Spaventateli 1939

[Visitatore OttoK]

Leon X:

SURV

Obbiettivo primario NO

N° mercantili: 6

Tn. mercantili: 563

N° navi da guerra: 4

 

OttoK:

SURV

Obbiettivo primario NO

N° mercantili: 10

Tn. mercantili: 945

N° navi da guerra: 2

 

Diario del C.te OttoK, R.Smg Perla.

Perchè? Ma come viene in mente al Comando di inviare noi in una missione così stupida? Avvicinarsi alle coste inglesi e attaccare pescherecci che escono in mare. Avrebbero potuto benissimo mandare due novellini per questo attacco, invece che impiegare noi, che siamo sicuramente più preziosi se impiegati contro il traffico nemico... Che assurdità. Mi tornano in mente gli ordini ricevuti:

...la vostra missione è di straordinaria importanza e avrà un forte impatto psicologico sul nemico...

 

Certo, come no... Affondare due poveri pescherecci che prendono il mare, e che probabilmente affonderanno da soli alla prima tempesta, ci farà sicuramente vincere la guerra. Per fortuna il mio equipaggio sa quel che fa, non dovrebbero esserci sorprese. L'ufficiale di vedetta mi chiama in plancia, c'è un sommergibile in vista su rilevamento 080, distanza 4000 metri. Deve essere per forza il Glauco del c.te Leon, non può essere diversamente. i nostri due sommergibili proseguono su rotte parallele utilizznado i motori elettrici per non far rumore, quando il c.te Leon X mi segnala di aver avvistato una unità inglese di pattuglia, probabilmente un motopeschereccio armato.

Dalla plancia del mio sommergibile osservo Leon portare il Glauco silenziosamente vicino al motopeschereccio armato, ed aprire il fuoco quando è a circa 2000 metri. Il tiro del Glauco è subito centrato e veloce, il motopeschereccio è colpito diverse volte. Inquadro col binocolo l'unità inglese, vedo gli uomini del suo equipaggio correre per precipitarsi ai posti di combattimento. Sono stati colti di sorpresa. Le mitragliere aprono il fuoco contro il Glauco, il motopeschereccio vira, evidentemente per mettere il pezzo di prua in condizione di sparare. Continuo ad osservare il combattimento come ipnotizzato. Un proiettile del Glauco colpisce e abbatte il fumaiolo del motopeschereccio, che si ritrova con la coperta invasa dal fumo. Adesso anche il pezzo di prua del motopeschereccio spara. I colpi cadono distanti dal Glauco, ma il tiro viene aggiustato velocemente.

Noto con orrore che il Glauco non spara più. Faccio scorrere il binocolo su tutto lo scafo del Glauco, e vedo i serventi del cannone accasciati sulla coperta del sommergibile, probabilmente falciati dal fuoco delle mitragliere. Nello stesso istante alla base della torretta del Glauco c'è un'esplosione. Il motopeschereccio ha fatto il suo primo centro.

Non ci penso due volte, ordino di mettere i motori diesel a tutta forza e di aprire il fuoco contro il motopeschereccio. L'ufficiale di vedetta mi fa notare che di notte, da 5000 metri di distanza, è molto improbabile riuscire a mettere un colpo a segno, ma lo zittisco con un'occhiataccia. L'importante non è colpire il motopeschereccio, ma fargli capire che deve affrontare due nemici. Osservo il Glauco e il motopeschereccio inglese, sulla plancia del sommergibile vedo che c'è un uomo alla contraerea. Il c.te Leon deve aver ordinato di sparare ai serventi del cannone e delle mitragliere del motopeschereccio armato. Lo scafo del Glauco viene ripetutamente colpito, posso vedere da qui gli squarci nel serbatoio del carburante di sinistra. Il fuoco della contraerea del Glauco sembra cominciare a dare gli effetti voluti, le mitragliere del motopeschereccio vengono ridotte al silenzio una dopo l'altra, quando una cannonata colpisce in pieno la torretta del sommergibile.

