Salvate-il-duisburg-1941

[Visitatore Ellenico]

Missione: Salvate-il-Duisburg-1941 (18.11.2006)

 

Cti: Ellenico, Etna

 

Ellenico surv/ 0 merc / 4 guerra/1 ob. primario/2 ob. secondari/0 neutrali/0 aerei

Etna surv/0 merc /1 guerra/0 ob. primario/ 1 ob. secondari/ 0 neutrali/ 0 aerei

 

Ciao Fabio.

 

PS:Il racconto al Cte Etna :s01: .

[Visitatore Etna]

SALVARE IL DUISBURG 1941

 

DA COMANDO SQUADRA SOMMERGIBILI

AT COMANDI OPERATIVI DIPENDENTI

CTE R.SMG DANDOLO

CTE R.SMG.BRIN

DISPORRE SBARRAMENTO E INTERDIZIONE IN POS. 37°08’ N 18°09’ E

A CIRCA 120 MG A SE DI PUNTA STILO ALT

PREVEDESI TRANSITO FORZA “K†DA MALTA ALT

III DIV.NAV.INCROCIATORI IMPOSSIBILITATA AT INTERVENTO

IMMEDIATO E DIRETTO ALT

PRECEDENZA ASSOLUTA A UNITA MAGGIORI DETTA FORZA ALT

ASSICURARE

FINE

SUPERMARINA

 

 

Notte senza luna ma con buona visibilità.Battelli in agguato a lento moto e prua per NE, RS DANDOLO posizionato a NW del RS BRIN.

Dunque gli inglesi erano in mare come una muta di cani e per giunta sulle tracce di un nostro convoglio che come al solito era scortato soltanto da una piccola e combattiva aliquota di unità sottili.

Mentre congetturavo sulla composizione della forza nemica riuscii se pur vagamente , a indovinare la sagoma del DANDOLO che a tratti si lasciava intravedere per poi lasciarsi ingoiare dalla tenebre.

Il mare era sostanzialmente calmo sebbene persistesse una fastidiosa onda lunga reduce di qualche lontana tempesta.Avevo disposto guardia rinforzata in plancia e camera di manovra per avere un più alto margine di sicurezza in caso di emergenza ; quasi un mezzo posto di combattimento.

Nel pomeriggio il Dir aveva registrato numerose difficoltà nel dosare il battello ,nella quotidiana immersione d’assetto.Apparentemente tutto funzionava nel migliore dei modi,ma ormai questo termine,o meglio il suo concetto di base,andava accorciandosi ogni giorno aggiornandosi alla infinita serie di piccole e grandi avarie.Eravamo degli equilibristi ! In quale altro luogo potevano coesistere tante molteplici forme di equilibrio come nell’angusto spazio di un sommergibile?

Equilibrio dei pesi per un corretto assetto,per l’esercizio della disciplina (sentita ma molto meno formale che su unità maggiori) , equilibrio mentale e nervoso per sopravvivere alla natura pericolosa del nostro essere , equilibrio per non essere sopraffatti dalla marea di problemi,per non cedere al ricordo dei tanti amici periti nell’adempimento del loro dovere ! ……………..

D’improvviso le mie narici furono invase dal puzzo classico e inconfondibile degli scarichi di motori che il vento da Nord portava verso di noi: lì,davanti a noi , unico e complice viluppo con l’oscurità, il nemico !

- Sgombrare la plancia ! Abbattere timoni . Passare sugli elettrici.

- Pari avanti mezza.Posti di combattimento !

Ormai gli ordini si susseguivano sempre gli stessi,con monotonia mortale e automatica.

-Alzare il periscopio ! E fu l’ultimo ordine prima di abbandonare la plancia e chiudere il portello sulla testa.

Era un’abitudine nuova,acquisita dai nostri camerati tedeschi nel periodo di operatività a Betasom.Giungere in camera di manovra con il periscopio già pronto per l’osservazione. Preziosi secondi risparmiati a vantaggio di un po’ più di velocità,e mai come quella volta si rivelò provvidenziale : un CT a circa 15° di prora a dritta,veniva avanti a tutta forza con ampi baffi di schiuma al tagliamare.

Diedi ordine immediato per l’apertura dei tubi di prua e poppa e la relativa regolazione.

-Tubi pronti Comandà !

Ancora un ultimo rilevamento del bersaglio e il primo siluro cominciò la sua corsa verso l’ignaro nemico.

