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LA MIMETIZZAZIONE DELLE NAVI ITALIANE 1940-1945


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  • 9 months later...

Rispondo all'istanza del nostro Comandante... ed ecco qui una relazione sul volume La mimetizzazione delle Navi italiane 1940-1945!

Grazie Totiano per le belle parole... forse io sono piu "mostro" che "sacro"... Grazie davvero!!!

 

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Verso la fine degli anni Sessanta, nel corso di alcune ricerche effettuate nell'archivio dell'Ufficio Storico della Marina a Roma e indirizzate verso altri argomenti, il com.te Erminio Bagnasco (all'epoca s.t.v.) rintraccio casualmente un fondo - senza titolo ne indice e purtroppo non particolarmente ampio - contenente documentazione relativa alla mimetizzazione delle navi italiane nel secondo conflitto mondiale. Non sembrava fosse stato consultato da alcuno sino ad allora - e lo si capiva dal disordine con il quale le carte erano raccolte in quel paio di grossi faldoni ma richiamo subito la sua attenzione: conteneva infatti la chiave per ricostruire le linee guida dell'attivita che aveva portato, tra il 1941 e il 1945, a pitturare quasi tutte le navi italiane con schemi mimetici di varie fogge e colori, come risultava dalle fotografie dell'epoca; linee guida che sino ad allora apparivano poco comprensibili.

Fortunatamente Bagnasco provvedette a fotocopiare il tutto, acquisendo una fonte documentale che nel tempo ha piu volte dimostrato la sua importanza venendo utilizzata piu volte da lui, dal sottoscritto e da altri studiosi del settore per il completamento dei propri lavori.

Successivamente, il noto storico navale Franco Bargoni, riordino per quanto possibile quei faldoni, e ne trasse, tra il 1993 e il 1995, tre lunghi ed esaurienti saggi che pubblico sul Bollettino d'Archivio dell'Ufficio storico della Marina Militare, un interessante trimestrale che tuttavia, essendo distribuito solo per abbonamento, ha una diffusione limitata.

Bargoni suddivise il suo eccellente lavoro, arricchito tra l'altro da molte foto della propria, importante collezione - in tre parti: Unita di superficie: studio e sperimentazione 1940-1941; Mimetizzazione dei sommergibili e delle unita veloci costiere e Mimetizzazione del naviglio mercantile. Tralascio quindi, per ovvi motivi di spazio, la parte relativa all'applicazione generalizzata delle Norme per la mimetizzazione delle R.R. Navi, emesse finalmente nel dicembre 1941, la cui illustrazione avrebbe richiesto la pubblicazione di centinaia di foto, non tutte di buona qualita, o la realizzazione di un gran numero di schemi mimetici; questi, infatti, pur utilizzando colori cosiddetti standard (normalmente due o tre), avevano tracciati diversi per ogni unita e molto spesso differivano da lato a lato per la medesima nave.

Rimaneva dunque lo spazio per una nuovo lavoro sull'argomento che assieme alla sintesi dei risultati degli esperimenti, alla formulazione della normativa standard e a qualche opportuno confronto con quanto avveniva nelle altre principali Marine presentasse in una vero e proprio album in cui fossero raccolti tutti gli schemi mimetici conosciuti, ricavandoli sia dalla documentazione ufficiale (schede e disegni dell'epoca) sia dall'analisi delle numerose fotografie di navi italiane mimetizzate. Un album che costituisse anche una sorta di decifrante da usare per il riconoscimento, attraverso i relativi schemi mimetici, delle unita italiane raffigurate sulle foto scattate durante la seconda guerra mondiale.

Nel frattempo, anche il sottoscritto si dedicava all'argomento mimetiche, e da una lontana origine modellistica nascevano tre articoli sulle colorazioni delle unita dell'U.S. Navy, della Royal Navy e della Marina Giapponese durante la seconda guerra mondiale, pubblicate, nel tempo, sulla rivista Storia Militare.

Insieme a Bagnasco e a Bargoni parlammo piu volte di realizzare un'opera di questo tipo, ma la realizzazione, con carta e penna, di centinaia di profili ci aveva un po spaventato! Pertanto l'idea rimase in sonno. Nel frattempo, tuttavia, in alcuni volumi monografici dedicati a determinate classi di navi si comincio ad inserire qualche pagina di schemi mimetici; in altre parole a polverizzare i contenuti di quel progettato album, senza ovviamente ottenere quella presentazione d'insieme che questo avrebbe consentito.

Ultimamente, la possibilita di utilizzare programmi di grafica specifici per l'editoria a colori (in particolare Adobe Photoshop e Adobe Illustrator) ha pero permesso di superare la realizzazione manuale dei disegni, e quindi le centinaia di profili a colori presentati nel volume sono stati tutti realizzati in un breve periodo di tempo, tra la tarda primavera del 2005 e i primi mesi del 2006.

Il lavoro è tratto in gran parte dal fondo Mimetizzazione dell'archivio Ufficio Storico della Marina Militare, integrato da tutti quegli elementi, soprattutto per la realizzazione dei disegni, che è stato possibile ricavare dalle molte foto di navi italiane mimetizzate che abbiamo analizzato. Infatti, le fotocopie delle schede con gli schemi mimetici delle navi contenute nel citato fondo, non coprono la totalita di quelli effettivamente applicati alle unita italiane, chiaro indice che parte della documentazione è andata distrutta o dispersa. Inoltre, dall'esame delle fotografie, si è rilevato che spesso gli schemi pitturati sulle murate e sulle sovrastrutture non corrispondono esattamente a quelli riportati nelle schede ricordate; in questi casi, per realismo, si è preferito attenerci a quanto indicato dalle fotografie; va tuttavia tenuto sempre presente che, soprattutto in occasione di successive ripitturazioni o semplici rinfrescate del fuoribordo, era inevitabile che taluni particolari dello schema iniziale finissero con l'essere modificati da semplici errori del personale addetto alla pitturazione del fuoribordo o dalla eventuale, temporanea indisponibilita di vernice ora dell'uno ora dell'altro colore.

 

Le parte preponderante dei capitoli in cui si articola il lavoro è dedicata alle navi da guerra di superficie (corazzate, incrociatori, siluranti e unita ausiliarie principali); i sommergibili, le unita veloci costiere (Mas, motosiluranti, Vas ecc) e il naviglio mercantile e requisito, date le loro particolarita sotto il profilo della mimetizzazione, sono invece trattati in specifici capitoli.

I colori applicati sono quelli effettivamente usati all'epoca (sono stati misurati elettronicamente dai pochi campioni originali pervenuti sino ad oggi) e sono anche raggruppati in tabelle che riportano l'indicazione delle relative composizioni e la loro rispondenza, per quanto possibile, alle principali codifiche internazionali, alle componenti numeriche della stampa in quadricromia. Non abbiamo dimenticato i modellisti, ed una specifica tabella riporta i colori delle principali marche presenti sul mercato da utilizzarsi per realizzare un autentico modello Regia Marina.

Generalmente, oltre al diverso schema mimetico, comprese le sue piu significative modificazioni nel tempo, per i vari profili sono state introdotte quelle differenze estetiche che contraddistinguevano le singole unita di una medesima classe (installazione di radiotelemetri, modifiche all'armamento e all'alberatura ecc.) all'epoca indicata.

Per motivi d'impaginazione, gli schemi compresi nell'album degli schemi sono raggruppati in quattro diverse scale in funzione della lunghezza delle unita:

1: 1000 per le navi da battaglia e gli incrociatori;

1: 900 per i cacciatorpediniere;

1: 750 per le torpediniere e le corvette;

1: 1000 per le navi ausiliarie maggiori;

1: 750 per le navi ausiliarie minori

Tutti gli altri disegni compresi nel volume portano la relativa scala, indicata da un segmento quotato.

La quasi totalita delle molte foto di navi italiane che illustrano questo volume sono in bianco e nero. Sarebbe stato oltremodo utile, dato lo specifico argomento, poter disporre di immagini a colori. Purtroppo, pero, le istantanee a colori conosciute di unita italiane mimetizzate sono pochissime e tutte di mediocre se non di cattiva qualita . Ne abbiamo tuttavia usate alcune in quanto, nonostante i loro difetti, sono insostituibili per dare un'idea d'insieme delle tonalita dei colori, anche se talvolta falsate dalle pellicole e dai procedimenti di sviluppo di quel tempo.

D'altra parte, va evidenziata la notevole difficolta ad interpretare i diversi colori sulle foto in bianco e nero. A meno che non si tratti di immagini relative ad unita pitturate con i colori cosiddetti standard (grigio chiaro, grigio scuro e bianco sporco), le mezze tinte che appaiono su tali foto non rappresentano, in linea di massima, una sicura indicazione del colore, in quanto una stessa tonalita reagisce, in termini di scala dei grigi, in modo diverso a seconda delle differenti condizioni di luce, sia per intensita sia per orientamento dei raggi solari. In alcuni casi rimane infatti il dubbio, in mancanza di altre evidenze, che un quarto colore in aggiunta alla terna standard sopra citata, potesse essere, ad esempio, l'azzurro o il verde chiaro. L'incertezza ovviamente aumenta in presenza di ulteriori gradazioni di grigio, ma quasi sempre, in questi casi (non molti), la documentazione cartacea ci ha indirizzato con sufficiente sicurezza.

La maggior parte delle fotografie pubblicate appartengono alle collezioni del sottoscritto e del com.te Bagnasco; per quelle gentilmente concesse da altri, Enti o privati, il relativo credito indicato in didascalia.

La struttura del volume comprende un'ampia sezione relativa ai concetti generali (mimetizzazione, camuffamento ecc.), alle prime sperimentazioni nel corso del conflitto 1914-1918 e alle sperimentazioni in questo campo svolte dalla Regia Marina sino alla fine del 1941 / inizio 1942. Segue poi l'applicazione delle norme standard per la pitturazione delle Regie Navi con i due caratteristici toni di grigio, mantenuta sino al 1943-44.

Il pezzo forte del volume è costituito dal catalogo con i profili di tutte le navi italiane che hanno ricevuto una mimetizzazione tra il 1940 e il 1943, ed è la parte di cui siamo maggiormente orgogliosi e che differenzia quest'opera da quelle straniere, che a colori non sono!

Seguono poi capitoli relativi alle unita veloci costiere (Mas ecc.), ai sommergibili e alle unita mercantili, ausiliarie e requisite. In ultimo, un'ampia sezione del volume è dedicata, per un'opportuna comparazione, a quanto realizzato nel medesimo periodo dalle altre Marine: Royal Navy, Kriegsmarine, U.S. Navy, Marina Giapponese e Marine minori.

Infine, vorrei ringraziare quanti, fornendo documentazione, informazioni e consigli, ci hanno aiutato nel nostro lavoro e, in particolare, l'Ufficio Storico della Marina Militare (documenti del fondo Mimetizzazione), Franco Bargoni (tra l'altro, per la ricostruzione delle date di adozione di molti degli schemi mimetici) e Fulvio Petronio (per gli approfonditi studi sulle mimetizzazioni delle numerose torpediniere della classe Spica e delle altrettanto numerose corvette). Un ringraziamento particolare va a Paola (alias comandante "Marea" di Betasom), che ha fattivamente collaborato alla realizzazione grafica di numerosi dei disegni compresi nelle pagine di questo volume.

 

E ora un po' di immagini.....

 

Tanto per cominciare, un po' di pubblicita non guasta mai...

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Quattro tavole dalla prima parte del volume....

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Tre pagine dalla sezione "catalogo"....

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Colorazioni giapponesi....

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e americane.....

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Naturalmente sono a dispoizione di tutti i comandanti per domande, chiarimenti e quant'altro.

Saluti a tutti!

Modificato da Totiano
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Visitatore Kashin

Rimango allibbito e ammirato per il grande sforzo profuso per questa opera ...."AMMIRATO" e' limitativa come parola...un capolavoro ....nel campo navale.....BRAVI.....BRAVI.....BRAVI..... :s20: :s20: :s20:

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Credo che espressioni di stima ed ammirazione per la pregevole opera in campo storico/navale si debbano sprecare. Complimentissimi al nostro comandante Alagi e grazie per aver diffuso via forum tutte queste pagine che possano far rendere conto di come è strutturata l'opera anche a chi non lo ha ancora.

Ma per gli appassiontati di storia navale è OBBLIGO averlo, come i libri di testo.

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  • 4 months later...

Avevo avuto notizia di questo libro dall'aggiornamento che Tuttostoria (bonta  sua) mi manda periodicamente.

Finalmente! Alla fine qualcuno ci ha pensato a fare questo libro che sicuramente non interessera  solo i modellisti (ed i maniaci di mimesi come me) ma anche i lettori semplicemente appassionati della R.M.

Un plauso ed un ringraziamento agli autori!

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Un libro meraviglioso, la veste grafica è stupenda e l'argomento trattato estremamente interessante e ampiamente approfondito, con puntuali riferimenti alle mimetizzazioni delle marine coeve. bravissimo C.te Alagi!!!!! :s20: :s20: :s20: :s20: :s20: :s20: :s20: :s20: :s20:

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  • 4 weeks later...
  • 1 year later...

Signori e carissimo Maurizio

sto leggendo il libro la mimetica delle navi italiane 1940 1945 e devo fare i miei complimenti al comandante alagi ed al comandante Bagnasco che tanto hanno fatto per la realizzazione di un volume assolutamente straordinario sia per organicità che per originalità che per dovizia di particolari dei profili frutto di uno studio approfondito meticoloso e certosino a dir poco di tutto il materiale disponibile esistente in materia

sono rimasto veramente colpito il libro è stupendo altro non credo ci sia da dire se non grazie per aver consegnato al pubblico un'opera così interessante

Modificato da asteria
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...devo fare i miei complimenti al comandante alagi ed al comandante Bagnasco...

 

Non dimentichiamo che anche Marea ha realizzato numerosi profili a colori, soprattutto nella sezione "catalogo" di questo stupendo volume! :s20: :s20:

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