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Come Leggere


Visitatore Kashin

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Visitatore Kashin

Questo piccolo ''galateo'' raccoglie i nostri consigli per la cura dei libri.

 

 

Inseriremo nella pagina i suggerimenti.

 

 

 

 

 

Prima di cominciare la lettura

 

Con le mani pulite sfogliamo le pagine, evitando di umettarci le dita: in questo modo il libro restera' fresco e senza impronte.

Se siamo abituati ad appuntare note ai margini delle pagine durante la lettura, meglio tenere a portata di mano una penna e un block notes per appuntare le idee in modo piu' chiaro e senza rovinare il libro.

 

 

 

 

 

Sfogliando il nostro libro

 

Giriamo le pagine con calma e senza stropicciare o fare orecchie agli angoli delle pagine. Particolare cura per le pagine di carta molto sottile o carta velina, sempre a rischio di piccoli strappi.

 

 

 

 

 

Per leggere comodamente

 

Se leggiamo appoggiati a una scrivania, posiamo il libro sul piano e facciamo attenzione a non forzare il dorso, sostenendo sempre uno dei due piatti con la mano (in particolare per i volumi piu' grandi).

Se leggiamo in poltrona o in situazioni in cui non abbiamo un piano d'appoggio ricordiamoci di tenere il volume nel palmo della mano e non aprirlo eccessivamente: potremmo deformare il dorso (nel caso delle brossure) o lesionarlo (per le legature in cartone o tela).

Non leggiamo durante i pasti: quasi certamente lasceremo macchie e briciole, senza contare l'inevitabile perdita di concentrazione (dal pasto e dalla lettura).

 

 

 

 

 

Per tenere il segno

 

Quando interrompiamo la lettura non poggiamo il volume riverso, aperto, sulla scrivania: tendera' a riaprirsi sempre tra quelle pagine.

Procuriamoci piuttosto un segnalibro di cartoncino leggero di dimensioni un po' piu' grandi del volume (affinche' non sparisca tra le pagine).

Se preferiamo usare come segnalibro cartoline, biglietti del treno, fotografie, banconote o estrazioni del Lotto ricordiamoci di riporli al loro posto al termine della lettura: eviteremo il rischio di perderli per sempre.

In generale sarebbe meglio non usare mai oggetti tra le pagine. I piu' rischiosi per la ''salute'' del libro sono clips metalliche che possono arrugginire e foglie o fiori freschi messi a essiccare che causeranno l'ingiallitura delle pagine (in questo caso preferiamo farli essiccare tra appositi fogli di carta assorbente).

 

 

 

 

 

Il posto migliore per tenere i libri

 

I libri dovrebbero essere tenuti in scaffalature, posizionati in verticale fianco a fianco. Non e' buona abitudine metterli in pile sovrapposte, soprattutto nel caso dei libri in carta patinata le cui pagine tendono, con l'umidita', ad aderire l'une alle altre.

Per sfilare i libri dai loro ripiani lasciamo un po' di spazio tra i volumi e non tirariamoli con un dito nel dorso: piu' il volume e' pesante, maggiore sarebbe il danno.

I tomi piu' grossi e le enciclopedie dovrebbero venire posizionati sui piani bassi per facilitare l'estrazione e per dare stabilita' alla struttura.

 

 

 

 

 

I piu' comuni nemici del libro

 

Umidita', polvere, fumo, piccoli animali possono danneggiare i libri: ecco i nostri consigli per tenere bene i volumi.

Aeriamo spesso la stanza che ospita i nostri scaffali e non lasciamo a lungo i libri in cantine (umide) o soffitte (polverose).

In primavera e autunno sarebbe buona abitudine pulire gli scaffali. Usiamo una spazzola di setola morbida o un aspirapolvere con spazzola: tenendo chiuso il volume, passiamo la spazzola sui tagli partendo dal dorso verso l'esterno. Portiamoli quindi all'aperto e schiaffeggiamo la copertina liberando la polvere restante. Infine passiamo a pulire gli scaffali stessi e ricollocando i volumi curiamo di non stivarli stretti.

Il fumo e' un altro nemico dei libri: infatti il fumo di sigaretta macchia le copertine e fa ingiallire i tagli: il consiglio piu' saggio sarebbe smettere di fumare (per gli amici libri e, naturalmente, per la nostra salute).

Se in casa abbiamo animali come cani e gatti, non lasciamo i volumi sui piani piu' bassi delle librerie, oppure rivestiamo gli scaffali ''a rischio'' con spesse strisce di cartone.

 

 

 

 

 

I libri non si prestano. (Leggi anche l'articolo a fine pagina ''Saper vivere'').

 

Questa regola e' fondamentale per la nostra serenita' di bibliofili.

Siamo chiari con gli amici che chiedono in prestito i nostri libri e poi se ne dimenticano.

Se siamo stati generosi, scriviamo il prestito sul calendario (titolo del libro, nome dell'amico e data) e annotiamo, per il mese successivo, di chiederne notizia.

 

 

 

 

 

Manutenzione e minimo restauro

 

Interveniamo sui libri solo se necessario e non sul libro pregiato e/o antico che andra' affidato allo specialista.

Negli altri casi ricordiamo in particolare:

Evitiamo di usare il nastro adesivo (ha una durata temporale molto limitata e lascia gravi danni alla carta, colla vagante, macchie indelebili che spesso trapassano i fogli).

Non foderiamo le copertine con fogli plastici: si ritraggono con il tempo deformando permanentemente la copertina. Usiamo piuttosto la carta, ma non fissiamola con lo scotch (macchiera' in pochi anni sguardia e risguardo).

Se il libro perde le pagine possiamo provare con della colla a base acquosa (tipo vinavil) ma in quantita' minima. In questo caso il risultato migliore si ottiene, nei libri in brossura, scollando il libro dalla copertina e spalmando il dorso di colla (poca ma uniforme). Se non vogliamo rischiare di provocare danni peggiori scollando la copertina, limitiamoci a stendere un filo di colla e attenzione a non sbordare. Se il libro e' rilegato la perdita dei quinterni e' difficilmente rimediabile da mano inesperta. La cucitura del dorso allentata o il filo rotto vanno restaurati da un professionista, cosi' anche nei casi di un libro prezioso o antico.

 

 

 

 

 

CITAZIONI dedicate all'ARTE DI LEGGERE

 

 

 

 

Il coraggio di leggere

 

''Bisogna avere il coraggio di lasciare un libro che non piace: liberarsi dal senso di dovere che ci portiamo dalla scuola. Nell'amore per la lettura sono infedele e contro la 'monogamia': tengo dieci volumi sulla scrivania, per scegliere quello che mi attrae di piu' al momento. E poi i libri bisogna farli propri, possederli.

Io uso una matita n.6 morbida per sottolineare e scrivere appunti a lato. La lettura non si esaurisce con l'ultima pagina: continua a nella mente, per questo il libro bisogna tenerlo vicino, riaprirlo. I segni sono tracce per non disperdere emozioni.

Lasciare un romanzo considerato sacro? Certo, mi e' capitato per esempio con Moby Dick. L'ho ripreso in mano dopo dieci anni. Ci sono momenti sbagliati, in cui e' meglio rimandare, non forzare. E comunque non bisogna sempre arrivare in fondo, nemmeno se si ha tra le mani un capolavoro. Si legge per allargare gli orizzonti, per cercare stimoli, che a volte si trovano saltando qua e la', facendo 'zapping'. Un inizio, una sola scena che restano impressi nella mente possono valere piu' di un'intera lettura.

Un altro errore da evitare e' pensare che di un libro si debba comprendere tutto. Io consiglio di leggere i grandi autori: si impara di piu' capendo una piccola parte di un grande, che tutto di un piccolo''.

 

Giuseppe Pontiggia (intervistato da C.Gagliardo per Glamour)

 

 

 

 

 

 

I diritti del lettore

 

Il diritto di non leggere

Il diritto di saltare le pagine

Il diritto di non finire un libro

Il diritto di rileggere

Il diritto di leggere qualsiasi cosa

Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)

Il diritto di leggere ovunque

Il diritto di spizzicare

Il diritto di leggere a voce alta

Il diritto di tacere

Pennac (Come un romanzo)

 

 

 

 

 

 

<< CITAZIONI dedicate a LIBRI IN PRESTITO >>

 

 

 

 

Bloch Arthur Non si perde mai nessun libro prestandolo, a eccezione di quelli cui si tiene particolarmente.

 

 

Proverbio dei librai francesi Livre prete', souvent gate', toujours perdu

(Libro prestato, spesso sciupato, sempre perduto).

 

 

France Anatole Mai imprestar libri, non uno fa ritorno; i soli che ho in biblioteca sono quelli che altri mi hanno imprestato.

 

 

 

 

Consigli di galateo

 

''Se e' possibile e' bene evitare di chiedere a prestito un libro, sia pure al piu' caro amico. Molto piu' spesso non si ha il coraggio di opporre un rifiuto alla richiesta, ma molto a malincuore si vede uscire dalla nostra casa cio' che a volte costituisce il dono di una persona cara o l'acquisto fatto con qualche sacrificio.

Non e' mai simpatico chiedere a prestito niente, ma per i libri lo e' ancora di meno. Non bisogna considerare il libro come un oggetto di nessuna importanza. Un libro ha il suo valore commerciale e affettivo. Dunque, si eviti di chiedere libri a prestito.

Alla persona che chiede un libro, se dentro di noi abbiamo deciso di non darglielo, occorre dirlo con la massima cortesia, prendendo magari come scusa il fatto che il libro in questione non ci appartiene e che, a nostra volta, lo abbiamo avuto per qualche giorno da un conoscente. Oppure si puo' anche dire che, trattandosi di un caro ricordo, non lo cediamo volentieri, sia pure per breve tempo.

Chi ci ha prestato un libro ha diritto di riceverlo di ritorno, entro il piu' breve tempo possibile e nelle condizioni in cui ci e' stato prestato. Si ricoprano i libri avuti in prestito onde evitare che si sgualciscano o si macchino. Non si pieghino gli angoli delle pagine, ma si usi un qualche segnalibro. E soprattutto non si facciano segni con unghie o matite per sottolineare una frase o un pensiero che ci hanno colpiti.

Inutile dire che e' estremamente scorretto dare in lettura ad amici libri che ci sono stati prestati da altra persona. Il chiedere di ritorno un libro ad una persona cui lo abbiamo prestato da tempo, non costituisce altro che un pieno diritto''.

 

Enciclopedia della famiglia e della casa - a cura di De Stefanis, Alfonsi, Romano, Ferrini, ecc.

Tratto da Capitolo ''Saper Vivere'' (Armando Curcio Editore, 1956).

 

 

 

 

 

Il culto per il libro

 

''Gettate uno sguardo alla vostra biblioteca dove s'allineano i vostri poeti, gli autori preferiti; osservateli: la bella rilegatura di alcuni s'e' sgualcita, ad altri s'e' sbiadita la delicata doratura, molti mostrano lamentevoli orecchiette, macchioline, sfumature; ringraziate il cielo se uno almeno non ha servito a spegnere il lucignolo d'una candela, se i margini non portano segni, allineature, goffe annotazioni. Questi disastri cui accenno con profonda amarezza dicono con quale negligenza furono tenuti quei volumi dai quali vi separaste momentaneamente per recar piacere ad un'amica. Forse li aveste in dono da persona cara, li acquistaste forse in un'ora di sconforto per attingervi forza di vita, ad essi si associano certamente memorie ed immagini dilette che adesso via appaiono come profanate da una mano brutale. Se gia' ai fanciulli s'insegnasse il culto per il libro, che non e' solo una raccolta di fogli stampati, ma rappresenta il lavoro intellettuale e materiale di tante persone, la poesia di chi lo possiede, io non dovrei oggi sconsigliarvi un atto di semplice cortesia in se' stesso''.

 

Mantea / Gina Sobrero

Tratto da Casi della vita (Torino, Lattes, 1911)

 

 

 

 

 

 

<< CITAZIONI dedicate a LIBRI IN REGALO >>

 

 

 

 

Cerati R. Se un amico vi regala un libro e' veramente un amico.

 

 

 

 

Regalare i libri secondo il galateo

 

''Il regalare libri alle persone care e' una delle migliori cose. Difatti i libri rimangono per tanti e tanti anni nella nostra vita. Ma che imbarazzo quando dobbiamo cercare una frase da scrivere sulla prima pagina! La dedica. La dedica che e' di prammatica in doni di questo genere, fa spremere il cervello perche' deve essere assolutamente originale ed impesnata. Ebbene, perche' cercare una frase inedita quando e' tanto semplice mettere la sola firma ''X a Y'', la data e niente altro.

Molte volte le dediche scritte in un certo giorno, in una certa circostanza, sotto l'influenza di un certo stato di animo, fanno poi ridere se si rileggono magari un anno dopo, o anche dopo solo sei mesi. La firma non compromette, non ipoteca niente''.

 

Enciclopedia della famiglia e della casa - a cura di De Stefanis, Alfonsi, Romano, Ferrini, ecc.

Tratto da Capitolo ''Saper Vivere'' (Armando Curcio Editore, 1956).

 

 

 

 

 

Per regalare libri intonsi

 

Questo articolo fa riferimento ai libri intonsi, ossia con i margini della pagine non rifilati. I volumi intosi erano assai comuni fino a inizio '900. In seguito, con l'evoluzione di nuove macchine nei laboratori di legatoria, la rifilatura si e' usata per tutti i libri. Attualmente, troviamo libri intonsi solo in edizioni di pregio, poiche' questa qualita' oggi rappresenta un segno di distinzione, di un volume mai stato sfogliato.

 

''Tagliare un libro, consiste forse solo nell'atto materiale di passare la stecca di metallo o d'avorio attraverso le pagine per staccarle una dall'altra? Ma allora il sottile coltello a ghigliottina della macchina, il commesso dell'editore, anche la cameriera analfabeta e pettegola, possono compiere l'umile ufficio materiale, e il libro sara' tagliato come e' stampato, rilegato, istoriato, senza che nessuno di questi artefici, di questi artisti, abbia lasciato nella piccola opera complessa che e' un volume, un atomo della propria anima dedicato a noi, inteso a stabilire con noi quella comunanza di impressioni che ce lo renda caro e simpatico.

Il libro che noi tagliamo col pensiero dell'assente cui lo destiniamo, rappresenta invece non solo la piccola fatica meccanica, ma un'ora di raccoglimento vissuta con l'anima lontana: rappresenta la sosta dello sguardo che si sofferma su quella pagina tale, quel periodo speciale, quel dialogo che ci hanno fatto piangere, sorridere; rappresenta lo sforzo del nostro spirito nella ricerca del volto noto su cui ci par di leggere l'impressione che faceva vibrare l'anima nostra.

In conclusione io direi che il libro si taglia quando vogliamo ch'esso non sia solo un regalo materiale, ma vogliamo ch'esso suggestioni in altrui la visione di noi, nello spirito nostro''.

 

Mantea / Gina Sobrero

Casi della vita (Torino, Lattes, 1911)

 

 

 

 

 

 

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Come leggere il catalogo bibliografico

 

 

 

Descrizioni dei libri, significato di abbreviazioni e termini piu' utilizzati.

 

 

 

 

 

 

 

 

Aforismi sui libri

 

 

 

''E' un buon libro

quello che si apre

con aspettativa e

si chiude con profitto.''

Alcott

 

 

 

 

Leggi altre citazioni sul mondo dei libri.

 

 

 

 

 

Glossario bibliografico

 

 

 

''Acquaforte: indica qualsiasi illustrazione stampata con incisione su rame...''

 

 

 

 

Leggi altre definizioni dei termini bibliografici.

 

 

 

 

 

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P.S. Interessante fonte ,spero si faccia buon uso dei consigli,la libreria ha una ottima vendita dell'usato

contatti via Questo piccolo ''galateo'' raccoglie i nostri consigli per la cura dei libri.

 

Invitiamo gli amici lettori a inviarci le loro osservazioni scrivendo a info@bergogliolibri.it

Inseriremo nella pagina i suggerimenti.

 

 

 

 

 

 

Da Bergoglio Libri d'epoca,ha un ottimo usato ..........spero sia la sezione adatta.-

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