Tutti gli uomini in plancia del Perla hanno i binocoli puntati verso il Glauco, che è oramai solo a 3000 metri di distanza. Quando il fumo si dirada dalla torretta del sommergibile, di vede solo una devastazione totale... Manca un grosso pezzo del parapetto della plancia, uno dei periscopi si è abbattuto di lato, mentre l'antenna radio è ridotta a un groviglio. La mitragliera antiaerea non c'è più, come l'uomo che la stava usando. Vedo una figura indistinta rialzarsi e infilarsi nel boccaporto. Dev'essere il c.te Leon. Subito dopo il Glauco comincia ad immergersi, mentre il motopeschereccio continua a sparare contro di lui, colpendolo un'ultima volta, a poppa.

L'attesa è snervante. Il Glauco si sarà immerso per attaccare il motopeschereccio con un siluro, o perchè i danni riportati sono talmente gravi da non consentirgli la salvezza in superficie? La risposta arriva quando il motopescherccio esplode in una palla di fuoco, e pochi istanti dopo quel che resta delle torretta del Glauco rompe la superficie. Ci avviciniamo per renderci conto dei danni, e sentire se il Glauco ha bisogno di aiuto. I danni sono abbastnza ingenti. Serbatoio del carburante di sinistra allagato, radio e periscopio d'attacco distrutti, contraerea distrutta, batterie di poppa gravemente danneggiate.

Coraggiosamente il c.te Leon decide di continuare la missione. Riprendiamo le distanze e ci dirigiamo verso la costa. Avvistiamo i primi pescherecci. Non vale la pena di usare i siluri, quindi ordino di di mettere gli uomini al cannone e alla contraerea. Sia il Perla che il Glauco aprono il fuoco sui pescherecci da circa 3000 metri. Il tiro è centrato, e i bersagli vanno rapidamente a fondo.

Le prime vittime sono state fatte. Ci spingiamo più nell'interno dell'insenatura, e avvistiamo altri pescherecci. Nonostante siano ormai in allarme, anche loro cadono rapidamente sotto i colpi del Perla e del Glauco. Ad un tratto si scatena l'inferno: il Perla è illuminato a giorno dai riflettori sulla costa, e subito le batterie costiere aprono il fuoco. Con i motori al massimo e ripetuti zigzag, riusciamo a portarci fuori tiro senza incassare nemmeno un colpo. Nel frattempo il Glauco ha avvistato altri pescherecci, ma è circondato da motosiluranti Elco, ed è quindi impossiblitato all'attacco. Decido quindi di procedere a tutta forza verso i pescherecci segnalati, che rapidamente vengono affondati. Le mitragliere di una silurante Elco uccidono i miei uomini alla contraerea. In preda alla rabbia, ordino agli uomini al cannone di concentrare il fuoco su quella silurante, che viene alla fine affondata, ma consumando quasi tutti i proiettili rimasti.

Il Glauco riesce a liberarsi delle Elco che l'avevano circondato, e insieme ci dirigiamo verso l'ultimo gruppo di pescherecci. Siamo entrambi senza munizioni per il cannone, e decidiamo di attaccare coi siluri. I piccoli battelli dei pescatori vengono letteralmente disintegrati dai nostri siluri.

Non avvistando più niente nella baia, decidiamo di invertire la rotta e tornare alla base.

 

Ancora non capiamo il motivo di questa missione, che è costata una decina di vite tra i nostri equipaggi e un sommergibile pesantemente danneggiato. Per cosa poi? Qualche misero peschereccio e delle motosiluranti affondate...

Bah, al Comando saranno contenti almeno... abbiamo inflitto un colpo di forte importanza psicologica al nemico... chissà cosa ne penseranno le famiglie dei nostri caduti di questa assurda missione...

[Visitatore Leon X]

Una missione molto divertente alla fine, certo affondare navi lunghe 5 metri con un siluro è uno spreco, tuttavia è uno spettacolo vederle saltare per aria quando esplodono.

Uno spettacolo la lotta contro il peschereccio armato che mi fatto veramente dannare e le Elco, ad un certo punto ne avevo tre che mi giravano intorno a folle velocità, ma sono riuscito ad averne ragione al loro primo errore.

L'unica cosa che non mi è ben chiara è questa: alla fine abbiamo distrutto tutto ciò che galleggiava, eppure l'obiettivo principale non è stato raggiunto. Perchè?

Non mi dite che erano compre le batterie costiere ... :s11:

[sonar]

Bravissimi Otto e Leon..........ottimo report............piacevolissimo :s01: :s02: