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Recuperi Navali In Basso Fondale


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Titolo: RECUPERI NAVALI IN BASSO FONDALE

Autore: ARMANDO ANDRI

Casa editrice: Ed. dell'Ateneo & Bizzarri - Roma

Anno di edizioni: 1979

Pagine: 205

Dimensione: 25x16

Prezzo originale: 5.500 Lire

 

Recensione

 

Vengono descritte tra l'altro le operazioni e le problematiche connesse al recupero della nave da battaglia

Leonardo da Vinci, capovolta in seguito ad un'esplosione nel Mar Piccolo di Taranto il 12 agosto 1916, della corazzata Caio Duilio colpita dagli aerosiluranti inglesi a Taranto e del cacciatorpediniere Corazziere, affondato nel porto di Genova dai tedeschi in fuga, che vedono come protagonista in diversi periodi l'Ing. Armando Andri, pioniere e protagonista in un campo che,agli inizi del '900,era agli albori.

 

note sull'autore

 

l'Ing. Armando nasce a Brescia l'8 febbraio del 1890.Conseguita a Milano l'11 settembre 1914 la laurea in ingegneria civile, il 3novembre 1915 entra a far parte del Genio Navale con il grado di Tenente.

Il 13 agosto 1916 consegue a Genova la laurea in Ingegneria Navale e Meccanica. Fin dall'inizio della sua

permanenza nel Genio Navale si dedica ai lavori subacquei,realizzando nella sua persona l'Ingegnere

Navale subacqueo. Nell' ottobre del 1918 imbarca sul sommergibile G.Ferraris che, a La Spezia, effettua

lavori di trasformazione per portare palombari e compiere un'azione bellica contro una piazzaforte nemica.

Azione non compiuta per sopraggiunto armistizio. A bordo studia e realizza un sistema che consenta il

ritorno dell'aria di scarico dei palombari nell'interno del sommergibile,per sottrarla alla vista in superficie.

Per il complesso della sua attivita riceve oltre agli elogi,un encomio solenne, l'onoroficienza di Cavaliere

della Corona d'Italia.Nel giugno del 1920 il Cap. Andri lascia il servizio permanente effettivo e passa nei ruoli di complemento,e si dedica all'attivita di libero professionista presso la Pirelli.

Nel novembre del '40 viene richiamato in servizio con il grado di Ten. Col.,per collaborare al recupero delle

navi colpite a Taranto.Il Ministero, nel giugno '41,lo promuove Colonnello a scelta eccezionale.Ritornato alla vita civile, brevetta numerose invenzioni nel campo della difesa elestica delle opere marittime sottoposte all'urto delle navi in fase di attracco.Merita menzione la risoluzione per l'annoso problema dell'attracco delle navi traghetto a Messina. Il 13 maggio 1975 viene promosso Contrammiraglio del G.N. in congedo assoluto

a titolo onorifico.

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  • 1 year later...
  • 7 years later...

Grazie ad un :whistle: Betasomiano :shiftyninja: ho potuto avere copia del libro in formato PDF da me poi traslata sulla cara vecchia carta stampata :smiley35: ...

 

Avendo fatto "indigestione" delle autocelebrative lodi a proposito del recupero della povera COSTA CONCORDIA, son stato stimolato a ricercare questo libro perchè m' interessava conoscere maggiori dettagli su un altro recupero ben più difficoltoso per la posizione della nave e per l' epoca dei fatti (circa 100 anni fa...).

 

Ovviamente mi riferisco al recupero della LEONARDO da VINCI in Mar Piccolo a TAranto: un lavoro al 100% Italiano e precisamente di quello Stato Italiano che funzionava a dovere essendo stato eseguito dal Personale di MARINARSEN TAranto sotto la competente direzione dell' Ing. Armando ANDRI, allora T.V: del Genio Navale.

 

Poche parole per dar un' idea di ciò che venne fatto.

 

Immagino che le persone addette ai lavori fossero almeno un centinaio, ma ho letto che i palombari che s' immergevano a lavorare eran solo 6 (SEI!). Queste 6 persone dovettero seguire un corso particolare presso gli stabilimenti dell' Arsenale M.M. e fu in tale occasione che venne creata (prima al Mondo!) la specializzazione della CARPENTERIA NAVALE SUBACQUEA.

Ho scritto prima "di quello Stato Italiano che funzionava"...E non solo, ma che anche insegnava! Infatti molte tecniche usate per la "LEONARDO" furon adottate dagl' Inglesi a Scapa Flow per i numerosi relitti delle navi Tedesche colà autoaffondatesi.

 

P.S. Armando ANDRI, Umberto PUGLIESE, Francesco ROTUNDI e tanti altri Uff.li del Genio Navale Italiano son ancora in attesa di esser degnamente ricordati per la loro opera.

