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Buscando per mare con la Decima Mas


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Titolo: BUSCANDO PER MARE CON LA DECIMA MAS

Autore: LUCIANO BARCA

Casa editrice: Editori Riuniti

Anno di edizione: 2001

Pagine: 142

Dimensioni(cm): 21x12,5

Prezzo originale: euro 9,30

Reperibilita : facile

 

buscandowz7.jpg

 

La recensione:

A mio parere, per la sua particolarità , uno dei più bei libri di memorie in circolazione. Luciano Barca è stato per decenni un alto dirigente del PCI. Eppure durante la guerra ha prestato servizio come ufficiale sommergibilista, tenente del Smg. Ambra.

Le cose andarono così. Allo scoppio della guerra Barca aveva già maturato le sue decisioni politiche, ma voleva comunque fare il suo dovere di cittadino. La soluzione ideale fu il servizio come Ufficiale di Complemento in Marina, ove la politica non aveva cittadinanza. In seguito Barca ha sempre riconosciuto alla Forza Armata un debito "per lo schermo che la Marina mi ha offerto e al quale mi sono afferrato, non senza opportunismo, negli anni della guerra fascista; per la supplenza che essa ha esercitato, quando tutta l'Italia era res nullius, nel concetto e nel ruolo di patria".

Barca descrive anzitutto la vita in Accademia da allievo ufficiale, con alcuni episodi interessanti.

Divertente è come divenne sommergibilista. Era destinato ai Dragamine, e stava recandosi ad Augusta per l'imbarco quando si trovò in treno con un parigrado, figlio di prefetto, destinato ai smg. e per nulla contento di ciò. Quest'ultimo colse la palla al balzo e, grazie al papà , invertì le destinazioni. Barca venne quindi destinato prima al Dessiè e poi all'Ambra di Arillo, e dovette imparare da zero il mestiere del sommergibilista.

Il libro descrive tutte le missioni di trasporto dei Mezzi d'Assalto, e non mancano dettagli poco noti sullo stesso Arillo e su Borghese. Infine, l'8 settembre e l'odissea del vecchio Smg. H2, dalla Corsica a Malta.

Modificato da Totiano
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  • 1 year later...

che dire, ha già detto tutto Andrea.. o forse no: per un libro che descrive tutte le missioni di trasporto dei Mezzi d'Assalto e con dettagli poco noti sullo stesso Arillo e su Borghese credo sia d'obbligo specificare che è un libro che si legge molto bene, alla portato del comune lettore ma che può fgare contento anche l'appassionato e il professionista del settore..

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  • 1 year later...

Ottimo libro sotto diversi aspetti. E' curioso, per esempio, che un dirigente del PCI racconti a pagine 22 dell'attività clandestina, nel 1939, del padre di Veltroni, pezzo grosso dell'EIAR. Evidentemente il sangue non è acqua e certa gente non riesce mai a stare lontana dal mondo dello spettacolo e del doppio o triplo gioco...

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Ottimo libro sotto diversi aspetti. E' curioso, per esempio, che un dirigente del PCI racconti a pagine 22 dell'attività clandestina, nel 1939, del padre di Veltroni, pezzo grosso dell'EIAR. Evidentemente il sangue non è acqua e certa gente non riesce mai a stare lontana dal mondo dello spettacolo e del doppio o triplo gioco...

Guarda che le elezioni sono state più di un mese fà.

Sei in ritardo.

 

Odisseo

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............ Evidentemente il sangue non è acqua e certa gente non riesce mai a stare lontana dal mondo dello spettacolo e del doppio o triplo gioco...

 

C'è invece chi si ostina a postare senza degnarsi di dare un occhiata attenta alle linee guida di questo forum e di questa comunità.

La polemica e il sarcasmo politico si vadano a sfogare altrove..........

 

sonar

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  • 2 months later...

