Vai al contenuto

Il Principe Nero - Junio Valerio Borghese E La X Mas


Messaggi raccomandati

Concludo qua e mi dedico ad una nuova attivita : marciare sul fondo marino :s09:

 

 

Vengo con te. Io porto i panini :s11:

 

GM Andrea

 

 

A parte i sorprendenti omini che marciano sul fondo (e chissà che bella sfilata per la cerimonia di compleanno di Nettuno, re dei mari, ho fantasticato), io finora ho

 

Ehm....riguardo agli omini che marciano sul fondo....per onesto amor di verità, temo di avere individuato l'origine....nientepopodimenochè Pegolotti, Uomini contro navi, che in questi giorni sto rileggendo con più attenzione.

pag. 34 degli Oscar Mondadori (per chi ha la prima ed. Vallecchi, è il cap. "Otto giovani e il loro segreto"):

 

"immergersi e camminare sul greto del fiume prima e sul fondo del mare poi, anche per due o tre miglia. Marciavano in pattuglia con la bussola"

 

"Quelle marce-ha detto Stefanini che ne fece tante e tante- elettrizzavano"

"Le marce eran nel quadro di un progetto..."

"Veniva effettuata, però, anche la marcia subacquea col carico sulle spalle"Tutto in una sola pagina.

 

La cosa sorprendente è che Pegolotti non è citato nella "bibliografia scelta" di Greene - Massignani...maH

Modificato da malaparte
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 10 years later...
On 1/3/2007 at 01:26, GM Andrea said:

Titolo: Il Principe Nero - Junio Valerio Borghese e la X MAS

Autori: Jack Greene - Alessandro Massignani

Casa editrice: Mondadori

Anno di edizione: 2007

Pagine: 302

Dimensioni: 24x14

Prezzo originale: Euro 19,00

Reperibilità : facile

 

Recensione:

 

Ricordate Dervis Fontecedro? DISGUSTORAMA - DISGUSTOMATICO.

Questo recentissimo volume, pubblicato in Italia dopo una prima edizione per il pubblico anglosassone, si propone come l'ennesima fonte di "verità " sul Com.te Borghese.

Il libro si risolve in una biografia in cui si tratta ampiamente della storia dei mezzi d'assalto. Tuttavia debbo rilevare con disappunto e tristezza la spaventosa serie di imprecisioni, se non castronerie, che non mi aspetto certo da "storici" di professione e tanto meno da Mondadori.

Tanto per passare una bella mezz'oretta, ve le elenco tutte, o meglio solo quelle sfuggite al mio setaccio. Se avete il coraggio di leggerlo pure voi potete sicuramente aggiungere qualcosa.

Premetto che, in generale, dal libro non esce quasi nulla sull'aspetto umano di Borghese; nulla si dice sui suoi anni in Accademia, sulla sua formazione e su tante altre cose. Tanto meno, ma è solo un esempio, si parla di episodi molto importanti come la morte di Bardelli.

I grassetti sono miei. Il testo tratto dal libro è fra virgolette.

Iniziamo dal

 

RISVOLTO DI COPERTINA

 

- "la X MAS (...) si avvaleva di assaltatori subacquei (...) che marciavano sul fondo marino". Marciavano???

- "Dopo aver guidato la X MAS in importanti operazioni nel Mediterraneo, Borghese la trasformò nel centro di raccolta di tutti quegli italiani che desideravano lottare contro l'avanzata del socialismo e del comunismo" Eh???

- "Soprannominato il Principe Nero, all'indomani dell'8 settembre..." Il nomignolo mi pare sia del dopoguerra.

- "all'indomani dell'8 settembre 1943 egli trasferi la propria base operativa nell'Italia settentrionale" Perchè, prima La Spezia stava al sud?

- " (...) continuò a guidare i suoi uomini in violenti raid antipartigiani". Li guidò lui? Ma per piacere.

 

E ora il testo. Tenetevi forte e considerate che gli autori sono "storici navali".

 

Pag. 2: "divenne (...) comandante di un esercito privato che, al pari dei capitani di ventura medievali, lottava più per ambizione personale che per il sogno di gloria di un governo". La tesi dell'esercito privato e dell'ambizione personale è ormai superata da un decennio.

Pag. 8: "tra gli incarichi che gli furono assegnati ce ne fu (...) un altro sulla nave reale Colombo". Nave scuola, altro che nave reale.

Pag. 9: la sigla MAS significava "motoscafo antisommergibile (...). In qualche caso fu utilizzata anche la denominazione Motobarca armata SVAN". Che guardacaso è la vera origine del termine MAS!

Pag. 17: "Giorgio Giorgis e Carlo Magottini" No, è Margottini. Errore ripetuto anche nell'elenco dei nomi.

