più importante; i Britannici chiamarono questi dispositivo col nome in codice generico di FISH. Vennero usati molti sistemi distinti, principalmente la cifratrice Lorenz SZ 40/42 (inizialmente chiamata in codice TUNNY) e la Geheimfernschreiber (nome in codice STURGEON).

 

Anche queste macchine venno decifrate, in particolare TUNNY, che venne violata a fondo dai Britannici. Essa venne attaccata usando il Colossus, considerato il precursore dei computer elettronici digitali programmabili. Anche se il volume dei messaggi decifrati da questo sistema era molto minore di quello proveniente da Enigma, esso rivestì un'importanza anche maggiore.

 

L'Enigma fu una macchina per cifrare (e decifrare) elettro-meccanica, al servizio dell'esercito tedesco. La sua facilità d'uso e la sua indecifrabilità furono le maggiori ragioni per il suo ampio utilizzo.

L'Enigma fu sviluppata da Arthur Scherbius in varie versioni a partire dal 1919, ispirandosi al disco cifrante di Leon Battista Alberti.

Egli creò una società a Berlino per produrre tale macchina e mise in vendita la prima versione commerciale nel 1923. Diversi esemplari furono acquistati dalla Marina Militare tedesca nel 1926, poi nel 1929 il dispositivo venne acquisito dall'Esercito, e da allora in poi praticamente da ogni organizzazione militare tedesca e dalla maggior parte della gerarchia nazista.

 

Versioni di Enigma furono usate per quasi tutte le comunicazioni radio tedesche, spesso anche per quelle telegrafiche, durante la guerra (perfino i bollettini meteorologici vennero cifrati dall'Enigma!).

 

Adesso si ha la conferma che sia gli spagnoli (durante la Guerra civile) e gli italiani usassero la versione commerciale, non modificata, per le comunicazioni militari. Questo però era sconsigliabile, dato che i Britannici (e forse anche altri) avevano già decifrato tale versione.

 

Nel libro di Franco BARGONI edito dal nostro U.S.M.M. nel 1992 pag 270 e 272 si evince che macchine cifranti Tedesche “Enigma†e “Hagelin†dal 1937 vennero date in prestito alla nostra Marina e a quella Nazionalista per comunicazioni tra le rispettive Missioni Navali , e che era operativa a Maiorca una Stazione radio Intelligence e di collegamento Italiana/Spagnola che aveva l’utilizzo delle suddette macchine cifranti per traffico giornaliero su frequenze prestabilite di 55 mt con roma , 77 mt o 34 mt con le unita’ italiane nelle aque spagnole e comunicazione spagnole con cadige e salamanca.

Una mole di traffico enorme che sicuramente non rimasero a lungoâ€Âcoperteâ€Âdata la presenza di unita’ britanniche in zona ,e della base di Gibilterra con le sue stazioni Radio.-

 

Io credo che gia’ dalla guerra civile Spagnola i nostri codici vennero “Sfondatiâ€Â, e che tanto aiutarono le nostre sconfitte nella seconda guerra mondiale.

 

Ufficialmente e storicamente i primi a decifrare i messaggi in codice di Enigma furono i servizi segreti polacchi aiutati da grandi matematici come Alan Turing, prima del 1938, grazie all'unica debolezza del sistema cifrante, e cioè che nessuna lettera poteva mai comparire nel testo cifrato come sé stessa: l'intelligence polacco, guidato dal matematico Marian Rejewski progettò una macchina apposita chiamata Bomba, per estrarre da un messaggio enigma le chiavi di regolazione della macchina che lo aveva cifrato, e quindi poterlo decifrare a loro volta.

I tedeschi però cambiarono il funzionamento di Enigma introducendo un set di cinque rotori, di cui ne venivano usati tre diversi ogni giorno: questo moltiplicava per sessanta le combinazioni possibili, e la bomba polacca non poteva affrontare un tale incremento di complessità. Il progetto venne passato agli inglesi nel 1939, che riprogettarono la Bomba, la cui evoluzione diede origine nel 1944 al calcolatore Colossus, e organizzarono una attività di intercettazione e decifrazione su vasta scala delle comunicazioni radio tedesche a Bletchley Park, una piccola cittadina con uno snodo ferroviario.

 

Ufficialmente questa e’ la storia scritta , che tanto inchiostro ha fatto consumare , io personalmente credo che i nostri codici furono gia’ decrittati nel 1937 e poi per coprire la cosa vennero scritti fiumi di parole per sviare , con storie e storielle.

Matapan ne fu una conseguenza , a mio parere da imputare alla non adozione di macchine alternative per la cifratura e alla ottusagine delle menti pensanti della R.Marina dell’epoca che scelsero tra le tante cose : la non dotazione di Radar, la mancanza di esercitazioni notturne della squadra (i giapponesi vinsero tante battaglie anche sensa radar e di notte).-

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.......Ufficialmente questa e’ la storia scritta , che tanto inchiostro ha fatto consumare , io personalmente credo che i nostri codici furono gia’ decrittati nel 1937 e poi per coprire la cosa vennero scritti fiumi di parole per sviare , con storie e storielle.

Matapan ne fu una conseguenza , a mio parere da imputare alla non adozione di macchine alternative per la cifratura e alla ottusagine delle menti pensanti della R.Marina dell’epoca che scelsero tra le tante cose : la non dotazione di Radar, la mancanza di esercitazioni notturne della squadra (i giapponesi vinsero tante battaglie anche sensa radar e di notte).-

 

Ti quoto in pieno, il disastro di Matapan è ascrivibile a tutta una serie di fattori tra i quali - a mio avviso - quelli riportati sopra sono i più determinanti e consistenti.

Inoltre, se i "traditori" ci fossero stati (soprattutto nelle "quantità" e "qualità" volute da certi autori) tante altre vicende sarebbero andate diversamente...

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Probabilmente, tra le mille cause di Matapan, un posto di primo piano lo merita la farraginosa e granitica rigidità del sistema di comando.

 

Si pretendeva di muovere le navi come in Harpoon 4, stando seduti a Supermarina, roba che persino con la tecnologia di oggi risulterebbe un'operazione improponibile (e potenzialmente suicida...)

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Cavoli molto interessate.... :s15: :s15:

 

Ma mi sorge una domanda...

 

qualcuno mi può spiegare senza entrare nella parte tecnica, come funzionavano queste macchine? enigma,tunny, etc etc?

 

Mi hanno sempre fatto incuriosire.....

 

Un saluto.

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Concordo con Kashin e Alagi sulle concause del disastro.

Tuttavia restano gli interrogativi:

- era vietato usare la radio per trasmettere ordini operativi quando si poteva comunicare in maniere più sicure?

- era comunque noto a Supermarina che la radio non era un mezzo sicuro?

- in ipotesi di risposta affermativa a una delle due precedenti, perchè gli ordini vennero trasmessi per radio?

 

GM Andrea

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Visitatore Kashin
Concordo con Kashin e Alagi sulle concause del disastro.

Tuttavia restano gli interrogativi:

- era vietato usare la radio per trasmettere ordini operativi quando si poteva comunicare in maniere più sicure?

- era comunque noto a Supermarina che la radio non era un mezzo sicuro?

- in ipotesi di risposta affermativa a una delle due precedenti, perchè gli ordini vennero trasmessi per radio?

 

GM Andrea

 

E' noto che tutte le comunicazioni via Radio possono essere intercettate , sarebbe da idioti pensare il contrario, se esistono stazioni inteligence Nazionali e' ovvio che possano essercene da parte del nemico.- La necessita' di comunicare ordini e disposizioni e' vitale e prioritario, i sistemi all'epoca erano pochi

e tutti soggetti ad essere ascoltati, i sistemi via radio effettuavano trasmissione in banda HF (hight Frequency) in bande radio che venivano comprese

tra le 2 e i 30 mhz, che per la loro propagazione nell'atmosfera (Per viaggiare a distanza), utilizzavano rimbalzi nello strato e quindi ascoltabili da grane distanze (non solo da noi), per sistemi tattici navali l'utilizzo di frequenze superiori come VHF (Very hight frequenci) e UHF (Ultra hight frequency) era poco usato.

Sistema alternativo erano le trasmissioni via Filo come telescrivente o fonia , oltre a sistemi telefonici .

Ulteriore sistema era no i telegrammi o messaggi postali.

I sistemi sopracitati ovviamente avevano pregi e difetti:

Via radio come abbiamo detto erano soggetti alla intercettazione

 

via filo erano come i primi soggetti ad intercettazioni ,infatti gia' dal primo conflitto erano stati lungamente elaborati sistemi di intercettazioe via filo sfruttando

sistemi che sfruttassero la "Captazione" di segnali in bassa frequenza creando dei "Loop" magnetici e amplificati con valvole termoioniche , solitamente pentodi, questo per quanto riguarda telefonate,dati (Telescriventi), fonia.- Non dimentichiamoci inoltre che le note navi Posareti come la nostra Citta di Milano

oltre ad effettuare collegamenti di cavi telegrafici potessero effettuare anche altri compiti (e lo stesso gli Inglesi ovviamente).