La mia idea è quella di dedicare a loro i bacini di carenaggio, galleggianti ed in muratura. Attualmente mi pare che solo quello in muratura di MARINARSEN TA sia dedicato al Gen. Edgardo FERRATI.

Modificato da Alfabravo 59
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.......ho letto che i palombari che s' immergevano a lavorare eran solo 6 (SEI!). Queste 6 persone dovettero seguire un corso particolare presso gli stabilimenti dell' Arsenale M.M. e fu in tale occasione che venne creata (prima al Mondo!) la specializzazione della CARPENTERIA NAVALE SUBACQUEA. Molte tecniche usate per la "LEONARDO" furon adottate dagl' Inglesi a Scapa Flow per i numerosi relitti delle navi Tedesche colà autoaffondatesi........

 

Tra le tante tipologie di intervento, soprattutto considerando l'esiguità del personale palombaro, mi hanno colpito particolarmente la tecnica impiegata per il distacco delle torri e il sistema usato per l'estrazione delle eliche, ma ogni pagina desta l'attenzione e la meraviglia del lettore Molte delle geniali soluzioni tecniche saranno di attualità e adottate nei recuperi alla fine della II GM. L'ing.Andri è stato un vero precursore del moderno lavoro subacqueo.

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  • 1 month later...

Gentile Prof.ssa Isacchini e comando BETASOM,

ho il piacere di informare Lei e BETASOM che l’Enciclopedia Treccani ha recentemente

inserito la seguente scheda nel Dizionario Biografico degli Italiani riguardante mio padre:

Andri, Armando
Enciclopedie on line

 

Andri, Armando. - Ingegnere navale e contrammiraglio italiano (Brescia 1890 - Genova 1981). Entrato in giovane età in Marina, conseguì la laurea in Ingegneria navale e meccanica a Genova e civile al Politecnico di Milano. Acquistata fama di grande esperto in lavori navali, venne chiamato nelle due guerre mondiali a dirigere i più importanti lavori di recupero e riparazione della nostra flotta (Leonardo da Vinci, Benedetto Brin, Duilio, Corazziere). Dopo la seconda guerra mondiale si dedicò allo studio e alla realizzazione in Italia e all’estero di protezioni in gomma (brev. Andri/Pirelli) a difesa di manufatti. Ha pubblicato il testo biografico-tecnico Recuperi navali in basso fondale (1979) e numerose memorie in italiano e inglese, fra cui l’ultima, L’utilizzazione dell’energia delle onde del mare sfruttando il flutto di fondo, recentemente applicata in Olanda. A. è considerato l’inventore della carpenteria navale subacquea, nonché - avendo effettuato tremila ore di immersione - sperimentatore e realizzatore di importanti innovazioni per il lavoro del palombaro.

(http://www.treccani.it/enciclopedia/armando-andri/),

 

Ritengo questo un passo importante affinché l’opera di mio padre sia conosciuta non

solo dagli addetti ai lavori ma soprattutto dai giovani e da coloro che amano la storia

della nostra gloriosa Marina Militare. Anche recentemente per il recupero della

Concordia, ma anche in altre occasioni, sui giornali sono apparse notizie che non

riconoscevano il merito di chi è stato inventore nella 1° guerra m. delle tecniche del recupero,

tecniche descritte nel libro “Recuperi navali in basso fondale” pubblicato nel 1979.

Ho tenuto a inviare la scheda perché la Prof. Isacchini e BETASOM hanno molto contribuito

a questa conoscenza inserendo nella biblioteca Delfino il libro di mio padre e rendendolo

disponile per consultazione ai soci della Associazione.

Purtroppo infatti le matrici di stampa sono andate distrutte in un recente disastro

e quindi il libro è praticamente introvabile sul mercato.

Colgo anche l’occasione per inviare al comando Betasom e agli amici della Associazione i miei

più affettuosi Auguri di Buon Natale e Felice 2014.

Cordiali saluti

 

Vittorio Andri

 

 

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Riconoscimento quanto meno dovuto a tuo Padre, un vero mito tra gli interessati a questo settore.

Apprendo purtroppo che sono andate distrutte le matrici di " Recuperi navali in basso fondale, motivo maggiore per tener ben stretta la mia copia.

Caro Vittorio, ho il piacere di ricambiare, intanto personalmente, gli affettuosi auguri di Buon Natale e di felice Anno Nuovo.

Un cordiale saluto

 

Danilo Pellegrini

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Ricambio volentieri gli auguri di Vittorio..

A me fa sempre molto piacere quando vengono riportate queste stupende notizie.. sicuramente sono un riconoscimento a chi come il tuo Grande Padre, ha realizzato delle imprese memorabili e sicuramente indimenticabili.. Dovremmo essere orgogliosi di aver avuto degli ufficiali come lui.

Mi sono sempre chiesto come avrebbe risolto il problema della C. Concordia..

Se ti può essere d'aiuto, con un carissimo amico (Ufficiale del Genio Navale anche lui) pochi giorni fa parlavamo della grande impresa del tuo Papà nel recupero della Leonardo Da Vinci..

Non avevi detto che eri intenzionato a ripubblicare il libro? A mio parere dovresti. :smile: Come ti dissi a suo tempo, sono disponibile ad aiutarti disinteressatamente se ne avrai bisogno..

Buone Natale e Felice 2015 anche a te e Famiglia.

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Purtroppo infatti le matrici di stampa sono andate distrutte in un recente disastro

e quindi il libro è praticamente introvabile sul mercato.

 

Quasi introvabile…. :whistle:

 

Scansione_zpsc4276521.jpeg

 

(Grazie Andreaaaaa!!! :biggrin::biggrin::biggrin: )

Ciao,

C.

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... Dovremmo essere orgogliosi di aver avuto degli ufficiali come lui.

:smiley19::Italy::smiley19::Italy::smiley19::Italy:

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Lo trovai anni fa in un negozio di libri usati a Pisa per 5.000 lire!!

O bella! Un LIvornese è riuscito a "beffare" un Pisano.. :rolleyes::laugh: :laugh:

Si vabbeh. guarda l'essenza e non il resto (non sei livornese vero?)

:laugh: :laugh:

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O bella! Un LIvornese è riuscito a "beffare" un Pisano..

(non sei livornese vero?)

Oho ohi....come disse il mio eponimo "Se è cosa difficile essere italiano, difficilissima cosa è l'esser toscano [...]" :rolleyes:

 

(pss...pss...da quel che ho capito, Malaspina abita a Volterra, e per di più è contradaiolo senese....ma forse ti capirà.... :wink: )

Modificato da malaparte
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  • 1 year later...

Grazie alle ferie estive mi sono finalmente potuto concentrare su questo libro, tanto meraviglioso quanto tecnico, nella nuova edizione completata da alcune note e attività del figlio.

Il libro, quindi, non parla solo del ricupero della Leonardo da Vinci a Taranto, opera che fa scuola ancora oggi, ma anche di altre operazioni, mettendo in evidenza la grande inventiva dell'ing Andri.

Non è un libro semplice, quando l'Andri si addentra nelle spiegazioni tecniche bisogna saper leggere i (piccoli) disegni e avere un back ground adeguato. Superato questo scoglio il libro diventa a dir poco affascinante! Senza contare la gloria che ha portato al genio italico; è un peccato che sia un libro di niccchia

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  • 3 months later...

Un video davvero strepitoso, che documenta il "raddrizzamento" della corazzata Da Vinci: un orgoglio tutto italiano!

:smiley19::smiley19::smiley19:

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  • 2 weeks later...

Grazie alle ferie estive mi sono finalmente potuto concentrare su questo libro, tanto meraviglioso quanto tecnico, nella nuova edizione completata da alcune note e attività del figlio.

Il libro, quindi, non parla solo del ricupero della Leonardo da Vinci a Taranto, opera che fa scuola ancora oggi, ma anche di altre operazioni, mettendo in evidenza la grande inventiva dell'ing Andri.

Non è un libro semplice, quando l'Andri si addentra nelle spiegazioni tecniche bisogna saper leggere i (piccoli) disegni e avere un back ground adeguato. Superato questo scoglio il libro diventa a dir poco affascinante! Senza contare la gloria che ha portato al genio italico; è un peccato che sia un libro di niccchia

Credo di essermi perso qualcosa...

Perchè è stato ripubblicato?

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...questo libro, tanto meraviglioso quanto tecnico, nella nuova edizione completata da alcune note e attività del figlio.

 

Non è un libro semplice, quando l'Andri si addentra nelle spiegazioni tecniche bisogna saper leggere i (piccoli) disegni e avere un back ground adeguato.

In cosa consistono le "note e attività" del Figlio dell' Ing. ANDRI?

 

Confermo le difficoltà di comprensione di vari capitoli totalmente tecnici da parte di chi, come me, non ha una base culturale adeguata: certe parti le ho dovute saltare a piè pari.

 

E' comunque un bel libro ed a pag. 142, a proposito del recupero del ct. CORAZZIERE, c'è un divertente episodio in merito ad alcune truffe perpetrate da una scaltra donna ( :laugh: una vera e propria :laugh: Vanna MARCHI di allora :laugh: !) ai danni di sprovveduti ed improvvisati "recuperatori".

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