Totiano* Report post Posted January 27, 2007 non credo che festeggerei una "Alexandria night"! la vittoria è italiana e il festeggiamento italiano. purtroppo "beffa" è giàstato usato dal Vate per Buccari, sennò si poteva festeggiare la beffa di alessandria. Share this post Link to post Share on other sites
Alagi Report post Posted January 27, 2007 non credo che festeggerei una "Alexandria night"! la vittoria è italiana e il festeggiamento italiano. purtroppo "beffa" è giàstato usato dal Vate per Buccari, sennò si poteva festeggiare la beffa di alessandria. Si potrebbe sempre festeggiare l' "IMPRESA" di ALESSANDRIA.... A domani! Share this post Link to post Share on other sites
samurai Report post Posted January 27, 2007 quoto il C.te Alagi.... propongo una celebrazione "ufficiale" Betasom nell'anniversario dell'impresa di Alessandria :s51: Share this post Link to post Share on other sites
malaspina* Report post Posted January 27, 2007 Mi associo e adeguo incondizionatamente a quanto proposto! Share this post Link to post Share on other sites
deflektor Report post Posted January 27, 2007 Mi associo tassativamente e senza riserve! Ogni persona ed ogni popolo merita rispetto. Ogni persona ed ogni popolo ha picchi e valli, vittorie e sconfitte, infamie ed eroismi. E questo perchè le persone sono esseri umani, ed i popoli sono fatti di persone. Quindi non bisognerebbe mai sentirsi "geneticamente superiori", come i nostri amici albionici, ed allora ben venga una celebrazione della notte di Alessandria, magari diramando per tempo una adeguata serie di inviti e comunicazioni agli amici inglesi. E poi, se sono sportivi come dicono di essere, non dovrebbero aversene a male... :s43: Share this post Link to post Share on other sites
Steffsap Report post Posted January 28, 2007 Ma sì, l'Impresa di Alessandria! per festaggiare L'AFFONDAMENTO delle due corazzate britanniche e non, come dicono molti storiografi il fatto che le due "rested on the bottom". Del resto, la Cavour risulta sempre "affondata" a Taranto... :s43: Share this post Link to post Share on other sites
samurai Report post Posted January 28, 2007 Ma sì, l'Impresa di Alessandria! per festaggiare L'AFFONDAMENTO delle due corazzate britanniche e non, come dicono molti storiografi il fatto che le due "rested on the bottom". Del resto, la Cavour risulta sempre "affondata" a Taranto... :s43: il famoso "fair play" britannico... e comunque bisognerebbe "spiegare" agli storici britannici che tutte le navi affondate in un porto "rest on the bottom" in attesa di essere recuperate :s55: Share this post Link to post Share on other sites
Mizar X Report post Posted January 28, 2007 (edited) Sinceramente non capisco perche' considerano la Cavour ancora affondata.. E' vero che la corazzata non fece in tempo a riprendere servizio, ma fu comunque rimorchiata per i lavori, mi sembra a Trieste.. Correggetemi se sbaglio.. Per le imprese italiane V quelle inglesi, non dico nulla. Se n'e' dibattuto abbastanza.. Edited January 28, 2007 by Mizar X Share this post Link to post Share on other sites
Ursus Atlanticus Report post Posted February 1, 2007 Tornando alla guerra delle Falkland una delle lezioni più dure che la Royal Navy subì fu quella della necessitàdi ottime artiglierie antimissile/antiaeree. In effetti una delle cose più sorprendenti di quella guerra fu il fatto che non vi fu verso di impedire ai velivoli argentini di SORVOLARE le navi britanniche, pur in presenza di navi dotate di sistemi missilistici avanzati. Addirittura un MB339, un aereo da addestramento senza radar e sistemi elettronici di inganno (ecm) riuscì ad attaccare con razzi non guidati da 127 mm un fregata inglese danneggiandola seriamente. Altre navi furono colpite e affondate con bombe a caduta libera e solo la inesperienza dei piloti delle FAA (Forza aerea argentina) nelle operazioni antinave impedi di fare danni ancora maggiori. Infatti nelle prime missioni le Bombe lanciate dai Dagger colpivano ma non esplodevano, perchè il meccanismo di sicurezza della spoletta prevedeva che passassero alcuni secondi tra sgancio dell'arma e innesco del percussore, tempo inferiore al tempo di volo della bomba tra sgancio e impatto sulla nave (a cusa della quota molto bassa a cui volavano gli aerei argentini). I piloti della forza aerea della marina argentina invece erano a conoscenza del problema e della soluzione (l'uso di codoli frenanti che allungavano i tempi di volo e qunidi permettevano l'attivazione della spoletta) e lo comunicarono ai colleghi dell'aeronautica. Tuttavia gli aerei argentini, pur subendo parecchie perdite, riuscirono a SORVOLARE la flotta inglese in moltissime occasioni. Tutto ciò fu causato da un gravissimo errore dottrinale inglese negli anni 50. Essi ritennero che l'uso di missili antiaerei (che all'epoca si stavano affermando e sembravano promettere sviluppi sensazionali) avrebbe reso impossibile luso di velivoli pilotati. Nello sviluppo delle armi contraeree venne privilegiato il missile rispetto all'artiglieria, dimenticando