 

Via posta o bolgetta era da utilizzare per compiti diplomatici tra ambasciate o invio di materiale cartaceo per la madrepatria e non per ordini operativi.-

 

L'unica soluzione a mio parere era di dotare e aggiornare i sistemi di cifratura Radio/telegrafonica soventemente e all'inizio del conflitto sostituire i sistemi con altri alternativi almeno per avere un iniziale vantaggio, impensabile che sistemi cifranti operanti dal 1937 no venissero sfondati .....

in analisi credo che al SIS ci fossero le persone sbagliate al posto giusto e non viceversa......ovviamente queste sono le mie fantasie ......o verra piu' piacevole pensare che ci fossero persone che tradissero e non stupidi ottusi accentratori che volessero lavorare e far carriera.-

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Le considerazioni espresse dai precedenti comandanti hanno messo in luce gli aspetti deficitari di questa triste vicenda, aggiungerei alle note considerazione una certa dose di approssativismo tipico italiano, di ieri ...ma anche di oggi.

Riguardo alla vicenda di Matapan in se stessa, faccio una considerazione polemica sulla decisione dell'Amm. Cattaneo di procedere in linea di fila verso il Pola immobilizzato con i suoi incrociatori e non invece mandando in avan scoperta i ct, che sicuramente avrebbero attivato il fuoco nemico, dando modo almeno a Fiume e Zara di mettere in punteria i grossi calibri e vendere cara la pelle.

Modificato da malaspina
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Visitatore Kashin
Cavoli molto interessate.... :s15: :s15:

 

Ma mi sorge una domanda...

 

qualcuno mi può spiegare senza entrare nella parte tecnica, come funzionavano queste macchine? enigma,tunny, etc etc?

 

Mi hanno sempre fatto incuriosire.....

 

Un saluto.

La macchina Enigma era come una macchina per scrivere con due tastiere: una inferiore, e la seconda fatta di lettere luminose che si accendevano ad ogni tasto premuto sulla tastiera: la sequenza delle lettere che si illuminavano dava il messaggio cifrato

Il suo funzionamento si basava su tre dischi , detti rotori, che avevano 26 contatti per lato i cablaggi dei dischi mettevano in comunicazione ciascuna lettera su un lato con una lettera a caso sull'altro lato. I dischi erano collegati insieme da un meccanismo simile ad un odometro: il primo disco ruotava di una lettera ad ogni pressione di tasto, il secondo ruotava di una lettera ogni volta che il primo compiva un giro e il terzo ruotava di una lettera quando il secondo finiva un giro. Il terzo e ultimo rotore era collegato a un riflettore che, cablato come un rotore, scambiava a caso il contatto della lettera del terzo rotore e rispediva indietro il contatto attraverso tutti e tre i rotori: quindi la tensione applicata al contatto della lettera premuta dall'operatore sulla tastiera veniva applicata sul contatto corrispondente del primo rotore e usciva dallo stesso rotore attraverso un altro contatto, diretta stavolta verso una delle lampadine del display di Enigma.

Oltre a questo, Enigma poteva essere regolata con degli spinotti per scambiare fra loro dieci lettere con altre dieci a scelta, per maggior sicurezza; inoltre i contatti di ogni rotore da una faccia all'altra potevano venire sfalsati a piacere.

Questo per non scendere in dati tecnici.-

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Riassumendo quanto splendidamente detto da Kashin (ignoravo a cosa servissero gli spinotti) per decifrare correttamente un messaggio biosgnava iniziare conoscendo la giusta posizione di partenza dei rotori e quella degli spinotti.

Bastava un rotore spostato di una posizione per rendere impossibile la decodifica.

 

Inoltre i tedeschi usavano codici diversi a seconda delle ore e dei giorni.

 

Il Colossus era una specie di insieme di decine di macchine enigma.

Per decodificare un messaggio si poteva tentare di far passare il messaggio in una macchina enigma provando tutte le combinazioni possibili di rotori e spinotti fino a ottenere dalla macchina un messaggio sensato (in tedesco), ovviamente questo richiederebbe un tempo enorme, avendo però dieci enigma a disposizione si potevano fare dieci tentativi paralleli, ogni enigma avrebbe provato con solo un decimo delle combinazioni possibili.

Il Colossus faceva fondamentalmente questo, cercava la combinazione dei rotori di engima, ovviamente la velocità era la cosa importante, non si poteva sapere quali fossero i messaggi importanti da decifrare senza avelo fatto prima quindi qualsiasi messaggio andava decifrato.

 

Aggiungo:

All'epoca esistevano sistemi di cifratura più robusti di enigma ma che richiedevano un sacco di tempo per essere decriptati, questi sistemi venivano usati per le comunicazioni tra comandi ma per gli ordini operativi no dato che di solito questi ultimi dovevano essere interpretati ed eseguiti il prima possibile, da qui l'adozione di enigma per i battelli.

 

Ciao

Gil

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Visitatore Kashin

Il Colossus è il primo computer prodotto dagli Inglesi, costruito in segreto per la Royal Navy, e uno dei primi totalmente elettronici. Infatti è il primo ad usare le valvole termoioniche (allora usate solo da amplificatori) a posto dei relè, aumentando quindi notevolmente la potenza di calcolo, sfruttandone ben 1500.

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