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Da testimone


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Titolo: DA TESTIMONE - uomini, fatti e memorie tra la cronaca e la storia

Autore: Sergio Bernacconi

Casa editrice: SATE

Anno di edizione: 1986

Pagine: 238

Dimensione(cm): 18x15

Prezzo originale: £ 16.000

reperibilita: difficile

 

L'autore era corrispondente di guerra e ha visitato tutti i luoghi che descrive. Betasom, CAI(corpo ereo italiano sulla manica). vichy, parigi, dieppe, gargnano sono il sommario dei luoghi e delle esperienze che descrive con una vivacita  e freschezza che sembra di esser con lui. foto inedite e meravigliose, specie quelle di betasom...

 

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e gia che ci sono allego una delle foto piu "gustose" del libro

 

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  • 3 years later...

Il libro di Bernacconi si rivela in effetti una preziosa fonte di notizie inedite su Betasom; non tanto con riguardo alle vicende belliche o a persone (Todaro, Fecia di Cossato, Gazzana Priaroggia etc.), cui pure si fa riferimento, quanto alla vita nella base e al ruolo del corrispondente di guerra, cui sono dedicate argute pagine.

Si scopre ad esempio che, almeno a Betasom, i corrispondenti portavano l'uniforme della RM. Mi risulta che in Mediterraneo invece portassero un'uniforme sulla foggia di quella del PNF.

Ad essi inoltre, qualora non fossero Ufficiali per conto loro (come Monelli o Buzzati), era conferito il grado di sottotenente, e questo si sapeva. La cosa curiosa - e per me sin ad ora assolutamente sconosciuta - è che sull'uniforme invernale il loro grado era bordato di bianco. Bernacconi accenna anche a una battuta di Doenitz che, visto il suo giro di bitta contornato da tale colore, avrebbe accennato ironicamente al "candore" della professione di giornalista. Eccone in effetti la riprova in una foto dell'Autore.

 

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A Bordeaux Bernacconi strinse particolare amicizia con Enzo Grossi. Anzi, nel gennaio 1944 andò assieme a lui da Mussolini a perorare (con successo) a causa di Borghese, arrestato dalla GNR. L'Autore fa anche riferimento alla nota vicenda delle due corazzate "affondate" dal Barbarigo, senza addentrarsi troppo nella vicenda, anzi esponendo pure lui i suoi dubbi, ma evidenziando - a suo dire - la completa buona fede di Grossi e le univoche testimonianze dell'equipaggio.

 

Risultano di grande interesse anche altri capitoli dedicati alle vicende della Francia (allo scoppio della guerra l'Autore era in effetti corrispondente da Parigi del Giornale d'Italia). Si descrivono quindi le vicende del Corpo Aereo Italiano sulla Manica, di Dieppe, Tolone e Mers-el-Kébir, nonchè di personaggi quali De Gaulle, Laval e Mussolini (questi ultimi personalmente incontrati dall'Autore).

 

Un unico appunto va mosso a una citazione riferita a Fecia di Cossato. Bernacconi afferma che si sarebbe suicidato subito dopo l'armistizio (anzichè nell'agosto 1944), e nel descrivere i fatti del gennaio 1944 pare dar per scontato che ciò fosse già avvenuto.

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  • 1 year later...

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