-Timone tutto a sinistra.Dritta Avanti Tutta ! Rotta 360

Mentre la lancetta del cronometro marcava il trascorrere dei secondi , mi chiesi se anche il Dandolo di Ellenico era pervenuto al tiro.

-Dir portiamolo a 14 metri . Idrofoni siamo in vacanza ??

-Comandante non funziona la linea dell’interfonico !

- Usiamo il portavoce e vediamo di svegliarci.

Uno schianto di metallo e un’esplosione confermò il centro.Il primo CT inglese colava a picco.

-Alza periscopio !

Una rapida spazzata d’orizzonte mi chiari la situazione meglio dei dati degli idrofoni.Avevo contato ancora sei unià di cui tre erano incrociatori leggeri. Andavano a tutta forza e questo sarebbe stato un grosso problema sia per i lanci sia per stargli dietro con i nostri esigui 6/7 nodi.

Ordinai di accostare sulla nuova rotta per 270° e motori pari avanti a mezza forza. L’asse del termico di sinistra faceva un rumore poco rassicurante e gli inglesi non ci avrebbero messo tanto a rilevarci se si forzava.

-Accostare ancora per 250° . Potevo solo cercare di allungare il punto di ipotetico incrocio con la rotta del nemico.

Erano troppo veloci..

-Comandante il DANDOLO ha lanciato. Ci sono 4 siluri in corsa.

Speravo che almeno Ellenico riuscisse a piazzare meglio i suoi colpi. Ma nessuna esplosione venne registrata.

Intanto il BRIN era riuscito a mettere il nemico in posizione più o meno accettabile per il tiro.

Lanciammo tutti e tre i rimanenti siluri di prora e ricominciò la titanica operazione dei siluristi per ricaricare i tubi.

Eravamo riusciti a piazzare un colpo su un Fijii e un altro su un Dido ; ma sfortunatamente non erano stati sufficienti per fermarli.

Più verso ponente intanto il Cte Ellenico aveva ricaricato velocemente i suoi tubi di prora e il lancio successivo fu a dir poco micidiale ;

senza scampo due incrociatori ed un cacciatorpediniere stavano raggiungendo le divinità abissali.

Non ancora pago del risultato,con i tubi di poppa,lanciava contro un classe “C†che gli si stava appressando minaccioso e vicino da poppa.

Un liscio ed un centro !

Incredibile !

Unici scampati alla furia di Ellenico,un incrociatore leggero mezzo azzoppato e un CT classe J che con prua a Sud cercavano ancora di raggiungere il convogli.

-Aria per tutto ! Non aveva più senso a rimanere sott’acqua. Appena fuori cominciò la galoppata del BRIN sulle calcagna dei pur visibili scafi inglesi.

Il CT era circa 4000 metri di prua a sinistra ma la sua incredibile velocità era troppo superiore per poterlo raggiungere per tempo.

Ancora più strano che non ci degnasse di considerazione pur essendo a distanza utile per le vedette. Probabilmente sia la strage di unità inglesi sia la priorità rappresentata dal nostro convoglio inducevano il Cte inglese o a una ritirata veloce verso Alessandria o a proseguire la corsa verso le nostre unità. Dell’incrociatore si erano perse del tutto le tracce.

Ma i nostri CT e Torpediniere di scorta al Duisburg, ora potevano affrontare la ridotta minaccia con i propri mezzi.

Quella uscita in mare cominciata bene per il BRIN e male per il DANDOLO si era completamente capovolta.

Il DANDOLO aveva riportato un successo strepitoso mentre l’equipaggio del BRIN a testa bassa,si indaffarava in mille cose utili ed inutili per non lasciarsi sopraffare dalla demoralizzazione . Il bravo Cte Ellenico era riuscito a ribaltare una situazione inizialmente critica e a tirare fuori dal suo magico cilindro,un successo senza precedenti.

 

…………………Più tardi avrebbero scritto dei sommergibili mediterranei : “Si attaccava….Si colpiva……Non si affondava…!! “……..

 

Il DANDOLO del Cte Ellenico aveva riscritto la storia !

 

Dal diario del Cte Etna

[Visitatore Ellenico]

In Brin si è fatto valere in azione.....solo la fortuna non fu dalla sua parte :s02: .

Bellissimo racconto Etna, ma basta elogi....qualche spia potrebbe riscrivere la storia: Affondate la Bismarck in Affondate il Dandolo :s01: .

 

Ciao Fabio.

 

PS:dove sei finito che dobbiamo fare Red-Sea-1941 :s02:

[sonar]

ebbene.......ormai non è una novità.............un altro bel racconto :s02: