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Intitolazione Della Base Navale Di Ancona


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brevi cenni, in attesa di qualcosa di più approfondito che postero appena possibile.

 

ore 10.00 cappella di S. Barbara. ingresso delle Autorità locali. entro e il sig. Marcello Fraternale mi individua prima ancora di quanto riesca a fare io. mi dona una cassetta con un filmato amatoriale del padre in Atlantico (che sarà presto in esclusiva sul ns forum!). scambio veloce di saluti e prendo posto. la messa ha inizio e al termine viene benedetta dal vescovo di Ancona la targa intitolata ad Athos Fraternale. prima di uscire breve allucuzione dell'amm. Comandante in Capo del Dipartimento e poi un breve brindisi per festeggiare la nostra Patrona. Un losco figuro mi sottrae alle libagioni per questioni di lavoro. 10 min e me ne libero dopo di che con la mitica U-Volvo dirigo della stazione navale. è più un volo a bassa quota sfidando i semafori ma comunque...

 

arrivo comunque in tempo e ci disponiamo in attesa della Famiglia Fraternale e dell'Amm. Pagnottella. La giornata è serena ma con un vento gelido che all'ombra sega a metà. Gli ospiti fanno il loro ingresso, la speaker annuncia l'inzio della cerimonia e l'Amm. richiama vicino a se gli tutti ospiti e le autorità all'ingresso della base. è un modo per metterli a loro agio e al contempo trovare riparo dal gelido vento. vento che sembra quasi farlo lacrimare ma ....

 

comunque, inizia una allocuzione descrivendo i motivi per cui la base è stata intitolata all'insigne Anconetano, parla dei ragazzi del corso 1925, dei suoi imbarchi. si sofferma dell'imbarco da secondo sul Cappellini con Todaro, descrive gli attacchi da comandante sul morosini. il senso dell'onore del combattente italiano di salvare le vite umane distruggendo solo il mezzo. breve aplauso e la madrina scopre la targa fissata a tempo di record sul cancello.

 

entriamo all'interno della piccolissima base navale e "sequestro" la famiglia Fraternale faccio conoscenza con la moglie di Marcello, il nipote Paolo (il ns Flyngfortress) credo lo zio e un pronipote. vedo la commozione sul volto di Marcello e della signora.

 

Beh, Comandanti, io mi sono sentito felice. sono piccole cose ma al sottoscritto sapere di avere reso onore ad un combattente per la Patria e ringraziarne la famiglia bastano per trovare un raggio di sole.

 

il tempo incalza e mentre viene benedetto il monumento al marinaio della base (costituito principalmente dall'ancora del pontone armato "cappellini" affondata davanti Ancona nel 1917) e scoperta una seconda targa al dottor Conti, esimio medico della base recentemente scomparso, trovo solo il tempo di farmi racontare un aneddoto da Marcello e farmi una foto con loro davanti alla targa che gia devono scappare. sono a pranzo dall'ammiraglio...

 

L'intervista non è sfumata, immaginando problemi di tempo avevo con me una lista in bella copia da lasciare a loro. Mi hanno promesso di risponderci sul forum, tanto Marcello che Roberto (figlio primogenito che non è potuto intervenire per prob di salute) risponderanno alle nostre domande.

 

Mi hanno espresso vivi complimenti per come abbiamo onorato la memoria del Comandante Athos e li riporto pari pari a voi tutti, comandanti di Betasom!

 

presto (la settimana prossima) conto di onorare ulteriormente la memoria del comandante Athos con:

 

le foto della cerimonia

il filmato dell'allocuzione dell'ammiraglio

altre testimonianze che vi svelerò in seguito .

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  • 2 weeks later...

In attesa del filmato, di cui sono appena entrato in possesso e che deve esser opportunamente aggiustato, queste sono le foto della cerimonia con una breve descrizione. Lascio a voi i commenti di questa stupenda manifestazione.

 

targa8qv.th.jpg

messa di S. Barbara, al termine della cerimonia la targa di intotolazione sarà benedetta dal vescovo

attenti4qv.th.jpg

at-tenti!

arrivofraternale5mz.th.jpg

L'arrivo alla base navale della famiglia Fraternale, accompagnati dal CinC del Dipartimento MM dell'Adriatico amm. Pagnottella

salamm3ad.th.jpg

il saluto del CinC alle autorità

presenti5cl.th.jpg

coloro che opereranno nella base navale

autorit1oa.th.jpg

Alcune delle Autorità presenti

scopretarga9yz.th.jpg

La madrina scopre la targa

alloczioneamm1ti.th.jpg

un momento dell'allocuzione del CinC

sigmarcello6jw.th.jpg

IL sig. Marcello Fraternale

targainsitu9ax.th.jpg

La Base Navale ha il suo Nome!

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  • 3 weeks later...

ottempero volentieri alla richiesta del Sig. Marcello Fraternale:

 

Egregio Com.te,

 

Le invio il testo del messaggio da me inviato al Capo di Stato Maggiore Amm. Sergio Biraghi CSM , all'Amm. Francesco Ricci Comando Base Navale di Taranto e all'Amm. Quinto Gramellini Comando Navale di La Spezia e all'Amm. Franco Paoli Comandante dell'Accademia di Livorno con preghiera di volerlo inserire nel sito Betasom

grazie

 

Marcello Fraternale

 

Egr. Ammiraglio SERGIO BIRAGHI - Capo di Stato Maggiore della Marina Militare

 

Con la presente desidero ringraziarLa per aver autorizzato l'Amm. Paolo Pagnottella ad intestare la Base Militare di Ancona a mio padre l'Ammiraglio Athos Fraternale eroe sommergibilista sul smg. "Morosini" durante il 2° conflitto mondiale.

La cerimonia avvenuta in occasione della festa di S. Barbara Venerdì 2 Dicembre in Ancona ,è stata una pietra miliare nel riconoscimento di quanto ha fatto per la Patria mio padre. Il desiderio di fare qualche cosa di concreto per commemorare la sua memoria e le sue gesta ha cominciato ad interessarmi circa due anni fà ma solo nella seconda metà dello scorso anno sono riuscito nell'intento. L'occasione è venuta da un incontro con il dott. Gianni Bisiak giornalista RAI titolare della trasmissione " Un minuto di Storia" che va in onda su RAI uno dopo il telegiornale delle ore otto. Il Dottor. Bisiak ha mostrato subito un grande interesse all'iniziativa e mi ha richiesto documentazione per rendere possibile l'evento. Il filmato era già pronto per la fine dello scorso anno , ma si è voluto giustamente mandarlo in onda in una particolare ricorrenza. Questa ricorrenza è stata evidenziata nel 16 Marzo data in cui nell'anno 1942 il sommergibile Morosini compì le gesta che lo resero famoso con memorabili imprese tra le quali si ricorda l'affondamento della nave "Scilla".

La cassetta è stata successivamente consegnata al Comandante della Base Navale di Ancona l'Amm. di Squadra Paolo Pagnottella. Ora la Base Navale di Ancona è intestata a mio padre ,io e mia moglie che è stata la madrina della cerimonia ,porteremo nel nostro cuore la cortesia ,la gentile disponibilità di tutto il personale della Marina Militare.

L'umanità e il senso d'onore di mio padre vengono descritte magistralmente in un articolo di straordinario interesse storico apparso su " Il Popolo d'Italia" il 5 Agosto del 1941 (non firmato) ma sicuramente ascrivibile ad un leggendario corrispondente di guerra il Dott.Sergio Bernacconi , Presidente all'epoca dell'Associazione della Stampa Straniera a Parigi ,corrispondente di guerra con i sommergibili italiani in Atlantico (Betasom) decorato al Valor Militare autore di numerose pubblicazioni tra le quali cito " Da Testimone" legato a mio padre da una amicizia di ferro. Questo articolo che riporto fedelmente è datato Berlino 4 Agosto e così recita:

 

 

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Due siluri scoccano nella notte oceanica

E l'incrociatore ausiliario Britannico "Lady Somers è colpito a morte

 

Berlino, 4 Agosto 1941

 

Siamo con il corrispondente di guerra tedesco Beilstein a bordo di un sommergibile italiano in navigazione sull'Atlantico.Nel silenzio notturno i motori Diesel fanno udire la loro monotona canzone.Il ponte spazzato dalle onde brilla al chiarore della luna.Sulla toretta del comando nessuno dice una parola.Tutti gli occhi spiano il mare infinito,cercando nella chiara notte un'ombra oscura,un filo di fumo,una nava nemica per la quale i siluri sono pronti.Mezzanotte è già passata. A quest'ora la notte scorsa era già stato affondato un piroscafo mercantile britannico. Il Comandante T.V. Athos Fraternale avava saputo dare un un nuovo senso al vecchio detto italiano:mettere il sale sulla coda".

La sua presa di sale era costituita da un siluro che aveva colpito sotto il timone il nemico in procinto di fuggire. Ciò era bastato a far scendere l'equiopaggio nelle scialuppe. Dopo aver chiamato per radio una nave che aveva preso a bordo i superstiti inglesi, un secondo siluro aveva completato l'opera già ben iniziata.Ma questa notte il tempo passa e nulla è ancora in vista a meno che... Sì là in fondo all'orizzonte una piccola macchia si precisa a poco a poco:

- Comandante in plancia!