Pag. 43: " (...) commissione formata dai capitani di fregata Catalano Gonzaga di Cirella e Giuseppe Moschini (...)." Catalano è parte del cognome. Il nome proprio era Gaetano. Studiare!!!

Pag. 50: "l'Ambra del capitano di fregata Mario Arillo". Era capitano di corvetta.

Pag. 52: parlando dei CB e della loro sorte, del CB16 si dice solo che fu "preso dagli Alleati". Se si ignora la verità  scomoda, male. Se la si nasconde, peggio.

Pag. 55: capi del SIS sarebbero stati gli "ammiragli di divisione" Lais, Lombardi e Maugeri. Erano contrammiragli!

Pag. 56: secondo gli autori la vicenda della scoperta di Marceglia e Schergat per colpa delle sterline fuori corso sarebbe una "interessante rivelazione" del libro di Maugeri "From the ashes of disgrace". Non mi pare proprio, le fonti sono numerosissime.

Pag. 59: al comando dei mezzi d'assalto c'era l'amm. De Courten, "responsabile anche dei sommergibili". Ma quando mai. Era sommergibilista, ma non era a capo di MARICOSOM, bensì dell'Ispettorato Armi Subacquee, che era un'altra cosa.

Pag. 61: parlando della fine dell'Iride, si accenna al "comandante del Monte Gargano, l'ammiraglio di divisione Bruno Brivonesi". Secondo loro un AD comandava una nave ausiliaria? Brivonesi era responsabile di MARILIBIA. Uffa!

Pag. 67: "il capitano Giorgini..." No, si dice "il capitano di fregata Giorgini" o "il Comandante Giorgini".

Pag. 68: parlando del Gondar e della sua fine, si dice che "Toschi era un prigionero assai irrequieto e tentò la fuga in continuazione, finchè riuscì a raggiungere il Portogallo". Qualche annetto di peripezie in India è cosa da poco, non meritevole di una riga....

Pag. 87: "lo stretto di Gibilterra si era trasformato in una trappola ancora più mortale per i sommergibili dell'Asse (come ha ben raccontato il film U-Boot 96) eppure Borghese, per due volte di seguito, era riuscito a superarlo". A parte che evidentemente la storia si basa sui film (per quanto ottimi!), non conta che decine e decine di battelli italiani passarono indenni lo Stretto?

Pag. 97 "il capitano di vascello Bruno Falcomatà". Aaaahhh! Capitano medico, grazie.

Pag. 98 di De Courten si dice che "all'indomani dell'armistizio del settembre 1943, egli divenne ministro della Marina". Dopo il 25 luglio, semmai. 4 in storia.

Pag. 106: si parla di Alessandria. "Durante la navigazione verso Lero, lo Scirè ebbe un solo imprevisto [l'avvistamento di un smg nemico, ndr]". E i segnali in chiaro col Donath da parte del semaforo di Capo Peloro?

Pag. 107: circa lo Scirè a Lero prima di partire per Alessandria, si dice che "il comandante della base pretese di vedere una dimostrazione (...)." Si riferisce all'Amm. Luigi Biancheri, che non era comandante di Lero, ma di MARIEGEO.

ibidem: sempre riguardo Alessandria si cita il "capitano di corvetta " Durand de la Penne. Era TV! E poi il "marinaio scelto" Mario Marino, che invece era sottufficiale.

Pag. 112: l'attacco alla Valiant è narrato unicamente sulla base della relazione di Durand de la Penne. Bianchi, chi era costui?

Pag. 113: Questa è bella. Si dice che de la Penne "nell'abbordare la nave, andò a cozzare contro la carena e finì sul fondo, circa 13 metri più sotto". Trascinò poi nel fango del fondale il maiale finchè "urtò infine contro la carena della corazzata". Come ha fatto a sbatterci? Ma non era 13 metri sotto? Si, infatti ci si informa che "fissò la carica in posizione centrale, circa 4,5 metri sotto la nave". Ci avete capito qualcosa? Io no.

Pag. 117 si dice che al momento dell'esplosione sotto la Queen Elizabeth l'Amm. Cunningham era "in plancia". O forse in coperta?

Pagg. 118-119 Si dice che de la Penne, interrogato, avrebbe descritto minuziosamente i dettagli dell'assalto fornendo "un resoconto completo". Si citano come fonti documenti d'archivio inglesi. Francamente (se vero) lo ignoravo. Sentite però il commento: "alcuni hanno parlato di tradimento sebbene, col senno di poi, forse sarebbe più corretto definirlo un eccesso di esuberanza, come testimonia il fatto che oggi c'è una corazzata della marina italiana che porta il nome dell'ufficiale". Ora, se fosse vero, non sarebbe certo un "eccesso di esuberanza". Mah! Per inciso poi il sillogismo degli autori non regge, visto che la nuova ammiraglia italiana porterà  l'infame nome Doria, principe dei traditori :s68:. Anzi no, mi sbagliavo, l'ammiraglia è la corazzata Durand de la Penne, coi suoi poderosi 381...cari i miei storici navali.

Pag. 124: il "sottufficiale" Luciano Favale della X era in realtà  Sottocapo.

Pag. 130: "Visintini, per inciso, dal 1943 al 1945 fece parte del gruppo degli uomini gamma dela X MAS all'epoca in cui questa operò nell'Italia settentrionale sotto il comando dell'Rsi". PER INCISO, cambiate mestiere. Tanto più che poche pagine dopo si dice giustamente che Visintini morì a Gibilterra prima dell'8 settembre.

ibidem: "I posti chiave all'interno della X MAS, in ogni caso, erano occupati da discendenti di famiglie nobili, il che permise loro di conquistarsi l'appoggio degli ufficiali di alto grado". Ma che dicono?!? Cavagnari era figlio di un farmacista! Arillo era nobile secondo loro? E Tesei? E Toschi? E Forza? Ignoranza crassa. Nel 1940 i posti chiave dello Stato Maggiore, altro che della X, erano apertissimi ai "borghesi".

Pag. 137: parlando di Visintini e della sua morte, si dice che "la guerra portò altre sventure alla sua famiglia" e si narra dell'esodo dall'Istria. E la morte del fratello aviatore, pure lui MOVM?

Pag. 146: si cita il "battaglione Buttazzoni" (sic). NP, caso mai.

Pag. 147: secondo loro Ferraro si era "arruolato come volontario nella Marina". Falso. La Sua storia militare è più complessa.

Pag. 153: si cita il Smg. "Leonardo da Vinci", chiamato poi semplicemente "il Leonardo". No, semmai "il da Vinci".

Pag. 154: "l'ammiraglio di divisione Romolo Polacchini". Sono innamorati del grado di AD. Polacchini era contrammiraglio.

ibidem: il grado di contrammiraglio fa proprio schifo agli autori. Varoli Piazza diventa per miracolo "ammiraglio di squadra". Olè.

Pag. 157: Si cita all'inizio del capitolo Dennis Mack Smith, per il quale il corpo volontario "più famigerato e feroce era la X Mas". Ah, questi storici inglesi! Peccato che ci sono pure quelli italiani che danno loro corda...

Pag. 158: l'8 settembre, il trasferimento (consegna) della flotta a Malta, l'affondamento della Roma sono liquidate in 7 righe 7. Non una parola sul travaglio della scelta e sull'influenza che tali avvenimenti ebbero su molti marinai.

Pag. 159: "l'ammiraglio di divisione Umberto Rouselle" era, tanto per cambiare, contrammiraglio.

ibidem magari si poteva aggiungere che "il principe Aimone di Savoia" era anche ammiraglio, responsabile dei MAS? Così, tanto per spiegare per quale motivo Borghese chiamo proprio lui la sera dell'8 settembre.

Pag. 162: circa la scelta di Borghese di continuare a combattere, non una parola per le vere motivazioni (mantenere l'Onore). Si liquida il tutto con l'ambizione personale.

Pag. 163: il Smg. Torelli diventa "Torrelli".

ibidem: Mario Arillo era "forse il secondo sommergibilista più noto in Italia". Il primo era Borghese? Ne dubito, vista la segretezza delle sue missioni. E i vari Fecia di Cossato, Gazzana Priaroggia, Romei, Todaro etc etc etc? (senza nulla togliere ad Arillo naturalmente, ma pure le sue missioni erano segrete).

Pag. 165: per entrare nella X della RSI "non era obbligatorio essere soldati di marina". I soldati stanno nell'esercito, grazie. Bastava dire "marinai".

Pag. 172: dopo l'arresto di Borghese e la rivolta della Spezia, "per punizione, i due battaglioni della X Mas responsabili dell'arresto di Bedeschi e Tortora furono mandati al fronte". Era esattamente quello che volevano. Altro che punizione.

Pag. 176: "l'ammiraglio di divisione Giuseppe Sparzani" era - indovinate! - contrammiraglio.

Pag. 178: secondo gli autori, MARIASSALTO il 19 maggio '44 attaccò il Bolzano e il Gorizia, e il 22 giugno '44 (!) l'Aquila. A questa missione, dicono, partecipò de la Penne (falsissimo). Tutto sballato.

ibidem: Sergio Nesi sbarcò un sabotatore "nei pressi del Conero (dove d'erano ancora alcune batterie costiere nemiche che la flotta di Persano aveva affrontato durante la campagna di Lissa del 1866)". Eeeehhhh???? Gli italiani nel 1866 sparavano dalle Marche su Persano?!?!? Boh.