Ho letto il libro e concordo con la recensione di GM Andrea. A pag 60-61 c'è un simpatico episodio capitato all'A. sull' AMBRA del Com.te ARILLO che riguarda una "pericolosa" discussione politica con un altro Uff.le di "sinistra"... ad interfono acceso cosicchè tutti a bordo potevano sentire! Ma, dico io, durante il fascismo gli Uff.li di Marina eran tutti "rossi"? :s03: :s03: :s03: Scherzi a parte mi sconcerta il fatto che un ottima Persona come l'A., dotato di un gran senso di giustizia, sia poi approdato nel dopoguerra nel P.C.I. duro e puro di P. TOGLIATTI che aveva a riferimento una dittatura altrettanto feroce, se non peggiore, come il nazismo.

 

PS. A pag.41 è riportato che a bordo dell' AMBRA si beveva CHIANTI SPALLETTI!!

Modificato da Alfabravo 59
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  • 2 years later...
  • 8 months later...

Avevo acquistato il libro anni fa, poi casualmente parlando con il presidente dell'azienda dove lavoravo, mi disse che aveva collaborato ed era in ottimi rapporti col senatore Mario Barca.

Quel Mario Barca chiesi? Ed infatti era proprio lui.

Mi ci fece parlare telefonicamente e in quella chiaccherata fiume, parlò volentieri dei suoi trascorsi.

Gli dissi tra l'altro che da un antiquario avevo acquistato un manometro di profondità proprio dell'Ambra.

Ci scambiammo le email e gli invia una foto dello strumento, che chissà quante volte aveva guardato con apprensione in tutti quegli anni di guerra.

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Approfitto per evidenziare che il ministro in carica Fabrizio Barca (coesione territoriale) è figlio del senatore Luciano, Autore del volume qui recensito.

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  • 9 months later...

lucianobarcajpg.jpg

 

Una giovanile immagine dell'Autore deceduto all'età di 92 anni il 7 Novembre u.s.

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  • 4 months later...

Approfitto per evidenziare che il ministro in carica Fabrizio Barca (coesione territoriale) è figlio del senatore Luciano, Autore del volume qui recensito.

 

ho appena concluso la raccolta ed elaborazione delle info in circolazione del Min. Barca, e dire che sto sbavando e' poco... rasenta la perfezione per scioglere l' ingarbugliata questione nodo del terzo blocco di principio della politica Italiana in un colpo. e che sia figlio di un Ufficiale di Marina sommergibilista e nello SM di un battello avvicinatore e' solo la ciliegina su una torta davvero abbondante. Luciano Barca difatti da' al figlio l' eredità che appunto permette di avere quel quid che scioglie la terza questione di principio che blocca l' Italia, cioè quella dirigenza ex PCI che vuole dimostrare che la conventio ad excludendum "è nel torto più marcio" prima di lasciare il testimone ad una dirigenza più giovane. Ha difatti quello che a Renzi manca: un pedigree PCI che unito all' essere un economista di ottima qualità (cosa che l' Italia ha effettivamente in larga abbondanza) con una laurea a Cambridge (UK) (e dottorato al MIT e Stanford) e funzionario della Banca d' Italia e del Min. del Tesoro (a quanto pare, pure "messo nel reparto-confino" da un ministro berlusconiano) gli permette di essere la sintesi del meglio dei due mondi; Il padre, poi, era uno dei principali collaboratori di Berlinguer (cosa che non guasta mai). Unico neo, forse, il cognome "punico"... Ma avendo sperimentato in prima persona l' umorismo peculiare della Vecchia Lupacchiotta, non resto cosi' perplesso. Oh, ed il figlio di uno che ha combattuto fianco a fianco cogli Affondatori come capo di governo e' pure un segnale ben chiaro ad un aspirante Potenza con un pugno di Capital ships, o sbaglio ? :wink:

 

Saluti, e scusate l' ampio OT....

dott. Piergiorgio

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