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Die Schiffe Der Deutschen Kriegsmarinde


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Erich Groner, Dieter Jung

Die Schiffe der deutschen Kriegsmarine und Luftwaffe 1939-1945 und ihr Verblieb (9a edizione)

Bonn, Bernard & Graefe Verlag, 2001, pagg. 164, 31 foto in b/n, circa 400 disegni al tratto, rilegato

Cm 13 x 20, Euro 18,00 (in vendita c/o TUTTOSTORIA)

 

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La prima edizione di questa piccola ma completa opera relativa alle unità da guerra germaniche del secondo conflitto mondiale era stata pubblicata nel 1954, ad opera del solo Erich Groner, e nel corso degli anni – sino al 1982 – erano seguite altre sette edizioni, sostanzialmente inalterate nei contenuti e nella veste grafica.

Da tempo scomparso Erich Groner, il volume è stato “ripreso” dal noto storico navale Dieter Jung che ha provveduto ad integrarlo con ulteriori informazioni e dati nel frattempo resi disponibili da nuove fonti (segnatamente quelle ex-sovietiche) e con un “corpus” di profili delle varie unità, per buona parte rinnovato e ampliato grazie al lavoro di un gruppo di esperti (Peter Mickel, Franz Mrva, Eberhard Rossler e Michael Wünschmann) i cui disegni affiancano quelli realizzati dal Groner già per l’edizione originale.

La lingua tedesca non rappresenterà un ostacolo per i lettori non germanofoni poiché la maggior parte del testo è costituita da una grande quantità di dati in forma tabulata e, quasi sempre senza l’ausilio di un vocabolario, chiunque può accedere alle moltissime informazioni contenute nelle oltre 100 pagine del libro relative ai dati tecnici, alle prestazioni e al fato di ogni ciascuna unità.

Risulta inoltre molto appropriata la scelta di identificare le varie componenti dell’armamento, ad esclusione dei pezzi di grosso calibro, con simboli semplificati di facile comprensione (mg antiaerei, mine, idrovolanti, catapulte), in modo da rendere quanto più immediata la visualizzazione e la comparazione dell’armamento delle varie classi o di singole navi. Una sezione di una trentina di pagine elenca la data e la causa dell’affondamento, e/o la disposizione finale, per tutte le unità non provviste di nome e costruite in grande quantità (Schnellboote, sommergibili ecc.) per le quali sarebbe risultato problematico, viste le misure e l’impostazione del volume, inserire tali dati insieme a quelli relativi al cantiere costruttore, alle dimensioni, all’armamento e alle prestazioni.

Ben 36 pagine di Die Schiffe der deutschen Kriegsmarine sono dedicate ai profili (e a numerose viste in pianta) di tutte le unità descritte nel volume: tra i molti, risultano particolarmente interessanti e poco noti quelli relativi ai progetti per la trasformazione in portaerei degli incrociatori Seydlitz e De Grasse (francese) e dei “liners” Potsdam e Europa. Belli e ben eseguiti anche i disegni di numerosi “Sperrbrecher” e incrociatori ausiliari e “corsari” della Kriegsmarine. Tutti i disegni sono realizzati in scala costante, ma manca purtroppo un righello di riferimento per le misure che, a nostro avviso, per meglio comparare i profili sarebbe stato molto utile riportare alla base di ogni pagina.

In coda, una trentina di fotografie nitide e ben stampate illustrano i principali tipi di unità in servizio con la Marina germanica tra il 1939 e il 1945.

L’unica pecca del volume è costituita dalle sue dimensioni, che hanno reso necessario l’utilizzo di caratteri piuttosto piccoli e – nel contempo – la stampa dei disegni in misura abbastanza ridotta, ma la precisione e la completezza dei dati, il “valore” aggiunto” costituito dal numero e dalla qualità disegni e, fatto non indifferente, il prezzo assai contenuto, fanno di Die Schiffe der deutschen Kriegsmarine un libro che non può mancare nella biblioteca di quanti si interessano agli aspetti navali della seconda guerra mondiale.

Inoltre, questo libro viene a colmare un vuoto nel campo delle opere di “reference” e di agevole consultazione sulla Kriegsmarine per il periodo 1939-1945 dato che, ad oggi, l’unico volume di questo tipo era German Warships of WW II di J.C. Taylor (Londra, Ian Allan, 1966): un’opera valida, ma ormai “datata” nei contenuti e – soprattutto – introvabile, se non a costi proibitivi, sui mercati esteri dei libri navali d’epoca.

Modificato da Alagi
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