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Schema Di Attacco


sonar

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Documento originale conservato nel fascicolo del Platino ed inerente la fruttuosa missione del 31 gennaio 1943. Il grafico mostra rotta di intercettazione e di attacco a convoglio scortato effettuato in superfice e di notte. Sono visibili i tempi e le traiettorie di lancio siluri sia prodieri che popieri.Foto da me Scattata c/o l'Urchivio Storico della Marina militare. Seguirà rapporto originale della missione.

schema.jpg

Modificato da sonar
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Bellissimo!!! scusate ma sono ignorante in materia ed è la prima volta che vedo un doc originale, ma i documenti erano così "puliti"?? io non sarei capace neanche sopra la scrivania, figuratevi all'interno di un sub... :s14:

Modificato da POSEIDON
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Bellissimo!!! scusate ma sono ignorante in materia ed è la prima volta che vedo un doc originale, ma i documenti erano così "puliti"?? io non sarei capace neanche sopra la scrivania, figuratevi all'interno di un sub... :s14:

 

 

Il documento originale è su carta da lucido ed era sicuramente allegato dal comandante al suo rapporto di missione.............e quindi crealizzato a terra e poi allegato al fascicolo del sub.

Modificato da sonar
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Il documento originale è su carta da lucido ed era sicuramente allegato dal comandante al suo rapporto di missione.............e quindi crealizzato a terra e poi allegato al fascicolo del sub.

Grazie per la risposta, ho capito. Ecco perché è così preciso. Aspetto anche io il rapporto completo :s10:

Ciao P.

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Ecco la prima parte del rapporto di missione stilato dal Comandante Vittorio Patrelli Campagnano

 

 

 

28 gennaio 1943

 

ore 0651-immersione-Navigazione occulta verso la zona

 

ore 0714-Gli idrofoni avvertono alcune sorgenti molto vaghe in direzione della costa.

 

ore 0727-Sorgente per rilev. 190° forza 2/3 motore combustibile veloce di tipo corvetta.

Dalla rotazione e direzione dei rilevamenti seguiti per tutta la mattinata si presume trattarsi di

motocorvetta in pendolamento dinnanzi al golfo di Philippeveille. Proseguo la navigazione verso

la zona.

 

ore 1006-Tre scoppi di bombe lontane.

 

ore 1845-emersione. Proseguo la navigazione verso la zona.

 

ore 1915-Avvisto razzo luminoso di prora molto lontano.

 

ore 2010-Atro razzo molto lontano al traverso di sinistra.

 

ore 2237-Avvisto a poppavia del traverso di dritta sagoma di sommergibile con rotta pressochè parallela

alla mia. Presumo che si tratti del sommergibile Acciaio.

 

ore 2240-Mi allontano con la poppa dal sommergibile fino a perderlo di vista,quindi ritorno in rotta.

Ritengo di non essere stato avvistato.

 

ore 2242-Mi immergo per ascolto idrofonico.

 

ore 2345-Sorgente del tipo combustione forza 2/3 con rilevamento 25°,che scade rapidamente verso poppa

in allontanamento. Ritengo trattasi del sommergibile avvistato precedentemente in superficie.

 

29 gennaio 1943

 

ore 0010-Emersione.

 

ore 0235-giungo in zona. Inizio pendolamento nell' azimut della luna appena sorta.

 

ore0350-Avvisto un sommergibile con rotta sud-est a circa 4000 m. Sono in posizione sfavorevole, perchè ho la luna alle spalle,che mi impedisce anche di accostare per allontanarmi. Decido quindi di fare immersione, ma il sommergibile, che a sua volta mi ha avvistato,mi previene e si immerge.

 

ore 0401-Inverto il pendolamento e seguo l' azimut della luna in modo da portarmi più a sud.

 

ore 0445-immersione e ascolto idrofonico.

 

ore 0455-Rilevo il sommergibile precedentemente avvistato,ancora in immersione, perchè la sorgente è di natura elettrica e va allontanandosi verso ovest.

