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Convoglio "vulcania"


andrega

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Il convoglio veloce "Vulcania", veloce perchè era composto da navi che poteveno

raggiungere la velocità di 20 nodi, era formato da:

 

- Piroscafo VULCANIA

- Piroscafo OCEANIA

- Piroscafo NEPTUNIA

 

la scorta era fornita da cinque cacciatorpediniere :

 

- Nicoloso DA RECCO

- Antonio DA NOLI

- Emanuele PESSAGNO

- Antoniotto USODIMARE

- Vincenzo GIOBERTI

 

Le navi erano cariche di truppe e rifornimenti per il Nord-Africa. Partirono da Taranto,

accompagnate dalla scorta, la sera del 16 settembre 1941 dirette a Tripoli.

Effettuando una rotta che le portasse al di fuori della portata aerea di Malta, vennero attese al varco

dai sommergibili inglesi: UNBEATEN, UPHOLDER, UPRIGHT, URSULA.

L'attacco iniziò alle 04.06 del 18 Settembre, quando l'UPHOLDER lanciò una salva di siluri contro le

navi passeggeri. Vennero colpite il NEPTUNIA e poi l'OCEANIA.

Immediatamente dal DA RECCO caposcorta (C.V. Stanislao ESPOSITO), partì l'ordine al cacciatorpediere

USODIMARE e al VULCANIA di proseguire, mentre le altre navi avrebbero prestato soccorso ai piroscafi colpiti. Vennero trasbordati i militari e recuperati i naufraghi.

Di 5818 militari imbarcati se ne salvarono 5434.

Il PESSAGNO raccolse 2083 naufraghi, il DA RECCO 1302, il DA NOLI 62. Si capisce che si trattò di un'impresa degna di nota, essendo queste unità di 3000 t di dislocamento con un'equipaggio di 250

uomini.

Il VULCANIA da 24.000 t.s.l., la più grande, giunse indenne a Tripoli.

 

Vulcania_02.jpg

VULCANIA e C.T. USODIMARE

Oceania.jpg

OCEANIA

Neptunia.jpg

NEPTUNIA 1

Neptunia_02.jpg

NEPTUNIA 2

Modificato da andrega
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già, attesi al varco....

 

è sicuramente una pagina di solidarietà tra uomini in mare, onore a quegli eroi! Credo sia giusto ricordare che molto frequentemente le scorte alleate non si fermavano a raccogliere i superstiti per timore di nuovi attacchi ma proseguivano sulla rotta...

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Spesso si sostiene che la guerra dei convogli fù una guerra persa, che nessuna nave italiana

riusciva ad attraversare il Mediterraneo, che ogni mercantile che partiva dall'Italia era certamente un mercantile affondato dagli inglesi.

Non esiste nulla di più errato e di ingiusto sopratutto nei confronti degli uomini che hanno rischiato la

vita e di quelli che l'hanno persa lungo quelle rotte.

La verità è che la guerra dei convogli fù la vera, grande vittoria ottenuta dalla Regia Marina, come

dimostrano le cifre delle tabelle che Giorgierini ha pubblicato su "La guerra sul mare" (90% di quello

che partì dall'Italia giunse a destinazione). :s02:

 

 

 

 

 

 

 

 

Maestrale_01.jpg

R.N. MAESTRALE (caposcorta convoglio "Duisburg")

 

40-11-8.jpg

R.N. DA RECCO (caposcorta convoglio "Vulcania")

Modificato da andrega
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mio nonno mi ha raccontato che gli inglesi sparavano cn le mitragliatrici ai superstiti: 1 giorno il cacciatorpediniere su cui era imbarcato, venne affondato e venne affiancato da un'altro ct. inglese..lui era in acqua cn 1 suo amico e indossavano i giubbetti d salvataggio insieme agli altri membri dell'equipaggio.

ad 1 certo punto gli inglesi aprirono il fuoco cn le mitragliatrici su i naufraghi...mio nonno vide il suo amico morire al suo fianco e lui si mise a dorso in su x nn venire falciato dai proiettili fingendosi morto..solo così si salvò insieme ad pochi altri membri del ct.

 

cmq belle foto grazie :s15:

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  • 7 years later...