la maggior flessibilitàdi quest'ultima. Di fatto questa eccessiva fiducia nel missile fu quasi letale agli inglesi. Nessuna nave di sua maestàera dotata di sistemi antiaerei artigliereschi realmente efficaci. Inoltre molte delle navi inglesi erano equipaggiate col sitema antiaereo Seacat, obsoleto e lento (se ricordo bene il missile viaggiava a 800 km/h, metàdella velocitàdei Mirage) che non abbattè nessun velivolo. Qualche risultato fu ottenuto dai Sea Dart, ma gli argentini conoscevano molto bene quel sistema antiaereo, poichè due loro caccia lo montavano. Migliori risultati diede il sistema Seawolf delle fregate Tipo 22, tuttavia si trattava di un sistema di difesa di punto e più della propria nave non riusciva a difendere. Prima dell'inizio delle operazioni le navi inglesi furono dotate di mitragliartici da 12,7 e 7,62 mm e di cannoncini oerlikon da 20 mm, materiali della seconda guerra mondiale tirati fuori da vecchi magazzini, tutte ad azionamento manuale. In effetti i problemi per le forze aeree argentine furono legati più alla distanza del teatro operativo che alla capacitàantiaereea inglese. E per fortuna delgi albionici solo 5 missili exocet erano stati consegnati alla forza aerea della marina argentina. Se fossero stati 50 avrebbero vinto gli argentini. Ciao Ursus Share this post Link to post Share on other sites
Guest Kashin Report post Posted February 2, 2007 Mi sembra che la lezione alle Falkland abbia dato suggerimenti per il futuro agli Inglesi e ai suoi alleati USA(Che all'epoca diedero Sidewinder,Satelliti e altro).....il programma dei Phalanx Vulcan accantonato nel 1977 fu ripreso e istallato sia in unita Inglesi che Americane in grande quantita'.- Share this post Link to post Share on other sites
Maraz Report post Posted June 22, 2007 Scusate se ripesco questa vecchia discussione (ogni tanto mi piace andare a leggere i vecchi post) per mostrare una foto che mi ha colpito, l'attacco raso-acqua di due Skyhawk argentini all'HMS Coventry, tra gli spruzzi e le esplosioni della contraerea. Indubbiamente è da ammirare il coraggio di quei piloti. Maraz Share this post Link to post Share on other sites
Mizar X Report post Posted June 22, 2007 (edited) Scusate se ripesco questa vecchia discussione (ogni tanto mi piace andare a leggere i vecchi post) per mostrare una foto che mi ha colpito, l'attacco raso-acqua di due Skyhawk argentini all'HMS Coventry, tra gli spruzzi e le esplosioni della contraerea. Indubbiamente è da ammirare il coraggio di quei piloti. Maraz Si', e' da ammirare; i piloti argentini provavano a gettare bombe sulle navi inglesi portandosi a bassa quota fin sopra il bersaglio.. Decisamente, non erano conigli.. :s20: Edited June 22, 2007 by Mizar X Share this post Link to post Share on other sites
samurai Report post Posted June 25, 2007 Si', e' da ammirare; i piloti argentini provavano a gettare bombe sulle navi inglesi portandosi a bassa quota fin sopra il bersaglio.. Decisamente, non erano conigli.. :s20: Il grande problema per le Forze Aeree argentine fu il munizionamento.... i piloti argentini disponevano solo di "iron bombs" (bombe stupide) spolettate per essere sganciate da quote medie.... in molti casi quando venivano sganciate in attacchi sea-skimming non avevano neanche il tempo di armarsi. Se avessero avuto a disposizione armi con aerofreni, come le micidiali Mk82 sneakeye utilizzate dall'USAF in Viet Nam o addirittura munizionamento "intelligente" le perdite della royal navy sarebbero state insostenibili, fino a capovolgere le sorti del conflitto. Probabilmente determinante fu la decisione degli Stati Uniti di appoggiare logisticamente e probabilmente anche con azioni di supporto di intelligence i cugini anglosassoni, allo stesso tempo bloccando i rifornimenti al regime argentino, pure considerato una sorta di "alleato" nello scacchiere sudamericano. I piloti dell'Armada e della Fuerza aerea Argentina combatterono con valore e audacia spesso spinta fino all'estremo sacrificio, e furono sconfitti tanto dalle difficoltàlogistiche quanto dalla superioritàtecnologica di RAF e RN. La foto è molto bella e particolare, e dimostra il grande coraggio e la grande professionalitàdei piloti argentini (in questo caso dovrebbero essere A-4Q skyhawk dell'aeronautica, a giudicare dalla livrea mimetica). Pilotare un caccia-assaltatore privo di terrain-following Radar come il piccolo monogetto Douglas a 20 metri dalle onde è giàimpegnativo in condizioni normali, figurarsi se fatti segno di una rabbiosa reazione contraerea, appesantiti da tonnellate di bombe e carburante Share this post Link to post Share on other sites
sidescanner Report post Posted June 28, 2007 A proposito di bombe inesplose, mi sembra di ricordare che una fregata affondò a seguito dei danni causati dall'esplosione di un ordigno durante le operazioni di disinnesco...e poi (ma potrebbe essere leggenda metropolitana) un Dagger precipitò dopo aver colpito l'alberatura di una nave inglese. Share this post Link to post Share on other sites