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La Guerra Civile Spagnola


Visitatore Kashin

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Visitatore Kashin

LA MARINA NAZIONALE

Uno dei principali errori che commisero i ribelli programmando la rivolta fu il non contare pienamente sulla carta su cosa avrebbe svolto l'armata spagnola nei primi giorni della lotta. I congiurati pensarono che affinché trionfasse il golpe era sufficiente assicurarsi la lealtà e la partecipazione delle guarnizioni militari peninsulari e la Guardia Civile ( Carabinieri Spagnoli). Evidentemente il generale Mola , "direttore" della moto rivoltoso non stabili alcun allaccio di collaborazione forte con l'armata per questo si trovò con la maggioranza delle navi erano dalla parte della Repubblica grazie alla lealtà degli ufficiali dei corpi ausiliari dell'Armata come per il fatto che il Centro di Comunicazioni dell'Armata era localizzato a Madrid.

 

La situazione strategica dei Franchismi era ora molto complicata davanti alla necessità imperiosa di trasportare l'Esercito dell'Africa nella Penisola ma col mare teoricamente bloccato per le unità di guerra repubblicane. Tuttavia il passo tanto temuto dello Stretto si realizzò, come è risaputo , con meno difficoltà e minore rischio di quello che sarebbe stato possibile pensare. Ciò era dovuto al fatto che mentre la Repubblica possedeva navi ma non ufficiali di alto rango, erano stati nella sua maggioranza assassinati, i ribelli possedevano pochi barche ma eccellenti ufficiali al comando. Questo compensò oltremodo la teorica inferiorità della flotta Fascista. D'altra parte, l'aiuto tedesco ed italiana ebbe la sua efficace ripercussione nella flotta ribelle alla Republica. Con molti meno mezzi la marina nazionale aveva sconfitto il suo omonimo repubblicana trasportando gran parte delle truppe dell'Africa nella Penisola in un mese e mezzo.

 

 

 

Durante il resto della guerra la marina nazionale, al comando dell'ammiraglio Francisco Bruno Fernández, si dedicò ad una politica di pirateria fermando e requisendo navi che navigassero sotto bandiera repubblicana. Decisione simile anche per barche che navigavano sotto insegne straniere. Quella politica navale che implicava inevitabili scontri con quei paesi che cercavano di portare rifornimenti alla Repubblica, poteva mantenersi solo con la complicità della Germania ed Italia e l'inoperosità e passività della Gran Bretagna e Francia. Con le mani praticamente libere l'Armata nazionale realizzava un blocco praticamente effettivo sulle coste repubblicane che aiutò ad accelerare la sua vittoria.

L'unica battaglia navale propriamente detta che si produsse nella guerra ebbe come esito con la sconfitta nazionale. Si ebbe il 6 di marzo del 1938 vicino a “Cabo de Palos†l'imprudenza della flottiglia composta da Incrociatori da Battaglia : Canarie, Baleari ed Ammiraglio Cervera e diverse unità mercantili avvicinandosi alla base navale di Cartagena li fece imbattere con una rappresentazione di navi repubblicane:Incrociatori Libertà e Méndez Núñez ed alcuni cacciatorpedinieri. L'incontro terminò con l’affondamento del Baleari ed la fuga della flotta nazionale. Nonostante tutto l'incidente non cambio’ il dominio dei mari che esercitava la marina nazionale in acque spagnole.

Con la resa repubblicana alla fine di marzo di 1939 e l'internamento di quello che rimaneva della sua flotta nel porto francese di Bizerta le autorità francesi decisero ed ordinarono la consegna di dette unità alle autorità Franchiste, considerate già allora, dovuto al riconoscimento della Gran Bretagna e Francia del 28 di febbraio di 1939, come unici rappresentanti dello Stato Spagnolo.

 

 

cbaleareskk7.jpg

 

PRINCIPALI NAVI DI LA MARINA NAZIONALE

 

Corazzata : Spagna

 

 

Costruita nel 1909. Dislocamento : 15560 t. Lunghezza: 140 m. Larghezza : 24 m. Altezza: 7,7 m. Armata con 8 cannoni 305 mm. 20 di 102 mm. 2 di 57 mm. 2 di 47 mm. 2 di 37 mm. Velocità máx: 19 nodi. Dotazione: 850 uomini

 

Incrociatori da Battaglia: Canarie e Baleari

 

Contruito nel 1928. Dislocamento : 10.000 t. Lunghezza: 194 m.Larghezza: 19,51 m. Altezza: 6,23 m. Autonomia: 8.000 miglia. Dotazione: 765 uomini

 

Incrociatore: Ammiraglio Cervera

 

 

Costruito in 1922. Spostamento: 7475 t. Lunghezza: 176,6 m. Manica: 16,6 m. Puntello: 5,03 m. Dotazione: 566 uomini

Incrociatore: Navarrina ant. Repubblica,

 

 

Costruito nel 1915. Dislocamento : 4857 t. Lunghezza: 140,8 m.Larghezza : 15,22m. Altezza: 5,6 m. Armamento: 9 cannoni di 152 mm. 4 antiaerei di 47 mm. 4 mitragliatrici. 12 tubi lanciasiluri di 533 mm. Velocità máx: 25,5 nodi. Dotazione: 455 uomini.

 

Cacciatorpedinieri : Ceuta ex. Falco, Mellilla , ex. Aquila,

 

 

Costruiti in Italia nel 1917 e 1916 rispettivamente. Dislocamento : 1407 t. Lunghezza: 94,4 m. Larghezza : 9,5 m.Altezza: 3,8 m. Armamento: 4 cannoni di 120 mm. 2 antiaereo 76 mm. 4 mitragliatrici antiaeree. 4 tubi lanciasiluri di 450 mm. 50 miniere. Dotazione: 150 uomini

.

Cacciatorpedinieri : Huesca ex. Pepe, Teruel ex. Poerio,

 

Costruiti in Italia in 1915. Dislocamento : 864 t. Lunghezza: 83 m. Larghezza: 8 m. Altezza: 3,2 m. Armamento: 2 cannoni di 120 mm. 2 antiaerei, 2 mitragliatrici antiaeree. 4 tubi lanciasiluri 450 mm. 50 miniere. Autonomia: 1.350 miglia. Velocità máx: 26 nodi. Dotazione: 135 uomini.

 

Cacciatorpediniere : Velasco

Costruito nel 1920.Dislocamento : 1040 t. Lunghezza: 86,26 m. Larghezza: 8,25 m. Altezza: 4,4 m. Autonomia: 2.500 miglia. Dotazione: 84 uomini.

 

Sottomarini: Generale Piace ex. Archimede, Generale Sanjurjo ex. Torricelli,

Dislocamento : 788 t. Dotazione: 41 uomini

 

Dragamine:Vulcano,Giove ,Nettuno, Marte

 

 

Costruiti tra 1934 e 1939. Dislocamento : 2100 t. Lunghezza: 100 m. Larghezza: 12,6 m. Altezza: 3,6 m. Armamento: 4 cannoni di 120 mm. 2 antiaerei di 76 mm. 4 mitragliatrici antiaeree. 264 miniere. Autonomia: 3.700 miglia. Velocità máx: 18,5 nodi. Dotazione: 123 uomini.

ALTRE UNITÀ MINORI DI LA FLOTTA NAZIONALE

MODELLO NOME

Torpediniere Nº 2, Nº 7, Nº 8, Nº 9, Nº 16 E Nº 19

Cannonieri Lauria, Cánovas del Castello, Canalejas, Dato e Calvo Sotelo

Lance rapido Falange, Requeté, Oviedo, Badajoz, Candido pérez, Javier Quiroga, Napoli e Sicilia

Guardacoste Alcázar, Larache, Uad Martín, Uad Kert ed Arcila

Guardapesca: Conestabile Saragozza, Capo Garciolo e Capo Fradera

Navi scuola: Juan Sebastián Elcano e Galatea

 

Navi ausiliarie:

Città di Denim, Domini, Città di Valencia, Città di alicante, Vicente Puchol, Antonio Lázaro, Città di Palma, Re Jaime I, Maiorca, Marchese di Virgolette, J.J Sister, Re Jaime II, Mare Cantabrico, Mare Nero, Galerna ed Alava

 

Trasporti:

 

Città di Mellilla, Città di Ceuta, Aragona, Bonus Ultra, Ride Francolí, Trafora Milló, Cla S. Vicens, Trafora Mondragó, Lanzarote, Trafora Contesa, Hernani, Alciera, San Sebastián, Gobeo, Isolano, Felipe Crespi, Umbe-Mendi, Aizcoti-Mendi, Capo Orti, Nostromo Sposato, Tiflis, Campas, Badalona, Castello Simancas, Castello Coca, Castello Monforte, armato, Castello Maqueda, Castello Daroca, Castello Gibralfaro, armato, Castello Tordesillas, Castello Morella, Castello Rioseco, Castello Peñafiel, armato, Castello Arévalo, Castello Olite, Castello Monbeltrán, Castello Montealgre, Castello Bellver, Nostra Sig.ra del Pilastro e Pitucas

 

Cannoniere:

 

Squalo, Tritonia, Vergine della Carmen, Txit-Ona, Juan Ignacio, Ciriza, Galizia, Argo, Santa Urbana, Juan Mari, Uragano, Mercedes, Ciottolo, Fantastico, Chamorro, Capo Home, Denis, Vergine di Iciar, Fortezza di Toledo, Vergine della Carmen II, Vergine di Begoña, Itxar-Kundia, Smorzatore, Musel, Turchese, Moncho, Artabro, Atlante, Argo, Audace, Achille, Di Cartagena, Iñasi, Huelva, Ruiz del Ponte, Pemartín II, Juan Miguel, Atlantico, Indico, Pacifico, Vergine del Nastro, María Teresa, Cantabrico, Pedro I, Juan Pedro, Lanzón, Nuovo Arapiles, Cittadella, Città di Alcudia, Vergine del Pilastro, Sopra Spagna e Santa Rosa

 

Pattugliatori:

 

Pedro Alvarez, Evencio Alvarez, Salvora, Ons, Lola Veiga, Paco Veiga, Aberi-laguna, Perla del Mare, Pepe Lestón, Malaga, Bilbao, Ammiraglio Cervera, Elisa I, Elisa II, Cervantes, Calderone, Felisa Rodal, Cerchio Barreiro, Generale Martínez Campos, Castor, Pollux, Santa Barbara e Genoveva

 

P.S. Libera traduzione dallo spagnolo dal sito:http://www.guerracivil1936.galeon.com/ejnac.htm

Modificato da Kashin
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Visitatore Perla

Complimenti veramente, Comandante per questa interessante ed a dire il vero, poco conosciuta pagina di storia......

Accenni alla partecipazione italiana.....si sa poco al riguardo (almeno io so poco ....)....quali nostri reparti ed unità parteciparono alla Guerra Civile spagnola (oltre ai due già citati sommergibili ceduti dall'Italia alla Spagna)? ....... :s20:

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Visitatore Kashin

Il Corpo Truppe Volontarie (CTV) mandato da Mussolini a sostegno di Franco. Era costituito da:

 

1^ div. Camicie nere "Dio lo vuole";

2^ div. "Fiamme nere";

3^ div. "Penne Nere";

4^ div. "Littorio";

Raggruppamento autonomo "XXIII Marzo";

Brigata "Frecce Nere";

Brigata "Frecce Azzurre".

 

Complessivamente gli effettivi italiani furono 70.000 tra esercito, marina e aviazione.-

Nello specifico se hai ulteriori curiosita' non hai che da chiedere.-

 

Link http://www.storiain.net/arret/num55/artic1.htm

Modificato da Kashin
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Visitatore Perla

Grazie, Comandante....nel frattempo anche io ho trovato qualche notizia su una partecipazione "illustre".....

 

....l'allora T.V Junio Valerio Borghese ed al comando del Rsmg. Iride partecitpò fin dall'inizio alla Guerra Civile Spagnola, ed eseguì diverse missioni, sia con la Regia Marina che con la Marina Nazionalista.....per queste sue azioni venne anche decorato con M.B.V.M e la seguente motivazione:

"Comandante di sommergibile legionario ha compiuto numerose missioni di guerra sulle coste spagnole operando contro le navi da guerra rosse e contro il traffico di contrabbando, dimostrando elevato spirito offnsivo e solide qualità professionali. Con il smg.Iride attaccava risolutamente di notte stando in superficie un c.t. e riusciva successivamente con calma ed abilità ad eludere la ricerca e l'offesa di varie unità avversarie che cercavano ripetutamente di colpire il sommergibile con bombe di profondità."

Mediterraneo Occidentale Settembre 1937 - Febbraio 1918

 

Qualcuno conosce qualche particolare sulle azioni compiute dall'Iride durante la Guerra di Spagna? :s08:

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Argomento delicato, Perla. :s02:

 

Ti basti sapere che tutto era talmente "aum aum" che, sui documenti ufficiali e sui resoconti di missione, i siluri lanciati risultavano come "inavvertitamente scivolati fuori dai tubi di lancio, causa un improvviso appruamento del battello durante un'esercitazione di apertura dei cappelli esterni..." :s03:

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Visitatore Perla

.....questa storia si sta facendo sempre più interessante...... :s51:

 

.....ma in questa "segretissimo" intervento militare il coinvolgimento italiano si limitava a Marina e fanteria o c'erano altri mezzi in gioco ??? (ovviamente se la cosa non è coperta da segreto militare, nè........ :s02: :s03: )

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Visitatore Kashin

Il coinvolgimento era totale l'Italia, oltre ad enormi quantitativi di carburante, oli lubrificanti, munizioni, bombe d'aereo, pezzi di ricambio, motori, pneumatici, materiale del genio, delle trasmissioni e della sanità, inviò in Spagna circa 6.000 aviatori e 763 aeroplani tra cui 418 caccia (Fiat G50 )180 bombardieri(Breda Ba 65) e 112 tra ricognitori-assaltatori, addestratori e idrovolanti), 1.930 cannoni di tutti i calibri (gran parte dei quali di modello abbastanza antiquato), alcune centinaia di mezzi corazzati leggeri Ansaldo L3, 10.135 tra mitragliatrici e fucili mitragliatori, oltre 240.000 fucili e 7.663 automezzi. Il tutto per un totale di circa 14 miliardi di lire del 1940.

 

 

Link http://www.storiain.net/arret/num55/artic1.htm

Modificato da Kashin
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Per rapidità, cito da Wikipedia:

 

"Alla guerra di Spagna l'aviazione italiana partecipò con oltre 700 aerei e quasi 6.000 uomini, dando prova di efficienza e maturando esperienza nel combattimento aereo. Bisogna però sottolineare che la difesa aerea nemica era molto scarsa e poco agguerrita, falsando così il giudizio generale degli strateghi, che sopravvalutarono le effitive capacità degli aerei. Questo errore fu decisivo perché allo scoppio della seconda guerra mondiale la maggior parte dei velivoli si rivelò indadeguata e superata rispetto ai moderni mezzi alleati"

cantz_501_sp.jpg

CANT Z.501 aviazione nazionalista Spagnola durante il 1939

 

Adesso scommetto che Lupoz, per par condicio, posterà la foto di un "Rata"... :s03: :s02:

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Visitatore Kashin

Per Par Condicio:Notevoli, ma non quantificabili per via della solita censura sovietica, risultarono anche gli aiuti forniti da vari paesi alla Repubblica. Secondo stime , Stalin fornì alla Spagna Repubblicana 47 milioni di rubli(Collette) più altri 70 milioni di rubli forniti direttamente da Mosca. Stalin concesse al governo di Madrid tali somme soltanto in cambio del deposito delle riserve auree spagnole trasferite allo scoppio della guerra nella capitale sovietica a scopi cautelativi (Mica scemo il Comunista). Complessivamente, secondo le stime del governo inglese, tra il luglio del 1936 e il dicembre 1938, l'Unione Sovietica consegno' alla Spagna Repubblicana 250 aerei da combattimento (tra cui caccia I-15 e l-16 e bornbardieri SB-2 Katiuska), 1.400 autocarri, 731 carri armati leggeri e medi BT-15 e T-26, 1.230 pezzi d'artiglieria, centinaia di migliaia fucili e bombe a mano. Senza contare le decine e decine di migliaia di tonnellate di rifornimenti e attrezzature militari di tutti i tipi sbarcate nel corso del conflitto dai piroscafi russi nei porti di Valencia, Alicante, Cartagena e Barcellona. Notevole fu anche il contributo della Francia che, tra l'altro, forni alla Repubblica 260 aerei da combattimento (Potez, Dewoitine, Bloch, etc.). Si calcola che tra il luglio del 1936 e il luglio del 1938 siano giunti, attraverso i Pirenei, al governo di Madrid 198 cannoni, 200 carri armati leggeri e medi (parte dei quali Renault FT.17), 3.247 mitragliatrici, 4.000 camion, 47 moderne batterie d'artiglieria, 9.579 veicoli di vario tipo e quasi 16.000 tonnellate di munizioni e carburante (materiaIe fornito in parte dalla Francia e in parte da altre nazioni). Complessivamente, nel corso della guerra la Repubblica mise in campo 2.461 apparecchi contro i circa 1.500 appartenenti all'aviazione nazionalista.

Ripartizione per nazionalità dei volontari delle Brigate Internazionali :Francesi 10.000, tedeschi 5.000, italiani 3.350, statunitensi 2.800, inglesi 2.000, canadesi 1.000. Più alcune centinaia di yugoslavi, albanesi, ungheresi, belgi, polacchi, bulgari, cecoslovacchi, messicani e africani.

 

Link http://www.storiain.net/arret/num55/artic1.htm

Modificato da Kashin
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In attesa che Lupoz provveda a fare qualcosa di più approfondito, mi permetto di postare un link: http://www.warbirdalley.com/rata.htm :s02:

 

A parte il dato specifico sul "Rata", il sito intero è piuttosto interessante: pensate che per ogni singolo velivolo elencato c'è una scheda che si conclude col dato sul numero di macchine ancora volanti! :s07:

 

Unica nota dolente i pochissimi italiani citati: Aermacchi MB 326 (ne volano ancora una diecina, tutti privati) e Piaggio 149 (ne volano ancora una ventina...). :s14:

 

Commento: vabbuò, non ne parliamo... :s06:

Modificato da deflektor
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Visitatore Kashin

Una curiosita' ;durante la Guerra Civile spagnola , 2,800 volontari americani partecipanti per difendere la Repubblica spagnola contro una ribellione militare condotta dal Generale Franco . Inquadrati nella Brigada Abraham Lincoln che lottò dal 1937 al 1938 in difesa della Repubblica .Al rientro in madrepatria i reduci furono sottoposti a controlli minuziosi da parte dei Servizi USA ,perseguitandoli in tutti i modi e tacciati di COMUNISTI sin oltre gli anni 60.........Pero' gli Americani !!!!!!

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Visitatore Perla
Argomento delicato, Perla. :s02:

 

Ti basti sapere che tutto era talmente "aum aum" che, sui documenti ufficiali e sui resoconti di missione, i siluri lanciati risultavano come "inavvertitamente scivolati fuori dai tubi di lancio, causa un improvviso appruamento del battello durante un'esercitazione di apertura dei cappelli esterni..." :s03:

 

.....Effettivamente non è stato facile riuscire a reperire notizie al riguardo …..vi posto quanto sono riuscita a trovare consultando la biografia ufficiale del C.te Borghese scritta da Sergio Nesi “ Junio Valerio Borghese: un principe, un comandante, un italianoâ€Â….le notizie qui di seguito sono state tratte (e liberamente riassunte) da quest’opera:

 

Il 24 agosto 1937 Junio ValerioBorghese, al comando del Rsmg.Iride partì da Napoli diretto in Spagna.

La sera del 29 agosto, lanciò quattro siluri nel corso di due distinti attacchi contro un piroscafo mercantile diretto a Valencia, ma senza colpirlo, nonostante navigasse a non più di 5 nodi e risultasse a soli 600 m.: i siluri, una volta usciti regolarmente dai tubi di lancio prodieri, dopo qualche decina di metri, se ne erano andati per i fatti propri…..

La notte successiva, mentre il sommergibile era in superficie e stava effettuando la ricarica degli accumulatori, l’ufficiale in plancia scorse nel buio all’orizzonte una massa non ben definita, sicuramente una nave da guerra data la velocità del suo spostamento. Borghese, mantenendo sempre il battello in superficie, passò immediatamente all’attacco ed arrivato a circa 700 m. dal bersaglio identificato da lui come unità della marina spagnola repubblicana, (mentre invece si trattava del cacciatorpediniere inglese “HMS Havockâ€Â), lanciò un solo siluro contro quella nave, la quale riuscì ad evitarlo con una brusca accostata di prora a dritta in modo da portarsi in rotta parallela a quella del siluro: a questo punto l’Havock iniziò immediatamente l’attacco, insieme ad altre unità britanniche, a quell’ignoto sommergibile.

Borghese ovviamente aveva ordinata la rapida immersione, avvenuta con qualche istante di ritardo a causa dell’inceppamento al portello esterno della torretta. Intuendo che gli sarebbero piovute sulla testa bombe di profondità, graduate a profondità diverse, ma non superiori a 75 metri, portò il battello in una vertiginosa picchiata verso il fondo, riuscendo a frenarlo alla profondità (massima per l’epoca) di 150 m.

Mentre tutto questo succedeva iniziava una serie di scoppi violentissimi che squassavano lo scafo, ma tutti abbastanza lontani e soprattutto a quote superiori a quella cui si trovava l’Iride, come aveva ben pensato il suo Comandante. Quando gli scoppi delle bombe si fecero più concentrati sulla verticale del sommergibile, Borghese ordinò all’ufficiale di macchina di far fuoriuscire da un tubo lanciasiluri vuoto un certo quantitativo di nafta accompagnato da una bolla d’aria, per far credere agli inglesi di averlo colpito, mentre, contemporaneamente (con i motori elettrici al minimo e l’equipaggio in completo silenzio) si allontanava da quel punto ogni qual volta i suoi idrofoni segnalavano rumori provenienti dai motori termici dei caccia.

Quel carosello durò oltre nove ore e gli inglesi si convinsero di aver affondato l’Iride, ma il C.te Borghese si era invece disimpegnato senza gravi danni, restando a 150 m. di profondità per tutto il tempo….una volta che le cinque cacciatorpediniere inglesi si furono allontanate l’Iride riemerse durante la notte del 31 agosto, per ricaricare le batterie e rifiatare l’equipaggio, nonché per poter constatare l’entità dei danni. Poco dopo da bordo fu segnalatala presenza di un altro caccia britannico e Borghese ordinò l’immersione e portandosi ancora all’attacco, ma senza poter serrare sufficientemente le distanze. Lanciò comunque un altro siluro, l’ultimo rimasto, ma non colpì il bersaglio che si allontanò senza essersi apparentemente neppure accorto di quell’attacco.

Non appena riemerso dopo aver abbandonato quell’ultima caccia, attraverso la radio pervenne a Borghese un dispaccio del Comando delle Baleari con il quale gli si ordinava l’immediato rientro a Napoli, seguendo sempre le indicazioni che aveva ricevute alla partenza riguardo alla navigazione che avrebbe dovuto essere sempre occulta.

Il giorno 4 settembre l’Iride era in vista del Golfo di Napoli.

Giunto a Napoli Borghese ricevette accoglienze ufficiali “glaciali†….e poi venne trasportato immediatamente a Roma per ricevere i più sentiti complimenti da parte del C.te in Capo della Flotta Subacquea……!

Il Rsmg.Iride venne poi inviato alla base di Cagliari dove subì lavori di modifica che lo trasformarono in tutto e per tutto in un sommergibile spagnolo e da li ripartì per la Spagna dove effettuò altre missioni al comando del CC Lesena, mentre Borghese assumeva contemporaneamente il comando del Ferraris…..

 

Nella primavera del 1937 l’Italia aveva ceduto in via definitiva alla marina nazionalista spagnola i smg, Archimede (disl. 1016/1266 ) e Torricelli (disl.1016/1266), che ribattezzati in un primo momento con le sigle “C5†e “C3†appartenenti a due battelli affondati dai repubblicani nei primi mesi del conflitto, e successivamente “General Mola†e “General Sanjuroâ€Â

 

Invece i sommergibili “legionari†(messi dall’Italia a disposizione della Spagna) furono in tutto quattro ed in base agli accordi presi con la Marina Spagnola ogni sommergibile avrebbe dovuto effettuare in media, salvo imprevisti, una missione ogni 24 giorni con agguati di otto giorni, ma varie cause hanno impedito di mantenere tale turno in modo stretto; le loro missioni si svolsero tutte tra il 1937 e 1938. Essi furono:

 

Ferraris – disl.985/1259 tonn - .prese il nome di General Sanjuro II° e poi L2

Galilei – disl.985/1259 tonn. – prese il nome di General Mola II° e poi L1

Onice – disl.700/860 tonn. – prese il nome di Aguilar Tablada e poi L4

Iride – disl.700/860 tonn. - prese il nome di Gonzales Lopez e poi L3

 

 

Postero in seguito, più dettagliatamente, le vicende relative ad ognuna di queste unità……

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Visitatore Kashin

In verita' ero a conoscenza dei primi due battelli .....ma non degli altri due ....anche unita' di superfece Italiane parteciparono al conflitto anche se non in veste ufficiale ma i miei appunti cartacei risalenti al 1980 non riesco a trovarli.....comunque grazie per quest'altra pagina di Storia sulla Gierra di Spagna e la nostra Regia Marina.... :s20:

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Visitatore Perla

........discussione estrememente interessante e coinvolgente....... :s20:

....C.te Lupoz, ci potresti postare qualcosa sulla storia delle Brigate Internazionali....è una parte della storia della guerra di Spagna che conosco poco e che mi piacerebbe approfondire.......graaaaaaaaazie! :s51:

Modificato da Perla
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Visitatore ERICH TOPP U-552

....MITICA PERLA !!.... :s51: :s20: :s10:

 

....continua Frau Kommandant Perla a deliziarci con queste pagine di storia....come solo tu sai esporre !!.... :s02:

 

 

:s67: Mau

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........discussione estrememente interessante e coinvolgente....... :s20:

....C.te Lupoz, ci potresti postare qualcosa sulla storia delle Brigate Internazionali....è una parte della storia della guerra di Spagna che conosco poco e che mi piacerebbe approfondire.......graaaaaaaaazie! :s51:

 

Ti dico solo che nelle file dei repubblicani hanno combattuto Hemingway, Orwell, Simone Weil e Malraux (solo alcuni tra i tanti).

Addirittura quest'ultimo era membro di una squadriglia di bombardieri donati dalla Francia!

 

Ti consiglio vivamente di leggere "omaggio a Catalogna" (George Orwell) e "per chi suona la campana" (Ernest Hemingway) che sono 2 romanzi autobiografici in cui gli autori narrano delle loro esperienze durante la guerra civile.

Un bellissimo film è "Tierra y libertad" di Ken Loach.

 

"Di tutti i popoli, di tutte le razze, veniste a noi come fratelli,

figli della Spagna immortale,

e nei giorni più duri della nostra guerra,

quando la capitale della Repubblica spagnola era minacciata,

foste voi, valorosi compagni delle Brigate Internazionali,

che contribuiste a salvarla con il vostro entusiasmo combattivo,

il vostro eroismo e il vostro spirito di sacrificio".

 

Dolores Ibarruri

Discorso per lo scioglimento delle Brigate Internazionali (1939)

 

I volontari delle brigate Internazionali, provenienti da 52 paesi dei cinque continenti, furono circa 40.000 (4.000 gli italiani) e la metà morì in combattimento, fu dispersa o ferita. Altri 5.000 uomini combatterono in unità dell'esercito repubblicano e almeno altri 20.000 lavorarono nei servizi sanitari o ausiliari.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Brigate_Internazionali

 

http://www.romacivica.net/anpiroma/antifas...rraspagna17.htm

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Visitatore Kashin

La sua numerazione ubbidisce al fatto che, nel momento di integrarsi nell'Esercito Repubblicano, questo aveva costituito già dieci Brigate Miste spagnole

XI BRIGATA

 

Formata in Ottobre del 1936

 

* 1er Batallón "Edgar André". Tedeschi

* 2o Battaglione "Commune di Paride". Franco-belgi. Trasportato posteriormente nel XIV.

* 3er Battaglione "Dabrowski". Polacchi, ungheresi e yugoslavi. Trasportato posteriormente nel XII, XII e 150

 

XII BRIGATA

 

Formata nel novembre del 1936 Battaglione "Thaelmann". Tedeschi. Trasportato posteriormente nel XI

* 2o Battaglione "Garibaldi". Italiani

* 3er Batallón "André Marty". Franco-belgi. Trasportato posteriormente nella 150, XII e XIV

 

XIII BRIGATA

 

Formata in Dicembre del 1936

 

* 1er Batallón "Louise Michel". Franco-belgi. Trasportato posteriormente nel XIV

* 2o Battaglione "Chapiaev". Balcanici. Trasportato posteriomente alla 129

* 3er Batallón "Henri Vuillemin". Francesi. Trasportato posteriormente nel XIV

* 4o Batallón "Miskiewicz Palafox". Polacchi

 

XIV BRIGATA

 

* 1er Battaglione "Nuove Nazioni". Trasportato posteriormente nel "Commune di Paride"

* 2o Battaglione "domenica Germinale". Spagnoli anarchici

* 3er Batallón "Henri Barbusse". Francesi

* 4o Batallón "Pierre Brachet". Francesi

 

XV BRIGATA

 

Formata in Febbraio del 1937

 

* 1er Battaglione "Dimitrov". Yugoslavi. Trasportato posteriormente nella 150 come 3er. Battaglione e dopo al XIII

* 2o Battaglione. Britannici

* 3er Battaglione. "Lincoln", "Washington", "Mackenzie-Papineau". Statunitensi, Canadesi.

* 4o Battaglione "6 di Febbraio". Francesi. Trasportato posteriormente nel XIV

 

150 brigata

 

Formata in Giugno-Luglio del 1937

 

* 1er Battaglione "Rakosi". Ungheresi

 

129 brigata

 

* 1er Battaglione. "Magaryk". Cecoslovacchi. Ascritto alla 45 Divisione

* 2o Battaglione "Dayachovitch". Bulgari

* 3er Battaglione "Dimitrov". Balcanici.

 

Venite da molto lontano.... Ma questa lontananza, / Che cosa è per il vostro sangue che canta senza antistanti? / La necessaria morte vi nomina ogni giorno, / non importa in che città, campi o carrozzabili. / Di questo paese, dell'altro, del grande, del piccolo, del quale affliggi se / alla mappa dà un colore sgraziato / con le stesse radici che ha un stesso sonno / semplicemente anonimi e parlando siete venuti. / non conoscete almeno il colore dei muri / che il vostro insormontabile compromesso mura. / La terra che vi seppellisce la difendete, sicuri, / a tiri con la morte vestita di battaglia. / Rimanete che così lo vogliono gli alberi, le pianure, / le minime particelle della luce che si rincuora / un solo sentimento che scuote al mare. /! Fratelli! / Madrid col vostro nome si ingrandisce e si illumina. (Rafael Alberti)...

 

P.S. Il mio spagnolo non e' eccelso....ho aggiunto un po' di numeri e dati alla discussione.-

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Visitatore Perla

......grazie, C.ti Lupoz e Kashin.....mi avete fornito un un bel po' di materiale su cui documentarmi ed un ottima base da cui partire iniziare un serio approfondimento.....grazie veramente!!!!! :s51: :s15:

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Visitatore Perla

Ecco qui la storia di un altro battello “legionarioâ€Â, il “Galileo Ferrarisâ€Â.(sempre tratta dall’opera di Sergio Nesi)

 

Nella prima fase della guerra, il Ferraris, al comando del CC Enrico Giovanni Simola effettuò una prima missione dal 9 al 24 dicembre 1936 partendo dalla Maddalena, senza però alcun avvistamento di navi repubblicane.

Una seconda missione fu effettuata con partenza da Taranto il 2 febbraio 1937 per le acque di Tarragona, avendo in comando il CC Sergio Lusena.

Il giorno 9 Lusena attaccò in superficie con il cannone, a 7 miglia al largo di Torredembarra,il piroscafo repubblicano Navarra (1680 t.) che arrivava senza luci proveniente da Marsiglia. Il comandante lanciò contro quella nave due siluri, uno dei quali centrò il bersaglio: la nave fu poi portata dall’equipaggio ad incagliarsi su di un basso fondale ed a quel punto il comandante la finì con un terzo siluro.

Il Ferraris si diresse poi verso Napoli dove si ormeggiò il 17 febbraio 1937.

Il 10 agosto 1937 partì da Lero per la terza ed ultima missione prima della definitiva cessione alla Spagna nazionalista. Lo comandava una leggenda: il CC Primo Longobardo.

Nei giorni successivi, Longobardo, in agguato alla bocca di ponente dello Stretto dei Dardanelli, riuscì a silurare due piroscafi repubblicani diretti in Spagna con il loro carico di armi. Quindi rientrò a Lero il 25 agosto, per proseguire subito dopo per La Maddalena, dove cedette nuovamente il comando del sommergibile al CC Lusena.

Il Ferraris , così come il suo gemello Galilei, partì dalla Maddalena diretto a Soller il 17 settembre, dove giunse nella mattinata del 20, per passare alle dipendenze dell’Amm.Moreno della Marina Spagnola, e ribattezzato prima General Sanjuro e poi L2.

Dal 17 al 25 ottobre 1937 fu all’agguato nelle acque di Barcellona senza alcun risultato.

L’11 novembre 1937 l’Amm.Moreno dispose che il C.te Lusena assumesse il comando del Smg.Gonzales Lopez (Iride) in sostituzione del C.te Borghese che avrebbe assunto il comando del Sanjuro (Ferraris).

Il Gonzales Lopez avrebbe dovuto partire per La Maddalena, ove il C.te Lusena doveva attendere le disposizioni del Ministero della Marina Italiana.

Intanto il C.te Borghese, dal 22 al 30 novembre 1937 portò il Sanjuro nelle acque antistanti il porto di Mahon. Lo scopo dell’Ordine di Operazione n° 7 firmato dall’Amm.Moreno era di “effettuare azione offensiva contro navi rosse o di altra nazionalità come in seguito specificato e nella zona appresso indicata: davanti a porto Mahonâ€Â. Passava poi ad ordini precisi riguardo alle navi che avrebbero dovuto essere attaccate ed affondate:

1.quelle stabilite dalle consegne di massima per i smg. Legionari

2.i seguenti piroscafi battenti bandiera francese che si incontrano nelle tre miglia dalla costa dell’Isola di Minorca: Piroscafo “La Corse†e Piroscafo “La Gauloisâ€Â, che eseguono il traffico tra porto Mahon ed i porti francesi.

3.Se i suddetti due piroscafi saranno scortati da navi da guerra che non siano spagnole rosse non dovranno essere attaccate.

 

Come si può notare molti freni erano stati imposti, sia dal Comando Italiano che da quello Spagnolo per evitare incidenti internazionali, ed il C.teBorghese si attenne strettamente agli ordini ricevuti…..

 

Dal 17 al 25 dicembre il Ferraris fu nelle acque di Capo Creux, come dall’Ordine di Operazione n° 9 dell’Amm. Moreno.

L’unico rilievo lo ha fatto il medesimo Comandante per segnalare le numerose disfunzioni del sistema spagnolo di collegamento tra le varie unità in mare, in quanto il battello fu per ben due volte oggetto di tentativo di speronamento da parte della nave ammiraglia nazionalista “Canarias†che incrociava nella stessa zona e che evidentemente ignorava la presenza di quel sommergibile.

Dopo quella missione, in data 8 gennaio 1938 avvenne il cambio tra il C.te Borghese e il CC Franco Baslini che aveva riportato il Gonzales Lopez da La Spezia a Porto Soller. Borghese tornò quindi al comando dell’Iride, anche dietro sua precisa richiesta, avendo constatato la non adattabilità di un sommergibile oceanico quale il Ferraris alla tattica di manovra e di attacco da lui preferita, adottabile solo con un sommergibile costiero molto più agile.

Il Ferraris, con il C.te Baslini, fu dal 12 al 21 gennaio e dal 27 gennaio ai primi di febbraio 1938 nelle acque antistanti Barcellona, ancora con esperienze negative……

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A parte l'interesse storico per le azioni della marina, ricordiamo anche che fu una guerra, nel bel mezzo d'europa, efferata e selvaggia da entrambe le parti (che vide anche italiani contro italiani, a Guadalajara). E vediamo ora, a settant'anni di distanza, cosa rimane di tutto quell'odio. Valeva la pena?

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Visitatore Perla

.....continuo con la storia dei sommergibili "legionari"...oggi il Galileo Galilei (notizie tratte sempre dalla già citata opera di Sergio Nesi)

 

In data 12 gennaio 1937, al comando del TV Alfredo Criscuolo, il “Galileo Galilei†aveva iniziato una prima missione partendo dal porto di Napoli dove fece ritorno in data 28 dello stesso mese senza aver ottenuto alcun risultato.

Una seconda volta era invece partito da Lero il 16 agosto e tornato il 29 senza aver intercettato piroscafi rossi provenienti dal Mar Nero, che trasportassero truppe o materiali per le forze spagnole repubblicane.

 

Dal 20 settembre 1937 fu ceduto alla Marina spagnola assumendo il nome di “General Mola II°â€Â. Eseguì quattro missioni partendo dal porto di Soller, le prime tre sempre al comando del TV Criscuolo, mentre per la quarta il comando passò al TV Mario Ricci.

 

La prima missione si svolse dal 9 al 17 ottobre 1937 nelle acque di Tarragona e Barcellona, ove lanciò due siluri contro altrettanti piroscafi, senza però colpirli.

 

La seconda missione si svolse dal 9 al 18 novembre 1937 nelle acque di Alicante e Cartagena, senza aver avvistato navi da guerra o piroscafi mercantili.

 

La quarta e ultima missione si svolse dal 26 dicembre1937 al 5 gennaio 1938 ancora nelle acque di Tarragona .

A causa di un’avaria al periscopio,non riparabile sul posto, il 26 gennaio il Galilei fece ritorno in Italia.

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Visitatore Perla
Indovinelli...

Anche il grande Borghese era in missione in Spagna con un battello: sapete quale?

:s11:

Perchè venne convocato d'urgenza a Roma?

:s11:

Siamo passati e passeremo

:s15:

 

....delle imprese del c.te Borghese durante la Guera Civile Spagnola al comando del Ferraris e dell'Iride ne ho parlato qui:

Ferraris

Borghse

Iride

 

...sempre dalle fonti in mio possesso (biografia di Sergio Nesi) Borghese venne richiamato d'urgenza a Roma a causa dell'incidente diplomatico causato dalla vicenda del cacciatorpediniere Havok, ufficialmente per ricevere un rimprovero da parte del comandante in Capo della Flotta Subacquea....nella realtà pare che le cose siano andate diversamente e Borghese sia stato accolto con un caloroso abbraccio.........

Infatti, pochi minuti prima dell'arrivo di Borghese al cospetto dei suoi superiori il Capo del governo aveva fatto pervenire alle Autorità della Marina copia del comunicato ufficiale dell'ammiraglio inglese relativo al mancato siluramento dell'Havoc con il quale informava che ".....la manovra d'attacco e la susseguente manovra di disimpegno del sommergibile che la sera del 30 agosto aveva attaccato il c.t.Havok, erano state condotte in maniera tale da far definitivamente ritenere che detto sommergibile non apparteneva nè alla marina russa, nè a quella rossa"....ma ad una Marina che ha degli ottimi comandanti e degli equipaggi molto addestrati....

In calce figurava la seguente annotazione: "Mi compiaccio.Mussolini"........

:s67: :s67: :s67:

Modificato da Perla
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Visitatore Kashin

Come non detto ha risposta gia' il C.Te Perla ...che ha vinto ??? Ultimamente con i quiz mi sento a "Lascia o Raddoppia" Ma Mike Bongiorno cambia spesso .... :s03: :s03: :s03: :s20: :s03: :s03: :s03:

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Facciamo un pò di ucronia...

Cosa sarebbe accaduto se Franco fosse stato sconfitto? In primis un gran repulisti di borghesi e clero spagnoli. In effetti la guerra civile spagnola fu il prodotto della grande arrtratezza politica e economica della spagna, con situazione sociali che andavano da una quasi schiavitù (per i braccianti agricoli) all'esistetnza di un proletariato urbano permeato di un feroce anarchismo. Ben prima della guerra civile, 1934, vi era stato, nelle Asturie, una insurrezione dei minatori (la parte più fanatica degli anarco-comunisti) duramente repressa dalla repubblica. Prima ancora la rivolta che aveva costretto il Re Alfonso ad abdicare (1923), cui era seguita la dittatura di Primo de Rivera, una dittatura ispirata al fascismo italiano, ma eliminata nel 1931 (mi sembra) In realtà la guerra civile spagnola inizia almeno 10 anni prima e rimane latente fino al 1936. Non dimentichiamo che il "casus belli" e la giustificazione della rivolta fu l'assainio, da parte di elementi della polizia, del leader dell'opposizione di destra, Calvo Sotelo. Anche se avesse vinto la Repubblica il fanatismo e gli odi disseminati da decenni di lotte feroci, assassini e soprusi avrebbe avuto come conseguenza la feroce liquidazione dello sconfitto. Una simile massacro avrebbe probabilmente prodotto, nel resto dell'Europa, una fortissima reazione anticomunista nella opinione pubblica europea. Indipendentemente dalla instaurazione o meno di un governo "sovietico" in Spagna la vittorio del fronte rosso avrebbe prodotto la sensazione di una avanzata del comunismo internazionalista, che avrebbe potuto dimostrare la possibilità di realizzare il comunismo al di fuori dell'Unione Sovietica. E' immaginabile che, una simile conclusione della guerra civile potesse produrre un avvicinamento delle democrazie occidentali alle nazioni fasciste (Italia e Gemania). Si tenga conto che una vittoria delle forze rosse in Spagna avrebbe sollevato l'entusiasmo dei movimenti comunisti dei vari paesi europei (e anche asiatici)

 

Qui le possibili linee di sviluppo avrebbero potuto essere due:

1) Gli anglofrancesi lasciano campo libero alla Germania nell'est Europa in funzione antisovietica (forse la stessa Polonia entrerebbe "spontaneamente" nell'area di influenza nazista per paura dell'Urss Entro il 1942 scoppia la guerra tra Russi e tedeschi. Probabile sconfitta russa Infatti senza la dispersione di forze negli altri fronti (soprattutto aeree) e soprattutto senza il blocco navale inglese. Il potenziale industriale germanico averbbe potuto sviluppare il massimo delle sue potenzialità, la russia non averbbe ricevuto un chiodo da inglesi e americani. La Germania, pur con gravi perdite umane (ma non industriali, visto che i sovietici non ebbero mai la capacità di effettuare grandi bombardamenti sulla germania) sarebbe uscita dal conflitto come la maggior potenza mondiale dopo gli USA. Nel pacifico non si creano le condizioni per l'espansionismo giapponese (crollo della Francia e indebolimento strategico della Gran Bretagna. Probabilmente il Giappone, con la "benedizione" USA e Britannica, indirizza le sue mire espansionistiche contro la Russia, oppure accetta, obtorto collo, il ridimensionemento delle proprie ambizioni imperiali in Asia.

2) (meno probabile) A fronte di un perdurere delle posizioni antitedesche di francesi e Inglesi la Germania riduce le sue pretese territoriale all'est per cercare essa un riavvicinamento con le potenze occidentali. Possibile formazione di alleanze antisovietiche tra Germania, Francia, Polonia e Cecoslovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria. Una sorta di Nato ante litteram. Non è da escludere che la necessità di una alleanza con francia e Inghilterra potesse portare a un ridimensionamento dello stesso nazismo, magari su pressioni degli ambienti militari tedeschi (ripeto molto improbabile).

In entrambi i casi per l'Italia si prospetta una "messa ai margini" della politica europea, poichè il probabile allonatanamento della possibilità di guerra tra Anglobritannici e Tedeschi gli impedisce di lucrare sulla contrapposizione degli stessi. La perifericità dell'Italia rispetto alle vicende centro ed est europee potrebbe produrre la necessità di un riavvicinamento politico, ma soprattutto economico, alle potenze democratiche. Anche nell'ipotesi di una guerra in cui l'Italia intervenga a fianco della Germania l'impegno militare non avrebbe potuto essere molto maggiore che l'invio di un corpo di spedizione delle diemnsioni dell'Armir (10-15 divisioni) forse molto meglio equipaggiate di quello che fù effettivamente inviato in Russia . Anche per l'Italia potrebbe valere, anche se su scala ridotta, il ragionamento fatto per i tedeschi sul fatto che il potenziale industriale, in assenza del blocco navale britannico, avrebbe potuto dare il massimo delle sue potenzialità.

Una ultima ipotesi potrebbe essere che, pur con la vittoria della repubblica spagnola, i principali avvenimenti europei seguano lo stesso corso di ciò che effettivamente è avvenuto.

Tuttavia ritengo che dopo la sconfitta della Francia nel 1940 i tedeschi non si sarebbere fermati ai Pirenei, ma avrebbero occupato la Spagna e preso Gibilterra.

A questo punto l'intera equazione strategica della guerra navale Tedesca e Italiana sarebbe stata capovolta. Non più le navi Italiane e tedesche imbottigliate in mari dominati dai Britannici o in un catino di cui essi dominano gli accessi. A questo punto è possibile pensare che, a meno di una rapida eliminazione della flotta Italiana in una qualche battaglia navale, la Regia Marina e la Kriegsmarine riunite avrebbero potuto ottenere due vittorie strategiche fondamentali. Isolare la gran Bretagna dal resto del mondo, eliminare il blocco navale inglese allla Germania. Si pensi solo all'ipotesi di un gruppo navale Bismark + Tirpiz + Littorio + Vittorio Veneto più tutto il resto di incrociatori e ct......na soprattutto alle possibilità che qualche gruppo di incrociatori (Prinz Eugen e Zara, magari) avessero attaccato qualche convoglio.... La conseguenza sarebbe stata la paralisi dei convogli in Inghilterra.... Vi è comunque da dire che i britannici disponevano di alcune portaerei (Ark Royal, Victorious, Invincible, Eagle e Furious) che avrebbero potuto mettere in grave difficoltà qualunque nave di superficie adell'asse in Atlantico.....

Inoltre la possibilità di una vittoria navale nel conflitto con l'Inghilterra avrebbe potuto indurre Hitler a postporre l'attacco alla Russia dopo la sconfitta Britannica. Infatti il motivo principale che indusse Hitler all'attacco all'Urss nel 1941 fu quello di ottenere in Europa una vittoria tale che togliesse alla gran bretagna la sola ipotesi di vincere il conflitto. Occupando l'Urss la Germania avrebbe ottenuto due vantaggi strategici determinanti. Eliminare la minaccia alle spalle e mettere le mani sulle risorse minerarie e industriali russe. A questo punto nulla (a pare le armi atomiche) avrebbe potuto fermare il riarmo aeronavale della Germania.

 

Naturalmente tutto ciò vuol essere solo una speculazione intellettuale e non certo un augurio.....

Ciao a tutti

Ursus

Modificato da Ursus Atlanticus
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Concordo sulle linee di massima di Ursus. Fondamentalmente, la guerra potrebbe non scoppiare affatto tra Francia Inghilterra e Germania. L'Italia può giocare a fare la superpotenza ancora per un pò. Non credo tuttavia che a medio termine la follia di Hitler si sarebbe fermata. Il problema è che presi tra la paura del comunismo e quella della Germania, i paesi occidentali, inclusi gli Stati Uniti, alla fine avrebbero potuto soccombere.

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Visitatore Perla

vi posto ora la storia del quarto ed ultimo sommergibile "legionario"....l'Onice

 

Al comando del TV Mario Ricci, nella prima fase in cui il sommergibile Onice operava come unità della Regia Marina, aveva effettuato una missione, partendo da Napoli il 12 agosto 1937 per le acque di Tarragona, lanciando due siluri contro una petroliera, senza però colpirla e rientrando a Napoli il successivo 27.

Il 17 settembre lasciò il porto della Maddalena per Porto Soller ove giunse il giorno 23, dove prese il nome di Aguilar Tablada e poi la sigla L4.

Partendo da quel porto l’Onice svolse tre missioni. La prima, sempre al comando del TV Mario Ricci, nelle acque di Cartagena dall’8 al 18 ottobre.

La seconda nelle acque di Tarragona dal 2 all’11 novembre; era stato lanciato un siluro contro un piroscafo, senza colpirlo. A seguito di avarie all’ecoscandaglio ed agli idrofoni l’Aguilar Tablada dovette rientrare a Cagliari al comando del CC Alfredo Criscuolo, dopo l’avvicendamento con il C.te Ricci che assunse il comando del Mola II° (Galileo).

La terza, dopo il rientro da Cagliari a riparazioni avvenute, al comando del TV Manlio Petroni, sempre nelle acque di Tarragona dal 31 gennaio al 4 febbraio 1938. Il giorno seguente partì da porto Soller per il definitivo rientro in Italia.

 

....escludendo forse la notevole impresa del C.te Borghese con l'Iride, possiamo dire che tutto sommato l'epopea dei nostri battelli in Spagna sia stata abbastanza sfortunata.....o chissà?????....queste sono notizie ufficiali......come hanno fatto notare alcuni Comandanti, qui tutto era "top secret"..........

:s55:

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Ma sai, bisognerebbere sapere "bene" le condizioni in cui arrivarono al lancio, se di notte, se di giorno, la distanza minima a cui potevano portarsi senza rischio di essere "sgamati", le famigerate "regole di ingaggio", ecc. ecc.

 

Con ciò, tuttavia, bisogna pur riconoscere che complessivamente (al di là del valore dei singoli) non si trattò di un contributo particolarmente brillante...

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Con ciò, tuttavia, bisogna pur riconoscere che complessivamente (al di là del valore dei singoli) non si trattò di un contributo particolarmente brillante...

 

Esiste un libro particolarmente dettagliato sull'argomento, nei parlai con l'amm.Papili (per chi non lo conosce e lo teme :s14: è un eccellente storico) purtroppo non ricordo più il titolo ma è degli anni 70.

 

quello che ricordo è:

le regole di ingaggio erano: "se la nave è oscurata è nemica",

un mare di siluri manifestarono un malfunzionamento dovuto alla non idonea progettazione della spoletta ad urto (funzionava solo per certi angoli di impatto).

 

Molti lanci andarono a vuoto (stima personale) per la mancanza di una centrale di lancio a per i pochi siluri lanciati (in genere solo una coppiola).

 

 

Quell'episodio di Borghese mi ha sempre fatto pensare... era il 37 e un genio come Borghese si rende conto delle capacità di caccia inglesi (parlo si di tattica ma anche che di prestazioni del sonar) e nessuno valorizza la sua relazione? perchè sono certo che una relazione sull'argomento sia stata fatta. Ed eccezionalmente dettagliata, osservate la cura delle relazioni che sono riportate in "X flottiglia mas" o a quelle riportate da Nesi nel suo "Scirè".

 

Di certo qualcuno non ha saputo valorizzarle ma sono convinto che lui ne abia fatto tesoro quando qualche anno dopo tornò a Gibilterra con un altro battello ...

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  • 4 weeks later...
Visitatore Kashin

A completezza di informazioni sulle unita’ Nazionali impegnate nella guerra di Spagna :

 

Unita’ di base a Tangeri….zona di sosta delle nostre navi che controllavano il trasporto della popolazione residente in terra Iberica e personalita’.

 

1937

Inc. Leggero Attendolo, Da Giussano

Esploratori- Quarto,Aquila,Falco,Mirabello,Riboty,Da Recco,Da Verazzano,Pessagno,Pigafetta,Tarigo,Usodimare

Caccitorpedinieri- Grecale,Libeccio,Maestrale,Scirocco

Torpediniere- Audace

 

1938

Esploratori- Quarto,Mirabello,Riboty,Da Noli,Da Recco,Malocello,Tarigo,Usodimare

Nave posa cavi- Citta di Milano

 

1939

Cacciatorpediniere- Usodimare,Tarigo, Da Noli

 

 

Unita Italiane a Barcellona:

Trasporto e attivita’ varie dell’ambasciatore Italiano

Incr Pola,Di Giussano,Colleoni,Uso di Mare,Pessagno,Quarto,Vivaldi,Eugenio di Savoia

 

Partecipazioni di unita’ Italiane nelle Isole Baleari:

Esp. Malocello(CF Margottini),Audace,Quarto

 

Crociere di Vigilanza nel Canale di Sicilia (Novembre 1936)

CC.TT. Strale,Freccia,Dardo,Borea,Nenbo (Dislocate a Trapani)

 

Campagne sottomarine con battelli Italiani

 

Prima Campagna- SSMMGG Naiade,Topazio,Sciesa,Torricelli(Novembre 1936)

 

Crociere pendolari INCROCIATORI in Mediterraneo occidentali (31/12/1936-10/2/1937)

Colleoni,Diaz,Eugenio di Savoia,Montecuccoli,Bande Nere,Di Giussano,,Da Barbiano

 

Collaborazione navale all’attacco di Malaga(3 –8 febbraio 1937)

 

MAS 435 e 436 traspotati dall’Incr. Attendolo e supporto di Scirocco e Maestrale, Rimorchio del Da Verazzano

 

Bombardamento di Valencia e Barcellona (13 feb. 1937)

Incr. Eugenio di Savoia

 

Seconda Campagna sottomarina blocco canale di Sicilia estate 1937

I sommergibili operarono nelle acque dell’Egeo e nelle prossima dei Dardanelli:

Smg-Ruggero Settimo, Luigi Settembrini, Ferraris, Dagabur, Naiade, Galilei, Dessiè, Diamante, Giovanni da Procida, Pier Capponi.-

 

Sommergibili impiegati nel Canale di Sicilia e coste Africane 1937

 

Ciro Menotti, Santorre Santarosa, Berillo, Daspro, Nereide, Tricheco, Fisalia, Anfitrite, H1, H2, Alagi, Gemma, Axum, Macallè, Rubino, Otaria, H4

 

Blocco del Canale di Sicilia con unita’ di superfice 1937

Incr. Diaz, Cadorna

CCTT Freccia, Dardo, Strale, Saetta, Zeffiro, Borea, Espero, Ostro

Torpediniere- Cigno, Glimene, Centauro, Castore, Altair, Aldebaran, Andromeda, Anares…si unirono poi altre sq. di rimpiazzo di Marisicilia.-

 

Missioni di SSMMGG nelle acque Spagnole 1937

 

Jalea, Glauco, Toti, Colonna, Sciesa, Des Geneys, Pisani, Onice, Ametista, Jantina, Ondina, Calvi, Finzi, Serpente, Galatea, Malachite, Iride, Diaspro, Smeraldo, Topazio, Berillo, Ambra, Millelire, Tazzoli,

 

 

 

Non mi sembra una guerra segreta .....anzi....!!!!

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Visitatore Kashin

NOTA CONSEGNATA AL MINISTRO PIETROMARCHI PER LA RELAZIONE SULLA ATTIVITA' UFFICIO "S" ALLA CHIUSURA DEL CONFLITTO

 

Attivita' svolta da Regie Navi alla Guerra di Spagna

 

 

Unita' da Guerra impegnate: 89 di supefice, 58 SSMMGG, 2 mas

Numero di missioni compiute: Unita di superfice 677, ssmmgg 91, mas 2

 

Unita di superfice:

bombardamenti eseguiti :2

colpi sparati : 195

numero siluri lanciati :12

numero proscafi affondati : 3

numero di piroscafi danneggiati : 1

 

Mas :

numero di siluri lanciati : 1

 

Sommergibili:

bombardamenti eseguiti : 6

colpi sparati : 245

siluri lanciati : 71

Piroscafi affondati : 6

Piroscafi danneggiati : 5

Navi da Guerra colpite o danneggiate : 2

Navi da guerra che forse sono state danneggiate : 2

 

UNITA NAVALI E MATERIALI CEDUTI ALLA SPAGNA

 

Sommergibili : 2

Esploratori : 2

CCTT : 2

Siluri : 6

Cannoni da 76/40 : 2

Colpi da 76/40 : 2

Colpi da 13/12 : 3200

Bombe a mano : 12.000

Polvere da cannone da 120 mm : 20

Nafta : 50 T

Carbone : 50 T

Materiale vario RT,Elettrico e vario : 255 T il tutto per un inporto di Lire 84.804.671 (Nota di scarico datata 27 Maggio 1939)

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