Marco U-78 Scirè Inviato 3 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 3 Giugno, 2006 come avràfatto a rimanere sana.... come è andata oggi? Ma abbiamo sparato qualche colpo.... :s07: in ospedale? capito cha aria che tirava.... :s11: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Betasom Inviato 5 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 5 Giugno, 2006 Impressionante la montagna di bossoli su cui stanno seduti gli artiglieri. Perchè i bossoli sembrano avvolti in una sorta di guaina? Per adattarli ad un altro calibro, ad esempio per far sparare ai cannoni inglesi munizioni americane? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 5 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 5 Giugno, 2006 io invece sono particolarmente colpito dalla frase che campeggia sopra la porta: "non v'è diritto senza che prima sia compiuto il dovere" Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
old_fly37 Inviato 6 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 6 Giugno, 2006 io invece sono particolarmente colpito dalla frase che campeggia sopra la porta: "non v'è diritto senza che prima sia compiuto il dovere" Ma la frase è per i poveri feriti.. o per le infermiere o suorine che siano? fly37 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Betasom Inviato 6 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 6 Giugno, 2006 Bisognerebbe sapere dove è stata scattata la foto, magari erano delle camerate di una caserma, e in tale contesto frasi del genere sono più "appropriate". Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marco U-78 Scirè Inviato 6 Giugno, 2006 Autore Segnala Share Inviato 6 Giugno, 2006 Bisognerebbe sapere dove è stata scattata la foto, magari erano delle camerate di una caserma, e in tale contesto frasi del genere sono più "appropriate". sicuramente era una caserma... :s04: :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ursus Atlanticus Inviato 6 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 6 Giugno, 2006 La foto dei bossoli probabilmente è stata scattata in un centro di raccolta e recupero da vari punti del fronte... I proiettili con bossolo in ottone venivano recuperati e rifusi (l'ottone costa) Da quel che si vede il sito non è una piazzola di artiglieria.. Quanto alla foto con la suorina deve trattrsi di un ospedale militare (anni 40-45 o precedente..... probabilmente ) c Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
old_fly37 Inviato 7 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 7 Giugno, 2006 La foto dei bossoli probabilmente è stata scattata in un centro di raccolta e recupero da vari punti del fronte...I proiettili con bossolo in ottone venivano recuperati e rifusi (l'ottone costa) L'ottone costa e costava... ricordo che avevo circa 8 anni e con i miei amici eravamo entrati in una batteria tedesca abbandonata, e lì c'era il ben di Dio, ma non solo bossoli di vario tipo e grandezza... con uno ci feci una campana, ma c'erano ancora proiettili... e per vendere questo famoso ottone (eravamo ragazzini ma chi comprava l'ottone non guardava l'etàe pagava, forse sfruttandoci) ci eravamo industriati a disinnescare i proiettili... in effetti il bossolo era bossolo, ma non sparato, non aveva diciamo la palla di cannone dentro... c'erano dei sacchetti con diversi tipi di balestite e altre polveri da sparo..la balestite e la polvere nera la tenevamo per i nostri giochi (ne sento ancora l'odore) poi, a rischio di farci saltare con i piedi sul bossolo e un chiodo e martello facevamo esplodere la spoletta (penso si chiamasse così o così la chiamavamo -nessuno di noi conosceva armi o proiettili e io ancora oggi non conosco) - e il resto si vendeva... a volte da un soggetto banale.. la mente corre veloce ai ricordi... ricordo che in altri villaggi, altri ragazzi persero un braccio, alcuni la vita... i nostri padri erano in guerra... e noi ... bé... lasciamo perdere. fly37 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Marcuzzo Inviato 7 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 7 Giugno, 2006 io invece sono particolarmente colpito dalla frase che campeggia sopra la porta: "non v'è diritto senza che prima sia compiuto il dovere" La seconda frase non è certo da meno. "Non siamo nati per noi, ma per la Patria". La terza no sono riuscito a leggerla. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Albatross Inviato 7 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 7 Giugno, 2006 a volte da un soggetto banale.. la mente corre veloce ai ricordi... ricordo che in altri villaggi, altri ragazzi persero un braccio, alcuni la vita... i nostri padri erano in guerra... e noi ... bé... lasciamo perdere. Trovo stupendi i tuoi ricordi... Belli di quella bellezza che puo' appartenere solo a cose terribili... piccole, eppure grandissime. Grazie. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