A questo punto tutti i posti di combattimento vengono simultaneamente occupati: Il sommergibile è in pochi secondi pronto per l'attacco. Le macchine accelerano la marcia . Ora il profilo della nave avvistata si delinea più nettamente. Anch'essa procede a tutta velocità disegnando capricciosi zig zag. Si tratta indubbiamnete di una nave inglese.Fermo e sereno il T.V. Athos Fraternale impartisce i suoi ordini:

Tubi primo e quarto pronti al lancio!

Sempre più da vicino il sommergibile incalza la nave nemica, finendo per porsi addirittura al suo fianco. Poi, virata verso babordo. Ora la nave inglese passa proprio davanti alla nostra prora:

Tubi due e quattro attenti!!

FUORI!

Contemporaneamente i due siluri partono contro il nemico.Ma nello stesso tempo anche quest'ultimo deve essersi accorto dell'attacco. Una violentissima grandinata di granate si abbatte sull'acqua a destra e a sinistra del sommergibile , fischia al di sopra del ponte, solleva tutt'intorno alte fontane di acqua illuminate dalla luna. I cannoni tuonano senza tregua. Grossi proiettili forse da 120 mm. Dunque si tratta senza dubbio di un incrociatore ausiliario. Ma intanto il primo colpo scoppia anche a bordo della nave nemica , subito dietro alla prora. Poi imediatamente dopo una seconda detonazione, questa volta è stata colpita la poppa...

Sono le quattro in punto. Due alte colonne d'acqua sembrano rimanere sospese per qualche secondo al di sopra dell'incrociatore ausiliario, ma la sua artiglieria continua a sparare e la radio domanda aiuto attraverso l'etere. Fraternale riflette. Sarebbe semplice colare a picco la nave, già gravemente danneggiata , mediante una terza torpedine. Ma non vi è posto a bordo del sommergibile per per il grosso equipaggio dell'incrociatore ausiliario. Perciò l'ufficiale italiano decide di attendere il mattino. Ad una certa distanza egli rimane emerso e pronto ad intervenire. Egli sa che la nave che ha raccolto già l'equipaggio dell'altro piroscafo inglese precedentemente affondato non può trovarsi troppo lontana. Ma poichè verso le nove del mattino essa non è ancora in vista Fraternale si decide finalmente ad affrontare l'incrociatore ausiliario che rimasto immobile , nel frattempo è stato abbandonato dalla maggior parte dell'equipaggio.

Proprio in quel momento però spunta sull'orizzonte un pennacchio di fumo. Compare ben presto una nave che si dirige di fiato verso l'incrociatore ausiliario britannico. IL T.V. Fraternale si tiene per il momento in disparte . Non appena ha potuto riconoscere che si tratta proprio della nave aspettata, egli non esita più a sparare il colpo di grazia contro la nave ferita. Con l'orologio in mano, gli uomini seguono dal sottomarino la corsa della torpedine. Un forte tonfo... Colpita! Dopo due minuti una violenta esplosione , subito dopo una ancora così forte da far spegnere un paio di lampadine a bordo del sottomarino. Evidente le munizioni o le cariche di profondità sono scoppiate a bordo della nave nemica. In cinque minuti in tutto non rimaneva a galla che qualche rottame che andava lentamente alla deriva. La nave sopraggiunta poteva prendere a bordo la maggior parte dell'equipaggio dell'incrociatore ausiliario al quale Fraternale aveva salvato la vita mediante il suo cavalleresco contegno. Due giorni dopo il sommergibile italiano intercettava una emissione della radio britannica in cui si comunicava ufficialmente la perdita dell'incrociatore ausiliario "Lady Sommers "di oltre ottomila tonellate. Una volta tanto si era rinunziato a Londra l'abituale metodo inglese di dissimulazione delle perdite. Una bugia non sarebbe servita a nulla in questo caso, dato che marinai neutrali erano stati testimoni dell'affondamento.

 

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Questo articolo a distanza di tanti anni ha delle analogie stupefacenti con quanto ha detto l'Ammiraglio Paolo Pagnottella in occasione della cerimonia del 2 Dicembre , è un riscontro alla corretteza e al senso di umanità del Com.te Athos Fraternale

 

Nel rinnovare a Lei e all'Amm. Gian Maria Faggioni che ci legge in copia ,i miei più sentiti ringraziamenti ,mi sia consentito d'inviare un sincero augurio per le prossime festività Natalizie e per un sereno 2006 .

 

Cordialmente

 

Marcello Fraternale

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