 

ore 0504-Si ode un forte scoppio come da esplosione di siluro,all'incirca nella direzione di Capo Carbon.

 

ore 0513-Altro scoppio analogo nella stessa direzione.Sorgenti varie indistinte nei vari settori.

 

ore 0515-0530-Gli idrofoni avvertono due sorgenti su rilevamento 308° e 234° molto lontane e non ben definibile. Penso che possa trattarsi di navi in rotta verso il golfo di Bougie con rotta sud-est,decido quindi di emergere e di navigare a tutta forza con rotta normale al rilevamento della prima sorgente,che è più decisa

 

ore 0540-Emersione. Entrambi i motori avanti tutto,rotta 200°,nessun rilevamento.

 

ore 0650-Immersione per ascolto idrofonico. Le sorgenti precedentemente avvertite non si odono più. Rimango in immersione.

 

ore 0720-Si rileva d'un tratto una strana sorgente,simile a quella di un elettrocompressore in moto,su ril. 220°,costante con forza 3 sempre stazionaria. La sorgente disturba tutta la zona:al periscopio non si avvista nulla. Alle 0740 si ferma,ma dopo cinque minuti si rimette in moto:stessa forza stesso rilevamento.

 

Ore 0835-inizio il pendolamento sul parallelo 37°-agguato a quota periscopica.

 

Ore 1031-La sorgente di disturbo sparisce di colpo.

 

Ore 1121-Gli idrofoni avvertono una sorgente forza 2/3 del tipo turbina su rilev. 54° ruotante verso ovest.

Ore 1138-La sorgente si fa più decisa:accosto per rotta normale al rilevamento e forzo l'andatura delle macchine. Al periscopio non si avvista nulla; per allargare l'orizzonte navigo con tre metri di periscopio d'attacco fuori acqua. Tengo alzato anche l'altro periscopio per avvistare eventuali aerei in volo sulla zona.

 

Ore 1238-Dopo un ora di andatura forzata non avvisto ancora nulla,nonostante che la forza della sorgente aumenti sempre,scadendomi verso prora. Decido pertanto di emergere per esplorare un più ampio orizzonte.

 

Ore 1239-1243-Stando in affioramento sull' emersione,faccio alzare anche il periscopio di esplorazione,in modo da perlustrare un orizzonte di 10-11 miglia, ma non avvisto nulla. Ritengo pertanto che si trati di CT molto lontani che navigano a forte andatura. La sorgente si rileva ormai di prora. Considerando quindi inutile ogni ulteriore tentativo di avvicinamento,sia pure effettuato navigando in superficie alla massima andatura, rinuncio alla caccia e riprendo l'agguato a quota periscopica.

 

Ore 1246-odo tre scoppi di bombe.

 

Ore 1838-1842-Gli idrofoni avvertono segnale debole di tipo turbina sui ril. 243° - 245° - 248°- Quasi contemporaneamente si odono frequenti e forti scariche di bombe di profondità intervallati da colpi di piritero. Ho l'impressione che qualche sommergibile nella zona sia sottoposto a violenta caccia.

 

Ore 1854-Emersione. Inizio il pendolamento in zona in superficie.

 

Ore 1846-Intercetto un cifrato del Bronzo relativo alla scoperta del convoglio,in avvicinamento verso levante,all'altezza di Capo Carbon.

Decido immediatamente di portarmi sul meridiano limite di levante della mia zona,in vicinanza della costa,per tagliare la rotta al convoglio che, sorpassato Bougie, tentasse di dirigere verso Philippeville.

 

 

 

conntinua.................

Modificato da sonar
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Bellissimo ma in questo passaggio: "Quasi contemporaneamente si odono frequenti e forti scariche di bombe di profondità intervallati da colpi di piritero." che cosa è il piritero??

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Bellissimo ma in questo passaggio: "Quasi contemporaneamente si odono frequenti e forti scariche di bombe di profondità intervallati da colpi di piritero." che cosa è il piritero??

 

Bo ho cercato su wikipedia e sulla mia enciclopedia (è la TRECCANI!!!!) ma NON HO TROVATO NULLA mi dà pirite etc ma nn piritero! Bo nn saprei ciao

 

 

Cavolo ho cercato con GOOGLE e per la PRIMA VOLTA ho trovato solo 3 siti ma nn centrano nulla! bo nn so più cosa fare !

 

Ciao

Modificato da Sgt. Bull
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continua il rapporto...........

 

 

 

Ore 1950-con un solo motore sull'elica avanti tutta,sempre caricando energia elettrica

con l'altro,diriggo per portarmi a nord di Capo Cavallo.

 

Ore 2155-Sono a circa 12 ml dalla costa. Mi immergo per ascolto idrofonico.Verso ponente con rilevamenti variabili da 300° a 320° , gli idrofoni avvertono una sorgente indistinta che copre una vasta zona. Una sorgentepiù distinta del tipo corvetta pendola tra i rilevamenti 240°-250°. Ritengo che si tratti del convoglio che avanza lentamente verso levante.

 

Ore 2249-Emersione. Riprendo il pendolamento in superficie con rotta sud per avvicinarmi ancor più alla costa. Il mare è calmo,la fosforescenza molto forte,per cui ritengo opportuno navigare con un solo motore avanti adagio. Notte illune,foschia bassa all'orizzonte.

 

Ore 2348-in lat. Stimata 35°56' long. 5°40' la vedetta di poppa avvista, al traverso di poppa a dritta,una macchia scura che sembra vicina. Metto immediatamente la poppa su quella macchia, perchè ho pronti soltanto i tubi di poppa,ma,guardando meglio col binocolo, mi accorgo che la macchia grande è fumo denso e sotto di esso piccole sagome oscure cominciano a sorgere dalla foschia.

 

Ore 2351-manovrando con gli elettrici,accosto rapidamente sulla sinistra per portare la prora sul bersaglio.

 

30 gennaio

 

ore 0000-La forte foschia non mi fa scorgere ancora di cosa si tratti:le prime sagome sembrano corvette,anche perchè sono più mobili,ma dietro di esse si scorgono numerose macchie scure. Non c'è alcun dubbio che si tratti del convoglio in rotta verso levante.

 

Ore 0010-Faccio approntare i tubi di lancio prodieri e dirigo decisamente all'attacco

del grosso della formazione,benchè non riesca ancora a vedere quale bersaglio abbia di fronte. Le prime sagome avvistate ,che io apprezzo per corvette,evoluiscono lentamente sulla testa del convoglio. Una di esse risalendo la formazione,incomincia

ad avvicinarsi al sommergibile per dirigere poi su di esso con beta a sinistra molto stretto. Nel timore di essere costretto a disimpegnarmi prima ancora di avere scelto il mio bersaglio, mi accingo a lanciare i siluri a ventaglio sulle sagome che si profilano nella foschia in lungo ininterrotto convoglio. Conto non meno di venti unità.

 

0015-La presunta corvetta accosta decisamente verso sinistra,rivelandosi improvvisamente per un grosso CT con due fumaioli inclinati verso poppa e la prua molto slanciata(tipo Jaguar francese o tipo Jervis inglese).

Dietro il CT si profilano altre unità e ennella prima di esse, su beta largo, riconosco un altro CT simile al primo. Data la loro vicinanza(1500 m) dirigo decisamente su di essi l'attacco per sfruttare anche l'occasione di colpire con la stessa salva di siluri, più unità.

 

 

 

 

segue.................

Modificato da sonar
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Ore 0017-Lancio quatto siluri di prora con la divergenza regolare (-3-1+1+3).

Dati apprezzati al lancio: distanza m 1000, beta = 60° a dritta, Vn 8 miglia.

Angolazione dei siluri: angolo 18° a dritta, profondità 4m. Alo scopo di potere lanciare gli altri siluri di cui dispongo, accosto immediatamente con tutta la barra in modo da portare in punteria anche i siluri di poppa.

Dopo 54” dal fuori(distanza misurata m 750), il primo siluro raggiunge a poppa, scoppiando con vivissima esplosione, il primo CT.

Dopo 14” dallo scoppio( distanza m 950) vedo il secondo CT colpito quasi contemporaneamente da due siluri,saltare in aria squarciato da una formidabile esplosione. Vedo la prora ,nettamente staccata,ricadere in acqua; dopo l'esplosione l'unità è già scomparsa.

Dopo 17” dal secondo scoppio(distanza m 1200) il quarto siluro esplode sul fianco di una terza unità che non faccio in tempo a riconoscere. Una fitta foschia e il fumo della esplosione mi impediscono anche di accertarne l'affondamento. Riportando il binocolo sul primo CT colpito,lo vedo scomparire tra le onde,inabissandosi di poppa con la prora in aria. Subito dopo l'esplosione si vedono accendersi sulle altre unità luci bianche di segnalazione; quasi contemporaneamente si avvertano gli scoppi di due violente scariche di bombe di profondità,perfettamente riconoscibili , che creano per la fosforescenza del mare una notevole luminosità.

Continuo l'attacco portando in punteria i siluri di poppa su di una grossa unità, che riconosco per un piroscafo,con un solo fumaiolo al centro, di circa 8000 ton.

 

Ore0023-Lancio i due siluri di poppa con la divergenza regolamentare (-2,5+2,5).

Dati apprezzati al lancio: distanza m 2000, beta=80° a dritta, Vn 6 miglia- Regolazione dei siluri: ang. 10° a dritta, profondità 6 m.

Dopo 1'25” dal fuori ( distanza misurata m 1900) un siluro colpisce al centro l'unità che esplode con alta formidabile fiamma rossastra.

Pur non potendo controllare l'esito a causa del fumo e della foschia,ritengo l'unità affondata in considerazione sia della caratteristica del siluro (SLO) sia dell'esplosione dell'unità.

Poiché non sono stato ancora avvistato,decido di disimpegnarmi in superficie. Ma subito dopo la vedetta avvista a poppavia del traverso a dritta un CT in avvicinamento, proveniente dalla coda del convoglio.

 

Ore 0025-Rapida immersione

 

 

 

segue..........

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Sempre elettrizzante e come i classici, si ferma al momento giusto... che succederà adesso?

 

Sarà avvistato dal CT? intanto siamo in immersione.....

 

grazie Sandro, sei forte... te lo dissi a vcce tante volte, te lo ripeto... scrivi un libro....

 

io in seguito ai nostri ragionamenti, ho inziato quello sui mio padre... dai scrivilo questo libro...!!!

 

fly37

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ore 0032-0120-Agli idrofoni si avverte il CT che effettua ricerche nella zona. Regolando opportunamente le macchine, mi allontano verso nord,passando sotto il convoglio che continua ad allontanarsi verso nord-est.

Gli idrofoni avvertono nei vari settori la presenza di turbine in pendolamento. Ad intervalli scariche di bombe di profondità e colpi di peritero sempre più lontani.

 

Ore 0200- Emersione. Orizzonte libero.

 

Ore 0210-Avvisto di poppa un CT in avvicinamento.

 

Ore 0211- mi immergo prima di essere avvistato.

 

Ore 0212-0319- Agli idrofoni si avvertono quattro turbine in pendolamento sulla zona: evidentemente mi cercano.

 

Ore 0321- Emersione: avvisto di poppa lontano due razzi rossi. Mi allontano alla massima andatura con rotta nord per uscire dalla zona.

 

Ore 0410-trasmetto il segnale di scoperta del convoglio.

 

Ore 0600-Trasmetto il marconigramma relativo all'attacco della formazione.

 

Ore 0651-Immersione. Navigazione occulta verso Cagliari.

 

Ore 0744-0815- Gli idrofoni avvertono sorgenti del tipo turbina sul traverso della dritta molto deboli.

 

Ore 1845-Emersione. Continua navigazione verso punto C di Cagliari( Capo Spartivento)

 

30 gennaio 1943

 

ore 1010- Mi ormeggio alla banchina sommergibili di Cagliari.

 

Osservazioni e proposte

 

1-La sorgente di disturbo rilevata il giorno 29 gennaio dalle 0700 alle 1031 in direzione di Capo Carbon , potrebbe essere stata prodotta appositamente dal nemico per rendere inefficace l'ascolto idrofonico durante il passaggio di formazioni navali in zona. Comunque questa unità è stata troppo poco tempo in zona perché tale ipotesi possa essere convalidata da altre osservazioni.

Il rilevamento idrofonico del convoglio è stato sempre debole nonostante la breve distanza. La formazione nemica ,infatti, è stata intercettata dopo un ora soltanto da che era stata sentita agli idrofoni con caratteristica indistinta inoltre quando l'unità si è disimpegnata, a soli 2000-3000 m di distanza dal convoglio,la sorgente agli idrofoni copriva vasta zona, ma era percepita con forza non rilevante.

Ciò in contrasto con l'ottimo funzionamento che hanno avuto gli idrofoni durante la stessa missione e nelle precedenti.

 

2- sono stato indotto ad effettuare l'attacco sui motori elettrici dalla fortissima fosforescenza del mare. Gli stessi siluri elettrici sono visibili, perché diventano luminosi a tal punto da distinguere per buon tratto la loro corsa.

 

3-il funzionamento del materiale è stato ottimo sotto tutti i punti di vista.

 

4- Ottimo il comportamento del personale per capacità ed entusiasmo.

 

 

 

Dopo avere dato alle ore 0427 il telegramma di scoperta a Maricosom : “ ore 0000 grosso convoglio fortemente scortato rotta 45 velocità 8 sotto quadratino 3 del quadratino di posizione n 5452-000030”, il Platino trasmette alle0609 il seguente telegramma comunicante l'avvenuto siluramento: “ore 0000 attaccato convoglio. Alt. Ore 0017 lancio di prora 4 siluri distanza 1000 m. Ho affondato due grossi CT. moderni secondo CT visto esplodere. Alt. Altra unità imprecisata colpita. Alt. Ore 0023 distanza 2000 m lanciata coppiola poppiera grossa unità imprecisata con un siluro probabilmente affondata. Alt. Affondamenti ed esplosioni controllati a vista. Alt. Non subita caccia 014830”

 

Da maricosom giunge al Platino il seguente telegramma:

 

“sommergibile Platino zona A et b- sommergibile Diaspro fittizio. Maricosom.-Per comandante Patrelli. Alt. Ne ero sicuro. Alt Vi abbraccio tutti-102130”

 

 

 

medium_551b031d1bad202694bd09dbb1e4f9aa.jpg

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Ecco, questo è sicuramente qualcosa a cui rendere onore con il nostro Spalletti, che ha sull'etichetta a retro una bella foto del Platino stesso, scattata al rientro della missione in cui sulla vela comparve l'addizione del tonnellaggio affondato oltre alla scritta "Ocio che Meno".

 

:s01:

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  • 6 months later...

Bellissimo bellissimo, questi racconti di vita vissuta dti lasciano sempre stupito.

 

Lancio quatto siluri di prora con la divergenza regolare (-3-1+1+3).

Dati apprezzati al lancio: distanza m 1000, beta = 60° a dritta, Vn 8 miglia.

 

Non capisco bene beta che sia, scusate la domanda stupida, ma è il rilevamento del contatto?

 

sommergibile Diaspro fittizio.

 

 

Cosa vuol dire questra frase?

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Bellissimo bellissimo, questi racconti di vita vissuta dti lasciano sempre stupito.

Non capisco bene beta che sia, scusate la domanda stupida, ma è il rilevamento del contatto?

Cosa vuol dire questra frase?

 

Per il Beta,dunque, è l'angolo formato tra la prora della nave e la congiungente con il tuo battello.

In poche parole il Rilevamento polare del tuo battello dal bersaglio,come se ti rilevassi da te stesso.

 

Per la seconda parte e relativa al Diaspro,non saprei risponderti. Mi viene in mente solo che possa essere un escamotage per eventuali decrittazioni. Boh ?