Rispolvero questa vecchissima discussione per porre una domanda in merito al convoglio "Vulcania". L'azione di salvataggio dei cacciatorpediniere fu straordinaria, penso una delle più eccezionali, se non la più eccezionale, della seconda guerra mondiale (per l'appunto: in quali altri casi nella 2a GM furono tratti in salvo più di 5400 uomini su 5800 da due navi in affondamento?), specialmente se si considera come il Pessagno (2300 uomini, tra equipaggio e naufraghi, su un ct!) ed il Da Recco (sopratutto; ma anche gli altri ct) giunsero a sovraccaricarsi per salvare più uomini possibile. Le vittime, come è noto, furono 384, una cifra elevata, sebbene ridotta se proporzionata al totale degli uomini imbarcati; presumo che la maggior parte delle vittime vi furono al momento stesso dell'impatto dei siluri e del subitaneo allagamento dei reparti colpiti. Ciò che cerco di sapere senza successo da anni, però, è questo: quanti erano gli uomini a bordo della Neptunia, quanti sull'Oceania, e quante furono le vittime sulla Neptunia e quante sull'Oceania? Ho sempre trovato il dato "congiunto" per le due navi, 5818 uomini a bordo, 5434 salvati e 384 morti o dispersi.

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Non ho rinvenuto i dati richiesti, ma ritengo che la gran parte dei morti/dispersi fosse imbarcata sul Neptunia; l'Oceania infatti, silurato in un primo momento senza gravi danni, potè far sbarcare tutti i militari imbarcati, venendo in seguito nuovamente silurato e affondando.

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L'avevo pensato anch'io, poi però avevo considerato: il Neptunia, stando a Navi Mercantili Perdute, ci mise due ore e mezza ad affondare, tempo che potrebbe anche essere stato sufficiente ad evacuare equipaggio e militari trasportati (anche se le foto che la mostrano fortemente sbandata a sinistra con decine di persone ancora aggrappate alle corde lungo il fianco del lato dritto fanno pensare diversamente), mentre l'Oceania resistette molto più a lungo, tanto da poter evacuare tutte le truppe, ma quando venne silurato la seconda volta aveva ancora, credo, tutto l'equipaggio a bordo (nella speranza di poterla rimorchiare a Tripoli; posso sbagliarmi) ed a quel punto affondò in soli sette minuti. Magari uno dei volumi dell'USMM sulla difesa del traffico con l'Africa Settentrionale (quanto vorrei trovarne qualcuno; ho quello sulla difesa del traffico con l'Albania-Grecia-Egeo e quello sulla guerra di mine e sono piuttosto dettagliati circa le perdite delle singole unità, militari e mercantili, ed anche sulle perdite umane che si verificarono in tali circostanze) potrebbe chiarire la vicenda?

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Ho cercato sul libro "LE QUATTRO SORELLE" e sulla serie "ORIZZONTE MARE - ct. cl. NAVIGATORI", ma non ho trovato i dati richiesti da LCOLOMBO.

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Il volume dell'USMM La difesa del traffico con l'Africa settentrionale - 10.VI.1940/30.IX.1941 (Roma, USMM, 1958 - 2ª ed. 1977 - compilatore: amm. A. Cocchia) riporta - in appendice - il rapporto di Marilibia a Supermarina circa la perdita dell'Oceania e del Neptunia.

In base a tale rapporto, risulta che a bordo del Neptunia erano imbarcate 2.944 persone, mentre 2.874 erano a bordo dell'Oceania.

In mancanza di ulteriori dati di dettaglio, le cifre di cui sopra vanno intese - per ciascuna unità - come complessive dell'equipaggio e dei militari trasportati.

 

Confermando il numero complessivo di 5.818 persone (di cui 5.434 salvate e 384 perite o disperse), il rapporto dettaglia inoltre il numero di naufraghi salvati dalle diverse unità, come di seguito indicato:

Pessagno: 2.083

Gioberti: 582

Da Recco: 1.302

Usodimare: 485

Da Noli: 682

Perseo: 131

Clio: 163

Circe: 3

Aerei di soccorso: 3

 

Ritengo che - se disponibili - il singoli dati che evidenziano il numero dei militari trasportati, il numero degli uomini di equipaggio e il numero dei caduti per Oceania e Neptunia singolarmente possano essere soltanto reperiti all'USMM, nei "faldoni" contenenti la documentazione relativa alla perdita delle due unità. Non mi risulta che - sinora - dati più dettagliati di quelli riportati nel volume indicato siano stati riportati in altre pubblicazioni.

Modificato da Alagi
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Ho cercato sul libro "LE QUATTRO SORELLE" e sulla serie "ORIZZONTE MARE - ct. cl. NAVIGATORI", ma non ho trovato i dati richiesti da LCOLOMBO.

Anche nel libro di memorie "LA GUERRA CHE NON VOLEVA FINIRE" (vedi recensione in Biblioteca) L' Autore Primo MARZI, testimone dell' evento, non fa distinzioni sul numero dei Morti a bordo delle due navi.

