Vai al contenuto

Terra Del Fuoco


Visitatore OttoK

Messaggi raccomandati

Visitatore OttoK

Host e CA OttoK

 

Leon X

SURV

Obb. Primario Raggiunto

Obb. Secondario Raggiunto

1 nave da guerra

 

OttoK

SURV

Obb. Primario Raggiunto

Obb. Secondario Raggiunto

1 nave da guerra

 

 

L'Atlantis ha subito gravi danni durante la sua ultima crociera a causa di un attacco di incursori guidati dal capitano Olaf. Ancora una volta tocca a me e a al mio compare Leon X risolvere la situazione...

 

Per ora non vi racconto nulla per non sciuparvi la sorpresa di questa splendida missione... il racconto dettagliato lo farò quando già altri l'avranno fatta...

un solo consiglio... avanti tutta :s02:

 

1dd5.th.jpg

Il R.Smg Glauco fotografato dalla plancia del Perla

 

3hx3.th.jpg

Una spericolata manovra del R.Smg Perla

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore Leon X

Una missione adrenalinica, fatta motori avanti emergenza dall'inizio alla fine, sfiorando (sfiorando mica tanto ... una tuzzata mi è costato il 20% di scafo ... :s11: :s03: ) rocce e iceberg per portare i pezzi di ricambio all'Atlantis.

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore Leon X
ma voi che seiete due gemelli siamesi?

farete tutte le missioni da soli ? :s03: :s03: :s03:

 

 

No, siamo dei gatti siamesi ... :s11:

Vuoi aggiungerti a noi così famo il trittico furioso?

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore Leon X

Terra Del Fuoco

 

 

Diario del C.te Leon X:

9.30 di mattina, vicinanze Capo Horn. Il gelo arriva fin dentro le ossa, la mente stessa sembra rallentata dalle condizioni ambientali.

Un fugace caffè da solo un lieve sollievo al corpo, la temperatura all'interno del sottomarino è terribilmente bassa. Abbiamo avuto diverse avarie a bordo del sommergibile durante la traversata, quasi tutte le resistenze dell'impianto di riscaldamento sono saltate e il diesel di dritta continua a dare noia. Qualcuno a bordo parla di sabotaggio; queste voci mi arrivano tramite la voce del mio fido secondo, l'equipaggio è restio a parlare di queste facezie con me e forse anche timoroso di una mia reazione negativa.

Tuttavia le avarie sono contemplate e, se pur non calcolate alla perfezione, rientrano nella casistica della vita opertiva di un qualsiasi battello; le resistenze si sono rotte per lo schock termico e per le troppe ore di funzionamento a massimo regime, il diesel di dritta invece, da quando ha sentito una bomba di profondità esplodergli troppo vicino, sembra che non ne voglia più sapere di cantare come prima.

Al nostro ritorno a Betasom chiederò al Comando la sostituzione dell'unità, in queste condizioni estreme non possiamo farci frenare da banali avarie all'impianto propulsivo.

Avarie e sospetti di sabotaggio a parte, siamo arrivati dopo circa 20 giorni di navigazione dalla nostra iniziale zona di pattugliamento, nel quadrante nel quale si è nascota la nostra nave corsara. L'Atlantis dopo diverse avarie meccaniche ai propulsori, ha gettato l'ancora in una baia abbastanza nascosta, da dove ha comunicato l'impossibilità di riprendere il mare e mandato il segnale di soccorso.

Purtroppo è trascorso un lasso di tempo piuttosto lungo sia per organizzare la missione di soccorso, che per trovare i battelli disponibili e quindi mandarli sul posto. Esattamente un mese fà eravamo sulle tracce di un convoglio abbastanza nutrito, almeno tanto lasciava intuire il denso e largo fumo che vedevamo dalla plancia; le noie al motore di dritta ci impedivano però di avvicinarci troppo, era un elastico: tutto il terreno che guadagnavamo, veniva poi puntualmente perso.

Dopo otto ore diurne trascorse a -40 metri nelle quali abbiamo esaurito le batterie e il Capo Macchine faceva miracoli con quella vecchia e svogliata unità diesel, venivamo alla superficie per ricaricare gli accumulatori, riguadagnare sul convoglio e respirare una sigaretta in vedetta. Il radiotelegrafista irruppe all'interfono: un messaggio cifrato dal comando ci ordinava l'abbondono immediato del nostro quadrante di pattugliamento per incrociare una nostra nave che ci avrebbe rifornito di tutto punto e dato nuove istruzioni per il proseguio della missione.

Al sesto giorno di navigazione incontrammo finalmente la nave cisterna, essa stava ultimando il rifornimento di un altro nostro sommergibile, le bandierine sul periscopio non lasciavano dubbi: pochi nostri battelli potevano fregiarsi di tutti quegli affondamenti e quel minaccioso gufo come stemma sulla vela era la conferma definitiva. era il Perla del C.te OttoK.

Ordinai l'avvicinamento con macchine adagio, quindi dopo l'accostata finale e la discesa della passerella, balzai sulla nave cisterna. Gli ordini erano di raggiungere la nave corsara Atlantis per portare pezzi di ricambio, provviste e esperti motoristi, il sommergibile Perla sarebbe stato della partita.

Sulle nostre tre unità i lavori di rifornimento procedevano di gran carriera, fui sorpreso, dopo aver salutato la nostra nave e ripreso il mio solito posto sul Glauco, della quantità di nafta imbarcata, ovunque vi erano taniche, persino nello striminzito bagno.

Da quel giorno ne abbiamo fatto di strada, di pari passo il Glauco o il Perla hanno avuto qualche problema, ma nonostante tutto la media tenuta è stata di tutto rispetto, specialmente per il piccolo Classe 600, veramente sorprendente.

Negli ultimi giorni che ci mancavano dall'incontro con l'Atlantis, le notizie che ci giungevano dal comando non erano affatto confortanti: un ghiacciaio che si era staccato a nord della baia aveva inondato quel tratto di mare di tanti iceberg; vista la delicata temperatura sarà un miracolo se l'intera zona non diventerà un piccolo specchio ghiacciato.

La brutte nuove non finivano qui: le condizioni a bordo sono disperate, non c'è più combustibile per l'impianto di riscaldamento, alcuni uomino sono morti per gli stenti, le provviste sono ormai esaurite, l'igiene è un lusso che manca da giorni ormai. Il pericolo più grande per la nave corsara e per i suoi uomini è tuttavia rappresentato ora da due incrociatori ausiliari, sicuramente in zona alla sua ricerca. Una nostra nave spia confermava da giorni la presenza delle due unità nemiche in zona, il rischio che esse potrebbero scoprire il passaggio a breve termine è elevatissimo.

Mi faccio portare un'altra tazza di caffè, poi indosso gli abiti più pesanti a dispozione e la cerata e mi dirigo in plancia, lo spettacolo è bellissimo.

Il mare è incavolato come non mai e di un colore che lasciava trasparire la pericolosità di una errata manovra in quel tratto. Motori avanti emergenza, le mappe sono vecchie e non possiamo fidarci di esse ... navigazione a vista, guida il Perla, noi a 40 metri dal battello del C.te OttoK.

Ci infiliamo in un canale che si fa sempre più stretto ogni metro che avanziamo, d'un un tratto dai lati del canale la terraferma inizia a elevarsi, in breve si ergono due montagne in mezzo al nostro sottomarino.

Il Perla supera il primo lato:

2rw3.th.jpg

... poi sfiora l'uscita dal canale, il Glauco non ci passerà mai penso ... con una piccola raschiata passiamo anche noi, abbiamo qualche danno ma si procede avanti alla massima velocità.

Le vedette del Perla avvistano prima il fumo quindi le sagome dei due incrociatori nemici, tuttavia mentre ci avvertono sul rilevamento non si accorgono dell'iceberg alla loro sinistra. Una nostra comunicazione salva il sommergibile da una fine orribile, poi ci rechiamo verso le navi nemiche. Motori fermi, controlliamo il rilevamento, bersagli con rotta e velocità costante ... sembrano non vederci.

Inseriti i dat nell'unità di calcolo lanciamo a distanza di sicurezza due siluri a testa. Il lancio è relativamente facile e l'esito scontato, invertiamo la rotta e rimettiamo le macchine avanti emergenza mentre alle nostre spalle due navi bruciano con fiamme alte come palazzi.

Passano cinque minuti e ci perdiamo tra gli iceberg, ci ritroviamo poi dopo averli girati in versi opposti, la nave è in vista e forse oggi riusciremo a farci un pranzo in un caldo riparo.

L'Atlantis ci avvista e comunica con le luci, la missione è andata bene, ora ci tocca trasferire tutto il materiale e poi riprendere rotta tutti insieme a riparazioni avvenute.

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore Leon X

I vostri commenti sono il miglior premio per spingerci a fare sempre meglio ... :s15:

 

 

... aggiungo solo che avanti così con questi Report sarà un piacere fare il diario della Campagna.

 

Questa mi sembra un'ottima idea, le buone vecchie abitudini ... :s15: :s15: :s03:

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore Etna

Grande Leon ! :s15:

Report incredibilmente bello e imperdibile.

Gli altri non sanno cosa si perdono e cosa sia Betasom.

E' uno stimolo continuo a fare sempre di più e meglio non per superare altri Cti , ma solo per fare più grande la nostra bellissima base.

BETASOM :s15: :s15: :s11:

Cte Etna

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,5k
×
×
  • Crea Nuovo...