old_fly37 Inviato 9 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 9 Giugno, 2006 Grazie Albatross per i tuoi complimenti e la tua osservazione... è strano come alla mia etàsembra che i ricordi di quando ero ragazzo tornano così vividi, così precisi, colorati direi e anche profumati... quando ticordo qualcosa alle mie nipotine, chissàquante volte ho raccontato la stessa storia, e loro pazienti, ma sempre interessate ascoltano, a volte ho l'impressione di avere anche la percezione degli odori legati all'episodio, come ad esempio le barbabietole, che nello stesso periodo storico, i tedeschi davano ai cavalli, e noi ragazzini andavamo a prenderle per casa, ebbene anche adesso ne sento il profumo.. forse era la fame.. forse non so cosa fosse, ma non ho mai più mangiato barbabietole rosse, così buone e profumate come quelli li... ma forse come detto, era solo la fame che rendeva il tutto così saporito e apprezzato... fly37 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Titan79 Inviato 21 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 21 Giugno, 2006 (modificato) Riguardo alla foto dei bossoli, posso raccontarvi di quello che ho letto sul libro "Aquile all'attacco", che racconta delle operazioni a cui parteciparono i Fallschirmjäger (paracadutisti tedeschi) nella II GM. Un "bel" giorno, i paràtedeschi che si trovavano a Cassino (città, non abbazia), dove giàda un bel po' impedivano agli Alleati di passare, videro avvicinarsi un nutrito numero di Fortezze Volanti (B-17) americane (erano più o meno 700, se non ricordo male). I tedeschi pensarono: "Be', tutti quei bombardieri non si saranno certo scomodati solo per noi: andranno a nord, probabilmente a bombardare Roma". Solo un comandante di un battaglione ebbe la sagacia di spostare la sua unitàall'interno di una grotta, nel dubbio. Orbene, quell'unitàfu l'unica tra le presenti a non subire neanche una perdita: i B-17 erano arrivati proprio per i Fallschirmjäger che le armate di terra alleate non erano riuscite a far sloggiare da Cassino. Nell'arco di circa 4 ore (dalle 8 alle 12) gli americani effettuarono una serie di bombardamenti sui malcapitati tedeschi. Finito l'inferno dall'aria, cominciò però quello dalla terra: dalle 13 fu la volta degli Inglesi, che per altre 4 ore circa (fino alle 17) lanciarono ben 193.000 granate di artiglieria su Cassino (ed è a queste granate che secondo me si riferisce la foto). In seguito si è calcolato che su ogni metro quadro dell'area bersaglio (che era peraltro molto ristretta: appena 3 km per 2, circa) cadde non so più che quantitàdi esplosivo, ma era una cifra impressionante (andrò a controllare, eventualmente). Un sopravvissuto tedesco a quest'apocalisse raccontò che le esplosioni erano così forti e frequenti che scuotevano letteralmente le interiora. Alla fine della giornata, i paràavevano subito perdite piuttosto ingenti. Molti erano sepolti sotto metri di macerie. Gli Anglo-americani si prepararono allora a dare loro il colpo di grazia con un attacco il giorno successivo, aspettandosi che i superstiti (se pure ce ne fossero stati) sarebbero stati così rintronati da non riuscire a opporre la benché minima resistenza. Con evidente stupore degli Alleati, invece, non solo i Tedeschi a Cassino erano in grado di combattere, ma lo fecero con tanta tenacia da riuscire a respingere l'attacco nemico. Dopo quest'episodio il generale Harold Alexander, comandante della forza di spedizione Alleata in Italia, scrisse una lettera a Churchill in cui diceva testualmente che "...dopo un simile bombardamento, solo un corpo al mondo poteva essere ancora in grado di combattere, e questo corpo è quello dei paracadutisti tedeschi". Questo è uno dei tanti esempi in cui gli stessi avversari della Germania riconobbero il valore di alcune sue formazioni combattenti. Modificato 21 Giugno, 2006 da Titan79 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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