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Difesa Costiera


Visitatore Kashin

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Visitatore Kashin

http://it.wikipedia.org/wiki/Artiglieria_costiera

 

L'artiglieria costiera si è praticolarmente sviluppata dal XVII al XIX secolo, nel corso del XX secolo ha perso progressivamente di importanza, quando le corazzate hanno perso il loro ruolo di capital ship a favore delle portaerei. Attualmente (2006) l'artiglieria costiera non ha più nessun ruolo.

 

L'Artiglieria da Costa fu costituita come specialità autonoma nel 1888, sebbene già hel 1861 il Regio Esercito, alla sua costituzione, disponesse di 3 Reggimenti di Artiglieria da Piazza (denominta successivamente Artiglieria da Fortezza) con compiti analoghi. Le sue origini sono comunque più antiche (basti pensare alla Menzione Onorevole del 1 giugno 1861 –

 

All’inizio del XX secolo l'artiglieria costiera fu organizzata su 8 Piazzeforti Marittime:

 

* Genova/Savona

* La Spezia/Monte Argentario

* La Maddalena

* Gaeta

* Messina/Reggio Calabria

* Taranto

* Ancona

* Venezia.

 

In seguito fu aggiunta quella di Augusta/Siracusa. Da ricordare che, oltre a questa 9 Piazzeforti, l’Artiglieria da Costa e da Fortezza doveva presidiare anche le Opere dei confini occidentali ed orientali.

 

All’inizio della 1° Guerra Mondiale l’Artiglieria da Costa non subì modificazioni: le Piazzeforti Marittime conservarono il loro armamento; ma quando la situazione politico-militare consentì il disarmo di alcune Opere, il materiale d’artiglieria fu in parte trasformato e utilizzato nelle operazioni campali. Nel corso della guerra i materiali d’artiglieria da costa più moderni erano: i cannoni da 381/40 e da 305/50, l’obice da 305/17 ed il cannone da 152/50.

 

Nel 1934 l’Artiglieria Pesante ebbe definitiva sistemazione con la costituzione di 10 Reggimenti d’Artiglieria d’Armata e col passaggio di parte dell’Artiglieria da Costa alla Regia Marina. La Regia Marina, per operare le batterie della difesa costiera, oltre al personale proprio si avvalse di personale della MVSN che creò la MILMART (Milizia Artiglieria Marittima), organizzata su 10 legioni (equivalenti organicamente ad un reggimento di fanteria) con circa 30.000 uomini, con gli ufficiali provenienti dalle classi in congedo dell'Arma di Artiglieria e della Regia Marina.

 

La Regia Marina costituì reparti per la difesa costiera anche nelle isole del Dodecaneso, che erano sotto amministrazione italiana dalla fine della Guerra italo-turca (1912), particolarmente a Lero e Rodi. A Lero erano schierate 5 batterie antinave su 152/50, 152/40, 120/45, 102/35 e 14 batterie antisilurante su 102/35, 76/50, 76/40. A Rodi erano schierate 6 batterie antinave su 152/50, 152/40, 120/45. Altre batterie si trovavano a Stampalia (operate da ufficiali del Regio Esercito), Patmo (una sezione da 76/50) e Alinnia (quattro pezzi da 76/17).

 

Dei 10 Reggimenti di Artiglieria d’Armata, 9 ebbero lo stesso ordinamento organico, cioè costituiti su 5 Gruppi, su 148/35, 152/13, 210/8, 75/27 Mod.1906 e 65/17, mentre il 10° Reggimento d’Artiglieria d’Armata raccolse tutto il materiale di calibro superiore al 210/9 e cioè: 260/9, 305/8, 380/5, 420/12 e quello a lunga gittata: 152/37 e 152/45.

 

P.s. Per la precisione e per i piu' precisi e informati c'e' stato un altro articolo che trattava sulle artiglierie di difesa costiera nel forum datato 13 Marzo 2005 alle 0028 di U 73 con link al sito :AVANTISAVOIA

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Il mio nonno paterno di occupava del posizionamento dei pezzi di artiglierina costiera in sicilia...ho visto le foto, mo se le ritrovo le pubblico...c'è lui e dei suoi compagni alle prese con trattori e semoventi enorme che trainavano grossi pezzi di artiglieria costiera. Poi in realtà non gli hanno mai usati...meglio così :s01:

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Visitatore Kashin
Legata all'artiglieria costiera c'e' la storia dei treni armati della Marina..Ho letto qualcosa al riguardo su Rivista Marittima, ma se qualcuno avesse altre fonti, credo che l'argomento sarebbe interessante..