 

ETNA

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  • 2 months later...

SONAR ! :s20: :s20:

 

Mi aggrego alle congratulazioni

 

L'ho sempre detto che la realtà è più romanzesca dei romanzi !!

 

Questo stralci delle azioni dei nostri sono prezioni

tanto più sapendo in che situazione si sono trovati a combattere e tanto spesso a morire.

 

Se il Comandante Trizzino fosse qui oggi

con tutte le informazioni segrete che pian piano stanno emergendo

forse non scriverebbe più "Navi e Poltrone"

o forse lo scriverebbe ma con tutt'altra impostazione

 

Ancora grazie Sonar

e grazie anticipate a chi riuscirà ad emularti :s51:

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  • 5 months later...
Visitatore Mattesini

Sull'attacco del sommergibile PLATINO del 30 gennaio 1942, riporto, di seguito, quanto ho scritto nel Bollettino d'Archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare, marzo 2002, p. 198-199.

 

___________________

 

5) SAMPHIRE, 925 tons (30 gennaio 1943)

 

Scortava il convoglio costiero TE. 4, uscito dal porto di Algeri e diretto a Bona. Nel pomeriggio del 29 gennaio 1943 il convoglio, che si trovava a transitare presso Bougie, fu sottoposto ad un duro attacco da parte di otto aerosiluranti S 79 italiani dei gruppi 105°, 130° e 132°, e di tredici aerosiluranti tedeschi (dieci He 111 e tre Ju 88) del 1° e 3° Gruppo del 26° Stormo Bombardamento (I. e III./KG.26), facenti parte del II Fliergerkorps. Ne conseguì il danneggiamento di due unità britanniche della scorta: la nave contraerea ausiliaria Pozarica (vedi Pozarica), che riportò danni irreparabili per l’azione dei velivoli italiani, e il cacciatorpediniere Avon Vale che, con la prua interamente asportata da un siluro lanciato da uno degli aerei tedeschi fu costretto a portarsi all’incaglio sulla vicina costa.

 

Successivamente il convoglio T.E. 4 trovò nella sua rotta il sommergibile italiano Platino (tenente di vascello Vittorio Patrelli Campagnano), che occupava una zona di agguato situata presso Capo Carbon, ad oriente di Bougie. Il Platino, che era stato messo in allarme dall’avvistamento del convoglio trasmesso dal sommergibile Bronzo (tenentedi vascello Cesare Buldrini), avvistò le navi nemiche poco prima della mezzanotte del 30 gennaio. Manovrando in superficie con condizioni di mare calmissime ma anche con visibilità pessima causata dalla foschia, cominciò l’attacco alle 00.17, lanciando in rapida successione contro le unità di scorta del convoglio, ritenuti cacciatorpediniere, dapprima i quattro siluri dei tubi prodieri e poi, accostando con tutta la barra, anche i due siluri di poppa. Quindi in Platino si disimpegnò immergendosi, per poi sottrarsi alle reazione delle unità di scorta nemiche passando sotto il convoglio.

 

Il comandante Petrelli Campagnano ritenne di aver affondato due cacciatorpediniere del tipo “Jervisâ€Â, e di aver colpito un altro cacciatorpediniere ed un piroscafo. In realtà soltanto uno dei siluri, lanciato di prora da una distanza stimata di circa 1.000 metri dal bersaglio, raggiunse la corvetta Samphire (capitano di corvetta F.T. Renny) che, con la prora interamente staccata dall’esplosione dell’arma, affondò rapidamente in lat. 37°07’N, long. 05°32’E.

 

Francesco Mattesini

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  • 2 months later...

SEMPLICEMENTE MERAVIGLIOSO :s23: . SEMBRA DI ESSERE DI LI, A BORDO!

uNA CURIOSITA', MA NOI POSSIAMO EFFETTUARE LE MEDESIME REGOLAZIONI TIPO:

DIVERGENZA? E COME? pERDONATE LA MIA DOMANDA MA E' DA POCO CHE MI CIMENTO CON SHIII.

 

CORDILIA SALUTI

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