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Magari proverò a chiedere all'USMM, quale sarebbe l'indirizzo e-mail giusto per una domanda del genere. Ora vado OT, ma qualcuno saprebbe darmi ragguagli circa un altro dato "collettivo"? Questo: dopo la seconda battaglia della Sirte, i ct Lanciere e Scirocco affondarono in una violenta tempesta. Solo 17 uomini del Lanciere (uno dei quali morì dopo il salvataggio), e due dello Scirocco, sopravvissero, su un totale di 470 uomini. Sempre e comunque io trovo questo dato di 470 uomini imbarcati, e 452 scomparsi, per entrambe le navi. C'è qualche fonte che dica quanti di questi 470 uomini erano imbarcati sul Lanciere e quanti sullo Scirocco, od anche questo dato rimane riservato ad una ricerca all'USMM.

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http://www.marina.difesa.it/storiacultura/ufficiostorico/Pagine/default.aspx

L'U.S.M.M. non effettua ricerche per conto terzi, come specificato nella pagina web linkata.

Può essere contattato per fissare appuntamenti e comunicare anticipatamente l'oggetto della ricerca. Ciò per poter trovare, a risparmio di tempo, il materiale da consultare in sala studio giá all'apertura dell'Archivio. La riproduzione con mezzi propri (macchina fotografica) dei documenti è gratuita (in base alla legge Ronchey la riproduzione con mezzi propri presso gli Archivi di Stato costa 3 euro a unitá archivistica).

Per esperienza diretta posso dire che il personale è molto gentile e disponibile.

Ciao,

C.

Modificato da chimera
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Magari proverò a chiedere all'USMM, quale sarebbe l'indirizzo e-mail giusto per una domanda del genere. Ora vado OT, ma qualcuno saprebbe darmi ragguagli circa un altro dato "collettivo"? Questo: dopo la seconda battaglia della Sirte, i ct Lanciere e Scirocco affondarono in una violenta tempesta. Solo 17 uomini del Lanciere (uno dei quali morì dopo il salvataggio), e due dello Scirocco, sopravvissero, su un totale di 470 uomini. Sempre e comunque io trovo questo dato di 470 uomini imbarcati, e 452 scomparsi, per entrambe le navi. C'è qualche fonte che dica quanti di questi 470 uomini erano imbarcati sul Lanciere e quanti sullo Scirocco, od anche questo dato rimane riservato ad una ricerca all'USMM.

Il dato complessivo è quello riportato anche dal volume dell'Ufficio Storico competente per data e teatro (G. Fioravanzo, Serie "La Marina italiana nella seconda guerra mondiale" - vol. V: La Guerra nel Mediterraneo – Le azioni navali: dal 1° aprile 1941 all'8 settembre 1943, Roma, USMM, 1970 - 1ª ed. 1960).

Non mi risulta che altri testi riportino il dato della composizione numerica degli equipaggi delle due unità singolarmente.

Ritengo quindi che - anche in questo caso - sia necessario prendere un appuntamento all'USMM per verificare se, nella documentazione in possesso dell'Ente relativa a Lanciere e Scirocco, sia presente anche questo specifico dato.

 

Anch'io posso testimoniare l'estrema cortesia e disponibilità del personale dell'USMM addetto alle ricerche.

Modificato da Alagi
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  • 2 weeks later...

Mi sovviene un altro dato "collettivo" che avrei voluto chiarire. Quando i cacciatorpediniere Ascari e Malocello andarono perduti su mine nel 1943, scomparvero in mare 194 uomini dell'Ascari, 199 del Malocello, e circa 550 militari tedeschi trasportati dalle due navi. Ora, avevo trovato il dato di 98 uomini dei due equipaggi salvati, insieme a circa cento militari tedeschi. Nei summenzionati volumi (in ogni caso me li devo assolutamente procurare) è scritto quanti dei 98 superstiti erano dell'Ascari e quanti del Malocello, e dati più precisi sui militari tedeschi (in "La guerra di mine" viene detto che ne erano stati sistemati circa 350 su ciascuna unità)?

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Nel terzo volume della Difesa del traffico con l'Africa settentrionale si afferma che:

- i superstiti del Malocello furono 42, quelli dell'Ascari 53 (quindi 95 in tutto e non 85)

- furono recuperati 100 militari tedeschi

- complessivamente i due caccia avevano 488 uomini di equipaggio

- i militari tedeschi imbarcati erano 650

Tutto qui

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  • 4 weeks later...

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