 

Dai un occhiata qui :http://www.regiamarina.net/others/trains/trains_it.htm

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  • 4 months later...

Anche in Ancona ci sono ancora i resti di alcune batterie, delle quali una è visitabile. Ovviamente non ci sono più le artiglierie ma si distinguono chiaramente le sedi dei cannoni e gli scivoli in marmo per seguire il brandeggio. Anche le riservette di munizioni sono state restaurate ed aperte al pubblico (forse un po troppo aperte..). In effetti è molto simile alle batterie Emo di venezia

 

Sono situate sotto il faro monumentale di Ancona, raggiungibile dopo una bella passeggiata attraverso il parco del Cardeto, in una zona ceduta dalla Marina al Comune già da qualche anno.

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Pochi sanno che i pezzi da 381mm della Batteria Amalfi e quelli di pari calibro che armarono vari monitori della regia marina erano quelli destinati alle corazzate Caracciolo, allora in fase di costruzione, che vennero dirottati a tale uso poichè la realizzazione di tali navi era praticamente bloccata.

 

Ciao

Ursus

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Aggiungo al link citato da Kashin il seguente link sui tremi armati della R. Marina http://digilander.libero.it/avantisavoiait...ia%20Marina.htm

che è un link specifico e con un puntuale riassunto delle dislocazioni dei convogli. :s01:

 

Aggiungo che in un vecchissimo numero di "Storia Illustrata" di almeno 25-30 anni or sono c'era quasi una monografia.

 

Per cui se qualcuno dispone di vecchi numeri (hai visto mai?) e non li ha persi nei vari traslochi (come me) potrebbe anche provvedere a scannerizzare qualcosina... :s02:

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....ho visitato il link indicato da Def e riassume sia monograficamente che fotograficamente una parte del libro in mio possesso "I treni armati della Regia Marina in Liguria (1940-1945)" di Franco Rebagliati,edito da Alzani Editore che ho acquistato qualche mese fa da Tuttostoria....unico "neo"....non ho avuto ancora tempo di leggerlo (l'ho sfogliato ora mentre scrivevo).... :s19:

 

 

:s67: Mau

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  • 4 months later...
Visitatore Salvatore Todaro
Il mio nonno paterno di occupava del posizionamento dei pezzi di artiglierina costiera in sicilia...ho visto le foto, mo se le ritrovo le pubblico...c'è lui e dei suoi compagni alle prese con trattori e semoventi enorme che trainavano grossi pezzi di artiglieria costiera. Poi in realtà non gli hanno mai usati...meglio così :s01:

 

 

perchè meglio così???

 

mio nonno era vicino siracusa e combattè 4 giorni prima di arrendersi senza munizioni e si beccò oltre 3 anni di prigionia in egitto, montogomery lo fece liberare solo nell' aprile del 46 insieme a pochi compagni perchè si erano rifiutati di parlare durante l'interrogatorio

Modificato da Salvatore Todaro
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Visitatore Salvatore Todaro

i treni armati che potevano essere sia dell' Esercito che della Marina, erano dislcocati in po in tutta italia, la sicilia ne aveva 7

152 mm (antinave) a Termini Imerese, 152 “ (antinave) a Carini, 102 “ (contraerei) a Siracusa, 120 “ e 76 (antinave e contraerei) a Porto Empedocle, 76 †(contraerei) a Licata, 76 “ (contraerei) a Mazara del Vallo, 120 “ (antinave) a Catania (più mitragliere di vario calibro)

 

i pezzi da 381 e anche da 305 di solito venivano smontati dalle navi e montati come pezzi costieri in appoosite piazzole e batterie

 

la piazzaforte di Augusta Siracusa (ala più munita del mediterraneo) nel 43 armava:

42 pezzi da 102 - 30 da 76 - 2 da 381 - 2 da 203, 2 da 190 - 12 da 152 - 2 da 149 - un treno armato da 152 mm.

 

http://digilander.libero.it/avantisavoiait...ni%20armati.htm

 

per la difesa costiera ed altro potete guardare il mio sito ai seguenti link:

 

http://www.messinafortificata.it/difesacostiera.htm

 

http://www.messinafortificata.it/menudifesacostiera.htm

 

http://www.messinafortificata.it/contraerei.htm

 

http://www.messinafortificata.it/battaglia.htm

 

libri interessanti

 

F.Rebagliati: I TRENI ARMATI DELLA R.MARINA IN LIGURIA (1940-1945)

 

F.Cappellano :LE ARTIGLIERIE DEL R.E. NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

 

acquistabili su Tuttostoria

Modificato da Salvatore Todaro
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