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Red Sea 1941


Visitatore Leon X

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Visitatore Leon X

Mar Rosso, 3 Febbraio 1941, ore 10:00

 

 

C.te Leon X: surv, 2 obiettivi primari completati, 1 obiettivo secondario completato, 3 dd affondati (2 Classe C, 1 motopeschereccio)

C.te OttoK: surv, 2 obiettivi primari completati, 1 obiettivo secondario completato, 3 dd affondati (2 Classe C, 1 motopeschereccio)

 

 

 

Dal diario del C.te Leon X

 

 

Il comando ci ha inviato in questo quadrante per prestare soccorso ad un nostro battello, il Galvani, classe Brin, la stessa del regio S.mg Guglielmotti comandanto da KL-23. Il problema sembra il solito: perdita nell'impianto di condizionamento, il nuovo gas refrigerante usato è altamento tossico e tutti i nuovi battelli stanno accusando lo stesso problema. Il cloruro di metile produce allucinazioni, pazzia e nei casi più gravi la morte, era stata chiesta la sostituzione al comando con gas freon, ma in attesa dell'approvazione i battelli sono stati messi in acqua e mandati in prima linea. Di per sè l'impianto non ha problemi, tuttavia per l'elevatissima umidità all'interno del sommergibile e in caso di attacco subito mediante bombe di profondità si creano microcricche nelle condutture che vanno poi allargandosi e determinano pericolose fughe di questo gas inodore. I risultati sull'equipaggio sono veramente devastanti, abbiamo spesso sentito voci di comandanti che risalivano a quota periscopio per eventualmente ventilare il battello se i sintomi peggioravano, ma spesso non bastava anche perchè non è facile capire e valutare la situazione dato che l'aria contaminata è la stessa in tutto il battello. Si racconta anche su un battello un marinaio totalmente nudo e con in testa diversi cappelli abbia cercato di aprire il boccaporto mentre si navigava a - 50 metri.

Intuiamo la gravità della situazione, peggiorata dal fatto che due motopescherecci armati hanno trovato la nostra unità. Per il momento si tengono fuori tiro dal cannone del Galvani, ma abbiamo ricevuto messaggi cifrati inglesi, quasi sicuramente hanno chiamato rinforzi.

Inizialmente i battelli che avrebbero dovuto prestare soccorso al Galvani erano il regio S.mg Perla del C.te ottoK e il Torricelli, tuttavia quest'ultimo ha subito un duro attacco da un caccia inglese e si è posato sul fondo per riparare le molte avarie.

A questo punto l'altro battello in zona era il Glauco, che per fortuna non soffre di questi inconvenienti dovuti al cloruro. Abbiamo appena avvistato l'amico C.te OttoK, ci troviamo nello Stretto di Gubal, e abbiamo appena superato l'isola di Tawila, a nord-nord-ovest abbiamo il Golfo di Suez.

Fumo di prua, cannoniere inglesi ... uomini al pezzo in coperta ...

Il Perla impiega poco meno di un minuto per affondare l'unità, manovriamo per offrire la massima sagoma possibile e contemporaneamente rispondere al fuoco con le due bocche del Glauco: il battello inglese è spacciato in brevissimo tempo.

Dal regio S.mg Perla arriva un messaggio, hanno intercettato un messaggio radio dal motopeschereccio un attimo prima che fosse ridotto al silenzio. Il messaggio, chiaramente cifrato, era quasi certamente un allarme. La situazione sta diventando abbastanza difficile e i tempi si restringono; motori avanti emergenza, lasciamo una lunga scia, anche il piccolo Classe 600 naviga bene. Dopo qualche minuto avvisto al binocolo la sagoma del Galvani, l'equipaggio è tutto sul ponte, dalle lenti intuisco una situazione non facile, alcuni uomini giacciono avvolti in coperte ... per loro è già tardi.

Ogni tanto rieccheggiano cannonate nell'aria, sparate non si sa bene da chi.

Dopo aver manovrato e esserci affiancati al Galvani capiamo che la situazione è disperata, il battello è irrimediabilmente perso, facciamo sparire i cifrari e le altre carte e ci prestiamo a portare soccorso ai superstiti. Date le maggiori dimensioni del Glauco due terzi di ciò che rimane dell'equipaggio dell sventurato sommergibile viene portato su di esso, il resto sul Perla. Il C.te ottoK ordina ad alcuni suoi uomini di aprire gli sfoghi d'aria del Galvani per favorirne l'affondamento. Tuttavia l'operazione non va come dovrebbe e dopo qulche minuti decidiamo di allontanarci dalla zona e di lanciare un siluro a testa. Nonostante i due pesci il Galvani non vuole saperne di affondare, ma rimane misteriosamente a galla. Non possiamo permetterci di lasciare il battello agli inglesi, ma nemmeno di sprecare altri siluri. Tuttavia mentre si decideva il da farsi, in plancia si avvistamo fumo di prua, al binocolo rileviamo quattro navi sottili, sembrerebbe un gruppo di caccia inglesi Classe C.

Ci avvistano e mettono prua verso di noi, il Perla apre il fuoco e danneggia gravemente un caccia, anche io ordino di aprire il fuoco, ma le salve albioniche diventano sempre più precise, dobbiamo immergerci o sarà la fine.

Il C.te OttoK lancia un siluro elettrico contro il dd danneggiato e lo affonda, io lancio contro un dd con uno stretisimo beta ... colpito !!!

In breve affondiamo anche gli altri due caccia e mettiamo prua verso la base, a bordo alcuni uomini del Galvani necessitano di immediate cure mediche, motori avanti tutta e incrociamo le dita.

Il Galvani intanto è fortemente appruato, ormai è solo questione di minuti e prferiamo salvare i suoi uomini piuttosto che assistere alla sua triste fine.

 

redseakr7.th.jpg

Modificato da Leon X
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