Pag. 180: "Borghese fece delle aperture agli Alleati, in particolare alla Marina italiana del sud, prospettando un suo eventuale passaggio dall'altra parte della barricata". Questo non mi risulta proprio. Collaborazione anti-slava si, ma passaggi dall'altra parte proprio no.

Pag. 196: il "tenente di vascello Luigi Ferraro" era STV.

 

Pagg. 198-199: Questo passaggio merita di essere evidenziato. Di Ferraro si dice che dopo il 25 aprile "completamente armato e camuffato aiutò i partigiani locali della brigata Stella Rossa a mettere in atto rappresaglie e attacchi contro le colonne tedesche in ripegamento". A parte che la brigata si chiamava Stella e non Stella Rossa, ciò è completamente falso. Gigi Ferraro non si camuffò mai: in divisa della X fino al 30 maggio '45 fece da intermediario tra tedeschi e partigiani, salvando vite umane le gli stabilimenti Marzotto. Non attaccò mai i tedeschi (nè i partigiani) e tanto meno organizzò contro loro rappresaglie. Ciò è gravemente lesivo della Sua memoria e al riguardo mi faccio immediatamente promotore di azioni legali contro gli autori, uno dei quali - valdagnese!!!! - queste cose dovrebbe saperle. Vergogna.

 

Pag. 204: parlando del processo a Borghese, si dice che i tribunali romani erano "più conservatori" di quelli milanesi, "in parte perchè Roma era stata dichiarata città aperta nel corso della guerra e come tale non aveva subito le più aspre lotte partigiane". Ah no? E Via Rasella, il rastrellamento nel ghetto, le Fosse Ardeatine etc etc???

Pag. 209: Oscar della Storia. Udite udite: "ricordiamo che il referendum del 1948 aveva decretato la fine della monarchia". :s20: :s20: :s20:

Pag. 211: ci si informa che nel dopoguerra "l'Istria, e Trieste in particolare, aveva una forte presenza di italiani". Ma dai! Scopro ora che Trieste è in Istria, e che c'era una "forte presenza" di italiani; ne deduco che la maggioranza era slava.

Pag. 216: la nave da guerra egiziana El Amir Farouk, affondata dai mezzi d'assalto israeliani, "era un vecchio avviso di 1441 tonnellate di stazza lorda". Non si usa il dislocamento per le unità  da guerra?

Pag. 230: si parla del periodo caldo in Alto Adige. I nazionalisti tedeschi "attaccavano rappresentanti e simboli italiani (come le cassette da lettere negli uffici postali)". Vale a dire, facevano saltare in aria qualche cassetta della posta. Ah si, e poi anche qualche carabiniere e qualche alpino. Ma quel che conta è il servizio postale.

Pag. 251: il "generale Casardi" posto a capo dei Servizi Segreti era un ammiraglio.

Pag. 255: Borghese è stato sepolto a Santa Maria Maggiore, "in Vaticano". Ma mi faccia il piacere! E poi si dice che al funerale c'erano "le guardie svizzere"! Non so se ridere o piangere

 

Uno dice arrivato alla fine: aaaaah, è finita.

Eh no! Mancano le note, che come al solito sono accatastate in fondo e non a piè pagina, sennò la lettura diviene troppo agevole. E mo' beccateve pure le perle delle note.

 

Pag. 263: si dice che le memorie di Maugeri (con risp. parl.) non sono state pubblicate in Italia. Falso, furono pubblicate 30 anni dopo con molti tagli.

Pag. 267: gli autori dicono di avere tratto le informazioni biografiche su De Courten da (testuale) "uno di quei libriccini semindipendenti che oggi popolano un panorama editoriale attento ad argomenti poco noti. In questo caso si tratta di un ordine di battaglia della marina e di una lista di ammiragli, da prendere tuttavia con cautela. Anche gli autori del presente volume si sono avventurati su questo cammino!". Il punto esclamativo è loro, che candidamente confessano di non saperne nulla dell'argomento, di trarre informazioni note anche ai sassi come la vita di De Courten da libercoli da quattro soldi, di non fare riferimento alle tonnellate di (seria) bibliografia sull'argomento...e se ne vantano!

Pag. 270: testuale, "i granatieri costituivano il reggimento della guardia reale". Nella seconda guerra mondiale?

Pag. 273: si dice che la piscina di Valdagno impiegata dai Gamma dal '43 al '45 era stata utilizzata "sin dal 1940". Nemmeno questo mi risulta.

 

 

MORALE: 19 euro e due giornate buttati. Aridatemi i soldi.

 

9788804537205g.jpg

 

 

GM Andrea

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,7k
×
×
  • Crea Nuovo...